sabato 30 ottobre 2004

Cellulari e giochi

E' da un po' che sto lavorando a Xim. Lo faccio a tempo perso. Ma scopro, leggendo Reuters, che il mercato sta per esplodere. Riporto qui la notizia.
Le società di videogame e telefonia mobile stanno facendo soldi quest'anno con i clienti che usano il telefonino per eliminare gli invasori dello spazio o per una partita di golf virtuale, spingendo il mercato dei giochi sui telefonino a oltre un miliardo di dollari. Secondo uno studio della londinese Screen Digest, i giochi sui telefonini cresceranno di sei volte a 6,4 miliardi di dollari tra il 2004 e la fine di questo decennio. Attualmente, Giappone e Corea sono davanti ad America del Nord ed Europa come grandezza del mercato, visto che circa l'80% di tutte le entrate derivano dall'utilizzo e il download di giochi, ha spiegato Screen Digest. Una certa confusione sulle tariffe per il download e il gioco da parte degli operatori di telefonia in Europa ha invece depresso inizialmente la crescita nella regione, ha aggiunto Screen Digest. "Pensiamo che gli operatori di telefonia mobile in Europa non abbiano ancora la strategia giusta per sfruttare questo mercato nel suo pieno potenziale", ha detto il capo degli analisti di Screen Digest, Ben Keen. La società ha aggiunto che in Nord America, a dispetto del fatto di aver un mercato di telefonia mobile meno sofisticato che in Europa e in Asia, ci si aspetta una crescita più veloce rispetto a queste regioni.
In confronto al boom del mercato dei video game, il nascente mercato dei giochi sui telefoni ha iniziato solo di recente a dare segni di vita grazie all'avvento di telefoni sofisticati e a più società di giochi che hanno sviluppato titoli per i piccoli schermi.
All'inizio di quest'anno, il gigante dei giochi Electronic Arts ha annunciato di l'aumento della produzione di videogiochi per telefonini nel prossimo anno, rendendo quattro titoli di successo come "Fifa Football" e "The Sims" disponibili anche per i cellulari. Anche i rivali Eidos, Ubisoft e THQ hanno investito più denaro nel promettente mercato.

venerdì 29 ottobre 2004

Massacro e-business

Il post di ieri sulle soluzioni business ha fatto scatenare un discreto casino.
Innanzi tutti si sono impennate le visite, battendo ogni record. E poi sono arrivate precisamente 138 email sull'argomento. Ovviamente non le ho ancora lette tutte.
Mi fa piacere vedere che sulle soluzioni e su come vengono utilizzate in azienda ci sia una piena convergenza. Nel senso che alcuni consulenti mi hanno scritto proprio evidenziando che propongono soluzioni per i manager e vengono utilizzati da segretarie, che stampano quando va bene i dati e che poi questi utilizzano, acriticamente, per prendere le decisioni.
Luigi ha detto che ... ho sempre nella mia agenda l'email stampata di un cliente che si lamentava che il suo Sap non si accorgeva dei resi fino a quando questi non tornavano in magazzino, e per questo voleva cambiare la soluzione con una della concorrenza! Vagli a spiegare che se non c'è il dato memorizzato il computer non può rielaborare informazioni e quindi, se nessuno ha messo nell'Erp aziendale il carico/scarico, nessuno può sapere la situazione dei resi. ...
Proprio l'Erp (Enterprise Resource Planning), il gestionale, che racchiude un sacco di sorprese divertenti.
Mario mi dice ... se tutti i dati di fatturazione e di andamento economico dell'azienda sono racchiusi in un programma, spesso basta solo andare a leggerli con precisione con strumenti di base per effettuare delle analisi. Quando spiego che più che un CRM o un SCM le pmi italiane hanno bisogno di persone che usino sapientemente Excel mi prendono in giro. Poi faccio un po' di esempi concreti, al PC dell'azienda, e dimostro come con poche operazioni posso avere l'andamento finanziario e di lavorazione in un foglio solo, premendo un solo bottone in Excel. Se poi metti il foglio su di un server, non bisogna nemmeno avere Excel attivato: si apre una pagina web con i dati. Se a quel punto andassi anche a spiegare che la visione potrebbe essere personalizzata non andrei più a casa e complicherei la spiegazione al cliente, che poi si farebbe irretire da miei concorrenti che venderebbero un carroarmato per ammazzare una zanzara! ...
Non vorrei che da questi post uscisse il fatto che le soluzioni sono delle stupidate che fanno perdere un sacco di soldi e che Microsoft Excel (o OpenOffice o qualsiasi foglio di calcolo evoluto) rappresentino la soluzione. Non è così.
Il nocciolo della questione è come vengono utilizzati gli strumenti. Quanto spendono le aziende nell'acquisto e quanto investono in formazione. Ma soprattutto, chi sono gli utenti. Perchè il dato in sè può avere un certo significato solo se è nelle mani di chi è in grado di leggerlo correttamente. La maggior parte delle soluzioni non ha solo una efficacia di tipo "operativa", ossia leggendo i dati reali. E' fondamentale la simulazione su basi di dati reali. E qui è ovvio che l'esperienza, la competenza e le capacità di chi immette i dati fittizi fa la differenza.
Ho cercato di spiegare questo concetto in modo semplice e comprensibile. Spero che lo possano finalmente comprendere tutti quanti.
Per il resto, riprenderò a leggere le email e ad aspettare altri messaggi.

giovedì 28 ottobre 2004

Sicurezza: phishing

Era da tanto che ne volevo parlare. Esistono problemi ben maggiori dei virus e del furto di carte di credito. Infatti, esiste una nuova categoria di siti fraudolenti che raccoglie le informazioni riservate fingendo di offrire prodotti e servizi. E se gli attacchi di phishing utilizzano le email per attirare gli utenti Internet su siti falsi, che appaiono del tutto uguali dal punto di vista grafico ai siti di note istituzioni, esistono siti fraudolenti che sembrano veri e propri siti di e-commerce. Questi siti propongono prodotti e servizi che sembrano autentiche occasioni online: così gli utenti, credendo ad esempio di acquistare una fornitura per l’ufficio, sfruttare offerte promozionali o chiedere un prestito, si ritrovano a fornire le proprie informazioni finanziarie al sito fraudolento.
Ecco come attirano i clienti(="pesci che mangiano l'esca") (fish in inglese è pesce, non centra nulla con phishing)...
- l’offerta sembra provenire da siti di case farmaceutiche, banche, finanziarie;
- la maggior parte dei siti fraudolenti fornisce contatti falsi o nessun contatto (salvo indirizzi email) e spesso il sito stesso non funziona
- la vita media di questi siti è di 8,5 giorni: maggiore rispetto ai “vecchi” siti di phishing;
- i siti fraudolenti sono collegati a reti di spammer ad alta intensità di traffico
- la maggior parte dei siti fraudolenti risiede fuori dagli Stati Uniti

La tecnologia utile ed inutile

Ieri sono andato al Sas-idays. Si tratta di un convegno-workshop con punto focale la business intelligence. L'altro ieri ero andato in Sda Bocconi per un incontro sulla Supply chain.
Mi chiedo sempre, alla fine, vedendo queste sale e queste aule piene, se c'è davvero interesse per questi prodotti o se si sia una moda.
Prendo spunto da un ottimo post del blog 5 del mattino, per fare qualche considerazione.
R-FID = Radio Frequency Identification. Cioè il futuro sostituto del codice a barre. Tradotto non sembra così eccitante vero ? Pensate che, solo 12 mesi fa, cercare informazioni su questa tecnologia era come cercare un ago nel pagliaio. Oggi sembra che anche l'ultimo sfigato sia un'autorità in materia. Tutti ne parlano fino alla nausea. Wal Mart ha pensato di introdurre l'R-Fid sui suoi prodotti ? HP e IBM sono fornitori di Wal Mart ? Sì, di pc e stampanti da vendere sugli scaffali dei supermercati e, improvvisamente, si scoprono essere autorità in materia. E vai con i convegni, vai con i redazionali ! In realtà ad oggi ancora nessuno ha visto un r-fid vero funzionare in un negozio vero.
La radio frequenza è l'esempio più concreto di tecnologia di cui si parla tanta ma che per costi e per applicazioni è davvero impresentabile sul mercato.
Le aziende ci propongono soluzioni software sempre più sofisticate, sempre più impegnative, da metterci in casa. In realtà, fanno solamente poche più cose di Excel, e se uno sa utilizzare bene Excel dall'edizione 2002 non ha molto da imparare. La differenza, secondo me, sta tutta negli algoritmi applicati e nella velocità di scorrere database enormi. Ma non voglio fare una polemica fine a se stessa sulle soluzioni. Non mi interessa.
Il problema è culturale. Nel senso che queste soluzioni sono pensate per i manager delle aziende. In tutto il mondo funziona così, si tratta di "cruscotti" che permettono di vedere dove la'zienda sta andando e se si sta sbagliando qualcosa. In Italia, questi software vengono usati da tecnici e da figure di secondo piano, che spesso non sono nemmeno dei quadri aziendali.
Quindi è gente che deve produrre presentazioni ai manager. A questo punto, utilizzare strumenti a supporto delle decisioni che devono però essere rielaborate per venir presentate a chi le decisioni le deve prendere, che senso ha?
Capite che la questione è decisamente, inequivocabilmente, importante. Solo che avessi mai visto un solo convegno su questo...

