mercoledì 29 luglio 2015

Prima di installare Windows 10, backup e disco di ripristino su USB

Mentre inizia la distribuzione gratuita di Windows 10, è bene dire qualcosina su come comportarsi prima di fare l'aggiornamento.



La prima, banale, è fare il backup dei dati! Lo so, dovrebbero farlo tutti settimanalmente, ma siccome lo fanno regolarmente in pochi, è bene ricordarlo!

La seconda è quella di crearsi un disco di ripristino su chiavetta USB, questo perché sia possibile comunque poter tornare indietro a una situazione in cui il PC comunque era in grado di funzionare. Se il computer ha un sistema operativo precedente a Windows 8 l'ancora di salvezza è solo poter trovare i dischi originali, o che avete scaricato dal sito del fabbricante del computer. Infatti, l'unica perla di Windows 8 è la possibilità di avere un'immagine di ripristino del computer, di solito nascosta in una partizione del disco.



Come fare con Windows 8,1

Il PC solitamente è dotato di un'immagine di ripristino utilizzata per l'aggiornamento o il ripristino. L'immagine di ripristino è memorizzata in una partizione di ripristino dedicata sul PC, solitamente di dimensioni comprese tra 3 e 6 GB. Windows 8.1 include uno strumento integrato per la creazione di un'unità di ripristino USB. Windows indica le dimensioni della partizione di ripristino e sarà necessaria un'unità flash USB delle giuste dimensioni.

La creazione di un'unità di ripristino elimina tutto ciò che è già memorizzato nell'unità flash USB. Utilizzare un'unità flash USB oppure trasferire tutti i dati importanti dall'unità flash USB su un altro dispositivo di archiviazione prima di utilizzare l'unità flash per la creazione di un'unità di ripristino USB.
Per creare un'unità di ripristino USB:


Scorrere un dito verso l'interno dal bordo destro dello schermo e toccare Cerca. Se si utilizza un mouse, spostare il puntatore nell'angolo in alto a destra dello schermo, spostare il puntatore verso il basso, quindi fare clic su Cerca.


Immettere "unità di ripristino" nella casella di ricerca e toccare o fare clic su "Crea un'unità di ripristino".

Potrebbe essere richiesta una password di amministratore oppure di confermare la propria scelta.


Quando si apre lo strumento dell'unità di ripristino, accertarsi che la casella "Copia la partizione di ripristino dal PC all'unità di ripristino" sia selezionata, quindi toccare o fare clic su Avanti. Nota: se il PC non dispone di una partizione di ripristino, la casella di controllo sarà inattiva. L'unità di ripristino include unicamente gli strumenti di ripristino e un'immagine di avvio. Non include un'immagine di ripristino che è possibile utilizzare per l'aggiornamento o il ripristino del PC.


Inserire un'unità flash USB nel PC, le cui dimensioni siano almeno pari a quelle indicate sullo schermo.


Toccare o fare clic sull'unità USB che si desidera utilizzare per l'unità di ripristino, quindi toccare o fare clic su Avanti.


Toccare o fare clic su Crea. L'immagine di ripristino e gli strumenti di ripristino necessari saranno copiati nell'unità flash USB. Tale operazione può richiedere un po' di tempo, a seconda del PC e delle dimensioni dell'immagine di ripristino.


Al termine del processo, procedere come segue:


Per conservare la partizione di ripristino sul PC, toccare o fare clic su Fine.


Per eliminare la partizione di ripristino dal PC e liberare spazio sul disco, toccare o fare clic su "Elimina partizione di ripristino". Fare quindi clic o toccare Elimina. In questo modo è possibile liberare lo spazio su disco utilizzato per la memorizzazione dell'immagine di ripristino. Al termine dell'eliminazione, toccare o fare clic su Fine.


Rimuovere l'unità flash USB.

Si dispone ora dell'unità di ripristino di Windows 8.1. Sarà necessaria per aggiornare o ripristinare il PC. Conservarla in un luogo sicuro e non utilizzarla per memorizzare altri file o dati.

mercoledì 22 luglio 2015

30 anni di Amiga

Celebrare l'Amiga mi pare una sciocchezza: è stato il computer più interessante di sempre, avanti anni luce rispetto ai PC e agli Apple II, III e anche degli Olivetti M24, un'evoluzione dal Commodore 64 che del vecchio prodotto non aveva niente.
Colori (4096), suoni, potenza.

