venerdì 29 febbraio 2008

Youtube e la diretta

Youtube si sta attrezzando per andare in diretta, nel senso di permettere ai broadcaster, ma anche agli utenti, di andare in diretta su internet con i video.
L'idea mi sembra interessante, a patto che, proprio nell'ottica di youtube, sia funzionante anche sui dispositivi mobili.

Un paio di precisazioni

Vorrei fare un paio di precisazioni.
La prima è questa: non sapevo niente di Wired edizione italiana, per cui non chiedetemi se si tratta del mio nuovo progetto perché è evidente che non lo è (ma Wired potrebbe interessarmi e credo che mi attiverò).
La seconda: qualcuno mi ha scritto per avere delle impressioni sul lancio di Microsoft di ieri.
Ebbene, seppure io abbia partecipato alla conferenza stampa e, nel multisala Microsoft, al concerto di Mario Biondi, gli annunci mi sembrano interessanti ma è la prova sul campo che dirà qualcosa di reale.
Ogni annuncio, per definizione, dipinge come straordinario e rivoluzionario l'oggetto.
Qui le premesse ci sono (mi sta colpendo la virtualizzazione molto spinta anche in ambienti non Microsoft, ma si tratta di interoperabilità verso altri mondi, e non viceversa, ossia la controversia di sempre): bisogna vedere all'atto pratico i vantaggi reali.
I partner tecnologici con cui mi sono intrattenuto sono entusiasti dell'annuncio, perché è un elemento di discontinuità con il passato che lega hardware e software (forse l'ha detto anche Mario Derba durante la presentazione).
Se è vero quello che dicono gli analisti, ossia che i server sono sfruttati per il 15% della loro potenza di calcolo, la virtualizzazione alla portata di tutti, o comunque più semplice da gestire, porterà dei vantaggi e dei risparmi concreti alle aziende.
Quindi si liberano, ipoteticamente, delle risorse economiche dalla manutenzione verso nuovi prodotti/servizi (questo l'ha detto Derba, ne sono sicuro).
Rompere il rapporto 20/80, cioè ogni 20 euro spesi in hardware/software ce ne sono 80 in manutenzione e servizi erogati nel tempo, significa cambiare il modo di affrontare l'IT.
Ci vorrà del tempo, la migrazione verso Sql2008 e WindowsServer 2008 non sarà certo rapidissima.
Ma dato l'interesse della giornata milanese di ieri (che prosegue oggi e gli altri eventi sul territorio nei prossimi giorni) c'è da credere che il mercato e gli operatori siano ricettivi su queste tematiche.
Dei tre casi aziendali esposti nella conferenza non c'ho capito molto (ma probabilmente è colpa mia, mi ero un po' annoiato e ho iniziato a chiacchierare con i colleghi vicini).
Ho capito solo che il Comune di Roma (è campagna elettorale?) ha un sistema informatico all'avanguardia, al pari di Helsinki. Solo che da noi, per le elezioni, lo sviluppo IT si ferma per un mese e mezzo (facciamo due)!

giovedì 28 febbraio 2008

mercoledì 27 febbraio 2008

Gianluca Dettori

Proprio stamattina parlavo con Gianluca Dettori di imprese italiane e di come non esista, di fatto, Venture capital capace di far crescere le idee della generazione Y.
Oggi, Gianluca presentava Dpixel (con Massimo Martini), società che vuole favorire la creazione di aziende con chiara vocazione internazionale.
Tra i pochi investimenti di Dpixel c'è Downlovers, che da oggi permette di scaricare gratis, in modo del tutto legale (paga la pubblicità) le canzoni di San Remo.
Alla fine, mi ero ripromesso di non parlare di San Remo, ma le notizie come sempre hanno una marcia in più e mi fregano!

Microsoft fa 899

899 milioni di multa da partte della UE per mancata adempienza ai suoi obblighi imposti dalla decisione della Commissione del marzo 2004, fino al 22 ottobre 2007.
Quindi ne arriveranno altre, si suppone.
Mi piacerebbe capire come determinano la cifra: 899, non 900?
899, per gli italiani, è già una spina nel fianco.
Mi chiedo poi se l'annuncio della scorsa settimana (anticipato rispetto a quanto annunciato sul web per domani) di apertura da parte di Microsoft possa avere altre chiavi di lettura.