Il premio design

Martedì avevo provocatoriamente lanciato il premio MrReset industrial design. Il post ha avuto un successo inaspettato, e la mia casella di posta elettronica scoppia di commenti, suggerimenti, critiche e ovviamente insulti.
Non ci sono fotocamere e lettori Mp3, non ci sono le stampanti, non ci sono schede video, audio, sistemi operativi e software in generale. Non ci sono giochi e antivirus, antispamming e lettori DivX e Xvid.
Non ci sono. Punto.
Questo non vuol dire che non meritino menzione. Io mi sono limitato all'hardware. E devo ammettere che pensandici bene ci potevano stare un paio di prodotti in più. Ma ormai il premio è stato dato (si fa per dire) e quindi sarà per la prossima volta.
Ho però pensato di stilare una piccola classifica dei prodotti che mi avete segnalato e che mi segnalerete ancora nei prossimi giorni. Serviranno cinque segnalazioni per entrare nella classifica, cosa che alcuni prodotti hanno di gran lunga già superato.
Faccio un esempio su tutti, visto che è il più ecclatante: iPod.
iPod è in cima ai desideri degli italiani. E non solo.
Per me, sinceramente, ci sono prodotti altrettanto interessanti per quanto riguarda la musica Mp3 che hanno un prezzo più ragionevole. Ma non credo che iPod sia solo una moda. iPod è un prodotto che non è innovativo (quanti lettori c'erano prima di iPod?), bensì è stato il suo software, iTunes, a fare davvero la differenza.
In troppi valutano i prodotti hardware e non il modo con cui si fruiscono i dati e come questi vengono utilizzati, cercati, immessi.
Apple è stata capace di costruire intorno ad un prodotto hardware, che quindi porta fatturato e margini di per se, una serie di infrastrutture software che permettono di aggiungere fatturato e margine, ma soprattutto valore.
Ricordo che Assodigitale dimostrava che un euro speso in hardware equivaleva a 3 euro spesi in contenuti, quindi in accessori al prodotto hardware, ciò che rende il prodotto hardware vivo e utile.
In quanti hanno capito che iPod non è solo un prodotto hardware ma una filosofia? in pochi, visti i prodotti che vengono massicciamente presentati nell'area della musica digitale. In tanti credono che ci siano solo fattori di Look and Feel. Ma iPod ha avuto successo anche e soprattutto per il contorno.
Secondo me, quando vai in giro con 50-70 canzoni ne hai più che a sufficienza, averne migliaia ha davvero poco senso perchè voglio vedere quando si trova il tempo di ascoltarle. Ma ha funzionato. Trovo ad esempio interessantissimo ascoltare i libri in formato Mp3, perchè posso "leggere" mentre vado in bicicletta. Queste sono innovazioni non direttamente riconducibili ad Apple, ma che Apple ha sfruttato adeguatamente.
Come poter personalizzare, gratuitamente, l'iPod mini.
Se poi al lancio dell'iTunes Music Store in Italia la Fimi si arrabbia perchè non sono presenti gli indipendenti, significa solo che hanno un'altra occasione per incavolarsi. Una più o una meno non fa la differenza. A loro probabilmente importa molto di più apparire come un'associazione viva e sempre sul pezzo (sì, ma sul pezzo sbagliato!).

mercoledì 27 ottobre 2004

Il modding e l'arte del Pc silenzioso

Qualcuno mi ha fatto notare dopo Smau che c'erano tanti telai avveniristici, trasparenti, colorati e luminosi come alberi di Natale. Sì, il "modding" sta prendendo davvero piede, lo si nota anche dal fatto che si trovano telai adatti allo scopo perfino nei negozi dei centri commerciali, spesso a prezzi accettabili. Un commento che mi viene dall'avere provato alcuni sistemi di questo tipo: sono spesso troppo rumorosi! Molti telai modding prevedono di montare non solo lampade al neon e cavi rifrangenti, ma un gran numero di ventoline, che producono un sacco di rumore. E molti trasformatori, magari da 400 o 500 Watt con finiture dorate e doppia ventola, sono già di per se stessi rumorosissimi. Per fortuna c'è anche chi si specializza nel produrre preziosi accessori per assemblare Pc silenziosissimi: dai telai con finititure in gomma per isolare gli hard disk e i lettori Cd dal telaio evitando le vibrazioni, sino a ventole di grosse dimensioni e ridotto numero di giri, comunque sileziose. Il modding, la personalizzazione dei telai, dovrebbe infatti mirare non solo ad abbellire i Pc ma anche a renderli più rispettosi delle nostre orecchie.
Un Pc silenzioso è impagabile non solo quando lo si usa tra le tranquille mura domestiche ma anche negli uffici (Hp, Ibm, Dell e altri distributori di Pc "Corporate" lo sanno già), e lo si apprezza solo quando lo si ha, oppure si è appena perfezionato un Pc casinista inserendo nuovi componenti silenziosi, come ho appena fatto io. E, tra parentesi, speriamo lo capisca anche qualcuno di quei costruttori di Media Center - da mettere in salotto - silenziosi come lavatrici in fase di centrifuga.

Ancora su Smau

Molti messaggi su Smau. C'è chi l'ha trovato scialbo, c'è chi è rimasto contento, c'è chi sostiene che gli assenti hanno sbagliato.
Mister C mi ha riscritto (lunedì mattina).
Sono tornato sabato e domenica sul luogo del delitto. Le mie speranze che ci fossero molti visitatori non sono state vane. Ma... c'è un ma. L'età media era bassissima (15-25) per almeno l'80% dei visitatori presenti. Ciò significa che se anche fossero stati raggiunti i Grandi Numeri, non era certamente ciò che aziende come IBM e SAP e altre dovrebbero aspettarsi, visto il rapporto costo-contatto. Nel complesso, non c'era certo il pienone a SMAU ILP e neanche nel padiglione 15 (dove era possibile acquistare). A proposito, qualcuni mi spieghi la presenza di aziende di peso come Samsung o altre, accanto a Saturn o a un venditore di borse di pelle... I padiglioni Business con un discreto movimento, specialmente di personaggi provenienti da fuori Milano, ma nulla più. Eppure vi erano soluzioni veramente interessanti in cerca di distributori, specialmente da alcuni produttori o vendor asiatici. Nel complesso, riformulo le mie perplessità: gente ne è venuta (speriamo che oggi ne arrivi ancora), ma per essere SMAU forse tutti ci aspettiamo qualcosa di diverso...
Luigi invece dice ... una volta si aspettava ansiosamente Smau per vedere le novità, tutto quello che usciva nei mesi successivi. Ora, passando tra i vari stand, trovi solo prodotti che sono già in vendita nei negozi. E poi la novità era Media Center di Microsoft, che ha un prezzo eccessivo, non è per niente facile da usare per un utente "casalingo" e non allarga la fetta degli informatici...
Marzia invece si dice ... contenta di come è stato Smau quest'anno, abbiamo incontrato parecchi clienti, abbiamo visto interesse per i nostri prodotti e abbiamo potuto sfruttare l'occasione come vetrina. ...
A me Smau è piaciuto. Meno confusione sebbene il calo dei visitatori non sia stato evidente, ho potuto incontrare un sacco di aziende e quindi ho potuto, con calma, conoscere le strategie di queste. Negli anni scorsi questo non era possibile. Non sono stato tra quelli che gridavano in sala stampa "non ho nulla da scrivere perchè non c'è nulla di nuovo", anche perché qualcosa di nuovo c'era. Bastava andarlo a scoprire, a cercare, coltivando le aziende. Ma lunedì la sala stampa era deserta e i PC a disposizione dei giornalisti erano in larga parte liberi!
Il digitale terrestre è stato, per me, l'emblema di uno Smau che non potrà esserci più, perché invece di una vetrina di tecnologia che dovremo volenti o nolenti metterci in casa, è stato trasformato in una vetrina per le aziende, con un vuoto pneumatico di contenuti. Questo è ciò che di Smau non piace, ma che soprattutto non funziona.
Se l'anno prossimo non si trasferisce a Rho-Pero, Smau ha delle chances, visti i propositi del presidente Cazzola. Se si trasferisce, credo che rimanga un trasferimento sulla carta, nel senso che non avrà sufficienti investitori e partecipanti potenziali per aprire. Staremo a vedere.
Come staremo a vedere il FuturShow.

martedì 26 ottobre 2004

Windows XP 2.0

C'è una rivista italiana che, non capendoci molto del Service Pack 2 di XP, ha messo in copertina "Windows XP 2". Steve Ballmer, Ceo di Microsoft, ha dichiarato che prima di Longhorn potrebbe esserci una nuova versione di XP, da mettere in vendita all'apertura del prossimo anno fiscale di Microsoft (che si chiude il 30 giugno).
Non credo che dietro a questa decisione ci sia solo la necessità di Microsoft di far cassa, quanto l'adeguamento del sistema operativo di base alle periferiche e alle funzionalità avanzate, prima tra tutte l'arrivo dei processori a 64 bit e la diffusione di standard quali l'Usb wireless e il PCI Express.
Visti i tempi lunghi per Longhorn, c'è da considerare anche il fatto che quest'ultimo non è stato pensato come sistema operativo consumer, proprio come è accaduto per Windows 2000, e quindi Microsoft si trova nella necessità di dover rimodulare l'offerta.
Media Center non avrà probabilmente il successo sperato, per una serie di motivi che non sto a ripetere. Windows XP ormai la sua corsa l'ha fatta e quindi non ci si può attendere molto di più, se non degli aggiornamenti di certo non sostanziali sull'uso del computer (mettere un firewall più intelligente e tappare le falle di sicurezza non significano una nuova versione).
Inoltre, Microsoft è incalzata seriamente dalla comunità Linux, per cui deve rispondere con prodotti ancora più semplici che possano rendere Windows davvero alla portata di tutti. Insomma, come al solito staremo a vedere quello che succede.

Premio MrReset industrial design

Ho deciso di dare i premi ai migliori prodotti che ho visto negli ultimi tempi. L'intento è quello di fornire una segnalazione di cosa c'è di interessante nel mercato in un dato periodo. Il premio non esiste, se non al massimo un pranzo offertomi da chi il premio lo ha vinto, ammesso che ne abbia voglia!
E' solo un riconoscimento ad alcuni prodotti e non avrà una cadenza fissa.

  • Bow.it OnCinema: il media center per eccellenza, di fascia alta e con un video sul frontale, audio di qualità e moderatamente silezioso.

  • Pinnacle PCTV Media Center 300: trasforma il Pc che si ha in un media center con tanto di TV digitale terrestre ad un prezzo accessibile (esiste anche una versione per i portatili, senza DvB-T).

  • Sagem MyS-7: telefonino smartphone con sistema operativo Windows Mobile, con tutto quanto serve ad un cellulare intelligente, però con la mancanza (grave) del Bluetooth.

  • Il video LCD di Samsung 32": se non erro la sigla è LW32A33W, con ottima luminosità e dal design aggraziato.

  • Athlon 64 fx 55: lo stato dell'arte dei processori per computer.

  • La nuova PS2: mi chiedo sempre che fine abbia fatto l'altra metà della PlayStation, ma in qualsiasi caso, oltre ad essere più piccola, ha anche la connessione di rete integrata. Sony conta molto sulla rete, visto che mette in vendita anche dei bundle per trasformare la vecchia PS2 in una console di rete. Qui però sta rincorrendo XBox.

  • La linea PC Medion Disney: prodotti pensati per i piccini, con il design tipico Disney. PC, tastiera, mouse, fotocamera e webcam.

  • La linea TomTom: la navigazione satellitare sembra essere diventata una mania degli italiani. E non solo nostra.

Per ora mi fermo qui. Mancano di sicuro molti prodotti, ma in fondo mi sono limitato all'hardware. Potete segnalarmi al mio indirizzo di posta altri prodotti. Son qui apposta.

lunedì 25 ottobre 2004

SmauILP: i vincitori

Siccome è qualcosa a cui tengo particolarmente, e poi perché vedere 1000 PC funzionare è un piacere, metto qui sotto la lista dei vincitori dei tornei di SmauILP.