E come non ricordare Enigma, Yuri e Mav.
Un'altra epoca.

venerdì 17 luglio 2015

Amazon Prime Day: meglio del Black Friday per Amazon (altro che #fail)

Mi fa sorridere che molti abbiano parlato di Amazon Prime Day come di un #fail, quando il numero di utenti soddisfatti era palpabile. Lascio il comunicato stampa qui sotto (ricordando che io non ho nulla a che spartire con Amazon, giusto per chiarezza e non me ne fregava niente di parlarne bene o male perché in qualsiasi caso non ne avrei avuto un tornaconto).




Amazon ha annunciato oggi di aver venduto più prodotti nel Prime Day che durante il Black Friday 2014, quello che ha fatto registrare il picco assoluto di vendite, e ha aggiunto il maggior numero di utenti che hanno provato Prime rispetto a qualsiasi altro giorno della storia di Amazon. I clienti hanno ordinato 34,4 milioni di prodotti nei paesi in cui è disponibile il programma Prime, superando tutti i record ottenuti dal Black Friday, con 398 prodotti ordinati al secondo. Prime Day è stato, inoltre, una grande opportunità di risparmio: i clienti Prime hanno risparmiato milioni di dollari a livello globale, grazie alle offerte disponibili. I clienti hanno ordinato centinaia di migliaia di dispositivi Amazon, registrando in questa giornata il picco assoluto mondiale di vendite.

“Ringraziamo le centinaia di migliaia di nuovi clienti Prime che si sono iscritti durante il Prime Day e le nostre decine di milioni di abbonati già esistenti, per aver reso la prima edizione di questo evento un enorme successo,” ha commentato Greg Greeley, Vice President Amazon Prime. “A livello mondiale, i clienti hanno effettuato acquisti al ritmo di 398 prodotti al secondo e hanno risparmiato milioni di dollari con le offerte del Prime Day. Il volume degli ordini, a livello globale, è aumentato del 266% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno e del 18% rispetto al Black Friday del 2014, pur essendo un evento esclusivo per i clienti Prime. Dopo i risultati di ieri, Prime Day non rimarrà un evento singolo e sicuramente lo organizzeremo ancora.”

“Siamo molto grati ai nostri clienti Prime italiani che hanno celebrato con noi quella che è stata in assoluto la nostra miglior festa di compleanno”, ha affermato Francois Nuyts, Country Manager per l’Italia e la Spagna. “Desideriamo ringraziare coloro che hanno preso parte a questa celebrazione, godendo dell’intera giornata di offerte che ha permesso loro di risparmiare tempo e denaro.”

La top 10 dei prodotti più venduti durante il Prime Day in Italia:
Kindle Paperwhite
Tastiera Logitech Wireless Touch K400 con touch-pad integrato
Philips HR1869/80 Avance Collection - Centrifuga per freschi succhi di frutta e verdura
Tiziano Ferro - Tzn The Best of (4 CD Deluxe Edition)
Regolabarba Braun BT3050 Series 3, Special edition
Mortal Kombat X
Ferro a vapore Rowenta Eco Intelligence DW6010
Il Trono Di Spade - Stagione 01-04 (19 Blu-ray)
Fitbit Charge HR - Braccialetto per il monitoraggio del battito cardiaco e attività fisica, nero
Xbox Live - Gold Card 12 Mesi

I bestseller su Amazon.it includono anche le T-shirt Timberland, gli occhiali di Michael Kors da donna, le Nike Air Zoom Pegasus 31, le scarpe da barca Timberland Brig 2Eye, l’Infaillible Mega Gloss L'Oréal Makeup Designer Paris, il profumo Calvin Klein Obsession e la crema viso Anti-Rughe Rivolumizzante L'Oreal - Paris Revitalift.

Prime Day è stato anche il più grande giorno di vendite a livello internazionale. I clienti hanno ordinato centinaia di migliaia di Fire TV Sticks rendendolo il prodotto più venduto, nel corso del Prime Day, al mondo. I prodotti più venduti nelle varie nazioni, escludendo i dispositivi Amazon sono:
Stati Uniti: Lord of the Rings: The Motion Picture Trilogy
Regno Unito: Lenovo FLEX 10 10.1-inch Multimode Touchscreen Notebook
Spagna: SSD Drive
Giappone: Green Smoothie mix
Italia: tastiera Logitech
Germania: sandali Crocs
Francia: gioco da tavolo Monopoly
Canada: pannolini Huggies
Austria: sandali Crocs

Alcune curiosità in merito al Prime Day in Italia.
L’orario di picco è stato registrato alle 11.00 con una media del giorno di 8 prodotti ordinati al secondo
Il prodotto venduto più velocemente è stato Samsung SSD 850 EVO, 500GB, 2.5" SATA III, con più di 30 ordini al secondo
I clienti italiani hanno comprato così tanta memoria in memory card, hard disk e USB, da poter contenere più di tutti i libri delle dieci più grandi biblioteche al mondo
I clienti di Amazon.it hanno acquistato così tante tastiere da poter scrivere l'intera Divina Commedia in 20 secondi, se ogni tastiera fosse utilizzata contemporaneamente per digitare un verso
I clienti di Amazon.it hanno acquistato un tale numero di batterie AAA da superare di 15 volte l'altezza della Torre di Pisa
Abbiamo venduto un numero sufficiente di centrifughe Philips Avance Collection da produrre 300 litri di succo in un minuto
Abbiamo venduto tanti braccialetti Fitbit Charge HR da superare due volte l’altezza del Duomo di Milano
Sono stati acquistati più droni Parrot del numero di aerei della flotta Pan Am nel corso della sua storia

Prime Day è stato un successo anche per i venditori che aderiscono al programma Logistica di Amazon: hanno apprezzato il giorno di massimo picco di sempre, riscontrando un numero di vendite senza precedenti, con una crescita prossima al 300% a livello mondiale. Tra questi sono presenti venditori Italiani e imprese di ogni dimensione. Di seguito, alcuni riscontri dei venditori:
“Vorrei ringraziare Amazon e il suo staff per averci dato l’opportunità di offrire il nostro miglior prodotto, il Shavette Razor, nel corso del Prime Day. Siamo molto soddisfatti di questo risultato: siamo stati in grado di vendere una quantità incredibile di rasoi in poche ore. Tutto è stato gestito in modo ottimale da Amazon, come sempre. Grazie ancora e buon compleanno ad Amazon.” Nicola Donghi, titolare di The Goodfellas’ smile.
“Il Prime Day è stata un’esperienza positiva, sia in termini di unità vendute sia di visibilità. Dato il successo, nella prossima edizione renderemo disponibili molti più prodotti presso il Centro di Distribuzione locale” Andrea Baldi, titolare di Baldiflex.
“Mercoledì 15 luglio, le nostre vendite sono quasi triplicate rispetto alla media settimanale. È la prima volta che registriamo questo genere di picco di vendite in un solo giorno” afferma Giambattista Giacomo Buono, titolare di Digiview.
“Siamo positivamente colpiti dalla reazione dei clienti alla prima edizione del Prime Day in Italia; le vendite hanno superato le nostre aspettative e la squadra di Amazon ha reso l’intera esperienza un’autentica gioia”. Chris Stevens, MD di Instant Pot UK.

giovedì 9 luglio 2015

Il vero motivo per cui Microsoft taglia lavoratori nella parte ex-Nokia

Satya Nadella ne è fermamente convinto: Windows 10 è così forte da mettere in difficoltà la parte Microsoft che si occupa di hardware.


