mercoledì 25 febbraio 2004

Il digitale terrestre

Ricevo un sacco di messaggi su informazioni relative alla televisione digitale terrestre. Vi segnalo un link, in modo da avere informazioni fresche e capire l'offerta dei canali e la copertura. Sito ufficiale del digitale terrestre.

Linux, la posta elettronica e Roma

Veltroni, pomposo, dice che è una scelta politica. Linux verrà usata dal Comune di Roma per la posta elettronica. E basta (per il momento).
Due cosucce da dire ce l'ho. La prima è che se si passa a Linux si deve formare il personale, almeno un minimo. Questa formazione è un po' più lunga di quella di Windows, per cui ha un costo che troppo spesso viene taciuto o gonfiato a seconda dei bisogni di chi vende.
La seconda cosa è questa: se si passa a Linux, basterebbe poi improntare i servizi comunali su portali intranet e il browser Linux potrebbe portare i suoi benefici. In fondo, i servizi erogati dai comuni sono di tipo stampa qualcosa tipo "interroga database". Quindi, se si trattasse di una scelta politica sul serio, la migrazione verso un sistema operativo più democratico coinvolgerebbe tutte le attività del comune. Francoforte e Monaco hanno fatto una scelta di questo tipo. Mica hanno tenuto un piede in due scarpe. O si ha coraggio o si fa marketing.

Motorola MPx

La vera star della kermesse di Cannes è il Motorola Mpx, un prodotto che arriverà in autunno ma che sta catalizzando l'attenzione degli operatori da mesi. Con Windows Mobile come sistema operativo e funzionalità per accedere ai programmi per PocketPC (Outlook, Explorer, Word, Excel ecc.) è a conchiglia, con fotocamera integrata e con tastiera Qwerty. E' diventato l'ggetto dei desideri di tutti gli operatori che corteggiano Motorola per averlo nel proprio catalogo in esclusiva. Si preannuncia, perciò, un prezzo piuttosto alto, sebbene non sia stato ancora annunciato.

Kodak pensa ai cellulari

Kodak prevede di lanciare a maggio il Kodak Mobile Service. Si tratta di un servizio dedicato a chi fotografa con il cellulare per visualizzare, condividere, organizzare, archiviare e stampare le proprie foto da qualsiasi luogo. Il servizio è già disponibile negli Usa e ha riscosso un discreto successo.

Il nuovo Communicator

A distanza di tre anni dal 9210, Nokia ha presentato a Cannes il nuovo Communicator, denominato Nokia 9500. Triband, Gprs e Edge, è anche un cellulare con connessione wi-fi 802.11b per le reti aziendali senza fili e gli hot spot.
In pratica è un piccolo computer a tutti gli effetti, pesa meno di 250 grammi, ha due display, uno esterno piccolo e uno generoso una volta aperto. Altri particolari: fotocamera, borwser con javascript e una tastiera più comoda. Le cover saranno personalizzabili.

martedì 24 febbraio 2004

Il peso del successo

Da circa venti giorni, la posta elettronica di Guida computer è in tilt, pare per un problema del server. Si sta trascinando nel baratro anche Diario Tecnologico. Il problema è che la rivista è in edicola con un DVD ROM a 3,90, per cui sta vendendo parecchio e ci sono molti lettori che tentano di mettersi in contatto con la redazione.
Per Diario Tecnologico, gli adeguamenti dei mesi scorsi e l'aggiornamento alla versione 7 del Flash player non ha giovato. Nel senso che ha risolto i problemi contingenti ma non quelli strutturali (praticamente sto facendo un discorso da ministro!).
Ci sono dei problemi di connessione con browser diversi da Explorer e con sistemi operativi diversi da Windows. In realtà, i filmati si vedono perfettamente con qualsiasi tipo di Mac, meglio che con Xp. Ma con Linux ci sono problemi, se non altro perchè la versione del player è ferma alla 6.04. Ci sono utenti che ci segnalano che con Mozilla non va, che con Opera non va, ma altri che addirittura vedono i video con Konqueror, il browser minimo di Kde (sempre Linux).
In questi giorni stiamo tentando un aggiornamento al server, per cui non inseriremo, almeno fino a martedì 2 marzo, altri filmati. D'altronde, gli accessi, anzi, coloro che hanno guardato un filmato fino alla fine sono sempre di più e questo ci sta dando grande soddisfazione, da una parte, ma anche l'impossibilità di provare sul campo le nuove soluzioni per rendere il sito efficiente.
Le soluzione realizzate da venerdì scorso ad oggi non hanno portato grandi risultati, anzi. E una è stata realizzata da quella che viene definita comunemente la miglior web agency italiana. Non faccio il nome, ovviamente, ma ci siamo resi conto che il web pieno di contenuti, fino a che si tratta di mettere delle animazioni e qualche giochino va bene, ma per il resto c'è molto da fare.

La posta elettronica costa sempre di più

Dopo Libero, anche a Dada hanno avuto la pensata di fare pagare per scaricarti la posta elettronica se non si è connessi ai loro numeri di telefono (pop). Visto che per Libero qualche buona anima ha realizzato un softwarino, anzi un piccolo proxy, per scaricarla normalmente in Outlook o comunque nel programma che si usa per manipolare i messaggi, c'è da aspettarsi che ne esca uno anche per SuperEva.
Questo mi dice due cose: che i modelli di business di questi aziende/provider sono tutti uguali e che vedere gli errori degli altri non significa imparare qualcosa.
Eppure, in questo periodo, proprio intorno alla posta elettronica si sta muovendo un mondo. I motivi sono semplici: lo spamming e la necessità di usare questo mezzo. Se invece di fare pagare lo spazio, si facesse pagare il servizio antispamming non sarebbe, dal punto di vista del marketing, una scelta intelligente?
Ma significa che queste aziende hanno un marketing. Vero e non nei biglietti da visita.

lunedì 23 febbraio 2004

Usa: vietato vendere software che copia i dvd

Una sentenza importante: fare software che permette la copcia dei dvd è illegale, lo sancisce una corte e questa è destinata a fare giurisprudenza.
Il problema della pirateria, insomma, inizia a mietere vittime. Sebbene anche negli Stati Uniti la copia personale di qualsiasi cosa coperta dal diritto d'autore sia legale, non si potrà di fatto copiare un dvd. A questo punto, non sarebbe il caso che le case produttrici, tra le varie clausole verso i consumatori, prendessero in considerazione la possibilità d sostituire il prodotto acquistato se durante l'uso questo si danneggiasse?

Scriverò un'email ad Ancelotti

Se il Presidente scrive una lettera, io userò l'email. Per due motivi: arriva subito e posso avere non solo la conferma dell'apertura del messagigo, ma anche una risposta in un messaggio. E poi mi piace provocare, pensiamo alle nuove tecnologie, il governo ci crede, e poi restiamo alla ottocentesca lettera?
Caro Carletto,
prima di tutto grazie. I derby sono partite che, citando Peppino Prisco, si vorrebbero vincere sempre e comunque, in qualsiasi modo e circostanza, col vincolo della lealtà sportiva. Non conta il numero delle punte.
Adesso cerchi di fare rimanere la squadra concentrata. Abbiamo ancora due obiettivi importanti, ne abbiamo già lasciati due per strada.
Con stima e ammirazione.
MrReset

venerdì 20 febbraio 2004

Veltroni si prepara per un blog

Quando leggo certe cose inizio a ridere, ma poi mi ci incazzo. Per fare un blog, indipendentemente dalla piattaforma usata, è sufficiente la buona volontà. Si scrivono da qualsiasi computer o palmare, è un'applicazione tutta on line e permetteno di buttare giù appunti a ruota libera e in maniera diretta.
Prepararsi ad un blog non vorrà mica dire sto cercando qualcuno che ci scriva sopra per me? Non è un sito, non va "curato". I template, automatici, sono sempre on line e facilmente modificabili.
Sergio Cofferati ha un blog, interessante, non aggiornato quotidianamente, ma in cui parla di molte cose e non solo di Bologna.
Ma vorrei dire ai politici, quelli che, come dice Berlusconi, si arricchiscono con la politica, che un blog non è la forma di incontro principale con i possibili elettori: un forum di discussione, invece, permetterebe di entrare in contatto e non solo dire qualcosa, ma anche ascoltare.
Ma i politici questa pratica la usano pochissimo. Inoltre, i blog sono uno strumento che va bene per incontrare chi è interessato a quel politico, ma non sposta i voti.
Sempre per citare Berlusconi, non è che Soru voglia darsi alla politica per arricchirsi (ha aperto anche lui un blog).

La guerra dei processori (x-esima parte)

Non basta più fare processori buoni, non basta più fare prodotti affidabili. Ora conta il marketing anche per i processori. Amd e Intel, che sul piano della potenza di calcolo competono, devono sviluppare accordi commerciali con i costruttori di PC per vendere i processori. E così Intel, che è da più tempo sul mercato ed è più facilmente riconoscibile dagli utenti, ha giocato una carta importante: accordi con Dell e Hp, in modo che queste aziende producano PC solo con processori Pentium.
Amd aveva raccolto molto qualche anno fa con una fortissima campagna di branding (fare conoscere il proprio nome), ora lasciata solo a qualche sponsorizzazione sportiva.
Il mondo della tecnologia ho paura che si sia sempre più dividendo in due mondi separati: Microsoft, HP e Intel da una parte, Ibm, Linux e forse Amd dall'altra. Lo vedo nell'hardware, lo vedo nelle soluzioni software. Le partnership tra aziende diventeranno sempre più importanti negli anni, non solo per vendere, ma per indirizzare il pubblico nelle scelte. La casa digitale di Bill Gates è un buon esempio. Ma il TabletPC è un cattivo esempio.

giovedì 19 febbraio 2004

Lindows in Europa sarà Lindash

Il nome che lava più bianco che si può! A parte la battuta, il nome ha portato la creazione del sito www.lin---s.com. Cambia il nome ma non la sostanza. E andate sul sito. Il gioco dell'impiccato vi mostrerà le tre lettere che sono nei trattini. La pronuncia è proprio Lindash. Saranno contenti alla Questar.

Appunti in libertà

Si sta rilanciando la casa elettronica e digitale. Ieri, grazie al fatto di aver visto una lavatrice con appoggiata sopra accidentalmente una cuffia, mi vedevo a caricare i panni sporchi ascoltando un Mp3.
La casa digitale è il futuro, ma non certo il presente. Il fatto che Microsoft e Intel puntino così tanto l'attenzione a dispositivi che possano far condividere i file anche sulla televisione, perché poi è di questo che si tratta, non mi sembra un'idea originalissima. Di fatto, poi, mi sembra un'idea migrata dal proliferare della pirateria. Perchè per guardare un film, basta il lettore DVD, che spesso ci può mostrare i PhotoCD e tutti i software di masterizzazione permettono di fare questo e altro.
Che senso ha avere un PC, connesso ad internet in una stanza, che ci manda il film sul televisore in salotto, oppure le foto scattate oggi e via di seguito? Qual è la ragione per cui io dovrei spendere dei soldi per qualcosa di questo tipo? I cellulari, tutti dotati di fotocamera e MMS, non mi sembra che, alla fine delle fiera, li usiamo con quello scopo: si telefona e si messaggia tradizionalmente.
Se invece pensiamo alla proliferazione dei film pirata su internet, il discorso di avere un PC e un dispositivo che legge il filmato da mostrare sul televisore può essere interessante. Peccato che i film piratati negli Usa abbiano un audio accettabile, negli altri paesi, oltre a vedersi male, ma spesso questo anche in America, si sente così da schifo, con colpi di tosse e risate, che non ha senso mettersi davanti alla TV per assistere ad uno spettacolo simile.
Il bello del cinema è la sala, la visione, l'audio che ti avvolge, una poltrona comoda, l'odore di pop corn. L'emozione. Il film piratato non ha, purtroppo, niente di tutto questo.
Certo, la gente guarda CentoVetrine e Beautiful, per cui un film di qualità, anche se si vede da schifo, fa la sua porca figura. Ma non è questo il problema.
Che poi in Microsoft e alla Real.com vogliano trasformare un mercato pirata in uno regolare è un altro paio di maniche.
Ma anche in quel caso, io all'Esselunga noleggio un film su DVD a 2 euro. Può Microsoft essere più competitiva? Ci devono guadagnare Microsoft, la major, il distributore, nonché il provider. O no?

SapForum04: un successo clamoroso

Mi piace dire che SapForum è diventata, per un certo tipo di informatica applicata alle aziende, la fiera di riferimento per l'Italia. Altro che Smau!
Tante sessioni in cui si discute di business, ma non tanto di costi, di prodotti e di soluzioni, bensì di benefici.
E non mancano le innovazioni. Insomma, in uno spazio raccolto, si può davvero comprendere come la cultura aziendale deve cambiare per fare recuperare competitività.
L'unica stonatura in tutto questo è il concetto di PMI, piccole media impresa. Alla conferenza stampa si accennava a casi di Pmi come Averna, Marzotto e altri. A parte che è un discorso complicato parlare di Pmi, in generale, la definizione europea di Pmi è un'azienda con un fatturato inferiore ai 130 milioni di euro.
In qualsiasi caso, vendere soluzioni CRM e via di seguito alle Pmi è piuttosto complesso. La maggior parte di queste aziende è padronale: vai a spiegare al padrone che ha gestito l'azienda fino ad ora con dei buoni risultati, che deve cambiare il modo di fare perché queste soluzioni permettono di ottimizzare i costi e trarre benefici. Le Pmi hanno vissuto di rapporti personali, la spersonalizzazione non so se gioverà al loro business.

Yahoo abbandona Google

La battaglia sui motori di ricerca sta diventando sempre più aspra. Anche Yahoo, negli Usa, ha deciso di abbandonare Google a favore di un motore di ricerca interno. La scelta, diciamolo francamente, non so fino a che punto possa pagare nei confronti degli utenti, visto che Google vende le pubblicità, anzi, i nomi delle ricerche, ma offre anche risultati eccellenti.
Ho provato subito il motore di ricerca su www.yahoo.com, cercando "Mr Reset": il sito del blog salta fuori per primo. I risultati successivi sono molto diversi tra i due motori di ricerca. C'è da dire che i motori di ricerca non devono essere valutati alla partenza, ma a regime, quando l'importanza degli aggiornamenti dei link diventa evidente.
In bocca al lupo a Yahoo!

mercoledì 18 febbraio 2004

Intel viaggia verso i 64 bit

Mi chiedo come mai, in diverse occasioni e anche in risposta a qualche mio post, Intel ha sostenuto che non era il caso di passare ai 64 bit per i processori.
Ora, il capo di Intel ha dichiarato che il Pentium 4 avrà un core a 64 bit. Allora, Amd fa paura oppure no?
La strada verso i 64 bit è obbligata oppure no?
Ricordo l'accesa discussione riguardo un mio messaggio relativo alla necessità (futura) di passare a 64 bit e quanti mi hanno criticato.
Oggi che Ibm e Sun hanno scelto i 64 bit di Amd e, per tenere fede alla partnership tecnologica con Hp, anche Intel deve raddoppiare.
L'Itanium, che è a 64 bit e lo produce Intel, non è significativo, nel senso che è solo per server e di un certo tipo. Quindi Intel, nonostante le partnership importanti (quella con Microsoft, posso scommetterci, permetterà di avere un Windows Xp a 64 bit per il Pentium 4 di nuova generazione un mese prima del lancio del processore stesso, altro che l'assenza per mesi che ha avuto Amd), si trova ad inseguire.
Quando l'ho detto ad ottobre, ero solo a dirlo. Oggi se leggete on line tutti i quotidiani statunitensi e gli opinionisti di vari siti, è il parere comune. In fondo Intel è un buon investitore di pubblicità. Anche negli Usa, dove i giornalisti sanno fare il loro lavoro, ogni tanto qualche favore si può fare.
I giornali italiani, invece, fanno praticamente solo favori: dalla politica alla tecnologia.

martedì 17 febbraio 2004

Uno spasso

Non c'entra con la tecnologia, ma merita. Sito Ansa ufficiale. Home page.
Diamante enorme
Secondo astronomi americani è un nucleo cristallizzato di una vecchia stella spenta, con un diametro di 1.500 chilometri, all'interno della costellazione Centauro. Ora 'Lucy' è il più grande diamante del mondo.

Come fa ad essere il diamante più grande DEL MONDO se è addirittura in un'ALTRA COSTELLAZIONE???
Tra questo lancio, i giornalisti del processo del lunedì e quello che si legge sui giornali, è evidente che la professione è in crisi...

Catene di Sant'Antonio nell'epoca di internet

All'estero funzionano già. Pare che sbarchino in Italia. Si tratta di siti che promettono cellulari a prezzi stracciati. In realtà, ti associ al sito, compri un cd con suonerie, entri in classifica, in una piramide. Più sali nella piramide e più hai possibilità di avere il cellulare a meno. Per salire devi coinvolgere altri.
Il meccanismo, poi, lo conoscete già.

La famiglia elettronica

Dal rapporto Federcomin, di cui ho parlato qualche giorno fa, emerge un panorama interessante delle famiglie italiane. Snocciolo alcuni dati e poi li commento.
86% di famiglie con cellulare.
51% di famiglie con PC.
34% di famiglie con internet.
24% di famiglie con TV satellitare.
15% di famiglie ha la pay-tv.
Gli ultimi tre dati sono significativi. Anche il primo.
Si sono venduti un sacco di dvd-rom (80% in più), fotocamere digitali (+230%), masterizzatori e dvd video (+65% entrambi).
La banda larga è cresciuta del 70%, quasi raddoppiando in un anno.
Ultimi dati: il 51% degli italiani si collega ad internet da casa, il 61% degli studenti che usano la rete.
Sono numeri che, così come li ho scritti, potrebbero entusiasmare.
Se il 51% delle famiglie ha un PC, l'altra metà non ce l'ha. E poi, considerando che per navigare va bene anche un Pentium 2, quindi una macchina di cinque anni fa, e che c'è un 20% di famiglie, o meglio circa il 40% delle famiglie che dispongono di un PC che non si collega ad internet, mi pare che il panorama prenda tutta un'altra piega.
Il fatto che gli italiani si colleghino ad internet, per più della metà, da casa e non dal luogo di lavoro mi fa pensare che siamo veramente arretrati da questo punto di vista e poco competitivi nei confronti degli altri paesi. Internet non significa solo posta elettronica e navigazione, significa poter condividere, tramite reti private aziendali sicure o informazioni criptate, i dati aziendali in tempo reale.
Significa mettere in rete sedi lontane a costi bassisimi, significa avere il polso della situazione in ogni momento. E non sto parlando di implementare soluzioni di business intelligence, di customer relationship management o di quant'altro di sofisticato e costoso. Sto parlando di infrastrutture informatiche di base, basate sulla posta elettronica, su siti internet e sui programmi si tipo office (di Microsoft o di OpenOffice non è un problema).
L'unico dato significativo è che il 61% degli studenti usa internet. Questo ci dà delle speranza per il futuro. Ci vorrebbe un dato più importante, arrivare almeno all'85-90%. Questo sarebbe entusiasmante.
Qualcuno mi ha scritto che il ministro Stanca non ci metteva mai entusiasmo nei presentare i dati Ibm. Per il governo sì.
Come saprete, io critico spesso il Ministro, non sono di certo tenero. In qualsiasi caso ci mette parecchio impegno per promuovere la tecnologia, facendo anche i conti con i tagli alla finanziaria. Prima di lui, nessuno in Italia ha puntato così tanto l'attenzione sull'alfabetizzazione informatica. Il problema è che sta seminando. Non può aspettarsi di vedere subito il raccolto. Finisce con il prendere lucciole per lanterne.

lunedì 16 febbraio 2004

Il codice di Windows

L'altro giorno ironizzavo sul sorgente di Windows. Poi, in realtà, facendo un giro sui principali sistemi di peer to peer, il sorgente c'era sul serio, e passava rapidamente da computer a computer. Sono quindi in tantissimi ad avere, sul proprio PC una parte (il 2%) del codice di Windows.
Questo significa che si è in pericolo? Gil hackers potranno entrare nei singoli client degli utenti? Saremo meno protetti?
Ancora non si può dire con certezza niente di niente. Innanzi tutto le righe di codice, ben commentate, sono moltissime, per cui anche metterci mano e comprenderne i passaggi ci vuole del tempo. In secondo luogo effettuano delle chiamate esterne, di cui il codice non è visibile e rende il tutto ancora più complicato. In terzo luogo, da quando Microsoft ha mostrato il codice ai governi e alle univertsità, di fatto, il segreto era stato portato fuori dal campus di Redmond e quindi potenzialmente accessibile. Così è avvenuto. Basta una disattenzione, un modo di comportarsi non cristallino e il sorgente prende il volo. Se ci pensiamo bene, Windows era stato in qualche modo liberato, ma ci sono casi più concreti dove il sorgente è stato sottratto e fatto circolare ad arte (pensiamo, solo per citarne uno clamoroso, al sorgente di Half Life 2). Non credo che Microsoft abbia mai fatto vedere una parte sostanziale di Windows a nessuno e, per come conosco io l'organizzazione dell'azienda, difficilmente un segmento di sorgente di Windows vitale possa uscire in qualche modo dai computer di Microsoft stessa.
Il codice fa gola molti, possiamo tranquillamente dire che ogni software house è interessata a quei due file in cui è racchiuso il sorgente. Ma se pensiamo che si tratta di centinaia di Megabyte di testo, leggerlo e interpretarlo richiede tanto tempo e un buon team di sviluppo.
A Microsoft basta una patch, sebbene sostanziosa, per raddrizzare il sistema e mettere fuori gioco gli hacker. Se la vedremo nei prossimi giorni, iniziamo a preoccuparci, altrimenti credo che quel sorgente faccia solo il piacere di qualcuno e di qualche concorrente, ma nulla di concreto per gli utenti.

sabato 14 febbraio 2004

ANSA, che ansia!

In due giorni la notissima società Ansa, quella da cui attingono quotidiani e telegiornali, ha fatto circolare due notizie quantomeno incomplete, se non gravemente superficiali, imprecise e lacunose. Pochi giorni fa, strillava (anche sul suo sito) qualcosa come "Microsoft segnala un grave bug di Windows" e nel testo si parlava, con parole da sprovveduto, di un difetto di sicurezza che avrebbe permesso a malintenzionati di "rovinare la memoria del computer". A parte che chi scrisse quella notizia, rimbalzata su quotidiani e tg, non sa nemmeno che "memoria" è un termine tanto vago quanto impreciso (si parla della Ram o dell'Hard Disk?), bastava leggere il sito Microsoft per scoprire che il difetto era noto da tempo (tanto che il servizio Windows Update ne offre gratuitamente la correzione, cosa non citata nell'articolo) e che si trattava di un problema di sicurezza (uno dei tanti già corretti) che permetteva di eseguire codice senza l'autorizzazione del possessore del computer.
Ieri il bis: Ansa annuncia che hanno rubato e diffuso in Internet il codice di Windows. Peccato che parte del codice di Windows NT/2000 (non XP) sia stato trafugato circa un anno fa, quindi non è una novità. Infatti, un portavoce di Microsoft negli Usa si è dichiarato sorpreso che sia stato fatto circolare solo oggi. Comunque pare che si tratti di un file da 200 Megabyte soltanto (l'intero sorgente di Windows, secondo esperti non di Microsoft, sarebbe invece intorno ai 40 GByte), fatto circolare in reti P2P di file sharing e, per giunta, molti governi hanno il codice di Windows quasi per intero per la politica di trasparenza voluto dalla società di Microsoft per contrastare le migliori garanzie date dai sistemi Open Source come Linux. E questo non è mai circolato!
Che dire? Possibile che in Italia all'Ansa chi scrive di informatica non solo non ne capisce assolutamente nulla, ma non si preoccupa nemmeno di dare una rapida occhiata al sito Internet delle società interessate per verificare che cosa sta per dire, indirettamente, su giornali e televisioni di tutta Italia?

venerdì 13 febbraio 2004

Windows: sorgente in rete

Mi state inviando un sacco di email dicendo che Microsoft ha trovato, su internet, parte del sorgente di Windows. La notizia è vera, ho trovato conferma. In realtà, da un po' di tempo alcune parti del codice di Windows erano in rete. Non era grave. Non so che cosa sia in circolazione adesso. In qualsiasi caso, il comunicato di Microsoft è troppo fumoso per capirci qualcosa. Già bisognerebbe mettersi d'accordo sul termine internet: posta, siti, ftp, newsgroup, ...
Staremo a vedere.

giovedì 12 febbraio 2004

Se succedesse anche da noi...

Il NY Post ha scovato una truffa del rivale NewsDay: ha gonfiato, con il beneplacito dei distributori, il numero di copie vendute, per alzare le tariffe pubblicitarie.
Cosa che da noi si fa serenamente. Anche e soprattutto quelli certificati. E se parlassimo di radio e tv?

Il ministro: Stanca

Capisco la necessita di esaltare i risultati, quei pochi buoni, del mondo dell'information tecnology. Ma arrivare a dire che i PC, nelle vendite, hanno superato i televisori e strombazzarlo come un evento epocale mi sembra troppo. Quanto dura un PC nelle case degli italiani? Quanto dura un televisore? C'era il PC in quelle case? C'era un televisore in quelle case? E poi, i tre milioni seicentocinquantamila e rotti PC venduti sono andati nelle case? I televisori venduti sono andati negli uffici?
La Federcomin che ha proposto i risultati della ricerca, a parte il fatto che l'ha chiamata l'Italia della e-family, ci dice che la crescita dei pc nelle case è stata del 14% e di internet del 20%. Come sia possibile non ci è dato saperlo.

mercoledì 11 febbraio 2004

La sicurezza è un problema?

Ho ricevuto una ventina di email di chi ha tentato di inviarmi i virus in questi ultimi giorni, scusandosi. Non era il caso, visto che, sebbene ci sia la colpa di non aggiornare l'antivirus e aver aperto dei messaggi sospetti, non credo che si possa parlare di volonta di essere infettati.
Per quanto riguarda la sicurezza informatica, vorrei scrivere qualcosina.
Ma prima di tutto, segnalare che oggi pomeriggio sono ad Infosecurity. Mandatemi un messaggio in mattinata.
La sicurezza è una filosofia ci dicono. La sicurezza implica tutti gli ambienti aziendali.
Ma uno dei principali problemi della sicurezza dei dati è, a mio avviso, la salvaguardia degli stessi. Nel senso di backup, nel senso di firewall standard attivato, nel senso di attenzione ai virus. La maggiore causa di problemi per le aziende relative alla sicurezza risiede proprio in questi tre ambiti. Poi viene la protezione dei dati attraverso barriere di restrizione degli accessi. Ma in un secondo momento. Ci sono esigenze di profilassi e esigenze di cure intensive. Claudio Gandolfo ieri, ad un evento di anticipazione ad Infosecurity, sosteneva che invece di parlare di sicurezza come "costruire un castello per i propri dati" sia meglio utilizzare una metafora di medicina. Di fatto, parlare di un castello e di come proteggersi dall'interno e dall'esterno non ha molto senso: nel medioevo i castelli venivano espugnati con migliaia di uomini. Un castello informatico viene abbattutto da un solo hacker, spesso minorenne e con un po' di tempo da perdere.
Un'azienda può avvalersi delle migliori soluzioni di sicurezza per i propri dati, le tecnologie più sofisticate. Ma poi utilizza dei prodotti standard, come ad esempio la pericolosissima Googlebar, e mette di fatto alla visione di tutti le pagine html contenenti dati fondamentali. E' il caso della dislocazioni delle navi da guerra o di documenti riservati dei servizi segreti trovati negli archivi in questi giorni. Il link ai documenti non funziona perchè non si tratta di pagine raggiungibili. Ma la cache di Google li ha in memoria!
E come fa un'azienda a certificarsi che un proprio addetto non commetta una simile sciocchezza? Corsi, training, blocco delle installazioni del software? E se accede a quei dati da casa, dal computer dei figli perchè ammalato e comunque bisogna sbrigare il lavoro urgente?
Il web agevola il lavoro nelle aziende. Ma il web, per sua natura, implica problemi di sicurezza. Prevenire è meglio che curare. Nell'informatica si cura e basta. Non so se sia un problema relativo ad una fiorente industria che si occupa di sicurezza. Ma si cura e basta.

martedì 10 febbraio 2004

Grazie per i virus

Uno dei principali problemi di chi crea siti e quindi blog di successo, indicando la sua email, è quello di ricevere molti messaggi e che l'indirizzo viene memorizzato nella rubrica. La stessa Rubrica alla quale eventuali virus inviano automaticamente copie di se stesso...
Mai come in questi giorni il mio antivirus sta lavorando.
Mi piacerebbe che usassero un po' tutti di più l'antivirus.
Comunque non è un problema.
Per me.
Ma di chi il virus ce l'ha.

Retata contro il P2p

C'è ancora chi si sorprende del fatto che si facciano delle retate contro chi si scambia musica Mp3, software e film. Ma non è illegale? Quindi è normale che si faccia qualcosa. Dei film non parlo: la qualità non è e non sarà mai quella del cinema e dei Dvd, per cui è una taroccata per impallinati tristi.
Il problema però credo che sia un altro. Troppa gente ha lucrato in questo mercato. Non solo i pirati, ma anche chi vende hardware e apparecchi atti alla creazione e alla masterizzazione. Basti vedere il successo dei riproduttori Mp3. E non ci mettiamo il fatto che è una delle ragioni per cui si sta diffondendo la banda larga nel mondo? Non vorrete mica credere che abbiamo bisogno di 640 kbs per navogare su internet o vedere dei filmati dal web?!
Comunque, non credo che le major siano preoccupate tanto dei file mp3, quanto di chi li vende nelle bancarelle e usa il web per scambiarsi i file. Lo ripeto da sempre, le cassettine con i brani preferiti, magari registrate alla radio, ci sono sempre state. E sempre ci saranno.
Non è possibile escogitare un sistema per fare in modo che gli utenti si possano mettere in regola, per quanto riguarda il materiale scaricato? Penso ad un condono, all'acquisto di bollini Siae per le canzoni scaricate, o qualcosa del genere.
E poi, se io pago già una tassa sul diritto d'autore su di un supporto vergine (ditemi voi, oggi la verginità è coperta dal diritto d'autore!), in che modo ci si deve sentire autorizzati a chiedere altri diritti, cioè altri soldini? La pago anche sui masterizzatori, sui riproduttori mp3, sulle audio e videocassette, sulle schede di memoria.
Mi spiego meglio. Ho acquistato regolarmente i file del disco di Dido "Life for rent" dal sito italiano di messaggerie digitali. Lo posso masterizzare (è nella licenza). Costo: 10.89 per le canzoni, 1-1,5 euro per il cd vergine (su cui pago ancora una parte di diritto d'autore). Di fronte al disco originale risparmio il 40%. Ma se mi fermasse la Guardia di Finanza e me lo trova in macchina masterizzato mi potrebbe fare le pulci, me lo potrebbe sequestrare e probabilmente mi obbligherebbe a dimostrare l'acquisto dell'originale.
Insomma, piratare è sbagliato. Ma ad essere regolari non è che ci sia molta differenza dal lato pratico. Da quello morale c'è un abisso, ma questo è un altro paio di maniche. Prima dei rubinetti, bisognerebbe aver costruito l'impianto e le fogne.
Per ora si stanno costruendo solo i contatori.