VG Cup CoD
1) e*Star (SW)
2) Victum (GB)
3) Supermen (GB)

VG Cup WC3 TFT
1) SK.MaDFroG
2) SK.SuRviVor
3) 64.amd.burny

ILP Cup CoD
1) A+R
2) eG
3) NGE

ILP Cup ET
1) Agony + Realm
2) the .McT:

ILP Cup Raven Shield
1) Play.it (Team 2)
2) Play.it (Team 1)

ILP Cup Counter Strike
1) Play.it
2) Area 51
3) CIA

ILP Cup Quake III
1) Tulls (Team 1)
2) Machinae Supremacy (Team izer)
3) Tulls (Team 2)

ILP Cup UT 2004
1) Play.it (Team 2)
2) Play.it (Team 1)

ILP cup WC3 TFT
1) xQ.Adgy
2) TM Whoa
3) TM Slayer

VG Cup CoD
1) e*Star (SW)
2) Victum (GB)
3) Supermen (GB)

VG Cup WC3 TFT
1) SK.MaDFroG
2) SK.SuRviVor
3) 64.amd.burny

ILP Cup CoD
1) A+R
2) eG
3) NGE

ILP Cup ET
1) Agony + Realm
2) the .McT:

ILP Cup Raven Shield
1) Play.it (Team 2)
2) Play.it (Team 1)

ILP Cup Counter Strike
1) Play.it
2) Area 51
3) CIA

ILP Cup Quake III
1) Tulls (Team 1)
2) Machinae Supremacy (Team izer)
3) Tulls (Team 2)

ILP Cup UT 2004
1) Play.it (Team 2)
2) Play.it (Team 1)

ILP cup WC3 TFT
1) xQ.Adgy
2) TM Whoa
3) TM Slayer

Tecnologia: Intel e HP

Mi è stato richiesto da più parti e da un po' di tempo un intervento su Intel e su Hp, intese come aziende simbolo dell IT. Anche venerdì ne ho parlato con qualche lettore di questo blog e quindi è doveroso girare le argomentazioni a tutti.
Intel è un'azienda faro per l'informatica. Non saremmo qui a parlare di computer senza Intel. Questo non significa che tutto ciò che fa Intel sia giusto e nemmeno che tutto ciò che fa Intel sia sbagliato. Diciamo che nell'ultimo anno, come la storia dei derivati del silicio insegna, ne ha azzeccate pochine. Come diceva Sandro venerdì, non è possibile seminare white paper per anni sulla potenza di calcolo e su come i MHz siano l'unico parametro per misurarla, per poi passare ad una numerazione incomprensibile dei processori e cambiare improvvisamente rotta, salvo poi incavolarsi se l'Europa decide di misurare le reali potenze di calcolo dei PC.
Questi sono errori enormi, pesantissimi, che incidono molto più della dismissione del progetto Pentium 4 ad alta velocità.
Un altro errore è quello di aver ignorato i 64 bit di Amd. Un errore di marketing devastante, che avrà conseguente in futuro. Itanium, la proposta HP-Intel, è stato un bagno di sangue e quindi le premesse non sono buone.
Ma vediamo che cosa c'è di buono in Intel. Prima di tutto Centrino, una mossa strategica notevole che ha fatto da volano per l'industria dei notebook. Se i notebook sono venduti come i desktop lo devono a Centrino e all'opera svolta da Intel. Intel ha anche il grande merito di aver spinto il wireless, facendo da traino con i propri partner e quindi aiutando a diffondere questa tecnologia. Tanto che anche l'Usb del futuro potrebbe essere wireless, andando di fatto a fare concorrenza a Bluetooth.
Ma è possibile che il marketing di Centrino commetta degli errori così evidenti in altri ambiti? Sì, è possibile. Ora spinge la casa digitale, ma non ci sono ne i tempi ne i prodotti. Vedere un film in salotto con Media Center, per esempio, comporta un ronzio di sottofondo di un PC che è qualcosa di estremamente fastidioso, soprattutto dopo quanto speso. I frigoriferi intelligenti hanno un prezzo che di intelligente non ha nulla, inoltre per il mercato europeo (non mi spingo più in là nelle considerazioni) è troppo presto, non siamo pronti.
Passiamo ad Hp. L'azienda è tra le prime tre in ogni settore in cui è presente, con punte d'eccellenza. Ma non è più il fare guida del settore. Oggi fa stampanti, computer, server, fotocamere, scanner, multifunzione, palmari, storage, ... Vende addirittura iPod di Apple per la musica ed è l'azienda, a mio avviso, guida verso la convergenza delle tecnologie. Ma si muove male, perché ha un marketing ridotto all'osso e pochi servizi e software a portafoglio. Mi soffermo prima su questi ultimi aspetti.
I servizi e il software in generale sono due aree in cui è possibile avere una enorme marginalità, cosa non più consentita dalla vendita dei computer (che però fanno "cash flow"). In questo ambito si sta muovendo direttamente Carly Fiorina, ma non ho ancora notizie di risultati. Il mio timore, già espresso, è che si affidino molto ad Accenture per questo genere di iniziative e che alla fine diventino un'alternativa alla stessa, per cui si rischia di soffrire un po'.
Dal punto di vista del marketing, si viaggia a due velocità. Da una parte una campagna di comunicazione forte e coinvolgente, dall'altra prodotti che sanno di vecchio, troppo legati alla tecnologia e poco al design. PC, fotocamere e portatili che sembrano solidi, ma non piacevoli da maneggiare né da vedere. Si snobbano eventi mediatici (la presentazione della Panda 4x4 con Lapo Elkann vedeva HP come sponsor, ma dell'azienda non c'era incredibilmente nessuno sul palco, mentre l'altro partner, Msn, vedeve il country manager presente e gongolante!), si comunica sostanzialmente male e si punta a presidiare, con le isole, i punti vendita. L'azienda è stata tra le prime ad occuparsi dei problemi ambientali, ma credo di saperlo io e pochi altri.
Un'azienda come Hp ha il dovere di "evangelizzare", oltre che di produrre fatturato e utili. Sul consumer in special modo. Ma è troppo impegnata nella corsa contro i concorrenti che si dimentica dove sta correndo. Ha prodotti straordinari che, ma col fatto che hanno un ciclo di vita ridotto, non vengono nemmeno proposti nel modo corretto perché non c'è il tempo di costruirci qualcosa attorno. Insomma, Hp sta soffrendo il fatto di essere un'azienda enorme e impegnata su molti fronti e sulla convergenza. Ma di sicura aggiusterà il tiro. L'ha fatto con i server e con i PC per le aziende e la PA (tornando in attivo dopo anni), lo farà anche con il resto. Ma oltre ad investire in ricerca e sviluppo, deve investire in campagne di marketing più incisive. Gli strumenti a supporto delle vendite non saranno sufficienti in futuro a combattere player che fanno del prezzo l'arma migliore.

domenica 24 ottobre 2004

Premio Smau Industrial Design: anche Open Source

Ecco i vincitori del premio Smau.
... l’e-server XSeries 336 di Ibm, il pocket PC iPaq H6340 di HP, la videocamera Everio/GZ MC200 di Jvc, il Multimedia Viewer P2000, un apparato che permette di vedere immagini e video e offre funzionalità MP3, il cellulare SGH-D500 di Samsung, e il software open source Suse-Linux di Novell.
E' inutile sottolienare il fatto che per l'Open SOurce è una grandissima vittoria, soprattutto contro Windows Media Center. La casa digitale può attendere, mentre per l'open source è arrivato il momento d'oro. Non so se possa durare, per cui che questo vituperato mondo abbia la sua gloria.
Per il resto Smau ha avuto poco da dire.
Domani le conclusioni, alle 14, del presidente Cazzola. Di certo l'affluenza non è stata malvagia nemmeno venerdì con lo sciopero dei mezzi.
Nei prossimi giorni tornerò sull'argomento.
Segnalo la pagina con gli stati generali della tecnologia di Smau. Qui sotto potete vederlo direttamente.










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venerdì 22 ottobre 2004

Su Smau...

Ricevo e pubblico, per alimentare le argomentazioni su Smau. Grazie Mister C (lascio l'anonimato).
Ieri, 21 ottobre, è stato inaugurato SMAU. Forse, anzi probabilimente, l'ultima edizione.
In pochi flash le impressioni più vive. Alle 11:00 al desk di registrazione c'era una fila di giornalisti di 60-70 elementi mentre per gli acceriditi dei visitatori le gentili signorine si guardavano in faccia.
Al convegno di apertura, presenti le varie autorità, la platea era in gran parte vuota: si discuteva di innovazione, investimenti e strategie aziendali e istituzionali.
Padiglione 9/2: si entra dalle scale e... nel vastissimo padiglione IBM galleggia nel vuoto cosmico, con SAP che rivaleggia in spazio buttato e Adobe in un angolo defilata.
Padiglioni di e-government: una strana sfilata di stand istituizonali (costringete Mr. Reset a pubblicare la sua foto in posa oratoria sugli scanni del finto Senato!) senza capo nè coda sempre a distanze siderali l'uno dall'altro.
SMAU ILP Pad. 14: In rigorosa fila indiana Intel, Regione Lombardia e uno stand di videogiochi. In fondo, l'arena delle console per la disfida videoludica e dietro tutto, lo stand dell'Areonautica Militare. Che minestrone!
Padiglioni Business: molta editoria, qualche stand che ti chiedi se non hanno sbagliato fiera. Considerazioni di fondo: ieri era la prima giornata, forse la principale, dal momento che a Milano oggi i mezzi pubblici sono fermi e difficilmente si potrà andare in fiera, poichè i parcheggi intorno sono pochissimi e
carissimi. Credetemi, non c'era nessuno! Oggi si potranno organizzare gare di pattini a rotelle o skateboard!
Molti padiglioni sono vuoti e il vero SMAU (hw, sw, networking e soluzioni varie...) è ridotto a poco più di 3 (tre) padiglioni. Non c'è la telefonia mobile, che tanti visitatori e quattrini aveva portato in dote negli ultimi anni. La sezione Internet è ridicola mentre il mitico padiglione Microsoft si è "asciugato" diventando poca cosa. L'atmosfera era triste, come di chi sa di ballare un valzer sul Titanic, ma non può o non vuole smettere di volteggiare. Non so quali e quanti visitatori SMAU farà nel weekend, spero tanti. Io ci sarò. La nuova proprietà ha annunciato cambiamenti profondi per le prossime edizioni, ma la sensazione generale è stata che il giorno 25 ottobre calerà definitivamente il sipario sulla storica fiera milanese. E molte aziende contattate ieri hanno ammesso a denti stretti che ormai SMAU è
diventato una tassa da pagare. Restiamo alla finestra per vedere, nella speranza che la nuova proprietà (vecchie volpi del settore fierisitico) sappia valorizzare un patrimonio storico che non deve andare perduto trasformandolo in una vera opportunità per le aziende.

