martedì 23 dicembre 2003

Buon Natale e Buon Anno

Con questo post, MrReset va in vacanza.
Soltanto una cosa: ho notato che in edicola sono sempre più numerose le riviste di informatica che si vendono un tanto al chilo: sempre più cd di dubbi contenuti e valore che carta e articoli seri. Ma quello che più mi preoccupa è la tendenza degli ultimi tempi: tra i cd della rivista ne regalano uno vergine. Forse non sanno più cosa regalare, forse l'idea è nata quando il cd vergine costava tanto (anni fa) ed era difficile da trovare ed è stata attuata adesso. O forse non sanno più che cosa regalare, perciò: "utente il cd te lo diamo noi, riempitelo tu come più ti piace"!
E pensare che nel '94 volevo allegare un cd vergine alla rivista. Solo che quelli vergini allora costavano duemila lire l'uno, e non c'era il "balzello" Siae sui supporti. A proposito: il balzello Siae verrà pagato ugualmente dagli editori o, grazie all'edicola, viene evitato?

www.armani.it e la sconfitta di internet

Non ho voglia di commentare, andate al sito www.armani.it e leggete. Vedrete come siamo inadeguati ad internet e le nostre leggi sono obsolete.
Mi chiedo perchè la Giorgio Armani Spa non abbia agito contro www.armani.com, che mi pare più interessante come nome del .it registrato da uno che di cognome fa Armani (fino a prova contraria legittimamente) e ha una attività produttiva.
E poi, perchè altri domini, come .de tanto per fare un esempio, sono registrati da GA Modefine, che non ha nemmeno Armani nel nome? Se esistesse un Gino Armani a Dusseldorf, con un'attività produttiva, e questo facesse richiesta in tribunale per il nome, secondo voi glielo assegnano? Oppure un Lino Armani a Londra che richiedesse il www.armani.co.uk?

lunedì 22 dicembre 2003

Tim offre anche TV della Rai

Tim ha stretto un accordo per trasmettere, oltre a La7, Mtv, Coming Soon TV e Anica Flash, anche i canali Rai sui cellulari.
Il servizio è disponibile per pochi giorni gratis sul 3650 e il 6600. Ma pare che l'opzione rimanga anche per i prossimi mesi.

sabato 20 dicembre 2003

Amazon e Bol

Amazon è il sito di commercio elettronico per eccellenza. Vendeva solo libri. Bol.com è il sito di riferimento per il mercato italiano. Sarebbero simili.
Ma in realtà, oggi io posso acquistare i miei regali di natale su Amazon.com e farmeli recapitare a casa. Bol ha deciso di chiudere e riprendere le spedizioni il 7 gennaio 2004.
La situazione del commercio elettronico in Italia è tutta qui.
E mi parlano di digital divide...

Dal Late late show with Craig Kilborn

Ho trovato una battuta in inglese in uno degli show televisivi americani. Mi sembra che ritragga perfettamente il nostro pensiero sulla tecnologia.
Microsoft ha fatto un orologio satellitare che si potrà collegare ad Internet. Si può navigare su Internet dall’orologio. Adesso sarà possibile vedere Paris Hilton che fa sesso con Topolino.
Se non conoscete Topolino, cercate pure con Google. Se non conoscete Paris Hilton, il nome sembrerebbe quello di un albergo e di fatto ne è fortemente implicata. Non usate Google o qualsiasi motore di ricerca su internet. Per decenza.

venerdì 19 dicembre 2003

Sony non ha autorizzato Esselunga

Divertente notare che, come dichiara Sony sul Corriere, Esselunga ha agito da sola nella decisione di vendere 15.000 Ps2 a 99 euro (in tre ore).
Presa d'assalto dai rivenditori incavolati, ma soprattutto da altre catene della distribuzione specializzata, Sony si trova costretta a mettersi sulla difensiva, visto il calo di vendite negli altri canali che non sono Esselunga. Peccato che i volantini fossero stampati da tempo e i clienti informati preventivamente.
Ad un negoziante, una PS2 costa 150 euro + iva con un gioco in bundle, ma casualmente, quelle blu, senza giochi, non le trova più e fino a tre mesi fa lo stesso negoziante le acquistava a 150 euro + iva ugualmente (180 euro tondi, sebbene il confronto non regga, serve per capire i margini di chi vende Ps2).
Si rafforza il discorso che ho fatto l'altro giorno: Sony ha messo in vendita le vecchie Ps2 a prezzi estremamente bassi per svuotarsi i magazzini, per l'uscita delle nuove versioni che sono più silenziose e con il ricevitore ad infrarossi, per il telecomando, incorporato. Poi che l'operazione l'abbia condotta Sony CCE Italia o altri non conta moltissimo. Di fatto, in una settimana, ha spiazzato i concorrenti e sbaragliato il mercato, riaccendendo un interesse forte, esagerato, verso PS2. Questo è il marketing, fatto di colpi bassi se si vuole, ma è marketing.
Obiettivamente: sono più preoccupati in Sony per la PS2 a 99 euro o in Microsoft e in Nintendo?
Poi accettiamo il gioco delle parti, va bene. Ma quando mai Esselunga avrebbe venduto 15.000 Ps2? Nemmeno in due anni, non in tre ore. E ricordate il discorso del sottocosto: già la grande distribuzione ha prezzi di gran lunga inferiori ai dettaglianti, figuriamoci su operazioni da 15.000 pezzi! Altro che sottocosto.
Riporto quanto mi ha scritto un rivenditore adirato, significativo tra i tanti messaggi che sono arrivati sul tema (anche dalle aziende implicate):
(riporto solo il passo saliente) abbiamo smesso di trattare altri prodotti per i margini [erano presenti i nomi di diverse aziende], ma la PS2 si deve trattare perché porta i clienti. Abbiamo prezzi da "ladri", ma aspetteremo le prossime console ugualmente, perchè Esselunga le ha vendute adesso, ma durante l'anno devono passare da noi.
Inoltre, mi hanno segnalato che altre catene più piccole hanno fatto la stessa operazione la settimana precedente (quella del ponte di Sant'Ambrogio e l'Immacolata, mica un week end a caso!). Lì Sony non si è stizzita. Di certo i centri acquisti di questi iper non hanno i prezzi di Esselunga. Forse era vero sottocosto...
Comunque, conti alla mano, poniamo che Esselunga abbia pagato 120 Euro le PS2. Consideriamo una perdita secca di 300.000 euro.
Ne incassa subito, cash, 3.000.000, più qualche gioco, ma non lo conto. A Sony, se va bene li paga a 120 giorni (quattro mesi). Ci guadagna in valuta un due-tre percento (non ha i nostri tassi Esselunga...). Vi sembrerebbe credibile che perdano, per farsi un po' di pubblicità, 250 mila euro (o come preferisco dire io euri)? Ma non scherziamo. L'anno presa a 100, o anche a 90, e la rivendono a 99. Altrimenti avrebbero venduto 1000 pezzi! Nessuno fa beneficenza al consumatore. I cosiddetti sottocosto, fatti con attenzione, servono per attirare clienti. Ne bastano pochi pezzi. E di solito si concordano con le aziende perchè, proprio per evitare di massacrare il mercato e per avere prezzi più vantaggiosi di acquisto, si stampano dei volantini, per cui lo sconto ricevuto diventa pubblicità per l'azienda che produce.
Non siamo venuti mica giù con la piena!

PS Mi era stato chiesto di togliere il post precedente sulla vicenda. Ho risposto che togliendolo, avrei scritto un pezzo su di un giornale autorevole. Mi hanno detto che potevo lasciarlo dov'era. Chissà cosa succederà con questo...

giovedì 18 dicembre 2003

Aggiornate il Flash Player

E' stato trovato un bel bug all'interno di Flash Player, che è praticamente installato su tutti i PC e che permette di vedere i contenuti multimediali di molti siti. Questo è il link.
Due cose: sebbene Diario Tecnologico non sfrutti il bug, conviene in qualsiasi caso aggiornare il player; dopo l'installazione, il PC verrà riavviato automaticamente, quindi salvate i dati su cui state lavorando!

La rinascita dei libri elettronici

Non capita spesso di vedere risorgere un'industria nata per morta. In tanti, in quest'ultimo anno, hanno dato per morti gli ebook. Si tratta di un caso lampante di come l'industria del software possa sbagliare il time to market, ossia mette in vendita dei prodotti che il mercato non è in grado di recepire. In sostanza, il libro elettronico è il futuro, non il presente, non perchè non ci sia domanda di libri a prezzi ragionevoli, quanto per la mancanza di dispositivi di consultazione facili da usare ad un prezzo ragionevole. Mi devo comprare un TabletPC per leggere un libro? Non ha senso. E ha poco senso anche con i palmari attuali.
In qualsiasi caso, con la caduta dei prezzi dei prodotti informatici, proprio i palmari e i cellulari di ultima generazione potrebbero diventare gli strumenti adatti per leggere i libro, come lo sono già per ascoltare la musica o guardare delle foto.
In quest'ottica, molte aziende stanno tornando ad investire sui libri elettronici, tanto che Adobe ha aperto un sito per promuovere i libri elettronici e venderli, alla faccia di Barns and Noble che ha chiuso la sezione (Microsoft, di fatto, ha già dei siti di promozione).
Anche Google sta accorgendosi che la fetta di mercato è interessante e, più per rispondere alle ricerche sui testi dei libri contenuti nel catalogo di Amazon, ha iniziato la sperimentazione della memorizzazione dei primi capitoli dei libri accompagnati alla bibliografia ufficiale degli autori.
Per noi utenti mi pare che ci siano solo vantaggi. Sfruttabili economicamente da questi signori, ma sono dei vantaggi.

mercoledì 17 dicembre 2003

Il governo, lo sci e la Gasparri

Paradossalmente, mentre la Gasparri torna alle camere, si approva un'altra legge che rende il casco obbligatorio quando si scia per i minori di 14 anni.
Pensare che facevo gare (mica sciate fuori porta domenicali) a dieci anni e non ho mai usato il casco.
Leggo che si deve dare la precedenza a destra anche quando si scia... Se sto tutto a destra della pista vado come un missile e posso sorpassare tutti o devo avere una corsia privilegiata?
Mi chiedo: si voleva una legge che costringesse i gestori degli impianti a effettuare l'assicurazione insieme allo skypass, e ci si trova a rompersi le scatole anche per sciare... Se vai fuori pista devi avere qualcosa per segnalare la presenza in caso di valanga. E' come avere con sé il rosario se si prende un aereo...
Propongo una raccolta di firme per l'introduzione del limite di velocità sulle piste, nonchè della sospensione delle attività in caso di nebbia e, se nevica, catene addosso, o almeno pelliccioni da eschimese.
Per quanto riguarda la legge Gasparri, fiumi di parole sono stati riversati ovunque. Io vorrei dire poco, ma come sempre dal mio punto di vista.
Se Rete4 sul satellite c'è già (Sky, canale 104), che problema c'è per il passaggio?
A legge saltata (per ora) si possono ancora utilizzare i minori per le pubblicità?
E Telecom che mette la sue televisioni sui telefonini Tim (ovvero, suoi) non sfrutta una posizione dominante?
La televisione digitale terrestre partirà in qualsiasi caso, ma a questo punto senza gli incentivi statali (ben 150 euro contro i 75 per la banda larga) per i decoder? E con la televisione digitale, che permette più canali, a rimetterci non sono le TV private?
Si tratta di un semplice problema di pubblicità? Quant'è il fatturato di Rete4 rispetto a quello di Mediaset? E quello di Rai3 rispetto alla Rai?
Insomma, una legge non ancora nata è già vecchia. Forse incostituzionale. Ma vecchia.

Stampanti: cavo escluso

Come si fa a spiegare a qualcuno che non ha mai avuto una stampante che il cavo Usb è escluso dalla confezione e che va comprato a parte.
E' come se ti vendessero i PC senza tastiera o mouse.
E' come se ti vendessero il monitor senza i cavi.
Ma non si sentono dei buffoni tutti questi costruttori? Siamo vicini alla truffa (loro lo scrivono sulle confezioni).
Pensiamo se ci vendessero le auto senza le ruote: l'accendi ma non ci vai in giro, (per le stampanti le accendi ma non ci stampi). Le associazioni dei consumatori si accapiglierebbero alla grande.
Siccome i costruttori di stampanti non lasciano abbastanza margine ai rivenditori, lasciano il contentino sui cavi che, dal costo di produzione di pochi centesimi, vengono venduti a una decina di euro?
Bravi. Già se ne approfittano sul costo delle cartucce alla grande (conviene acquistare, in certi casi, una stampante nuova piuttosto che cambiare le cartucce)...

Stavo scrivendo un romanzo...

Non mi capita spesso di avere un'idea per scrivere un libro. Invece ne ho avuta una, in cui un'avvocato riceve un'email che non era indirizzata a lei e trova degli indizi per un omicidio. Da lì si sipanava una storia la cui protagonista utilizza quasi esclusivamente il computer.
Ebbene, trovo questo articolo di wired...
Non so se andare a vanti o no.

Esselunga e PlayStation

E' difficile parlare di successi come quello registrato dall'operazione sottocosto di Esselunga.
Infatti, la popolare insegna leader nell'alimentare, ha proposto 15000 Ps2 a 99 euro.
La promozione doveva durare dal 15 al 24 dicembre. Invece è durata 3 ore!
E posso testimoniare le risse e la gente delusa perchè non ce l'ha fatta a prenderla.
In qualsiasi caso, vorrei fare qualche valutazione sulla parola sottocosto.
Si trattava di Ps2 nude e crude, senza giochi o altri bundle inclusi.
Il prezzo di mercato, al consumatore, è di circa 165 euro (non esiste più in vendita tale Ps2, se non con giochi, telecomandi e via di seguito venduti insieme).
Conoscendo bene i margini che le aziende lasciano a Esselunga, temo che la parola sottocosto sia usata a sproposito.
In fondo, è come se si trattasse di uno sconto del 40%. Fate un giro per esselunga e potete notarte come questo 40% sia uno sconto praticato di sovente...
Comunque, pare che altre due catene stiano cercando di rispondere a questa promozione (si tratta sempre e comunque di 1.500.000 di euro di fatturato in tre ore! Fate attenzione, soprattutto nel week-end.
Ps. Una l'ho presa anch'io.

martedì 16 dicembre 2003

Telecom e alice a 640 Kb

La notizia è stata verificata. Telecom Italia alzerà da 256 a 640 Kb la velocità di connessione ad Alice Adsl gratuitamente ai propri clienti. La scelta è dettata dal fatto che Telecom vuole vendere musica on line a 1 euro (circa).
L'operazione, annunciata per il primo trimestre 2004, vedrà una copertura nazionale solo verso la fine del mese.

lunedì 15 dicembre 2003

Sparito Il Nuovo

L'ultima frontiera dei quotidiani on line è sospeso (http://www.ilnuovo.it). In questo momento non si sa che cosa significhi la sospensione, se da imputare ad un errore nei server o a una decisione di Fasweb. Comunque è pesante.
Ormai i quotidiani indipendenti (si fa per dire) on line si possono contare. Anzi, si fa fatica a contarli.

sabato 13 dicembre 2003

Il solito spamming

Secondo gli ultimi dati, lo spamming rappresenterebbe circa il 50% della posta elettronica globalmente veicolata su Internet: solo due anni fa questa rappresentava soltanto l'8%. Unica buona notizia è che negli Stati Uniti, paese dal quale pare provenire circa l'80% dello spamming internazionale, si inizia a fare sul serio. Nella Virginia hanno arrestato due persone che inviavano centinaia di messaggi pubblicitari indesiderati ogni giorno. In base alle recenti normative americane, rischiano sino a 20 anni di carcere. Una cosa positiva è che i due incriminati risiedono in uno stato diverso, ma sono stati perseguiti egualmente dalla severa Virginia perché usavano degli ISP di questo stato. Questo mi ispira una riflessione: a quando una politica un po' più severa (evitando di mettere quasi all'ergastolo uno "spammatore") e soprattutto efficiente a livello europeo?

Per dare a Cesare quel che è di Cesare, va detto che la tecnologia SmartScreen presentata al Comdex 2003 da Microsoft per evitare lo spamming su tutti i propri software di messaggistica, a partire da Outlook 2003, passando per MSN 8 ed Hotmail per arrivare (a breve) anche in Exchange 2003 (col nome Microsoft Exchange Intelligent Message Filter) pare stia riscuotendo un certo successo da parte della stampa internazionale grazie alla sua tecnologia brevettata, basata su filtri baynesiani, che apprendono col tempo a riconoscere da soli (o quasi) la posta indesiderata.

Pirati beccati?

Sembra che alcuni giochi di ultima generazione, una volta installata una patch, finiscano per non funzionare più, anche se il gioco è originale (se è stato copiato tanto meglio...).
Queste patch fanno parte di una nuova procedura di salvaguardia della copia originale di Safedisc2, uno dei sistemi utilizzati dalle software house per evitare che piratino i giochi.
In pratica, il gioco entra in funzione e controlla se sono stati installati software per la copia di cd originali protetti (tipicamente Clone CD, Alcohol 120% e Daemon Tools). Se ci sono, non si gioca.
In pratica, Safedisc va a controllare non tanto se è installato uno dei software, ma se esiste un driver virtuale di cui fanno uso.
Devo ammettere che come soluzione non è male. Così se hai piratato e hai acquistato il gioco originale, vieni penalizzato lo stesso.

venerdì 12 dicembre 2003

Fastweb e i consumatori

Segnalo con piacere una pagina del sito Adiconsum sulle nuove politiche per i consumatori di Fastweb. Questo è il link.
Probabilmente non servirà a molto, ma è un passo verso una organizzazione più seria dei dati da e per i consumatori, non solo una forma di tutela per quest'ultimi.
Se lo facessero anche a Sky.

mercoledì 10 dicembre 2003

Letterina a Babbo Natale

Ecco la letterina a Babbo Natale. Non su quello che vorrei (qualcosa ho già), ma su quello che vale la pena avere. Insomma, un piccolo consiglio per gli acquisti. Da prendere con le molle.

* Un portatile con Centrino, possibilmente con masterizzatore DVD e una scheda video di qualità.
* Un desktop con Athlon 64fx, ma lo vorrei con il sistema operativo a 64 bit (cerca di fare diventare buono Bill e che lo faccia uscire in fretta sto benedetto Windows Xp a 64 bit)
* Un dvd recorder per la TV, per sostituire il videoregistratore. In alternativa, mi posso accontentare di un videoregistratore con lettore dvd.
* Una Creative Extigy
* Un cellulare IMode per vedere la posta elettronica in giro
* Un palmare PalmOne Zire con fotocamera incorporata e lettore Mp3, perchè non è solo un'agenda...
* Pro Evolution Soccer 3 per PC (così scarico gli aggiornamenti delle squadre, cosa che non riesco a fare con la PlayStation)
* Una Canon ixus i, perchè fotocamera piccola non significa poca versatilità
* Un multifunzione Hp Psc 2510 wireless
* Il nuovo riproduttore Mp3 wireless di creative (i tuoi folletti si devono dare da fare...)
* Un cellulare Sendo X, che non è ancora uscito ma potresti metterci una parolina buona...
* Un masterizzatore esterno di DVD più, meno e diviso (come standard, anche se il diviso non c'è) della Iomega
* Vorrei che lo spam almeno diminuisse, che l'assistenza tecnica dei vari servizi funzionasse, che i creatori di dialer e di pagine con popup porno trovassero un lavoro degno di questo nome.

In cambio prometto di diventare un bravo bambino. Un po' meno acido e più propositivo. Fino a che non mi resetto...

La Coca Cola, la musica e il futuro

Da sempre The Coca Cola Company è l'azienda con il marketing con maggiori mezzi e con grande capacità di seguire le tendenze dei consumatori. L'ha fatto con Harry Potter tra i primi e potremmo fare esempi all'infinito. Ora si è interessata decisamente alla musica on line, creando un sito che diverrà operativo da gennaio del 2004 per lo scaricamento regolare di musica a 99 pence (una sterlina tanto per capirci). Ha stretto un accordo con OD2, che fornisce già il servizio a Tiscali, Msn, Fnac, Mtv solo per citare alcuni esempi. Ci sarà di certo una promozione: prendi una coca e vinci una canzone, come è accaduto quest'estate con il marchio Sprite anche in Italia.
Il problema che vedo è questo. Se il catalogo per molte aziende è sempre lo stesso, non si finisce con mercificare eccessivamente la musica? Mi spiego meglio: se Tiscali, Coca Cola, Mtv e via di seguito hanno la stessa offerta e probabilmente lo stesso prezzo, come faranno a prosperare e sopravvivere (visto che i margini sono irrisori)?
L'idea di alcuni non è quella di vendere le singole canzoni (Mtv è un buon esempio poco pubblicizzato di come seguire questa strategia) ma puntare sugli abbonamenti per lasciare la libertà di scaricare. In compenso, non ci sono a catalogo le ultime novità e gli album completi.
In questo momento il mercato della musica on line sta esplodendo (i lettori Mp3 portatili sono uno dei regali più richiesti dai ragazzini quest'anno e stanno registrando un tasso di crescita a tre cifre rispetto allo scorso anno) ma mi pare, come sempre accade, un po' troppo isterico.
Se vale la pena acquistare un disco completo per 10 euro / dollari (o 15 se si paga in Inghilterra e comunque conviene acquistare in dollari in questi giorni), non so fino a che punto il gioco possa andare bene alle case discografiche. Aziende come Emi, ad esempio, hanno già di fatto ceduto il controllo delle aziende che avevano creato per la duplicazione dei CD e DVD, tagliando costi, ma anche ricavi. Questa gente è sempre stata abituata ad avere guadagni facili. Quello della musica on line mi sembra, concepito come è concepito ora, un buon esempio per fare soldi facili. A discapito dei giovani artisti. Perchè basta vedere il catalogo di Od2 per rendersi conto che un giovane artista avrà, in futuro, sempre più difficoltà ad affermarsi.
E quando tutti avremo acquistato la discografia completa dei cantanti più affermati, che cosa resterà? mah...


martedì 9 dicembre 2003

I processori al vaglio dell'offerta natalizia

Mai come in questo periodo, nei punti vendita c'è poca chiarezza per gli utenti. Tra 64 bit, tecnologia Ht, Celeron e Centrino non si capisce più niente e non si riesce a percepire il prezzo corretto dei prodotti. Se per i computer desktop la confusione è sempre regnata (il prezzo dipende non solo dal processore ma dal chipset, dalla scheda video e da una serie di accessori), per i notebook ci sono offerte con processori da desktop con batterie che durano 20 minuti, con processori apparentemente lenti e con Centrino e ogni sorta di offerta intermedia. L'utente entra nei negozi titubante e temo che ne esca senza sapere se l'acquisto che ha fatto è il migliore per le sue necessità (speriamo almeno che sia il milgliore per le sue tasche).
Amd chiede, in questi giorni, un credito per il futuro, nel senso che se si acquista un Athlon 64 (di qualsiasi tipo) non si dispone di software adeguato e quindi, di fatto, non si userà immediatamente la sua potenza. Per questo lo definosco un credito per il futuro. Inoltre, acquistando un Athlon 64 si dovrà poi spendere una bella sommetta per il sistema operativo a 64 bit di Microsoft (spero che in Amd ci stiano pensando e vengano incontro a questi pirmi entusiasti che hanno acquistato un processore di nuova generazione a scatola chiusa). L'idea di marketing è un po' bizzarra, nel senso che una delle regole principali è il time to market, ossia presentare un prodotto nel momento in cui il mercato è pronto. Mancando il sistema operativo, quindi il software, manca una condizione fondamentale per usare un PC. La categoria degli entusiasti dei PC è ormai così ben delineata da fare marketing, da fare tendenza. Potrebbe essere un boomerang per Amd l'aver dato in pasto a molti utenti un computer potentissimo da non sfruttare. E' come aver dato in mano ad una famigli abituata alla Fiat Palio una Ferrari e poi gli si è spiegato che ha un limitatore a 3000 giri e che, per ora, non si può viaggiare in quattro ma solo in due.
Ma Intel è indenne da questa battaglia natalizia? Ma neanche per sogno. Per ora ha messo in piedi un Pentium4 con 2Mb di cache per competere in prestazioni con Amd. Una risposta stizzita ad Amd che mi lascia perplesso. Ignorare il concorrente non è mai una bella cosa, soprattutto se i contendenti sul mercato sono due. Intel ha risposto ai 64 bit annunciati da anni, con un processore dal quale più di così non si può spremere, senza presentare una risposta concreta al mondo dei 64 bit che, a questo punto, ci pare un passo necessario (anche Apple lo ha compiuto).
E poi alla Intel si rendono conto che, se adesso Amd ci credesse, si aprirebbero le porte dei produttori di chipset e motherboard taiwanesi che non hanno mai visto di buon occhio Intel? Di fatto, da sempre Amd ha avuto un occhio di riguardo verso questi compratori, ma oggi, in un momento in cui il computer si sta evolvendo in oggetti diversi per ambiti diversi, è ancora più importante creare prodotti per le aspettative di questi mercati. Se Amd ci credesse, e credo che la causa scatenante possa essere quella economica, per Intel potrebbero essere gua grossi, per Amd la certezza di avere un futuro e per noi utenti significherebbe un grosso vantaggio.
In un post di qualche tempo fa cercavo di spiegare perchè diventavano necessari i 64 bit (con qualche entusiasmo di troppo: l'intento era solo spiegare perchè l'evoluzione portava ai 64 bit), in un altro dicevo che ora siamo di fronte ad una barriera tecnologica del 3200 MHz.
Sono mesi che non esce da Intel un processore più veloce, andando in contrasto con la teoria che vuole la velocità dei processori raddoppiare ogni diciotto mesi. E' vero che nell'ultimo periodo si era corso parecchio, ma ora mi pare che si sia tirato il freno a mano.
Anche perchè il costo dei processori dipende fortemente dal rappresentare una novità. Ogni mese, i costi all'utente e alle aziende che li implementano calano vistosamente. Questo significa due cose: un'azienda, ma anche un singolo utente o un costruttore, se non ha una necessità immediata di acquistare un PC, sa che aspettando un mesetto il prezzo dello stesso sarà inferiore (a parità di componentistica). Una dura legge che non fa tenere magazzino a nessuno (ci si perderebbe) e quindi ha creato un mercato in cui l'offerta non sempre è in grado di soddisfare la domanda.
Temo che il mercato dei 64 bit si possa concretamente aprire tra un anno, visto che ci sarà il sistema operativo e qualche applicativo serio. Amd può permettersi tutto questo tempo? Intel, che probabilmente grazie ad accordi decennali con Microsoft sta frenando la corsa ai 64 bit, sarà capace di controbattere con un processore adeguato? I portatili acquistati oggi che durata di vita hanno (lo so che due anni sono garantiti per legge, ma bisogna vedere che cosa si guasta e come, e che danno ha arrecato all'utente la rottura)? Delineare delle categorie di prodotti per comprenderne i prezzi anche a non addetti ai lavori è così difficile? Pensare di mettere il PC con internet al posto dello stereo di fianco alla TV è così paradossale? Sono risposte che, credetemi, non avremo mai, né dai costruttori né dalle riviste specializzate, troppo concentrate le prime a dire che il loro prodotto è il migliore al mondo e le seconde a dirti come è facile e alla portata di tutti l'ultima tecnologia. Ma chissenefrega.
Io vorrei il computer adeguato alle mie esigenze, e per avere quello giusto per me sono anche disposto a spendere. Ma oggi la maggior parte degli utenti che sta acquistando un PC per natale non si rende conto realmente di che cosa ha acquistato. Non si rende conto che la differenza tra un processore a 2GHz e 3Ghz è nulla usando Word o Encarta. Lo stesso vale per la rielaborazione di cinque foto in un mese. Per la posta elettronica e per quasi tutti i siti internet. Se trovate un negozio che vi dice questo, segnalatemo. Purtroppo vendere i computer non è cambiato da dieici anni a questa parte: si fanno solo promesse. Per le televisioni, i videoregistratori, i telefonini e potrei andare avanti con questa lista a lungo, non è così.
Questo significa che il mercato dei PC non è maturo. O è ancora il far west e chi vuole speculare trova tutto lo spazio che vuole. facendo un danno al mercato intero perchè se prendi un PC, che è un bel costo, e poi non te ne fai niente, non hai fatto del bene alla comunità. E poi basta con questa storia dei PC per giocare. Sono un target, ma costa moltissimo, troppo rispetto agli standard delle console (perchè per tre anni troverò ogni gioco per la console che ho acquistato che funzionarà senza limitazione di scheda video, processore, memoria). La scheda video di ultima generazione, che prevede un effetto realistico esasperato, costa come una console con dieci giochi! Ha senso questo?
Per scrivere questo post ho usato un palmare e ho pubblicato su internet. Servono 3.2GHz o 64 bit per fare questo?

venerdì 5 dicembre 2003

Le vendite dei videogiochi

Qualche dato sulle vendite di Natale, anche se è presto per tirare le somme e parliamo solo di tendenze. La parte da padrone la sta facendo Electronic Arts, con quattro titoli che stanno vendendo più di tutti in assoluto e in totale 5 titoli nei primi dieci più venduti.
Sono l'ultimo Medal of Honor, Fifa, Il ritorno del Re de Il Signore degli Anelli, e l'ultimo Need for Speed. L'altro titolo nei primi dieci è il Quidditch di Harry Potter. In pratica, un quarto dei titoli più venduti è EA, ma in realtà si tratta di una quota di mercato sostanzialmente più grossa.
Da segnalare, invece, alcuni giochi che non sono stati, a mio avviso, correttamente accolti dal pubblico. Penso principalmente a XIII e Prince of Persia di Ubisoft, relegati a posizioni di rincalzo (XIII non è nella top ten, e nemmeno tra i primi venti titoli venduti, regge solo su Xbox). Ma anche a Project Gotham 2 non è andata benissimo per ora nel mercato europeo, soprattutto non come ci si poteva attendere da un titolo di questo tipo, sebbene sia il titolo più venduto in quest'ultima settimana per Xbox.
Un titolo che manca dalla top ten è Pro Evolution Soccer, che se regge sulla Ps2 come venduto (sempre fuori dalla top ten), su PC è tra i titoli dimenticati. Inspiegabile, sebbene nemmeno Fifa 2004 per PC stia vendendo tantissimo. Debacle completamente inspiegabile per uno dei migliori giochi di guerra in circolazione come Call of Duty, che regge assolutamente il confronto e spesso supera Medal of Honor nell'intensità e nella profondità di gioco, ma non compete nelle vendite.
Anche Tom Clancy's Raimbow Six 3 non sta andando benissimo, e questo dimostra come, sebbene ci sia una storia (sia intesa come seguito di titoli di giochi che come narrazione) non sempre si crea un titolo vincente.
Anche tra i titoli a basso costo (budget) più venduti ci sono delle sorprese che sono difficilmente comprensibili. Crash è il più richiesto, ma Spyro è tra gli ultimi. Splinter Cell fatica a rimanere nella top ten (!). Final Fantasy X è stato dimenticato dagli utenti PlayStation.

Un sms per pagare la sosta

Si chiama M-Pay Park, ed è stato presentato ufficialmente ieri a Brescia. Ma da oggi è una realtà, oltre che una comodità, di cui possono beneficiare tutti i cittadini del capoluogo di provincia lombardo, indipendentemente dall'operatore telefonico scelto. M-Pay Park si divide in tre momenti diversi: l'attivazione della carta (solo la prima volta), la creazione del portafoglio elettronico (un'operazione analoga alla ricarica dei cellulari, che va effettuata la prima volta e ripetuta, eventualmente, a credito scaduto) e il pagamento della sosta.
basta esporre un cartoncino con codice a barre sul cruscotto per fare effettuare il controllo alle autorità.
Speriamo che il sistema si estenda anche in altre zone d'Italia, visto che basterebbe avere il talloncino del codice a barre e il cellulare per pagare.

giovedì 4 dicembre 2003

Msn supera se stesso

Msn non si accontenta più di generare page view ogniqualvolta un utente sbaglia a digitare il nome di un indirizzo web (e scala le classifiche con questo trucchetto). Ora, nella pagina che ci dice che non è stato trovato il sito ci piazza pure la pubblicità.
Senza ritegno!
In compenso da oggi è attiva la nuov Hotmail, con un filtro antispamming un po' più intelligente.

Le stranezze dei traduttori

Questo blog è letto da molte persone influenti dell'information technology (ogni tanto bisogna metterci qualche parolona...) che non necessariamente sono italiane oppure, come sempre più spesso accade, qualcuno, arrivando da Google, giunge a questa pagina e inizia a farsi tradurre i post.
Il sistema di traduzione è quello automatico di Google, che non è perfetto ma offre qualcosa di intelleggibile. Mi hanno scritto da molte parti del mondo e mi hanno criticato anche personaggi importanti, delle più importanti aziende a livello mondiale.
Il problema è questo: se uno straniero che si imbatte in MrReset si legge la traduzione di un post, interpreta quanto scritto e quindi mi scrive. Non è detto che il post, già spesso criptico in quanto post rapido sul web e non un articolo di giornale, sia compreso e quindi le critiche mosse sono sbagliate all'origine e diventa difficile districarsi dalla situazione. Già mi faccio delle sane litigate via email con gli italiani e almeno ci capiamo, ma farlo con degli stranieri basandosi su basi sbagliate è un casino.
E' accaduto ieri sera che un giornalista inglese mi ha inviato un messaggio per organizzare un'intervista con webcam con tema Gator di un post di mesi fa, che ha trovato completo e interessante.
Io ero contro a Gator e alla sua invadenza. Lui pensava che fossi a favore e che dimostravo, proprio grazie alla diffusione, come fosse utile a tutti.
Il traduttore automatico fa dei danni, ma un certo tipo di giornalisti ne fa molti di più.
Non ho ancora deciso se stare al gioco o no. Vi farò sapere.

mercoledì 3 dicembre 2003

L'inutilità dal tasto INS

Spinto da considerazioni futili, mentre apro il calendario che ci porta a natale (ho trovato un soldatino e un fiore nei due calendari: un segno del destino), mi accingo a parlare di un tema scottante che tocca tutti gli utenti PC. Scrittura e Sovrascrittura.
A che cosa serve il tasto Ins se non per rompere le scatole a chi deve scrivere. Pazienza per chi ha una tastiera tradizionale, che ha poche possibilità di schiacciarlo, ma per chi utilizza un portatile il tasto Ins, se non si conosce la funzione, diventa un incubo.
Conosco persone che, dopo aver scritto testi per un po' di tempo, accidentalmente premono il tasto Ins e correggere i testi diventa un'impresa impossibile (ogni volta che pensi di inserire una lettera cancelli quella successiva e finchè non si rischiaccia Ins il problema diventa ingestibile).
Maledetto computer, ho comprato una baracca.
Che cosa si fa? Si salva il lavoro e si riavvia il PC, si rilancia la videoscrittura e tutto ritorna a funzionare.
Io l'avrei chiamato Gamb, nel senso di gambero, perchè cancellando le lettere successive fa compiere un'azione all'indietro nella scrittura. E anche nei pensieri.
Molti incolpano del problema Microsoft e Bill Gates, ma in realtà le tastiere Microsoft, da qualche anno, hanno spostato il tasto Ins, inutile ma fondamentale se usato in combinazione con Maiuscolo, in una zona remota della tastiera. Addirittura, in alcune versioni di Word questa funzione è stata volutamente eliminata (ma non in Word XP).
Chi realizza portatili, invece, mette il tasto Ins in zone sempre troppo vicine ad un tasto usato moltissimo: Canc. Non si può fare qualcosa? Una sommossa popolare, uno sciopero della tastiera ad oltranza con precettazione da parte del Ministro Stanca?
Ma perchè c'è il tasto Ins? Si tratta di un rimasuglio delle macchine da scrivere, soprattutto delle prime che avevano la possibilità di visualizzare un testo su di un display prima di scrivere la riga.
Comunque il tasto Ins fa meno danni di quelli che può fare il non salvataggio dei dati mentre si lavora! Ma la fobia ci fa credere di aver contratto un virus informatico o che il computer, dopo un po', dia i numeri.
Questo blog prende il nome da una funzione dei dispositivi elettronici (Reset). A pensarci bene, mi sarebbe piaciuto il nome Control Zeta, che annulla l'ultima (o le ultime) operazioni fatte. Un modo per riflettere su ciò che si è fatto e poter tornare indietro.
Una funzione apprezzabile anche in molti ambiti della vita reale.
Ma la funzione è disabilitata.





