martedì 28 settembre 2004

Virgin pensa allo streaming e non al download

Il modello di business della musica va reinventato: su questo non ci piove.
Che l'idea dell'iPod sia vincente è un dato di fatto, ma c'è un altro mercato interessante e forse con maggiori potenzialità.
E' quello dello streaming, ossia dell'ascolto attraverso lo scaricamento da parte del player musicale, un po' come avviene per le TV del web.
Il motivo è semplice: svincolarsi dagli apparecchi di riproduzione, per cui si acquista il diritto all'ascolto dei brani di un dato catalogo da qualsiasi sistema per un determinato periodo di tempo.
E' quanto propone Virgin Digital (per altro il servizio è in fase di test e quindi si può approfittare per ascoltare un po' di musica gratis per 14 giorni, ma bisogna scaricarsi 20 mega di applicativo!).
Costo dei brani: 99 centesimi, lo stesso offerto da eBay statunitense, da pagare in quel caso con PayPal per lo scaricamento.
Insomma, la musica si muove. Ma non si muovono le major, pronte solo a far contratti e a lamentarsi.
Share: