martedì 22 dicembre 2015

7 trucchi segreti (e non) per costruire una lista di Email Marketing che funziona davvero


Stai cercando di ampliare il tuo business attraverso un database di email? Il tuo è troppo piccolo? Vecchio, con indirizzi non validi?
Vediamo come fare.



Avere una mailing list inefficiente equivale a non averla.
Tutto sommato, meno pochi nomi ma che poi siano clienti reali che tanti nominativi che non solo non sono clienti, ma nemmeno cliccano o peggio ancora aprono le mail che inviate. E' un po' come portare i volantini nelle caselle in zone lontane dal negozio fisico che avete: spendete tempo e soldi inutilmente.
Partiamo da un presupposto: per fare bene l'email marketing serve tempo, costanza e qualità.
Questi aspetti ve li lascio approfondire in altri luoghi, c'è così tanto già detto in giro che è del tutto inutile andare ad aggiungere qualcosa.
Mi interessa invece svelare qualche piccolo trucco che vi permetterà di ottenere risultati certi.

1) Contenuti
Nell'email marketing vincono sempre i contenuti di valore, quindi la prima analisi da fare è sui contenuti e rispondere alla semplice domanda: porto valore ai miei clienti? Questo lo potete sapere solo voi, fate un controllo sui concorrenti e avrete immediatamente idea di come vi state posizionando. Il confronto con il mercato e la concorrenza è alla base del marketing.

2) Chiedere sempre all'interno

Ognuno dei vostri dipendenti è una potenziale risorsa per costruire la mailing list di email marketing, ma vanno adeguatamente formati. Assicurarsi che ogni membro del team capisca il motivo per cui è necessario far crescere la lista dei contatti, comprendere chi è il vostro target di riferimento e come affrontare le varie situazioni. La formazione interna, gli obiettivi, la "netiquette" e soprattutto qualcuno sempre a disposizione per eventuali dubbi o problemi.


3) Le mail si possono raccogliere in un luogo fisico
Organizzate un evento, una fiera, piuttosto che vendete in negozio? Prendete un tablet (partono da 50 euro!) e fate in modo che i clienti interessati si registrino volontariamente. Addestrate il vostro personale a chiedere ai visitatori di entrare nella lista e-mail e spiegare quali sono i vantaggi. Capite che ci devono essere dei vantaggi per l'utente, come sconti, anteprime, e via di seguito.

4) La firma delle mail

Il biglietto da visita funziona ancora, ma se contattate qualcuno via mail è bene che venga riprodotto al termine del messaggio perché il motore di ricerca delle mail è un veicolo di business incredibilmente efficiente. Fate in modo che i link siano cliccabili e ricordare di aggiornare il messaggio di tanto in tanto.

5) I biglietti da visita

Partecipate a eventi di altri? Di solito ci si scambia un biglietto da visita. Ebbene, oggi non bastano i dati dell'azienda o i recapiti, aggiungete il profilo LinkedIn e informazioni varie. Funzionano meglio dei vari loghi e claim, è certo

6) Abituare i clienti ad appuntamenti fissi

Progettate un semplice aggiornamento settimanale o mensile per restare in contatto coi clienti e invogliarli a capire se offrite qualcosa di nuovo che potrebbe interessarli, Suscitare interesse, emozionare, promuovere. Dato che ci siete, fare in modo che i messaggi siano facilmente condivisibili sui social, per attirare altri clienti e aumentare i contatti nella mailing list.

7) Eliminare i contatti inesistenti

e persone cambiano lavoro o in generale cambiano mail. Senza una manutenzione regolare, la lista dei clienti si degrada e perde efficacia. Lo so, sembra una grande perdita di tempo, ma il processo di revisione e aggiornamento periodico è fondamentale per portare risultati.

martedì 15 dicembre 2015

Il cloud pensato per le PMI (senza troppi pensieri)


Premesso che sto testando diversi sistemi di cloud, vorrei soffermarmi su un servizio in particolare.
La preoccupazione principale di chi non ha all'interno della propria azienda le competenze informatiche è non provare nemmeno a testare i servizi sul cloud, servizi che funzionano in modo perfetto da anni, ma che hanno soprattutto il vantaggio di costare solo se vengono utilizzati.
Il caso di Nuvola Store, per esempio, è un ottimo punto di partenza.


Buzzoole
Il Self Virtual Server per esempio, permette di creare funo a 8 server virtuali in modo semplice, senza preoccuparsi di aggiornamenti e manutenzione, ed è sicuro perché ospitato dai data center di Telecom Italia, pardon, Tim. E' un sistema estremamente potente e flessibile che permette di partire da una spesa di 3 centesimi di euro l’ora, meno di 3 euro al mese, con 50 GB di spazio su disco, un processore virtuale da 2 GHz, 1 GB di ram. Sistema virtuale che si può accendere e spegnere a piacimento, piuttosto che ampliare (fino a 8 volte).
Self Virtual Server si basa su una virtualizzazione Hardware di tipo Hypervisor i Server Virtuali sono realizzati in tecnologia Intel X86_64 con sistema operativo Linux e Windows. Le risorse di elaborazione fornite essenzialmente sono: Processore, Ram e Storage.


Lo Standard Virtual Server, invece, offre una serie di server preconfigurati, quindi più adatta ai meno esperti, con gli stessi criteri di sicurezza ma con maggiore potenza, può essere rappresentata da più processori virtuali o più memoria Ram. Il costo medio si aggira intorno ai 10 euro.

In questo momento è in atto una promozione, con sconto del 20% per sempre sui prezzi di listino dei due server sopra elencato sfruttando il 
codice promo INTELPROMO20 
perché sfruttano la tecnologia Intel attraverso i processori Intel Xeon, sia su server linux sia server windows, nonché gli ultimi ritrovati dell'architettura Intel Cloud Technology.



Al fianco di questi servizi, Nuvola Store offre servizi di storage, di virtual fax, di fatturazione digitale, PEC e sistemi di conferenze virtuali, oltre a tanti altri.