HP entrerà nel mondo della musica

Dopo Apple e Microsoft, anche HP (Hewlett Packard) entrerà nel mercato della musica, aprendo un sito per acquisti e una serie di dispositivi per ascoltarla.
Dopo la fotografia digitale, questa sembra essere l'area di maggiore interesse da parte delle aziende informatiche che vedono il mercato dei PC in continuo calo (non tanto di vendite quanto di margini).
A Milano c'è un detto che riassume il mio pensiero sul tema: Ofelee fà ‘l tò mestee (letterale pasticciere fai il tuo mestiere, ma che significa lascia perdere quello che non sai e che non conosci bene).
Ma è altrettanto valido il detto, sempre in milanese: var pussee la tòlla de l’òr (vale più la latta che l'oro, che deriva da avere la faccia di tolla, ossia essere sfacciati). Questo secondo detto si addice a molte aiende dell'informatica.

martedì 2 dicembre 2003

TabletPC, con Linux, a meno di 900 euro

Un TabletPC, con funzionalità simili al prodotto con sistema operativo Microsoft, con processore da 1GHz Antaur di Via, è stato messo in vendita da Element Computer a 999 dollari. Costa quindi un bel po' meno di qualsiasi altro TabletPC carozzato con il sistema operativo Microsoft. Personalmente non credo che un TabletPc con Linux possa avere grande successo, ma è interessante notare il salto di prezzo, che, gioco forza, si ripercuoterà su prezzi dei TabletPC dei grandi costruttori.

Con 2 dollari ti compri Longhorn

Che ci crediate o no, in Malesia è in vendita nei negozi la nuova versione del sistema operativo di Microsoft, il successore di Windows Xp: Longhorn.
Come sempre accade, Microsoft affibbia un nome al sistema operativo fino al momento in cui viene commercializzato con il nome di Windows qualcosa. Ebbene, i pirati malesi, che poco hanno a che fare con Sandokan, hanno piratato una versione preliminare di Longhorn (uscirà probabilmente nel 2005) e la vendono nei negozi. Pazzesco.

lunedì 1 dicembre 2003

Dvd +R a 8,5 Gb

Philips e Verbatim hanno presentato il DVD +R e +RW a doppia densità, che quasi raddoppia la capacità di memorizzazione su singola faccia (non si deve girare il disco). In pratica, hanno realizzato un prodotto che è fedele alla Maggior parte dei DVD Video in circolazione, che non ci stanno in un DVD 5 (4,7 Gb). Il vantaggio più evidente di questi supporti è la possibilitòà di registrare, da un dvd recorder televisivo, fino a 11 ore di video su di un singolo supporto. Il principale svantaggio che per ora non esistono hardware che possano utilizzare questi supporti, che significa che dovremo cambiare (?) i vari masterizzatori e DVD recorder per poterli utilizzare. Temo che ci vorrà del tempo perchè si affermino, visti i prezzi degli attuali DVD recorder, ma probabilmente per i DVD da computer (essendo +RW si possono personalizzare anche solo i menu da PC e quindi è interessante l'uso misto DVD recorder e masterizzatore per pc) l'introduzione sarà più rapida. Anche per altri motivi impliciti e il prezzo in caduta (ieri ho visto in un centro commerciale un masterizzatore DVD/CD + e - RW e Ram a 110 euro!)

Ps2 in Cina sprotetta?

Sony è impegnata a sbarcare con Playstation in Cina. Tanto da perdere, secondo me, d'occhio la battaglia commerciale nel resto del mondo e andando nei negozi con offerte natalizie non proprio allettanti. Il fatto che vada in Cina, però, apre un nuovo caso: la Ps2 sembra che venga venduta senza alcuna protezione e i giochi saranno venduti ad un prezzo molto più basso che nel resto del mondo. A questo punto una domanda: hanno, tutti quanti, sempre detto che la pirateria alza i prezzi. Io ho sempre sosteuto che il prezzo alto dei prodotti piratabili incrementava la pirateria. La Cina e Sony mi stanno forse dando ragione?
Nintendo, in Cina è già presente. Con buoni risultati di vendita. Staremo a vedere cosa accadrà.