Un appunto: oggi c'era un bel po' di gente. Per il resto devo solo dire, oggi, che la mia foto al finto "Senato" non la vedrete mai. Oggi quello spazio era occupato da scolaresche, che simulavano una seduta, in modo tutto ordinato e con tutti i banchi pieni!
Ci tornano.

Smau(?)

La prima giornata di Smau è stata desolante. Ma devo ammettere che ho girato pochino. Giornalisti incazzati per la fila all'ingresso (come sempre, bastava usare il cervello per evitarla andando ad un'altra porta con il bus gratuito e un po' di buon senso da parte del personale della fiera e far passare chi ha il tesserino).
Risultato: convegno d'apertura deserto (da qui il desolante della prima riga).
Desolante Piazza Italia dedicata al digitale terrestre, che alla fine è una vetrina di prodotti e basta (passate, se avete voglia, da Access, perchè c'è un digitale terrestre / decoder satellitare e un digitale terrestre / riproduttore di file multimediali su PC).
Gran confusione al portello per il consumer, con un buon interesse da parte del popolo con lo zainetto, poca gente all'egovernment se non agli stand della Polizia e dei Carabinieri. Si possono vedere gli autovelox, vecchi e nuovi, con un sacco di gente che cerca di capire come evitare di prendere la multa per poi rendersi conto che non può farci niente!
Microsoft sfoggia i Media Center (con alcuni nomi nuovi) e riduce gli spazi dei teatri. Affollata l'aula per impratichirsi di Office, segnale che gli utenti voglio ancora imparare ad usare bene il PC.
Il padiglione 11, business, vede qualche defezione importante e un po' di traffico in meno. Traffico che temo penalizzi formente Smau nella giornata di oggi grazie allo sciopero dei mezzi.
Oggi girerò di più, quindi saprò dire qualcosa di più sensato e definitivo.
E incontrerò altri lettori di questo blog (ieri ho pagato solo 11 birre delle 20 previste). Certo che ho fatto delle belle conoscenze!

Stanca: aiutiamo gli imprenditori e abbassiamo le tasse

Un video su quanto Stanca pensa e propone per l'innovazione delle aziende.
Il problema è che non riesce a dire la parola competitività, declinata nelle varie forme...








Premere il tasto play per avviare il filmato.

giovedì 21 ottobre 2004

Un giocatore su tre e donna

Tutti sorpresi per una ricerca di mercato, che vede le rappresentanti del gentil sesso emergere. Non ci vedo niente di nuovo, nel senso che esistono tipologie di giochi che hanno incontrato il favore delle donne, primo tra tutti The Sims e consociati, che guarda caso è sempre tra i titoli più venduti stabile. I maschietti cambiano spesso, acquistano il gioco appena uscita e via di seguito. Devo citare quanti giochi ci sono in circolazione che hanno un target femminile?
Insomma, queste ricerche, che poi non so mai se sono vere oppure gonfiate (Klaus Davi insegna, tanto perchè in questo periodo lo trovo spesso) dimostrano che i giochi non sono più per ragazzi brufolosi chiusi nella propria stanza, ma qualcosa da condividere con gli altri. Halo 2 non sarà un gioco per ragazze, ma sarà un grosso successo on line. A proposito di on line e di Xbox: il gioco più giocato on line sulla piattaforma Microsoft è fino ad ora Rainbow Six 3, di Ubisoft. Sui titoli Ps2 c'è invece il massimo riserbo. Oggi vedrò la chat con la videocamera dell'azienda. L'idea, non originale, è comunque buona. Su questa falsa riga, ieri ho carpito informazioni su di un nuovo prodotto Microsoft, che credo finisca sotto Msn, che permette di chattare, giocare, telefonare, messaggiare in un colpo solo. Vorrebbero vendercelo come un prodotto nuovo. In fondo è Messenger vestito di nuovo: che cosa non fa di tutto quanto scritto sopra?

Smau: oggi inizia

Un paio di note su Smau: non scrivetemi per incontrarmi perchè non so se riuscirò a leggere la posta; la birra promessa è per tutti coloro che mi hanno postato fino a ieri (lo so che ci sarà qualche furbo lo stesso!).
Vi segnalo che chi non sarà a Smau, potrà andare a questo sito e vedere interviste, filmati e quant'altro in broadband. La giornata è di quelle uggiose ai massimi livelli, ma il pomeriggio credo possa rischiarare (almeno per me).

mercoledì 20 ottobre 2004

Venerdì Smau apre alle 8.30!

Prendo dal sito Smau.it. Per consentire un regolare svolgimento della manifestazione e facilitare l'arrivo in Fiera Milano, il 22 ottobre, giornata in cui è prevista l'astensione dal lavoro degli addetti al trasporto pubblico, gli organizzatori di Smau consentiranno una apertura anticipata dei cancelli di Fiera Milano. I visitatori potranno accedere al Salone a partire dalle ore 8.30.

Pro Evolution Soccer 4 ha steso Fifa 2005

Non date la colpa a Klaus Davi e alla presentazione di Fifa 2005 in Italia. I dati inglesi dicono che Pro Evolution Soccer 4 è il videogioco più venduto della settimana. Ma è solo per Ps2 (al momento). Fifa è multi piattaforma... Che botta!

Smau... Stanca

La Presidenza del Consiglio e il Ministero di Lucio Stanca hanno deciso di non partecipare con uno stand alla Fiera che occupa un'area espositiva di 80 mila mq. Brutto colpo per lo SMAU, la vetrina delle tecnologie che si inaugura domani a Milano. Ma non c'erano le 3 I (inglese, informatica, innovazione)? Smau ne prende almeno due da solo. Poi si può discutere sulla fiera all'infinito.

PS(del 21-10): questo post si è dimostrato una bufala. Io mi sono fidato ciecamente di chi mi ha scritto il messaggio. Ho fatto taglia-incolla e non ho verificato! Come me ci sono cascati molti altri. Potevo arrivarci, visto che Stanca era agli "stati Generali" di Smau... Bel pesce!

Robbie Williams e il disco per i cellulari

Greatest Hits è la raccolta di Robbie Williams, ma è un album (si dice ancora così?) che entrerà nella storia. Infatti è il primo ad essere messo in vendita su una memory card (MMC), oltre al normale CD e audiocassetta. Quindi si presta per essere ascoltato sui telefonini di ultima generazione e sui palmari, oltre che sui PC dotati dell'apposito dispositivo di lettura. Valido solo per il mercato inglese, sarà ovviamente acquistabile online entro la metà di novembre.
Questo mi dimostra che volendo, quelli della musica sanno andare a cercare sistemi di vendita moderno. Non credo che l'idea sia geniale e abbia particolare successo, anche perchè temo che il costo sia piuttosto alto, ma è un primo tentativo di sfruttare il canale digitale e della multimedialità in modo diverso. Gli esperimenti servono proprio a questo. Altrimenti che esperimenti sono. Ricordo anche che qualcuno, all'uscita del primo Dap di Creative (proprio ieri ne parlava l'azienda) diceva che una cosa del genere non poteva aver successo, era del tutto inutile. Oggi il mercato della musica digitale, per quanto riguarda i riproduttori, cresce con tassi del 3-400% anno su anno. E' ovvio che prima o poi i sistemi legali di acquisto di musica devono arrivare e funzionare. A tal proposito, devo ricordare dal 18 maggio 2004 stiamo attendendo delle modifiche alla Urbani, richieste e promesse al Senatore Cortiana e a tutti gli italiani in aula dal Ministro. La palla a settembre è passata nelle mani del Ministro senza diritto di opinione che è Stanca (perchè l'innovazione in sè è qualcosa di molto più importante di digitale terrestre e tecnologie varie) ma siamo ancora in alto mare. La relatrice alla Camera della Legge, Onorevole Gabriella Carlucci (proprio quella che pensate di conoscere) si è così ricreduta che ormai è una delle poche voci che ammette l'errore grossolano e chiede una modifica. Promessa in sessanta giorni.

martedì 19 ottobre 2004

Msn Messenger e i giochi a pagamento

La notizia è di quelle che lasciano senza parole: Msn, il braccio web di Microsoft, ha deciso di inserire dei giochi in Messenger. A pagamento, con quote mensili (4,90) e annuali (19,90).
Mi sembra così una follia che stento ancora a crederci! Sentirò Maruzzi alla prima occasione. Giengine è gratuito, ti vedi in 3D, chatti con il testo e con la voce e puoi veder un filmato sui muri del gioco o in una finestra. Ed è OpenSource...

Una selva di messaggi

Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto relativamente alla flat Gprs. In particolare Nunzi (o nunzio non si capisce dal messaggio e non vorrefi fare una gaffe...), Antonio, Max e Lauretta e Walter che mi hanno proposto di passare a Tim con Web sempre: 20 euro per 300 mega al mese. Per ora mi tengo stretta Wind, ma ci si può pensare.
Un sacco di messaggi più corposi sull'argomento processori, che vedo che ha davvero colpito nel segno. In particolare riprendo ... non è possibile che ci servano 4 GHz di processore da metterci in casa, ci basta un giga... di Stefano, sulla falsa riga di tanti altri. Su questo spenderei un paio di parole. In questo momento sto scrivendo con un PC da un GHz, con il quale lavoro, monto filmati (a proposito ho messo on line la presentazione del Media Center...), faccio fotoritocco e via di seguito. Il portatile mi basta per fare tutto quanto ed essendo un Centrino, senza corrente ma con la batteria funziona a 600 (forse 650 MHz ma non ricordo più).
Il problema è che col PC vogliamo fare sempre più cose, come leggere l'email mentre si registra un filmato e si condivide la connessione internet con un altro computer, solo per fare un esempio. Per questo servono processori più potenti che, comunque, tra un anno costeranno come un processore medio attuale. E' una legge da cui non si scappa!

Wind: stop alla flat internet per cellulari

Non è più sottoscrivibile la tariffa Libero Mobile no limit per i possessori di cellulari Wind. Chi sta usufruendo del servizio potrà continuare, ma nel momento in cui non rinnoverà, non potrà risottoscriverlo. Per fortuna io ce l'ho e me lo tengo stretto: navigare a tariffa flat dal palmare e portatile per me è fondamentale.
Da indiscrezioni, nei prossimi giorni l'azienda avvierà una nuova iniziativia, simile alle offerte pseudo flat dei concorrenti. Il problema è che Wind, nel ridisegnare il proprio business, sta generalmente aumentando i prezzi (basti dire che i servizi passano da 7 a 8 euro, con due aumenti nel giro di un anno).
Di fatto, non esiste più una tariffa di questo tipo e molti lettori mi avevano segnalato, ad esempio, di aver scelto Aruba come provider per le connessioni Gprs, visto che è una tariffa (un po' cara) interamente scaricabile! Solo che sul sito non ho trovato informazioni a riguardo.

lunedì 18 ottobre 2004

Fifa, Sheva e i fichi

E' un post che non sapevo se scrivere o no. A dire la verità è da venerdì mattina che ce l'ho in testa. Ma poi mi assalivano i dubbi.
Insomma, venerdì è stato presentato in pompa magna Fifa 2005 di Electronic Arts. Presentazione con tanto di testimonial: Shevchenko. Di contorno Bruno Longhi, che ricordo qualche anno fa era il cronista ufficiale di un gioco concorrente, e i Fichi d'India.
Lo scandalo non è stata la presentazione, quanto il fatto che giocavano una partita... registrata!
Me ne sono accorto subito, ma mi hanno detto che ero il solito criticone!. Poi salta il video, e casualmente, riprende da un'azione che si era appena svolta. Ma alla fine, il colpo di grazia lo da Bruno dei Fichi: "NON VA, NON VA" addirittura prende in mano il joystick e va da Longhi a protestare, confondendo il Longhi commentatore di calcio con il Longhi arbitro di calcio.
Che tristezza! Ricorrere ad una partita finta per avere ugualmente l'effetto "demo" caro a Bill Gates! Ma la tristezza vera è stata questa: nessuna domanda sul gioco, ma solo sul presunto pallone d'oro a Sheva. Bel successo per Klaus Davi (che organizzava ma che non ho visto perché c'era un evento contemporaneo...) e per l'azienda!

sabato 16 ottobre 2004

Cos'è la disinformazione

City è uno di quei quotidiani gratuiti che distribuiscono a Milano e in altre grandi città. Essendo gratis e dai contenuti semplici e veloci da leggere, è sfogliato da tante persone che ieri hanno trovato questa notizia, testuale: "Visto che molti scelgono di acquistare un computer Macintosh della Apple perchè immune dagli attacchi degli hacker, Microsoft ha commercializzato Virtual PC for Mac, che permette ai proprietari di Mac di utilizzare sulle loro macchine Windows. "
A parte la forma un po' contorta (io non dovrei parlare...), è chiaro che chi lo ha scritto non sa nulla di Pc e ha propalato una bufala enorme a migliaia di pendolari, studenti, professionisti e tante altre persone che sfogliano City e, come avviene quasi sempre per la carta stampata, credono in quel che leggono...
Microsoft rilascia un emulatore del "suo" Windows per il sistema Apple per evitare che gli utenti contraggano virus sul Pc. Da morir dal ridere! Se Virtual Mac emula perfettamente Windows, fa funzionare anche i suoi virus! Inoltre, non è che il Mac è privo di virus, è che essendo oggettivamente usato da poche persone rispetto a Windows (è un dato di fatto, non una misura della sua qualità!), si nota assai meno quando qualcuno che lo usa si trova uno dei tanti virus che funzionano in modo indipendente dal sistema operativo o sono specifici per esso! Tra l'altro, mi piacerebbe scrivere preoccupato a City chiedendo se Symantec e altri produttori di antivirus e firewall per Mac sono dei truffatori...

Caspita: Amd 64 4000+!

Non ditemi che faccio marchette per Amd perché ben sapete che non è vero. Ma arrivando a casa ho trovato in casella una rivista, targata dicembre, che per gli inglesi è novembre in edicola. Quindi non rompo nessun embargo (se mai ce ne fosse stato io non ho mai ricevuto informazioni al riguardo e comunque non credo che riferirò di cose nascoste).
Dentro trovo la prova di PC dotati di un nuovo processore AMD, che leggendo l'articolo si dimostra essere una scheggia! Si tratta di un modello Evesham Axis denominato Xcelsior e di un Mesh Matrix 4000+, marche assolutamente sconosciute qui da noi.
Il titolo è inequivocabile, il più veloce PC al mondo: è la proposta Mesh con un processore FX55! Il prezzo: 1570 sterline più iva.
Ma ora mi chiedo: Amd esce con queste bombe e contemporaneamente Intel decide di abbandonare il Pentium dai 4 GHZ in su? Cos'è, un autogoal? Oppure avevano avuto la soffiata da qualche giornalista compiacente e quindi hanno deciso di battere sulla comunicazione Amd?
In Microsoft mi hanno assicurato che il lancio di Windows XP a 64 bit è imminente (mi hanno scritto in due, e non dall'Italia!), ma è ritardato da Intel, che non ha ancora definito nei dettagli quale sarà la sua piattaforma a 64 bit, in uscita per l'inizio del 2005 (ci crediamo?).
A questo punto Intel, che ha annunciato fatturati e utili in crescita, come farà a rispondere ad Amd? Di fatto, Microsoft ha punito Intel anche l'altra sera alla presentazione (sottotono) di Windows Media Center, visto che nel salottino della presentazione c'era un prodotto Bow dotato di processore Amd. Se prima si parlava di stufe per definire i processori Amd poco affidabili, tutti questi scossoni che cosa provocheranno? Che Intel fa delle macchine mediocri, non è più la Ferrari (che paragone sciocco...). Resta forte con il brand Centrino per i portatili. Qui è irraggiungibile (per il momento). Ma anche qui, se si siede, finisce male.
D'altronde, lo ripeto da più di dieci anni, perché il computer diventi una commodity deve diventare uno standard. Invece si corre sempre più verso prestazioni e funzionalità. E quindi chi è re oggi potrebbe non esserlo domani. Così è successo per Ibm, per Altavista e Noki, e ne vedremo altri. Si domina il mercato, ma quando non ci si deve più preoccupare di creare un'onda quanto di cavalcarla, il gioco è ben diverso. E si cade. Microsoft di solito crea l'onda, per lei e per il sistema, ed è brava a cavalcarla.
Amd adesso ha delle previsioni/prospetive di crescita spaventose. Saprà cavalcarle?

venerdì 15 ottobre 2004

TabletPC con riconoscimento italiano

Lo so, potrebbe apparire come una notizia chissenefrega, ma è disponibile la versione di TabletPC Edition 2005 di Windows XP, che scaricando da questo indirizzo la patch, riconosce l'italiano.
Mi sembrava un qualcosa da segnalare...

Intel cancella il Pentium 4 ultra veloce

Legandomi al post precedente (seguente per chi legge dal web), Intel ha deciso di cancellare definitivamente la realizzazione del processore più veloce. In pratica, alza bandiera bianca di fronte allo strapotere di Amd in termini non di GHz ma di potenza di calcolo pura.
Quindi l'ennesima sberla per questo 2004 che è davvero l'annus horribilis per Intel.

La battaglia dei processori e l'Europa

In Europa non è possibile, per i bandi di gara pubblici, nominare espressamente una determinata marca. Nei PC questo avviene sovente, addirittura si indica la velocità del processore misurata in MHz. La Commissione Europea sta indagando su Svezia, Finlandia, Olanda e Francia per ottenere spiegazioni circa i bandi per l'acquisto tecnologici. A Bruxelles hanno compreso che alcune formule utilizzate sono fortemente discriminatorie e lesive della concorrenza, a favore per altro di una sola azienda (che fa lobbing alla grande e che è attapirata, come direbbero alla vituperata Striscia, come ho potuto osservare recentemente di persona).
L'Italia ha immediatamente recepito questa norma che prevede un'indicazione di performance piuttosto che una velocità di processore.
Solo la superficialità di finti esperti informatici può permettersi di misurare un computer in base ad un processore. Infatti la potenza di calcolo dipende dal processore (ovviamente in larga parte, ma anche dalla velocità e dalla quantità di memoria, dalla scheda grafica, dalla velocità del disco fisso...).
E' un po' quello che accade per le Formula1: la potenza del motore è la medesima (più o meno), ma il telaio, i freni, i sistemi antislittamento e via di seguito fanno la differenza...
Intel da sempre offre ai rivenditori un guadagno superiore ai concorrenti, perché ha una fetta di mercato più grossa e perché di fatto i prezzi li scelgono, li impongono alti appositamente e quindi possono permettersi sconti. Soprattutto questo avviene su grandi forniture.
E' un meccanismo naturale. Non credo che, in sostanza, questa decisione della Commissione possa fare la differenza, non credo che il Cnipa (chi si occupa di informatica per lapubblica amministrazione) possa fare molto per questo. D'altronde c'è da tempo un'inchiesta Antitrust su Intel proprio a questo proposito.
Però se si scardina il castello di Intel a favore di una pluralità (di due), ci sono possibilità che si aprano prospettive per Linux, anche in questo caso si tratta di una pluralità di soggetti, cioè due.
Di sicuro l'informatica, come sistema economico, ci guadagna in termini di spartizione potenziale della torta, che verrà distribuita secondo le capacità e le attitudini degli operatori e non per diritti acquisiti.
Per questo anno orribile di Intel, non dal punto di vista dei risultati ma per aver visto rosicchiato il proprio ruolo guida, dopo i 64 bit, l'Itanium, ci voleva anche questa botta. A questo punto devono continuamente tenere sotto pressione Microsoft per ritardare il più possibile l'uscita di Windows XP 64: a quel punto la botta sarebbe sostanziale.
Io sto mettendo insieme i pezzi di una distribuzione italiana di Knoppix a 64 bit, basato su questa versione liberamente scaricabile e perfettamente funzionante direttamente su CD!

giovedì 14 ottobre 2004

Google desktop search

A questo link trovate un sito di Google e un programma da scaricare, in inglese. Velocizza la ricerca di file dentro outlook, Word, Excel e PowerPoint.
PS (la notizia l'ho scritta alle 8:44 del 14 via email, ma Blogger l'ha memorizzata ma non ha mai aggiornato la home page). Sul feed rss c'era, ma sul web no.