Le email perdute

Devo ammettere che sono passato, ormai tanto tempo fa, ai servizi di Gmail, in toto.
Affidabilità, senza spamming, accesso in ogni luogo e con ogni dispositivo e soprattutto la possibilità di ricevere allegati di dimensioni esagerate.
Tutto bene.
Ma fino a un mesetto fa.
Infatti, mi sto accorgendo che messaggi inviati non giungono a destinazione e messaggi che mi inviano non entrano nella mia casella.
Un bug? Un disservizio?
Non so, ma il problema inizia sinceramente a infastidirmi. E' un problema di Google o di vari server in generale?
Google nega qualsiasi forma di errore o problema.
Ma c'è.
 
PS ho aperto i commenti, ma per uno strano scherzo del destino, Blogger (che è di Google) non li abilita su tutti i post per motivi che, mi hanno spiegato, sono ignoti ma che risolveranno a giorni...
 

martedì 26 febbraio 2008

I 10 software più "copiati"

La Siia ha pubblicato l'elenco dei software più piratati.
Al primo posto c'è il Norton Antivirus di Symantec.
Mi chiedo chi è quel pirla, per usare un francesismo, che si scarica un antivirus piratato per mettere al sicuro la propria azienda. Eppure questi pirla esistono.
Al secondo posto un software che è un must, Adobe Acrobat. Faccio presente che esistono un numero esagerato di prodotti che creano PDF (che è un formato ISO).
Terzo posto occupato da PC Anywhere, anche in questo caso di Symantec.
Adobe occupa il quarto e il sesto posto rispettivamente con Photoshop e DreamWeaver.
Quinto posto occupato da Autocad.
Settimo e ottavo posto occupati da Roxio, con CD/DVD Creator e Toast (per Mac, dove la pirateria c'è, evidentemente).
WS-FTP occupa il nono posto (anche in questo caso faccio fatica a capire il motivo) e ultimo posto della top ten è di Nero Burning Rom.
Sul web, la classifica diventa:
1. McAfee VirusScan
2. Symantec Norton Anti-Virus
3. McAfee Internet Security Suite
4. Intuit TurboTax
5. Adobe Photoshop
6. Adobe Acrobat
7. Intuit Quicken Home and Business
8. Symantec Norton pcAnywhere
9. Symantec Norton Ghost
10. Adobe Creative Suite
In pratica, i software Aantivirus la fanno da padrone. Usarne uno free, no?

Videogiochi e cinema

Bell'articolo quello di Jaime (D'Alessandro) su Affari e Finanza di ieri.
Si spiegava concretamente come le major cinematografiche non si
accontentino più di vendere i diritti dei film alle case produttrici
di videogiochi, ma piuttosto di come si stanno attrezzando a
produrseli.
Il motivo è semplice: recuperare margini che il cinema e l'home video
non garantiscono più.
E come lo fanno, grazie ad acquisizioni.
Intanto la major dei videogiochi, Electronic Arts, prosegue nella sua
campagna acquisti, rafforzandosi ulteriormente.
E Apple non sta più a guardare e Jobs ha il pallino della console di
videogiochi e quindi Apple ci sta pensado seriamente.
In tutto questo mercato in profondo mutamento, c'è stata la Game
Developer Conference, con una serie di annunci scontanti e interventi
di noti game designer.
Tra tutti, mi piace menzionare Peter Moulineaux che ha sottolineato
come il mercato dei giochi per PC sia fortemente condizionato dal
successo dei Sims e di World of Warcraft.
Nel frattempo Wii ha un po' cambiato le regole e sta allargando la
fetta dei videogiocatori, ma il mercato dei giochi su device mobili
non cresce come ci si aspettava.
Apple, qui, sta un po' alla finestra: non ha mai investito
concretamente per i giochi sull'iPod, figuriamoci se lo fa per
l'iPhone.
Ma qualcosa si muove.

lunedì 25 febbraio 2008

SkyDrive

L'archiviazione on line, secondo Microsoft, si chiama SkyDrive, un servizio da 5 giga di spazio.
Limite alla dimensione di ogni singolo file è di 50 Mega, una buona cifra.
L'elemento interessante dell'offerta è la possibiltà di poter condividere i file con gli altri utenti (ma anche no, nel senso che si possono proteggere singoli file e cartelle).
Il modello di business è ovviamente basato sulla pubblicità.
Funzioneranno questo genere di servizi, tanto che non avremo più bisogno di un computer nostro ma potremo usarne uno qualsiasi per collegarci ai nostri dati digitali?