FireFox 0.8

Non è ancora stabile, non è assolutamente definitivo, ma FireFox 0.8 è il miglior browser in circolazione.
Facile da installare (e disinstallare), personalizzabile, ricco di plug-ins, è certamente una buona alternativa ad Explorer. Almeno, lo sarà di certo nel momento in cui verrà rilasciata una versione stabile e definitiva.

lunedì 9 febbraio 2004

Le domande su Longhorn

Ho ricevuto e sto ancora ricevendo alcune email a riguardo di Longhorn, visto che c'è stata venerdì una presentazione agli sviluppatori. Se lo avessi saputo che qualche lettore di questo blog era presente, avremmo potuto incontrarci, visto che c'è stato il pranzo e un bel po' di tempo libero. Peccato.
Comunque su Longhorno ho una serie di perplessità che credo mi porterò dietro per un bel po' di tempo. Nel senso che a fronte di innovazioni interessanti, come la possibilità di fare applicazioni che si installano nel computer con un solo click del mouse, un file system che è solido e veloce nell'effettuare le ricerche, un modo di utilizzare i programmi che è praticamente il web, ci sono una serie di cose che devo ancora comprendere nella loro globalità. Innanzi tutto avere un server sql di prossima generazione per gestire il file system non mi sembra intelligentissimo (sebbene si tratti solo di una parte dell'engine dell'Sql, che è, per chi non lo sapesse, un database usato da moltissimi siti web). L'interfaccia grafica scritta in Xml (Xaml per la precisione) mi sembra che renda facili da manutenere i programmi ma introduca la possibilità di bug non solo nel codice del software ma anche nell'interfaccia d'uso!
Gli applicativi saranno molto diversi da quelli attuali, e ci vorrà un certo tempo per migrare da quelli creati fino ad oggi, che usano la vecchia WinApi32 per arrivare a WinFx. Per questo motivo Microsoft si sta muovendo con due anni di anticipo presso i programmatori, coloro che devono realizzare i programmi.
Vantaggi di Longhorn: i programmi potranno essere utilizzati anche da sistemi operativi diversi da Windows (sto semplificando il concetto): si tratta di un'apertura epocale.
Per il resto, basandosi sui web services e su applicazioni distribuite, non vedo grandissime differenze operative rispetto alla visione di Sun con Java. Di fatto, Microsoft sta proponendo un qualcosa di alternativo a Java e di fatto anche alternativo alla visione di .Net stessa (che ha contraddistinto gli ultimi due anni di Microsoft).
Il problema di Microsoft, come sempre, è proteggere gli investimenti sulla piattaforma Windows fatti dai clienti. Longhorn sarà compatibile a tutti gli effetti con gli applicativi attuali, con il file system attuale, per cui, per un po' di tempo, ci sarà nei computer un casino totale, tra applcativi di nuova generazione applicativi di vecchia generazione. E non credo che ci sarà un altro millenium bug che cancelli di colpo i vecchi applicativi un'altra volta. Ricordo a tutti che senza il millenium bug, probabilmente molte aziende userebbero ancora degli applicativi Dos. Di fatto, tutt'ora qualche banca e qualche grossa assicurazione lo usa ancora, anche se magari è il dos di Windows 2000 o di Windows XP!

La casa digitale di Microsoft ha fatto centro

Grazie ad un accordo con Disney, Microsoft si sta assicurando il futuro per la casa digitale. Infatti, la strategia di Bill Gates e company per il mercato casalingo vede una convergenza tra computer e gli altri oggetti (televisione, telefono, ...). Chi più di Disney è il partner ideale per la crezione di contenuti e nella ricerca di una piattaforma sicura per il diritto d'autore? Infatti, si cercherà di studiare un sistema per inviare via web i film ad una qualità superiore a quella dei Dvd e con la certezza che i contenuti non siano catturabili. Su quest'ultimo punto, trattandosi di software, non ci giurerei, ma per il resto mi sembra che a Redmond abbiano trovato la partnership che cercavano per entrare davvero nelle case. E probabilmente ci riusciranno.

sabato 7 febbraio 2004

8 Milioni di pixel per la foto digitale

La Nikon 8700 è la nuova ammiraglia delle fotocamere digitali di Nikon. Compatta e apparentemente identica alla 5700 che ha riscosso tanto successo, vanta un sensore da 8 milioni di pixel contro i precedenti 5, oltre a numerosi altri perfezionamenti ad esempio nel sistema di esposizione e controllo dell'immagine. Anche Canon ha annunciato una nuova versione della reflex profesisonale Eos 1 con sensore da 8 milioni di pixel.
Secondo i fotografi professionisti, la nitidezza della fotocamera digitale sarà davvero paragonabile anche nel formato 20 x 25 cm a quello delle pellicole chimiche solo quando verranno raggiunti 10 milioni di pixel circa, per ora offerti solo da fotocamere professionali molto costose. Quello che è certo è che 8 Megapixel sarà probabilmente il nuovo standard che verrà adottato nelle fotocamere di fascia medio/alta nel 2004 e che andrà a ridefinire anche gli ormai insufficienti modelli da 2 e 3 Megapixel, che non consentono stampe di qualità oltre il formato 10 x 15 cm (e a volte nemmeno quello...).

AMD a 64 bit sui portatili

I primi processori a 64 bit per notebook sono stati presentati da Amd e sono siglati 3200+, 3000+ e 2800+ ad indicare la velocità effettiva (non quella di clock) rispetto al rivale Pentium. Dopo avere perso un po' di terreno nel ricco mondo dei notebook a causa della tecnologia concorrente Intel Centrino, più di 60 produttori stanno presentando nuovi notebook ad elevate prestazioni e pronti per i sistemi operativi a 64 bit.
Tutti i processori Amd per notebook, compreso il potente Athlon 64 3400+ già presentato in sistemi di imminente arrivo sul mercato nelle linee Compaq Presario e Hp Pavillion, sono dotati di tecnologia AMD Cool 'n' Quiet che riduce consumi elettrici e rumorosità quando il processore non è impegnato nell'elaborazione.