La Legge Urbani negli Usa

Una dozzina di messaggi ricevuti riguardo un tema interessante: l'equivalente della Urbani negli Stati Uniti. Tutti pronti a sparare a zero. Ricordo che la pirateria fa male al sistema, anche se chi produce hardware ne trae profitto indirettamente...
In realtà, la lotta alla pirateria negli USA è ben diversa dalla nostra, nella forma e nella sostanza. Non viene punito chi scarica ma chi rende disponibili i file, e la distinzione non è da poco. Un amico avvocato mi fa sempre l'esempio del portafogli trovato a terra: se uno non passasse di lì non avrebbe la possibilità di prenderlo, ma prendendolo in mano non si può dire che sia un ladro.
Comunque la differenza più evidente tra l'approccio italiano al problema e quello americano sta tutto nel comprendere che non è possibile colpire il comune cittadino come una organizzazione criminale. In pratica, si tende a riconoscere non con un occhio benevolo il ragazzino che scarica, come qualche nostro parlamentare o ministro vuole, bensì l'aspetto puramente ludico dello scaricamento dei file (io ne ho più di te, ho già il tal file e così via), vedendo che spesso, dietro lo scaricamento non necessariamente c'è la fruizione del contenuto.
C'è un'altra differenza tra l'Italia e gli USA: lì una legge che sostiene il diritto d'autore c'è, funziona e in molti casi è arrivata in tribunale. Bisogna dire che le aziende High Tech si sono mosse per salvaguardare i propri interessi. Da noi non si è mosso niente.
Anzi, lo ripeto sempre, la tassa introdotta dall'Urbani sui supporti non viene pagata da nessuno! Ma quel che è più grave è che nessuno controlla. Altrimenti, come può costare un masterizzatore DVD Dual Layer 59 euro nel punto vendita (visto con i miei occhi ieri sera).
La legge Urbani ha sollevato un problema e ha fatto capire a molti che scaricare file protetti da diritto d'autore è un reato. Questo è positivo. Ma se andate a vedere le statistiche di utenti P2P vi accorgerete che o la gente se ne frega oppure il problema non è stato colto. Fino a che non arriverà una retata vera!
Ora bisogna capire fino a che punto c'è libertà personale e dove invece finisce.
Quindi, che il diritto d'autore nell'epoca del digitale è qualcosa che riguarda la civiltà.
Per adesso questo non l'ha capito nessuno.

mercoledì 13 ottobre 2004

I Media Center italiani

Ieri sera presentazione Microsoft. Subito una notizia: al FuturShow di novembre ci sarà Bill Gates. Sì, perché premierà tre modelli di computer che installano Windows Media Center. A parte la presentazione (quando riuscirò a togliermi dai piedi tutti i problemi tecnici di questo periodo metterò un filmato che ho girato), è interessante notare come gli italiani, i costruttori, si siano impegnati a progettare PC da salotto innovativi. E' il caso della Pietro Guerra, che ha portato la propria esperienza nel campo video nel PC da salotto, oppure di Bow, che ha creato un Media Center con monitor touch screen nella parte frontale (ha un costo improponibile, ma è il top del top per il media center). Questo è uno dei pochi modelli con processore Amd.
A questi, mi sento di aggiungere e di congratularmi con entusiasmo una azienda bresciana. Informatica Delta, che non conoscevo assolutamente ed ha presentato un modello quasi tradizionale ma dal design forte, e un prototipo di Media Center, un computer a forma di palla. In bocca al lupo.
Senza dilungarmi in discorsi sui soliti nomi noti dell'IT, mi piace segnalare il design della proposta Elettrodata e Frael, anche se il mio preferito rimane lo Scaleo C di Fujitsu Siemens.
Ieri avevo detto che avrei posto un paio di domande: una relativa al portatile con Media Center e una relativa al digitale terrestre. Appena entrato al C-Side sono stato accolto da Toshiba che mi ha potuto accontentare sul portatile, un desktop replacement al top delle prestazioni (si chiama Qosmio, mannaggia a loro!).
Per il digitale terrestre mi ha risposto Davide Vigano, che credo sia vice direttore generale della sede italiana di Microsoft: si sta trattando con il ministero per ottenere l'omologazione. Quindi è possibile che arrivino 150 euro di sconto per i PC che monteranno la scheda Mhp con smart card!

Pino Scaccia denunciato per il Blog

Una vicenda clamorosa. Pino Scaccia, noto giornalista Rai e gestore di un blog, addirittura all'interno del sito Rai (http://www.pinoscaccia.rai.it/torre/), ha ricevuto una denuncia da parte dell'ordine dei giornalisti di Roma. Il motivo non è quello che ha scritto lui nel blog, ma quanto scritto da un'altra persona nei commenti, che sono libera espressione dei lettori (lasciamo stare che io non li voglio nel mio blog: è un altro paio di maniche). Lascio il testo integrale del post.
Stasera mi rode. Rientrato a casa mi sono trovato un telegramma: l'ordine dei giornalisti mi ha convocato per venerdi' mattina in seguito a un esposto-denuncia. Ho la facolta', mi si dice, di farmi assistere da un legale di fiducia. Sarebbe una questione personale, se non fosse che la denuncia riguarda il blog. E non per quello che ho scritto io, ma per i commenti che ho ospitato a proposito della vicenda di una bambina (evito il nome, mi capiterete): chi mi segue da tempo ha capito. In trent'anni di professione non mi era mai successo. Non ho sottomano l'esposto ma in sostanza l'accusa è di aver violato i diritti di una minore. La tribù conosce con quanta attenzione e quanto affetto e quanta cautela io abbia sempre affrontato questo tema. Il blog è sempre stato pieno dei loro occhi, cercando la speranza anche in situazioni drammatiche come spesso mi capita di incontrare. Adesso devo difendermi. Non solo: se non sono convincente rischio anche una punizione o addirittura l'espulsione. Lo ripeto, se non fossi stato abbastanza chiaro. Non per quello che ho scritto, ma per quello che hanno scritto gli altri. La mia colpa, ammesso che ci sia, è quella di averli ospitati. Capirete a questo punto le mie avvertenze, le raccomandazioni, la fatica per calmare i toni. Il web, da tempo, non è più un gioco. Qualcuno ancora non lo ha capito. E non ha capito soprattutto che è facile nascondersi dietro un nick di fantasia. Tanto a pagare c'è chi ci mette il suo nome e la sua faccia. Non per lavoro (il lavoro è un altro) ma così, giusto per il piacere di avere un rapporto con la gente, con chi sta dall'altra parte del teleschermo.
Qualsiasi commento sul comportamento dell'ordine dei giornalisti è superfluo. Spero solo che questo caso faccia giurisprudenza e metta un po' di chiarezza.
Due cose: la prima è "forza e coraggio", perché speriamo che l'Ordine, grazie a questo caso, capisca che i commenti non sono la posta dei lettori di un giornale, che come sempre è mediata, ma si tratta di scritti spontanei. Se avevamo bisogno di comprendere che certi organi non sono più adatti all'epoca del digitale ne abbiamo l'ennesima riprova.
La seconda è: se hai bisogno di aiuto, credo che la comunità dei blogger ti possa dare una grossa, enorme mano, soprattutto da parte di chi lo fa per passione e divertimento ed è iscritto all'Ordine.

Assodigitale: crescita 1 a 3

Sono stato alla presentazione di Assodigitale. Tra le tanto cose buone ed intelligenti che ho sentito dire (non capita quasi mai), ho potouto finalmente trovare qualcuno che si è messo a calcolare quanti euro valgono i contenuti digitali e quanto generano di indotto. Per intenderci, per ogni canzone acquistata, dvd preso e via di seguito, si è calcolato quanto vale tutto ciò che serve per fruire del servizio, dall'energia elettrica alla connessione internet, dal lettore alle casse.
In base a questi calcoli svolti dal comitato scientifico presieduto dal responsabile della scuola di management della Bocconi, si scopre che ogni euro speso in contenuti genera 3 euro di accessori. In pratica, se il mercato del digitale decolla, possiamo aspettarci di veder decollare anche il PIL di tutto l'indotto.
Se poi pensiamo che stiamo diventando sempre più digitali (non solo fotocamere, ma il digitale terrestre), andiamo ad impattare su di un comparto che genera 8 miliardi di euro. Mica bruscolini.
Un'altra cosa interessante di Assodigitale è la battaglia per ottenere una tassazione sul valore aggiunto (IVA) più equa. Se si legge un giornale cartaceo, l'editore ha una tassazione del 4%. Se si fa un abbonamento allo stesso servizio on-line (con in più l'archivio storico), la tassazione è del 20%, cinque volte tanto, oppure la carta, quella delle foreste, paga l'80% in meno di tasse!
Ho registrato un piccolo video, che per motivi tecnici non sono riuscito a metterlo on-line. Lo farò presto.

martedì 12 ottobre 2004

Macromedia Flex gratis per i bloggers

Macromedia Flex è il tool per creare Web service e sistemi di interazione basati su Flash. L'azienda ha annunciato che sarà disponibile tra qualche settimana con una licenza gratuita. La distribuzione si rivolge esplicitamente a studenti, docenti, bloggers, hobbisti e in generale chi lo sfrutti a scopi non commerciali.
Flex è un applicazione server, solitamente basata su J2ee (Java 2 Enterprise Edition), che permette agli sviluppatori Java di creare e eseguire codice Xml che verrà poi visualizzato nei player Flash degli utenti.
Flex includerà una copia della versione server e una dell'ambiente di sviluppo chiamato Flex Builder. Gli utenti dovranno sì sostenere i soli costi di spedizione (10 dollari) ma non avranno diritto né agli aggiornamenti e agli upgrade nè tantomeno all'assistenza tecnica (al di là di quella disponibile sui forum e le mailing list in Rete).
Flex è disponibile per Windows, Linux e Solaris mentre i requisiti per il server sono JRun 4 di Macromedia, Websphere Application Server 5 di Ibm; Bea Web Logic Server 7 o 8.1 oppure Tomcat, dalla 4.1.29 in su. È inoltre richiesta la presenza di una Java Virtual Machine. Flex Builder gira su Windows 2000 o Xp, mentre per l'interazione via browser del prodotto finito è necessaria la versione 7 del player Flash.

Internet vale più delle radio?

Leggo una news Reuters di ieri, mi era sfuggita, ma è significativa. Il mercato britannico delle inserzioni pubblicitarie online ha toccato nella prima metà del 2004 i 386,5 milioni di euro, mettendo l'industria del settore sulla strada giusta per sorpassare il prossimo anno il business degli spot radiofonici.... una crescita anno su anno del 76% ... nel 2007 la vedrebbe superare il business della pubblicità radiofonica..
A parte la notizia in se, che dimostra che internet e la tecnologia non sono una bolla speculativa, vorrei permettermi di dilungarmi in qualche piccola considerazione.
Confrontare le pubblicità sui vari mezzi solo in termini di fatturato è piuttosto puerile e in questo secolo è del tutto inappropriato.
L'investimento su carta stampata, radio, televisione, affissione e internet è ben diverso e porta a risultati assolutamente diversi, sia in termini di comunicazione spiccia che in termini di contatti.
La radio e la TV hanno un tipo di advertising classico, chiamiamolo di branding. Internet offre la possibilità, al di là di vendere in diretta o cose di questo tipo, di approfondire la conoscenza e quindi di entrare in contatto con i clienti. Per altro, se per una campagna radio o Tv sono necessari registi, speakers e musica, per una campagna on lien sono necessari designer, creativi per le pagine dei mini siti, aggiornamenti costanti e la capacità di rimodulare il messaggio veicolato alla velocità della luce.
Quindi, dicendo che internet supererà le radio nel 2007 diciamo una stupidata, prima di tutto perchè una buona campagna e su entrambi i media, e in secondo luogo perchè faremmo un confronto tra mele e melanzane.