giovedì 21 febbraio 2008

Microsoft fa un passo in avanti nell'interoperabilità

Specifically, Microsoft is implementing four new interoperability principles and corresponding actions across its high-volume business products: (1) ensuring open connections; (2) promoting data portability; (3) enhancing support for industry standards; and (4) fostering more open engagement with customers and the industry, including open source communities.
La cosa è in parte dovuta all'Europa, nel senso che serve per meglio aderire alle norme europee, ma soprattutto Microsoft apre una vera e propria nuova era nell'ambito dei dati.
Non si parla, come in passato, di scambiare i dati tra sistemi e tra prodotti, ma di una trasparenza nello scambio dei dati.
I principi di Microsoft sono destinati a cambiare molti dei rapporti che intercorrono tra Microsoft e i partner e tra Microsoft e i concorrenti.
Api per l'apertura dei documenti, senza fee.
Supporto di più formati, per la scelta, e nuovi Api per i documenti Office.
Standard: supporto di un numero maggiore.
Migliori rapporti con l'open source e quindi migliore interoperabilità.
E' un cambiamento su come Microsoft si pone di fronte alla tecnologia che produce, e ha un impatto importante su tutti i propri applicativi.
Ozzie ha parlato di come i clienti richiedano questo genere di novità, perché serve migliore portabilità dei documenti, e questo porta valore agli applicativi Microsoft, perché leggeranno i vari formati in modo più semplice. Ma gli sviluppatori avranno maggiori opportunità per intervenire e creare nuovi prodotti e migliori connessioni tra i documenti.
Api, le librerie per i programmatori, saranno maggiormente accessibili ai programmatori, e saranno maggiormente documentate, per aumentare le opportunità.
Portabilità dei dati è la parola d'ordinre, pe passare da un formato all'altro in modo semplice, e le Api di Office, oggi più disponibili, permetteranno ai programmatori di effettuare ogni tipo di conversione.
Microsoft, continua Ozzie, punta sugli standard e sulla loro promozione per l'interoperabilità, e per questo ha reso più disponibili le Api di Office.
Microsoft si spoglia di tanti "diritti" e "brevetti". Questa è una notizia! Non tutti, ovviamente. Chi crea Open Source, può avere accesso ai prodotti, poi se li inserisce in prodotti commerciali, deve pagare un fee. Ma se è Open Source, la cosa diventa difficile, no?

In gioco c'è il web, i documenti sul web e la fruibilità su tutti i device. Microsoft ha deciso, quindi, di dare una svolta allo scambio di documenti, togliendo la preoccupazione di "come fare" per trasformare un dato in qualcos'altro.
Vedremo che cosa accadrà. Nel frattempo, Microsoft annuncerà il nuovo sistema operativo per i servere la prossima settimana.
Open Source: pace legale con molti Linux.

PS Microsoft ha avuto un problema tecnico e ha ritardato l'annuncio, ma mi chiedo perché non utilizzano il web e le loro tecnologie per questo genere di cose.

E sti ca**i

Ballmer, Ozzie e anche il vice President di Microsoft con delega sul legale hanno indetto al volo una conferenza stampa alle 17.30.
Non si parlerà di Yahoo!
Mi sa che succede qualcosa...

La corsa verso il mobile

Ormai è evidente che il mobile internet è un business che fa gola a tutti.
Anche Microsoft ha appena lanciato la versione on line di MSN, con la possibilità, per quanto mi riguarda finalmente, di accedere ai servizi quai Hotmail e messenger da cellulare (anche Sapces, ma non è un qualcosa che uso...).
In qualsiasi caso, tutti i grandi player si stanno muovendo in questa direzione, da Microsoft a Yahoo!, con Google che forse ha fatto un po' da apripista.
Gli operatori, come dicevo stamane, si stanno adeguando a questa corsa, aggiustando tariffe e opportunità di servizi.
Mi sembra una lunga, lunghissima corsa alla riconquista del consumatore, perché la mobilità potrebbe fare in modo che gli utenti migrino da servizi che usano da sempre verso nuovi e più interattivi.
Per ora quelli nuovi non si vedono, ma è evidente che qualcosa bolle in pentola.

YouTube è mobile?

YouTube è, come annuncia Google, totalmente mobile.
E' così mobile che funziona bene anche perl'offerta gratuita di Vodafone (nel senso che navighi gratis dopo aver gratuitamente versato all'aazienda 9 euro al mese) mobile internet.
I video sono convertiti bene, e la velocità di scaricamento è più che apprezzabile.
Per i cellulari wi-fi è arrivata la killer application?

mercoledì 20 febbraio 2008

Smau a Padova a maggio

SMAU 2008 parte da PadovaFiere il 7 e 8 maggio.
Partner nell'iniziativa alcuni nomi che non c'erano agli ultimi Smau. Tra i presenti: Autodesk, BlackBerry, Epson, IBM, Infor, Microsoft, Oracle, SAP, Telecom Italia, Vodafone.
A questi si aggiunge Intesa Sanpaolo.

OpenOffice gongola con un milione di download

OpenOffice ha dichiarato che il 15 febbraio la versione italiana di OpenOffice.org 2.3 ha raggiunto 1.001.185 download in 151 giorni.
Un dato assolutamente interessante. Ma non significa un milione di utenti (io l'ho scricato almeno una decina di volte, ma è installato in un solo PC: non farò testo, ma se facessi media...).
Di questo passo, cita Vignoli, nel corso del 2008 può tranquillamente superare i 2,5 milioni di download, e potrebbe addirittura raggiungere il traguardo dei 3 milioni.
E' un po' come se tutti gli utenti che usano Gmail e abbiamo provato Google Docs venissero conteggiati come utenti utilizzatori del programma, anzi, del servizio.
Il paragone con OpenOffice, sarebbe oggettivamente irriguardoso.
Il concorrente di OpenOffice è Office di Microsoft, installato in ogni PC aziendale italiano per definizione, o il servizio di Google?
Non per altro, perché leggendo i dati di Microsoft, tutto questo calo di licenze di Office non lo si legge da nessuna parte.
Dico questo senza per nulla sminuire il lavoro e la bontà della soluzione, ma come dice Obama, sono solo discorsi?

martedì 19 febbraio 2008

Quell'1% di ricerche con virus

Google ha annunciato che l'1,3% delle ricerche fatte su Google contiene almeno un virus.
In pratica, 3 milioni di pagine web sono una maschera per l'invio di virus sul computer di chi visita.
Un dato allarmante...
Si riferirà, per altro, solo alle home page?

PopFly e InkSeine

Un filmato che parla di due prodotti Microsoft che reputo davvero innovativi.
Poi, per un po' di tempo non parlerò più di Microsoft.
Almeno ci provo.




PS Con uno slancio improvviso, mi apro ai commenti... Spero di avere la costanza di rispondere.

HD DVD: la fine in diretta

Comunicato ufficiale di Toshiba.
Toshiba Corporation today announced that it has undertaken a thorough review of its overall strategy for HD DVD and has decided it will no longer develop, manufacture and market HD DVD players and recorders. This decision has been made following recent major changes in the market. Toshiba will continue, however, to provide full product support and after-sales service for all owners of Toshiba HD DVD products. HD DVD was developed to offer consumers access at an affordable price to high-quality, high definition content and prepare them for the digital convergence of tomorrow where the fusion of consumer electronics and IT will continue to progress. "We carefully assessed the long-term impact of continuing the so-called 'next-generation format war' and concluded that a swift decision will best help the market develop," said Atsutoshi Nishida, President and CEO of Toshiba Corporation. "While we are disappointed for the company and more importantly, for the consumer, the real mass market opportunity for high definition content remains untapped and Toshiba is both able and determined to use our talent, technology and intellectual property to make digital convergence a reality." Toshiba will continue to lead innovation, in a wide range of technologies that will drive mass market access to high definition content. These include high capacity NAND flash memory, small form factor hard disk drives, next generation CPUs, visual processing, and wireless and encryption technologies. The company expects to make forthcoming announcements around strategic progress in these convergence technologies. Toshiba will begin to reduce shipments of HD DVD players and recorders to retail channels, aiming for cessation of these businesses by the end of March 2008. Toshiba also plans to end volume production of HD DVD disk drives for such applications as PCs and games in the same timeframe, yet will continue to make efforts to meet customer requirements. The company will continue to assess the position of notebook PCs with integrated HD DVD drives within the overall PC business relative to future market demand. This decision will not impact on Toshiba's commitment to standard DVD, and the company will continue to market conventional DVD players and recorders. Toshiba intends to continue to contribute to the development of the DVD industry, as a member of the DVD Forum, an international organization with some 200 member companies, committed to the discussion and defining of optimum optical disc formats for the consumer and the related industries. Toshiba also intends to maintain collaborative relations with the companies who joined with Toshiba in working to build up the HD DVD market, including Universal Studios, Paramount Pictures, and DreamWorks Animation and major Japanese and European content providers on the entertainment side, as well as leaders in the IT industry, including Microsoft, Intel, and HP. Toshiba will study possible collaboration with these companies for future business opportunities, utilizing the many assets generated through the development of HD DVD. 

 

Telecom e le fatture

Essendo un cliente Telecom, ho ricevuto un messaggio dall'azienda, in cui vengono elencati i servizi e tempi di risposta.,
Mi ha fatto specie un dato:

Addebiti contestati

Rapporto tra il numero dei reclami su addebiti in fattura relativi a tutti i servizi di accesso ad internet (ricevuti nel periodo di rilevazione) e il numero totale di fatture emesse nello stesso periodo 1,5%
In sostanza, un utente e mezzo su 100 ha delle lamentele sulla fatturazione.
Considerando il numero impressionante di clienti, la percentuale è evidentemente esagerata.
O no?

Il cellulare che trasmette la radio in FM

Non avete letto una stupidata delle mie nel titolo.

Sono rare le vere novità nel mondo dei cellulari. Fa effetto dunque l'annuncio del Sony Ericsson W980i che è dotato non solo di una radio FM con rds ma anche di un trasmettitore FM.
A che serve? Chi ha un'autoradio, una radiolina o un cellulare con sintonizzatore FM può ascoltare ciò che voi gli trasmettete, per esempio i vostri MP3, senza bisogno di cavi e cuffiette. Ha un equalizzatore audio evoluto, ben 8 gigabyte di memoria interni, è UMTS e con fotocamera da 3,2 Megapixel.Dunque un cellulare tecnologicamente avanzato, e il trasmettitore è sicuramente originale e potenzialmente molto divertente.

Ho sempre avuto il pallino di farmi una radio privata da tempo, da quando Gerry Scotti si faceva chiamare Gary e aveva i capelli...

lunedì 18 febbraio 2008

Microsoft vince l'NBA All Star Game 2008

La vincitrice dell'All Star Game 2008 e' stata Microsoft.
Infatti, non basta Superman per cancellare il fatto che Silverlight, la tecnologia antagonista di Flash, ha fatto il debutto in grande stile.
Le immagini sul sito nba.com, infatti, sono visibili solo previo scaricamento del plug-in.
Solo il SuperBowl e i mondiali di calcio hanno tanto appeal verso gli utenti, quindi significa espandere enormemente la base installata.

Follie

La rete non avrà un grande fratello.
Lo dichiara De Kerckhove su Affari e Finanza di Repubblica di oggi.
Peccato che la diffusione dei sistemi internet sui cellulari parlino abbastanza chiaro, sia sulle tariffe, sia sui servizi ammessi.
Avevo polemizzato con Quinta relativamente al web di Vodafone a 9 euro al mese, tutto compreso sul serio, basta tornare alla home page di Live, ma non hai accesso a un sacco di cose.
Non ci sarà un grande fratello, probabilemtne, ma una serie di controllori che permetteranno la diffusione di servizi a loro piacimento.
Ci piace?
Io credo di no.
Business Week invece massacrava il social networking, valutando gli investimenti pubblicitari in calo (notizia ripresa sempre da Affari e Finanza).
Umberti Torelli, invece, su Corriere Economia, confronta una Lotus con una Dacia. Con rispetto, si intende.
Gli articoli saranno on line tra poco (spero).

domenica 17 febbraio 2008

Microsoft e gli eroi dell'Open Source

Il 27 febbraio ci sara' un lancio importante per Microsoft, forse il piu' importante dell'anno: i server.
Ebbene, ormai pare evidente che Microsoft abbia intenzione di aprire all'Open Source.
Su internet le voci ormai si sovrappongono, ma e' chiaro che la parola Heros usata per la campagna dei server e quella che accompagna l'open source siano in qualche modo parenti.
Sono tanti i software open source che beneficiano del nuovo sistema operativo per i server di Microsoft in secondo luogo...
Gianni (Rusconi) e Mario (Cianflone) hanno tentato di battere tutti (qui).

venerdì 15 febbraio 2008

Sugli standard Office

Procede la polemica (a mio avviso sterile) sugli standard di Office.
 