La convinzione sulla bontà di un sistema operativo unico, di servizi unici tra mondo desktop e mondo mobile, le applicazioni che possono funzionare indipendentemente dalle dimensioni dello schermo, lascia poco spazio a Microsoft per scegliere una strada differente: non può permettersi di essere un player importante nell'hardware.
La scelta è precisa: senza i partner hardware che lavorino come in passato è difficile far crescere Windows e il sistema in una fase in cui è il browser il cuore del business e mai come in questa fase storica il sistema operativo è quasi un optional.
La storia recente di Blackberry ha dimostrato che nel segmento business la competizione è complessa e non sono sufficienti la storia o la potenza delle soluzioni.
Sotto la guida di Nadella Microsoft ha invaso con applicazioni gli altri sistemi operativo mobile, a partire da Office per andare a tutte le App di Bing (mi sono sempre chiesto quanti le usino realmente ma è un altro discorso) e ha dimostrato di aver capito che c'è un 90% del mercato che non usa Windows sui cellulari (90% considerando che insieme a Microsoft ci sono altri player e sono stato molto generoso).
Non uscirà dal mercato, non smetterà di produrre i Lumia che ha pagato salato a Nokia, non smetterà di creare Surface. Ha solo scelto di riposizionarsi, di fare meno prodotti ma che occupino il mercato meglio, a partire dal portabandiera tecnologico e al prodotto a buon mercato. Forse ci sarà un Lumia in mezzo, ma si chiuderà lì. Il vero business per Microsoft sarà vedere altri costruttori usare Windows 10.
In tutto questo, però, ci sono 7800 persone che perderanno il proprio lavoro in giro per il mondo, e la cosa non è mai piacevole e non è un modo di dire perché dietro le persone ci sono storie, famiglie, figli e via di seguito. E' spiacevole perché Microsoft sta perdendo lentamente e inesorabilmente la leadership del mondo della tecnologia, un'erosione in corso da anni ma alla quale non si era mai data per vinta. Puntando su cloud e servizi Nadella scommette sul futuro, ma non si sta rendendo conto che, nel mercato attuale, sono i veloci che mangiano i più grandi.
Windows 10 è un prodotto ottimo per i computer e i tablet, una vera rivoluzione, ma per mobile scricchiola ancora e verrà immesso sul mercato più tardi. Al di là di tutto, questa potrebbe essere la vera preoccupazione di Microsoft.

venerdì 3 luglio 2015

Apple rivede l'entusiasmo dell'iPod

Questa settimana Apple ha presentato la nuova versione del sistema operativo, ma soprattutto Apple Music rinvigorito.

Era da tanto tempo che non si vedeva così tanto entusiasmo per un aggiornamento e per un'App, ma di fatto ha rinverdito i fasti del primo iPod, periodo in cui il telefono e l'iPad non c'erano.
Ascoltare la musica sembrava prerogativa di altri servizi, Spotify in cima, Deezer a seguire, lontani gli altri tra cui Google e invece, in un batter di ciglia, Apple ritorna in corsa.
Bella sorpresa.

mercoledì 1 luglio 2015

Se a giugno hai visto crollare i guadagni di Google Adsense...

In tanti mi segnalano un crollo degli introiti derivati dalla pubblicità sui propri siti di Google Adsense nel mese di giugno 2015.
Ebbene, sappiate che sarà così per sempre, a meno che Google non ci ripensi.
Il motivo è semplice: Google ha introdotto un doppio click al posto del click singolo per attivare il passaggio del messaggio pubblicitario alla landing page del sito di destinazione.



Ve ne sarete accorti, capita spesso che se il messaggio è animato si vede oscurato e con un bottone stile play dei video per lanciarlo.
Questo sistema è stato creato per fare in modo che si limitino il più possibile i click sbagliati, ma di fatto impatta su tutto l'ecosistema pubblicitario.
Infatti, da una parte ci saranno editori insoddisfatti che vedono crollare gli introiti derivanti da Google e che per le campagne display si troveranno costretti a cercare altri partner, ma dall'altra gli inserzionisti, che avranno speso meno perché i messaggi sono stati meno visti ma anche meno cliccati,  si rivolgeranno ad altri sistemi.
Ho ragione di credere che Google torni sui propri passi modificando questa modalità, perché se è vero che la pubblicità display per Google pesa molto meno della pubblicità testuale, si tratta di parecchi milioni di dollari che non credo sia disposta a perdere.
Staremo a vedere, in qualsiasi caso, molto editori sono tornati a inserire nelle pagine le pubblicità di Adwords solo testuali proprio perché si stavano accorgendo di perdere dei guadagni.