martedì 30 agosto 2016

Apple, le tasse e la domanda da porre

Ci sarebbe da porre una domanda alla Apple: se ha pagato l'1% di tasse sui prodotti venduti in Europa, perché ha sempre applicato il tasso di cambio dollaro/euro alla pari? Ci hanno sempre raccontato che è colpa delle nostre tasse sui supporti e via di seguito...
Ricordo a tutti che Apple è stata sanzionata perché ha potuto godere di vantaggi fiscali enormi in cambio di posti di lavoro (5.500 irlandesi che lavorano per Apple). Per l'Unione Europea si tratta di un
aiuto di Stato illegale che viola le norme Ue e crea distorsioni alla concorrenza.
"Questa decisione lancia un messaggio chiaro – ha detto in conferenza stampa la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager –. Gli stati membri non possono aiutare alcune imprese a spese della libera concorrenza. Spetta ora al governo irlandese decidere l'esatto ammontare del rimborso e le modalità con le quali Apple dovrà rimborsare le tasse non versate".
L'ammontare riguarda il periodo 2003-2014. Potrebbero esserci sviluppi.
Non vi ricorda niente?

lunedì 29 agosto 2016

Il divario con la bay area è impressionante

L'Europa non si avvicina nemmeno lontanamente alla bay area, alla Silicon Valley e via di seguito.
Qui c'è energia, ci sono programmatori che si trovano ai vari barcamp che ci sono sostanzialmente ogni sera.
Poi ci sono le varie comunità nazionali, che si ritrovano, si consigliano e scambiano idee.
E poi ci sono i soldi, perché farsi dare un seed da 200milan dollari è davvero facile, basta far vedere l'idea.
In Europa tutto questo non succede.
E l'Italia è ancora più indietro.

martedì 23 agosto 2016

Windows 10, la rivoluzione e l'amica iriense

E' arrivata grati la nuova versione, sarà che è arrivata d'estate, ma tant'è che non se l'è filata nessuno. Almeno nel nostro paese. Ma non solo da noi.
Della versione nuova se ne parlava già da aprile, con rassegne che raccontavano le varie novità.
Quindi i cosiddetti "nerd" sanno di che cosa si parla.
La casalinga di Voghera, secondo voi, ne sa qualcosa?
Ha un'idea di quanto pesi la nuova versione, di quanta velocità di connessione ad internet avrà bisogno, e di cosa troverà dopo?
Ovviamente no, ma anch'io faccio fatica a capire che differenza c'è, e soprattutto se, se c'è.

Partiamo dalle cose futili: Cortana è un po' più invadente di prima, suggerisce più cose perché si impiccia di più degli affari nostri. Poco male, nel senso che essendo ampiamente sottoutilizzata dall'utente medio, non ci saranno scossoni.
Altro annuncio poco significativo per la casalinga di Voghera, ma anche al sottoscritto, è l'arrivo di Windows Hello, che non è altro che un sistema di riconoscimento biometrico, ma né io né la casalinga abbiamo un computer che è in grado di sfruttarne le potenzialità.
Migliorato poi l'uso con la penna e l'integrazione con il browser: qui ci si chiede davvero a chi interessi visto che il mondo delle imprese, attualmente, non prevede computer touch, figuriamoci poi modelli 2 in 1. A casa? A meno che non si possegga un Surface, il beneficio è imperscrutabile.
Arriva poi il colpo di grazia alla nostra amica iriense: Xbox Play Anywhere, che se non ha figli nei paraggi non l'userà mai, nemmeno sotto tortura.

Cosa piacerà (forse); il menù un po' più semplice e intuitivo, le notifiche, a meno che non diventino troppo impertinenti, un'evoluzione del Browser verso la modernità (tanto auspicata ma non ancora trovata) delle estensioni, una gestione della batteria dei portatili migliore, le notifiche del cellulare (anche Android) sul computer.

C'è una certezza: cosa non userà mai! Infatti la funzione Bash, utile per i programmatori che arrivano dagli ambienti del sistema operativo Linux, non la proverà nemmeno per semplice curiosità. Anche perché, se ci riuscisse, non saprebbe cogliere la rivoluzione.