Oggi è il giorno del Media Center

Oggi Microsoft presenterà ufficialmente Windows Media Center. Farò come sempre un doveroso reportage su di un prodotto che non rivoluzionerà l'uso del PC ma di certo porterà un bel po' di aria nuova.
Noto fin da subito che due produttori a caso, con quote di mercato a caso, non hanno un Media Center a listino: Acer e Dell!
Nel contempo, vedo un sacco di aziende impegnate in qualcosa che è una via di mezzo al PC in salotto, come Pinnacle o Arkimed.
Mi riprometto di fare un paio di domande stasera: una relativa all'assenza di ricevitori digitali terrestri, che avrebbero abbattuto il costo del PC di 150 euro grazie al contributo statale (basta un emulatore software, visto che i PC con Media Center dispongono di presa TV).
La seconda domanda relativa al fatto che non è a listino nessu portatile con Media Center, fatto strano perchè i portatili sono i computer più venduti attualmente e sono il prodotto che forse meglio sposa la filosofia del PC in salotto, che si può spostare anche nel salotto della casa di campagna, ma anche sulla scrivania, ...

Pagheremo lo smaltimento del Pc?!

Leggo da una notizia Ansa che l'Italia sta per recepire una direttiva europea sullo smaltimento dei rifiuti ingombranti, tra i quali i Pc C'è stato anche un convegno a Milano per parlarne. Bello: ho sempre ritenuto uno spreco quando Pc e stampanti finiscono in discarica, visto che contengono tante parti certamente riciclabili. Che bello! Già, sembra. Leggendo meglio tra le righe della notizia: "Il consumatore, invece, si trovera' a pagare frigoriferi e computer nuovi con un sovrapprezzo indicato sull'etichetta. Ma niente aumento della tassa sui rifiuti: ''anzi, i Comuni dovrebbero semmai ridurla - ha precisato De Poli - perche' in essa dovrebbe essere gia' ora compresa una quota per i rifiuti cosiddetti ingombranti, cioe' quelli, appunto, tecnologici''. Ecco qui, siamo alle solite: un'altra tassa (e immaginiamo già come tutti i comuni ridurranno la tassa sui rifiuti)!
E poi chissà quanto dovrebbero costare allora i MediaCenter che col fatto che possono essere usati come lettori/registratori di Mp3, Videoregistratori, Radio, Tv, contengono hard disk e masterizzatori, grazie alla Urbani (quella che avevano promesso solennemente di modificare ad agosto) dovrebbero già pagare 5-6 volte la relativa tassa. E adesso un'altra tassa al momento dell'acquisto, per quando lo butteremo via...

lunedì 11 ottobre 2004

Ancora su Mac Os X e Linux

Venerdì questo blog è stato, per un certo periodo, irraggiungibile. Mi ha scritto addirittura Blogger per traffico anomalo. Infatti, c'è stato un numero spropositato di visitatori, con punte incredibili.
Analizzando i dati con calma, ho scoperto che fino alle 14 il flusso è stato assolutamente nella media: si trattava di lettori italiani. Da lì in poi è arrivato traffico da altri paesi, andando a leggere la pessima traduzione automatica inglese. Il traffico ha rallentato solamente sabato pomeriggio, fino ad arrivare alla normalità di ieri sera.
La cosa più assurda è stata l'uso smodato della funzione di invio del messaggio via posta ad un amico: mai come venerdì era stato usato in passato, con un numero che è in pratica pari alle visite quotidiane di questo blog!
Da ieri mi arrivano messaggi da parte di coloro che hanno scaricato il software e hanno iniziato a fare delle prove di installazione di Mac Os X 10. Sono tutti entusiasti, sebbene sia necessaria una macchina potente per far girare al meglio i vari programmi. Mi ha scritto Marino che lui ha installato su di un Athlon 64 fc 53 con 1 Gb di memoria anche Adobe Indesign, Photoshop e Illustrator ed è riuscito a lavorarci discretamente (al 20% della velocità del Mac!), spiegandomi poi che il vantaggio di Linux è quello di connettersi perfettamente alle reti Mac e PC e quindi sfruttarlo come server/memoria di massa, e ora, in caso di necessità, anche come computer di riserva per lavorazioni improvvise quando i Mac sono occupati. Mi chiedeva lumi sulle licenze dei programmi: per quanto riguarda il sistema operativo non ci sono problemi in quanto ho letto con attenzioni le condizioni, mentre per i software Adobe non so se possono incorrere in problemi relativi alla protezione. Ad esempio, Marino mi diceva che XPress non si installa proprio perchè la protezion è legata al software.
In qualsiasi caso, tutto questo post mi sta a significare che i computer sono diventati così potenti che possono permettere davvero l'integrazione di più macchine sulla stessa. VirtualPC di Microsoft poi è la chiave di volta per testare le soluzioni sul campo in diretta senza dover formattare il PC, mettere dei boot loader o cose di quel tipo. Penalizza un po' le prestazioni, ma pazienza.

venerdì 8 ottobre 2004

La Mela nel PC diventa pera

Sto testando PearPC, un software per Linux che si può caricare da qui, che permette di montare su di un Linux un Mac OsX. La cosa incredibile è che qui trovate addirittura un articolo su come trasformare una Xbox in un PC Linux su cui gira Mac Os X. Pazzesco.
AGGIUNTA delle 15.00 - Lascio un'immagine di Mac Os X dentro PearPC, dentro una virtual machine di Windows XP. Giusto per chiudere il cerchio...

La retata (?) sul P2P

Mi avete intasato la casella di posta con messaggi relativi alle prime denunce in Italia (ma a mano europea) sul P2P. Io ero, e sono ancora, tra i pochi che ha preso posizione netta sulla Urbani. Ma d'altro canto sono anche stato tra i pochi che ha detto che la storia del download illegale deve per forza di cose finire, o comunque ridimensionarsi. Una posizione che ho già troppe volte espresso e che non ho intenzione di riscrivere.
La retata europea sul P2P ha prodotto 28 casi nel Regno Unito, che per la prima volta vede coinvolti dei propri cittadini in download illegale (e qui ci sarà un bel can can).
Ma quelli che scaricano di più sarebbero i ... Danesi, che si sono beccati 170 denunce e complessivamente 300 quest'anno. Seguono poi tedeschi, austriaci, francesi... Noi fanalino di coda.
Se uno guardasse i dati, si potrebbe dire che in Italia la pirateria è ben poca cosa. Quindi, con questi dati, la Fimi e il Ministro Urbani come la mettono in relazione alla tassa sui supporti di memorizzazione? La realtà, lo sappiamo bene, non è questa. Ma servono dati. E i dati danno torto a Mazza e a De Laurentiis. E poi i casi denunciati in tutta Europa sono per grandi possessori di collezioni di file messi in condivisione. Insomma, dei professionisti del file sharing.
Ho parlato della tassa sui supporti. Ho fatto un'indagine presso distributori e grande distribuzione: c'è addirittura chi non è nemmeno a conoscenza della tassa, che per altro non viene quasi mai applicata. Complimenti ad Urbani di nuovo.


giovedì 7 ottobre 2004

A chi si rivolge l'offerta IT aziendale?

Non sono in molti quelli che si occupano di internet, di aziende, di musica, di giochi, di telefonia, e via dicendo. C'è chi lo fa con passione, chi con professionalità e chi solo perchè è un argomento che tira. Non mi interessa giudicare il lavoro degli altri, me ne frego sonoramente. Ma mi incavolo quando leggo su un sacco di riviste e siti, sento pareri a convegni o presentazioni, per cui l'informatica deve vendere servizi, vendere soluzioni come Crm, Erp, Business Intelligence e così via.
Partendo dal presupposto che secondo me la crisi dell'informatica durerà ancora qualche anno, almeno un paio, nel senso che non vedo all'orizzonte altro che adeguamenti alle infrastrutture di base ma non investimenti ad ampio respiro, è proprio sui servizi che nei prossimi anni si vedrà un calo di fatturato. Perchè? Semplicemente perchè non si programma più, sono poche le aziende italiane che creano le soluzioni e quindi si utilizzano sempre più spesso pacchetti già pronti approntati da pochi marchi conosciuti. Quindi il lavoro che era di sviluppo e consulenza diventerà sempre di più un lavoro di vendita e di assistenza, con la customizzazione del caso se è necessaria. I costi dei pacchetti si abbasseranno, e quindi anche i servizi vedranno ritoccare in basso il prezzo. E quindi il margine e il fatturato.
C'è un'altra cosa curiosa: gli informatici cercano di vendere prodotti per fare aumentare le performance alle aziende, fornire benefici. Si rivolgono alle aziende che si devono espandere verso i fornitori o verso la rete di vendita. A quel punto, che cosa faccio, vado ad indagare come stanno lavorando, se stanno innovandosi, se stanno mettendo in pratica quanto dicono.
Ebbene, la maggior parte delle strutture IT utilizza le proprie soluzioni (ma non tutte!!!!!!), ma non riescono a quantificare i benefici.
Ora mi chiedo, come fanno a presentarsi sul mercato in questo modo? Come fanno se la catena del valore, nelle due direzioni, non è già innovativa e segue le direttive delle soluzioni che vogliono fare acquistare alle aziende?
Oramai è chiaro che il panorama italiano, fatto di PMI, sta andando in crisi, crisi per altro che verrà accentuata da Basilea2, ma è possibile che chi realizza soluzioni non le adotti e ne misuri le performance al proprio interno?
E poi, e questo è piuttosto divertente, molti si stanno muovendo nell'ambito della moda, dove c'è davvero tanto da fare. Ma che cosa vendono, soluzioni vecchie di 3/5/10 a prezzi fantastici. Tanto questi non hanno nessuno che li consigli sugli acquisti e si fidano di amici di amici di amici che sono rimasti all'informatica dei 16 bit, quando siamo a 64 bit! Non ci crederete, ma dietro a casa mia uno stilista ha messo in piedi una struttura informativa con degli As/400. Mica gli iSeries, hanno preso a prezzo d'occasione delle macchine vecchie, su cui far girare soluzioni vecchie per gestire gli ordini e le customizzazioni dei clienti di tutto il mondo. Quando ho spiegato, su di un bancone di un bar davanti ad un aperitivo e una distesa di stuzzichini che quella soluzione la poteva gestire un server solo in remoto, dovevate vedere la faccia.
In più, si poteva prevedere di avere l'autenticazione delle prese d'ordine, sistemi di messaggistica e di push delle offerte customizzate ad un prezzo che era di un quinto di quanto speso. Ho chiuso il cerchi con una telefonata con un amico che ha un'azienda che avrebbe potuto svolgere il tutto. Guarda caso si trova a 300 metri in linea d'aria da loro.
Purtroppo, non servono solo le soluzioni e i servizi. Servono le idee e aiutare queste aziende a crescere. Quello che fa Accenture, tanto per capirci, per le grandi imprese. Sulle PMI questo è impossibile, lo capisco, ma non si possono affidare nè agli artigiani e nemmeno alle industrie.