Pentium e Celeron per notebook

Il nuovo Celeron M, fratellino piccolo del Pentium è costruito con tencologia a 130 nanometri, ma rispetto all'attuale Banias, usa un bus di sistema a 400 MHz con 512 KByte di cache e frequenze inferiori, al massimo di 1,3 GHz per ora. Il nuovo Pentium M (la M sta sempre per mobile, ad indicare che sono processori per computer portatili) ha nome in codice Dothan, è costruito con processo a 90 nanometri con una cache interna di 2 MByte e frequenze superiori.
La buona notizia è che se la scheda madre del notebook supporta i voltaggi del nuovo processore, basterà aggiornare il Bios e sostituirlo per ottenere maggiori prestazioni e minori consumi elettrici anche nei sistemi basati sulla tecnologia Intel Centrino.
Sia il Celeron M che il Pentium M usano la tecnologia Deep Sleep per ridurre i consumi durante le fasi di inutilizzo e sono compatibili sia con Bluetooth che con lo standard Wi Fi 802.11g. I nuovi Celeron M sono disponibili anche in versione Ultra Low Voltage per palmari ultrasottili e Tablet Pc.

venerdì 6 febbraio 2004

Anche le Iene contro i virus

Il problema dei virus e dei danni che possono creare agli utenti sta diventando sempre più grande. Le iene, grazie ad un filmato realizzato da marco Berry che fa uno scherzo pesante di controllo del computer remoto a Enrico Lucci, hanno dimostrato come sia facile prendere il controllo di un PC anche con connessioni normali, utilizzando internet.
Speriamo che la frase: "aggiorna l'antivirus, pirla!" faccia un po' presa, perchè il numero di email infette che arrivano in questi giorni sta raggiungendo livelli incredibili. Ricordo che esistono degli ottimi antivirus anche freeware, come Avast e AVG, mentre alcuni antivirus commerciali, sebbene sia scaduta la licanza, sono aggiornabili manualmente scaricando il database dal sito del produttore. E poi usate un firewall. Windows Xp ne ha uno integrato, altrimenti basta scaricare Zone Alarm, la versione standard è gratuita, per essere protetti da intrusioni.

giovedì 5 febbraio 2004

Windows Xp 64 gratis

E' da ottobre che rompo le scatole sull'assenza di Windows Xp per le macchine con i nuovi processori Amd 64. Microsoft ha finalmente rilasciato la versione definitiva, scaricabile gratuitamente dal questo link. E' una trial, di 360 giorni solo per i processori Amd. Il partner Intel è escluso!

Adsl a 640 per tutti (gli utenti Alice)

Campeggia questo banner sul sito di Alice. 11 Marzo, la festa della velocità.Link al banner.

Internet non fa vincere le elezioni (negli Usa)

Internet non fa vincere le elezioni. E’ questa la conclusione alla quale arrivano molti commentatori americani dopo il flop di Howard Dean, uno dei candidati democratici alla Casa Bianca, certamente quello che aveva puntato piu’ di tutti sugli strumenti della Rete. Andrei Martinez del New York Times e Cynthia L. Webb, media columnist del Washington Post, paragonano addirittura Dean alla bolla delle Dot.com, le aziende della New economy che dopo il boom iniziale hanno visto sgonfiarsi azioni e aspettative. Nel mirino soprattutto Joe Trippi, lo stratega della campagna di dea, definito ironicamente “il creatore del Dean.com brand”. Un brand che non gli ha portato fortuna.

Offerte di telefonia per S. Valentino

Ecco un riassunto delle offerte dei tre gestori di telefonia (3, che è il quarto, non è pervenuto)
Tim offre Maxxi Tim Messaggi, a 10 Euri per 30 giorni dall’attivazione, con 400 SMS e 100 MMS aii telefonini TIM. Se si attiva l'offerta entro il 14 Febbraio 2004, il bonus di messaggi raddoppia.
Vodafone ha lanciato per prima l'offerta al bacio (avete presente Megan?): traffico voce verso i numeri You&Me restituiti, fino a 250 euri.
Attivabile fino al 22 febbraio 2004 a 7 euro.
Wind offre Noi2, attivabile dal 9 Febbraio, con 500 minuti di chiamate nazionali al mese verso un numero Wind da scegliere fino al 31 Dicembre, al costo di 2 euri al mese. Attivazione della promozione è di 7 euro ed è gratis per coloro che attiverano una nuova sim entro il 30 Aprile 2004. Il costo mensile della promozione è di 2 euro ed è gratis fino al 31 Dicembre 2004 per chi attiva entro il 30 Aprile. Ma sono in attesa di conferma della promozione (di fatto non c'è ancora).

I professionisti contro la patch di Microsoft

Microsoft ha messo in distribuzione l'aggiornamento di Explorer ver. 6.0, ma sta inibendo la possibilità di trasferire, tramite l'URL, i parametri di autenticazione utilizzati dai siti che applicano criteri di controllo degli accessi. Bloccati gli accessi a Infocamere, Catasto, Poligrafici di stato e molti portali e servizi per avvocati e commercialisti.
Ho fatto una prova: con Opera si riesce, con il Mac si riesce. Insomma, Microsoft ha perso o comunque perderà dei clienti. E che clienti.

2.0 e il diritto d'autore

Ieri ho ricevuto una miriade di messaggi relativi al nome che, al posto di Junior, veniva inserito 2.0. Moltissimi hanno trovato nel mio post la fonte di ispirazione di molti articoli e mi chiedono di protestare nei confronti di chi avrebbe usurpato le battute.
In realtà, il bello di questo blog è che è liberamente copiabile, citabile, usurpabile e criticabile. La volontà non è quella di fare opinione, non è quella di diventare un punto di riferimento, non è quella di essere autorevole, bensì parlare di tecnologia e della società in modo chiaro, andando a scovare qualche magagna o qualche cosa di estremamente positivo. Lo scopo è quello di fare ragionare e riflettere, altre volte sorridere. Nulla più.
Se poi i lettori crescono sempre più e qualcuno ne approfitta, MrReset ne è solo che felice. se invece di seguire le regole del marketing pensiamo e decidiamo in modo diverso non mi sembra che sia un male. Se Mr Reset cercasse la popolarità non metterebbe uno pseudonimo, ma un nome. Non vi pare?