Prendo da www.mclips.it un post.

Sono stato fuori nei giorni scorsi, non ho potuto accedere al blog, avrei voluto però rispondere a questa intervista apparsa su Punto Informatico PLIO: OOXML e` una minaccia. Vignoli, Vignoli...ma che devo fare?? Possibile che tutte le volte che discutiamo di Office OpenXML dobbiamo farlo a botte di cose non vere?? Chi l'ha detto che le differenze tra le specifiche di Office OpenXML ed ODF sono ridotte a 400 pagine dopo le proposte di ECMA?

All'ultima riunione del JTC1 ho detto che solo la parte delle specifiche relative alle macro erano 400 pagine, e questo è uno dei motivi per cui, che si voglia o no, i due standard sono diversi: uno specifica un macro language l'altro no. Ovviamente non è la sola differenza, vi è la questione degli schemi custom, che uno specifica e l'altro no e potrei continuare. Il punto è che i due standard sono diversi per filosofia di impostazione e per storia pregressa, come sono diversi gli standard che specificano formati di scrittura su disco, protocolli di rete, formati di immagini, formati di registrazione etc..

Non è mai successo che nel mondo degli standard, il fatto che esistesse una specifica tecnica approvata implicasse che allora non ne poteva esistere un'altra sulla stessa area tecnica. Mai. O che per il fatto che esista uno standard allora tutti sono obbligati ad usarlo (vedere le spine elettriche.....). Il formato documentale più antico è l'ISO 216; non ha nulla a che vedere con l'information technology, specifica il formato della carta, l'A4 per intendersi. Ma non per questo si è impedito che esistessero e si usassero il "letter" o il "legal" o altri ancora.

Le differenze esistono, anche negli standard, perchè l'utente finale vuole poter scegliere, questo me lo insegna proprio PLIO.

E allora perchè non possono esistere più standard nell'ambito dei formati documentali?

Secondo un articolo scritto da un professore tedesco Knut Blind, ci sono ragionevoli motivi per pensare che la coesistenza di due standard, secondo un modello dinamico del welfare, porti maggiori benefici al mercato che non un unico standard. Devo dire che l'articolo è tosto e mentirei se dicessi che l'ho capito tutto, ma prometto di tornare su questo a breve.

Io sono personalmente favorevole ai due standard.

Ne preferirei uno solo, ma se così deve essere...

giovedì 14 febbraio 2008

GTA IV e l'on line

La saga di GTA (grand theft auto) della Rockstar Games è una delle più fortunate della storia dei videogiochi.
L'attesissima prossima versione vanta di essere quella che va finalmente on line. Siccome per ora il gioco è stato visto solo per Xbox360, si pensava che la versione da giocare in compagnia fosse fruibile solo per la console Microsoft.
Invece lo sarà anche per PS3, e probabilmente anche per PSP (ma nulla è stato dichiarato al proposito).
La fetta della pubblicità dentro ai videogiochi on line inizia a fare gola un po' a tutti.

Milan e tecnologia

Una settimana intensa quella del Milan, si' la squadra di calcio.
Lunedi' ha presentato il nuovo accordo con Microsoft per il Milan Lab, ieri sera ShowTime, il canale tematico, anzi, la WebTv dei colori rossoneri, in collaborazione con Connexia.
L'infortunio di Ronaldo non ha giovato di certo all'immagine di Milan Lab, mentre il sito ShowTime balbetta pericolosamente, generando errori incomprensibili ai piu'.
Peccati di gioventu'?

mercoledì 13 febbraio 2008

Il fatturato di Google

Come mai non leggo da nessuna parte la notizia che la Guardia di Finanza ha contestato a Google un'evasione fiscale di 51mio di euro (oggi Mauro Lupi e il primo febbraio Ilgiornale.it).
La notizia, infatti, non salta fuori da nessuna parte, ma si trova sul web che l'azienda avrebbe nascosto un fatturato di oltre 250mio di euro al fisco.
Una bella mazzata!
Ma anche una signora raccolta pubblicitaria, e questa è la parte nascosta!
In pratica, Google anche nel nostro paese inizia a ritagliarsi una fetta consistente dell'advertising, preoccupando, non poco, non solo i concorrenti web, ma anche le concessionarie vecchio stile.
In quest'ottica, per altro, pare evidente che il web è già oggi un veicolo straordinario per promuovere i prodotti  i servizi, e che il business esiste ed è ben solido.
Anzi, come dicono quelli dello IAB, è in crescita.