mercoledì 6 ottobre 2004

La battaglia dei giochi

E' in corso una polemica rovente su molti siti di sviluppatori di videogiochi. Ilmotivo è presto detto e piuttosto preoccupante. Oggi, per fare un gioco di successo con una buona qualità grafica è necessario investire dai 2 ai 5 milioni di dollari. Per le prossime console, in uscita dal 2005 in avanti, questi investimenti dovranno essere triplicati, per il semplice fatto che le possibilità grafiche saranno strepitose, come già sta avvenendo per i PC con le ultime nVidia o Ati, sfruttate ancora pochino.
Questo taglia fuori le software house indipendenti, ma di fatto taglia almeno il 40% dei titoli in uscita, a causa di investimenti ingenti per progetti che non potranno andare a break-even.
Questo tocca anche le grandi star di questo mondo variopinto. Se già oggi c'è la tendenza ad avere il sequel di qualsiasi gioco, in futuro dovremo ipotizzare di avere quasi esclusivamente sequel. E questo cosa significa: ripetitività e perdita d'interesse.
Un amico di vecchia data, iperesperto di questo mondo che come me ha fatto qualche tempo fa la scelta di uscirne, mi ha scritto un lungo messaggio, da quale, Ricky mi perdonerai, ho estrapolato una minima parte (anche perchè c'erano un sacco di cose che non c'entravano).
Se tornassimo indietro, Sony avrebbe mai presentato in anticipo PS2 e oggi non saremmo ancora ad impazzire per i giochi PSX? Se Microsoft non si fosse fatta irretire dalla potenza della grafica da quelli di nVidia che oggi non vuole tra i piedi, Xbox avrebbe avuto più titoli?
In Giappone e in Corea, [...], si gioca davvero e lì non hanno l'assillo delle piattaforme: per loro la console o il gioco costa il 20% rispetto a quello che costano a noi in base al reddito e al tenore di vita. E giocano con tutto e si vende di tutto. E l'industria è florida perchè investe nel modo corretto, tanto che ormai sempre più il mondo dei giochi è diviso tra produttori anglosassoni e nipponici.[...]
Se vai in sala giochi, la qualità non è quasi mai quella che hai nella PlayStation, ma ti diverti e si divertono milioni di persone: la grafica e il realismo sono solo le solite balle per vendere macchine.
Premesso che mi ha scritto ignorando la mia vera identità (ora lo sa e credo che mi tempesterà di messaggi!), devo ammettere che la tesi non fa una grinza, sotto tutti i punti di vista.
E' come se il mercato delle automobili ci avesse imposto l'abs e l'aria condizionata su tutte le auto ad un prezzo esagerato. Si è visto che per vendere le auto li devonopraticamente regalare. Ma ricordo chi proponeva il condizionatore a 5 milioni!
Insomma, il mercato deve comportarsi da mercato e costringere le software house a delle scelte. Per ora, essendo sostanzialmente prive di un marketing efficiente, navigano a vista e si fanno convincere da chi sviluppa le piattaforme. Ma in futuro sarà sempre meno possibie, se vogliono sopravvivere.

martedì 5 ottobre 2004

Opportunità sul web

Da mesi sostengo che mai come in questo periodo si possono creare idee, aziende, soluzioni. Fino a ieri ero praticamente il solo a sostenere questo, suffragando le mie teorie con il boom di internet a banda larga e i cellulari di nuova o intermedia generazione.
Faccio un paio di considerazioni prima di andare avanti. Da quanto tempo non si vedeva un telefono per cui vale la pena andare in un negozio a comprarlo (parlo di telefono tradizionale, non di cordless)? Che poi venda oppure no, Telecom Italia ha innovato un settore fermo da venti e passa anni!
E poi, i blog non stanno entrando davvero pesantemente nella vita di molti utenti internet, cambiando il modo di pensare e di approciare le notizie?
Detto questo, inserisco qui integralmente quanto sostiene SanPaoloImprese in questa pagina.
I Net Indicatori descrivono l'andamento di specifici fenomeni che determinano l'andamento generale della New Economy e sono frutto di un'indagine continuativa condotta da Mate sullo sviluppo dell'e-Business presso le piccole e medie imprese.
La situazione generale
Il 2004 si può considerare l'anno della definitiva ripresa della Net Economy, che aveva vissuto periodi non molto felici. I segnali positivi emersi nel 2003 sono stati confermati nei primi sei mesi di quest'anno, risollevando gli umori e le aspettative della maggior parte delle aziende.
La diffusione della banda larga ha avuto una decisiva accelerazione sia per tutto il 2003 che per il primo trimestre del 2004. L'anno scorso è stato un anno pieno di soddisfazioni anche per l'eCommerce: sia il B2B che il B2C hanno registrato una crescita notevole, continuata nel primo semestre del 2004.
La pubblicità online, che negli anni precedenti ha registrato solo performance negative, dovute ad una perdita di fiducia da parte delle aziende dopo la crisi di tutta la Net Economy, finalmente segna un incoraggiante +4% rispetto al 2002, conquistando finalmente pari dignità dei media tradizionali. Il 2003 verrà anche ricordato come l'anno in cui è iniziata l'offerta commerciale degli hot spot pubblici, il cui numero è in costante crescita (siamo già a 1000 attivazioni).
Nella telefonia mobile il traffico voce anche se in costante crescita porta a ricavi unitari decrescenti per gli operatori, che su questo fronte usano il prezzo e le promozioni come arma competitiva. Sono quindi i servizi a valore aggiunto a rappresentare il potenziale di sviluppo maggiore per il futuro. Lo dimostra il continuo proliferare di nuovi servizi.
Unica nota "stonata": la capitalizzazione del nuovo mercato ha subito un'inversione di tendenza da marzo 2004, passando da un valore superiore ai 10 miliardi di euro ai 9 miliardi registrati tre mesi più tardi.

A questo bisogna aggiungere quello che dice Evan Williams nel suo blog. Chi è costui? è il creatore di un'azianda, Pyra Labs, che ha partorito Blogger, la piattaforma per i blog che sto utilizzando e che quindi ognuno può vedere, visto che state visitando una pagina di Blogger!
Questo signore, dopo aver venduto a Google e fatto un mucchio di quattrini, ha deciso di intraprendere altre strade, sostenendo che mai come ora ci sono opportunità da cogliere sul web.
E poi mi arriva una email dall'ufficio stampa di Msn Italia, che dice che il sito di commercio di musica italiano è il migliore per risultati.
Significa che in Italia non ci sono solo pirati, come sostiene qualcuno, ma che se ci si propongono prezzi interessanti siamo disposti a spendere, con la carta di credito e incrementare il commercio elettronico.
Insomma, tutti dicono peste e corna, ma io non vedo tutto nero, se non per chi non si muove, resta fermo sulle proprie posizioni. Il web è dinamicità per definizione. Chi la coglie può avere opportunità incredibili.

lunedì 4 ottobre 2004

Bill Gates e lo spyware

Davide e Luisa mi hanno inviato un interessante articolo su di un incontro avtuo da Bill Gates in una Università.
Qui ha dichiarato, tra le varie cose, di non aver mai preso un virus, ma di essere stato vittima dello spyware e quindi di combattere questo fenomeno.
A tal proposito, ha detto che uscirà un tool di Windows che permetterà di difendersi da quei programmi che monitorizzano le attività dei PC e le inviano a banche dati, per farne un uso legale o anche illegale. Meno male.
Io comunque mi difendo con Ad-Aware. L'ultima edizione è presente qui.

Adsl cara: cosa dice Tele2

Su molti siti web c'è una risposta di Tele2 dovuta ai tanti utenti che hanno sottoscritto un abbonamento Adsl e che vedono molta differenza di prezzo rispetto agli utenti francesi.
Il fatto è che in Francia ci sono quattro operatori Adsl da cui acquistare le linee, contro uno solo italiano (con tre installatori). Già la concorrenza, di fatto, è sinonimo di buon prezzo. A questi vanno aggiunti i costi accessori che Telecom inserisce nelle bollette degli operatori che rivendono connettività.
Qui trovate un documento pdf che spiega alcune cifre.
Qui invece trovate la pagina pubblica di Telecom Itala che indica le cifre dovute per l'Adsl. E' facile spaventarsi tra quei numeri, ma in questo modo è possibile verificare le parole di Tele2 noi non è che ci guadagnamo con l'Adsl, ma è normale investire in mercati in forte crescita.
Insomma, l'Adsl è cara perchè Telecom Italia la vende cara, molto più cara degli operatori francesi, tedeschi e inglesi. A questo punto urge un intervento politico.
Ma visto che Telecom è una delle più grosse lobby italiane, che è passata di mano in mano in base a debiti più che a soldi reali, che la controlla chi ha una percentuale risibile, è possibile realisticamente che succeda qualcosa di sensato?

venerdì 1 ottobre 2004

La sicurezza al 100%

Io capisco che bisogna vendere i giornali. Capisco anche che si vendano tanto al chilo di CD allegati.
Ma mettere in copertina sicurezza al 100% e un articolo in cui si dice che Windows XP è sicuro al 100% dopo gli aggiornamenti, per non parlare di quello che si legge per Linux e Mac Os, utilizzando un benchmark che sfrutta i bug conosciuti dei sistemi operativi, è un'opera d'arte. Non dirò il nome della testata, altrimenti dicono che ce l'ho con loro, ma davvero è un continuo superarsi...

Telefonia sempre in auge

Alla Telecom non smettono mai di avere idee (i risultati però...)
L'ultima è Alice Mia, che offre fino a 6 numeri sui telefoni di casa, basta avere l'Adsl. In realtà, le chiamate potranno essere tre al massimo in contemporanea: una sulla linea tradizionale e due Voice ove IP, ossia utilizzando internet.
Sarà posto in vendita anche un kit speciale per collegare i telefoni alla linea Adsl e quindi utilizzarli anche a computer spento.
La notizia più importante, però, è che Telecom ha intenzione di estendere l'Adsl su quasi tutti i distretti italiani.
Per la telefonia mobile, invece, chi abita in una grossa città e ha un cellulare Umts si sarà accorto che ora sono rpesenti quattro operatori di terza generazione. Alcuni lettori di questo blog mi hanno segnalato che mercoledì era possibile dai cellulari di 3 selezionare Wind come rete. Non si chiamava ma si ricevevano le chiamate. Secondo me c'è ancora molta strada da fare per gli operatori...

Microsoft non fa sua la FAT

La FAT, ossia il file system di Windows e di molte memorie di massa (ad essere onesti, ora il file system per Windows è NTFS) non verrà riconosciuto come brevetto Microsoft.
Questo cosa significa? Che tutti coloro che avevano stipulato un contratto di utilizzo della Fat possano chiedere indietro il denaro.
A parte le implicazioni politiche ed economiche, mi pare finalmente sensata la politica dei brevetti: se è di pubblico interesse, non si può brevettare. In pratica, Microsoft viene riconosciuta come depositaria della FAT, ma nessuno deve avere un controllo totale sulla stessa.