Ancora su Vola con internet

Il mio post a riguardo dei computer ai sedicenni, che nutriva qualche dubbio, non tanto sulla bontà dell'iniziativa quanto sui frutti, sembra essere tra i pochi messaggi critici all'iniziativa. Nel senso che tutti, siti e quotidiani, poi arriveranno i settimanali e i mensili, hanno ripreso la notizia con toni trionfalistici. Segnalo il link ad un articolo su 01net.it che suffraga la critica con i dati di mercato. Io nutro qualche dubbio anche sui dati, ma quello è un altro paio di maniche.

mercoledì 4 febbraio 2004

VoiceXML 2.0

E' stato presentato il nuovo standard di comunicazione vocale sul web. Si tratta, di fatto, di una presa di posizione del w3c, l'autorithy per la standardizzazione del web, per creare una base comune per comunicare con la voce sul web.
Era datata 1999 l'ultima versione di VoiceXml, per cui non teneva conto della banda larga e dei progressi in termini di algoritmi di compressione dei dati e di sintesi vocale.
Possiamo attenderci, tranquillamente, che i siti che ci saluteranno e ci guideranno con la voce inizieranno a vedersi da aprile in poi.

I sedicenni e i PC

Con aria trionfante, vengono mostrati i dati relativi all'iniziativa di fornire un PC ai sedicenni a prezzi ribassati. Sono stati 36.500 i ragazzi, o comunque le famiglie che hanno usufruito dei 175 euro di contributo. Ma non sappiamo quanti siano i ragazzi nati nel 1987, per cui, non disponendo di tale percentuale diventa difficile fare delle considerazioni.
Ma il ministro Stanca, ultimamente, si lascia andare a facili entusiasmi, cosa che in Ibm non accadeva molto spesso. Speriamo che si tratti di un entusiasmo vero, dopo glia annunci che siamo più avanti degli Stati Uniti, della Francia, ... . Per il momento, in Europa, siamo avanti di sicuro alla Grecia. Per gli altri paesi, in molti casi, non siamo nemmeno lì testa a testa.

martedì 3 febbraio 2004

E' nato Jon Blake 2.0

Mamma e papà, appassionati di informatica, hanno sostituito junior con 2.0, la nuova release di Jon Blake. Mi chiedo se andando avanti di questo passo avremo la 2.1 piuttosto che Jon Black Xp o semplicemente Jon Blake X.

Xbox nuova e vecchia

Circolano su internet varie immagini e informazioni circa una versione limitata di Xbox trasparente. Il fatto più interessante è che montererbbe un hard disk da 20 Gb.
Sempre scorazzando su internet, si trovano informazioni sulla prossima Xbox, che non monterà più un chip grafico nVidia ma uno Ati, dei processori a 64 bit per la gestione interna e potrebbe montare delle memorie solide (tipo le chiavette Usb) al posto del disco fisso.
La strada delle memorie solide potrebbe essere intrapresa anche da Nintendo, che le utilizzarebbe sia per la prossima versione del gameboy che per l'evoluzione del GameCube. Di fatto, la memoria raggiunta dalle chiavi Usb è di 4 Gb, che è paragonabile ad un DVD!

Patch di sicurezza di Microsoft

Nel giorno in cui l'azienda è sotto l'attacco del virus MyDoom, Microsoft ha rilasciato una nuova e importante patch di sicurezza.
Fate Windows Update.

lunedì 2 febbraio 2004

Coriosità statistiche internet

Sto facendo un check degli accessi a questo blog. Sebbene le visite si fossero stabilizzate nei mesi scorsi, questo mese c'è stata un'impennata superiore al 25%.
Interessante notare che le visite so sono spostate durante la settimana, con moltissimi utenti che visitano il blog tutti i giorni.
Ho iniziato a chiedere in giro se le visite sono aumentate e qualcnuno mi ha confermato la tendenza, altri mi hanno detto che c'è stata una piccola flessione. Nel piccolo, non fa statistica, ma anche siti di cui ho una buona visibilità mi confermano la tendenza controversa.
Il sito dei video di Diario Tecnologico (il link è nell'animazione a lato della pagina) ha registrato un +15%, mentre il sito di Guida computer ha avuto un decremento di quasi il 10%.
Aspetto con ansia i dati di audioweb.

Prescott pronto a partire

Intel si appresta a lanciare il nuovo Pentium 4, che dovrebbe colmare il gap di prestazioni con il fantomatico Amd 64. Il problema per i signori dei chip è cercare di vendere processori sempre più veloci.
Il problema per noi utenti non è questo, ma avere computer sempre più facili da usare e programmi sempre più intelligenti. Temo che sarà sempre più difficile per chi fa hardware convincerci a cambiare il computer per uno più potente. Con due GHz possiamo fare già tantissimo, e a meno che non produciamo video, cartoni animati o cose del genere, difficilmente ci servono potenze superiori. Inoltre, se il futuro è di un piccolo server in casa, credo che anche in questo caso la potenza sia sprecata: per mandare dei bit da una parte all'altra e leggere i dati da un disco (o da internet) non serve una potenza esagerata. Basta vedere la potenza dei server dei vari provider.

La banda larga di Alice

Telecom aveva annunciato che la banda per le connessioni Adsl sarebbe diventata di 640 Kb/s dal 19 gennaio, anche per gli altri operatori (la solita disinformazione organizzata metteva in dubbio l'allargamento ai concorrenti, ma essendo il fornitore della Adsl a tutti questo non era possibile).
Ad oggi, questo allargamento non è avvenuto. Fonti bene informate mi dicono che è semplicemente un problema tecnico e che l'upgrade gratuito avverrà nei prossimi giorni. Io credo più semplicemente che l'infrastruttura dovrà subire quasi un quadruplicamento del traffico, per cui per fare i test è necessario un po' di tempo. Nel frattempo Telecom tace.

MyDoom abbatte Sco e si prepara ad attaccare Microsoft

Il virus di moda in questi giorni è riuscito nel suo intento di abbattere il sito www.sco.com. Ora, il suo gemello, partirà all'attacco del sito Microsoft. Quello che mi chiedo è: se basta non aprire l'allegato di un messaggio che è, per forza di cose, poco chiaro, e che un antivirus aggiornato lo blocca, come può verificarsi, ancora nel 2004, un'infezione del genere?
Vada per i singoli utenti, ma i provider e chi gestisce le reti aziendali non può davvero fare niente?
Io la risposta l'avrei, anche perché esistono svariati software antivirus gratuiti, se proprio non si vogliono pagare McAfee e Symantec.