Il boom dell'internet mobile

Arun Sarin prevede il boom del Web mobile, ed e' facile capire che il trend e' tracciato.
Il problema e' che gli operatori offrono servizi di qualita' scadente, a fronte di un canone mensile.
Proprio Vodafone, per esempio, offre tutto Internet Gratis (il loro gratis vale 9 euro!), davvero funzionante (questo messaggio e' per il Quinta), ma bisogna passare sempre dalla loro home page.
Comodo no?

Tabelle condivise con Google Spreadsheet

I documenti di Google sono stati recentemente aggiornati.
Tra le novita', spicca la possibilita' di condividere un foglio di calcolo on line.
Questa rappresenta una vera e propria rivoluzione per chi ha delle reti vendita, perche' una volta impostata una maschera, sara' semplicissimo immettere i dati in remoto, purche' ci sia un accesso al web.
Infatti, il sistema crea una pagina per l'immissione dei dati, accessibile anche da cellulari.
La tabella del foglio di calcolo si aggiorna in tempo reale ed e' possibile, a quel punto, effettuare ogni sorta di operazione.

lunedì 11 febbraio 2008

domenica 10 febbraio 2008

Microsoft Search Server Express

Non ne sapevo niente, ma mi sono imbattuto in un amico che sta tirando in piedi un sistema di ricerca per la sua azienda.
Niente di trascendentale, ma voleva qualcosa piu' utile e a buon mercato della proposta Google.
Lui si accontenta di una versione assolutamente free creata da Microsoft.
Si installa in un attimo, e' una RC ma funziona bene, e soprattutto e' malleabile per le esigenze delle imprese italiane, quelle piccole e con un'IT claudicante.
In caso di necessita', e' un'opsione che consiglio!
 

giovedì 7 febbraio 2008

Non sono a Infosecurity

Siccome sono a sciare, non sono informato su Infosecurity. Sorry. Non
ho nemmeno argomenti sulla vicenda dei consumi dei pc spenti. E
nemmeno del telefono di Google. Insomma, non sò niente!

martedì 5 febbraio 2008

venerdì 1 febbraio 2008

Internet che cambia

Dal punto di vista commerciale, mi pare evidente che sta succedendo qualcosa di molto, ma molto importante.
Microsoft ha lanciato un'opa da 44,6 miliardi di dollari su Yahoo!, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg. "Crediamo che la nostra fusione porterà maggior valore ai nostri rispettivi azionisti, una maggiore possibilità di scelta e una migliore innovazione ai nostri clienti ed ai nostri partner industriali". Così l'amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer, promuove l'offerta da 44,6 miliardi di dollari del colosso dei software sul portare Web Yahoo! "Abbiamo molto rispetto per Yahoo - prosegue Ballmer nella nota che annuncia l'offerta - e insieme potremo offrire un'ampia gamma di soluzioni per clienti, editori e pubblicitari, posizionandoci in modo migliore per competere nel mercato dei servizi online".
Questo è solo uno dei casi ecclatanti, ma Aino che si muove con i suoi siti-ecommerce-concessionaria, nel nostro piccolo, sposta gli equilibri.
E' chiaro che Microsoft e Yahoo! (o comprandosi Yahoo!) cambia davvero il business internet e il media internet.
Ricordiamoci che la fetta pubblicitaria del web è in crescita, controllarla diventa importante e Microsoft ha forse capito più di altri (leggi Google) che la strada è segnata.

Qualcosa su cui riflettere

Se due persone pianificano un crimine per telefono, verranno presumibilmente perseguite e punite. Ma è possibile che sia punita anche la compagnia telefonica? Alzi la mano chi risponderebbe di sì a questa domanda.
La questione mi pare evidentemente importante e dimostra, più di ogni altra cosa, che Internet è qualcosa che ancora pochi, soprattutto chi si trova a legiferare, comprende.
Vi rimando alla lettura del post, ma vi lascio con un interrogativo.
Se andate a un mercato e trovate degli ambulanti che vendono prodotti contraffatti, non quelli che si mettono ai lati della strada con le coperte per terra, ma quelli con tanto di bancarella e che pagano l'occupazione dello spazio, arrestereste il sindaco?