venerdì 31 gennaio 2003

Amd fa sul serio

Il processore a 64 bit di Amd (che come ho scritto lavora indifferentemente a 64 e a 32 bit) è in uscita, sul mercato, per settembre (si vocifera che a luglio i costruttori potranno iniziare ad avere i primi chip). Sarà prodotto a 13 nonometri ma nei primi mesi del 2004 passerà a 90 nanometri (visto che questa unità di misura vi è piacuta, visti i messaggi di posta che vi siete disturbati di scrivermi). Per gli Athlon normali, invece, è di prossimo rilascio il 3000+ XP, e in aprile, per il mercato dei server, uscirà il nuovo Opteron.

Indiscrezioni da Intel

Sebbene nulla sia certo nel mondo dell'informatica di questo inizio millennio, pare che quest'anno verranno raggiunte frequenze, per i microprocessori Intel, oltre i 5 GHz e che, nel 2005 si possano toccare i 10 GHz. Per raggiungere questo obiettivo, è stata messa a punto una nuova tecnologia a 65 nanometri per la costruzione dei vari transistor che compongono il processore. In rpatica, minore lo spazio, migliore conduzione, minore calore e maggiore velocità raggiungibile. è emerso dalle pagine di PcWorld, sembra infatti che il sito The inquirer abbia avuto accesso alla roadmap Intel fino al 2005. Il nome in codice del nuovo processore sarà Nehalem, e vanterà una teconologia costruttiva a 65 nanometri. Quest'anno dovremo accontentarci di processori costruiti a 90 nonometri (0,09 contro il 0,13 degli attuali).

La nazionale italiana di Quake 3 in finale

Forse ai più questo messaggio non significherà niente, ma la squadra italiana diputerà la finale della gara nazione contro nazione di uno dei giochi più appassionanti (e violenti) per PC. Ma fin qui non ci sarebbe nulla di straordinario per la comunità. Invece, bisogna sottolineare il fatto che la finale verrà giocata dai nostri azzuri nella web farm di i.Net, un gioiello tecnologico che offre connettività diretta e velocissima su internet. Infatti, per queste sfide, non ci si incontra fisicamente, ma ci si affronta sul web e quindi la disponibilità di banda e la velocità sono i parametri fondamentali per avere risultati ecclatanti (in pratica, più frame al secondo più possibilità si ha di vedere e di fraggare, sinonimo dei giochi di eliminare il giocatore). Grazie a Ngi, il braccio ludico di i.Net, la squadra potrà tenere alta la nostra bandiera contro la compagine svedese. Ecco la formazione: Vincenzo “Booms” D'aurelio, Sigfrid Cosmin “Cocis” Bonvecchio, Matteo “PaGaNiNi” Di Iulio, Alessandro “StErMy” Avallone. Inoltre, vanno citati l'allenatore Paolo Adriano “cic” Spadari e il war arranger Michele “mik” Mattisani.


giovedì 30 gennaio 2003

I giochi on line non sono ancora un business

Dopo l'innegabile insuccesso di vendite di Sims on line, il gioco più atteso e probabilmente più costoso tra i giochi on line in circolazione, è doveroso fermarsi e fare qualche considerazione (83.000 utenti registrati in un mese, che non sono pochi, ma non sono i previsti 200.000 da Electronic Arts).
Abbiamo visto che non basta avere una base di installato e di appassionati per avere successo con il gaming on line (The Sims è seguitissimo e giocato da tutte le fascie d'età). Il gioco on line, temo, sia ancora per pochi utenti: o gli hard core gamers (i giocatori più incalliti) o per gli appassionati. Si tratta, comnuque, di nicchie e non del mercato di massa. Speriamo che le console e soprattutto i cellulari possano farci divertire on line davvero, ma a costi ragionevoli.
Una precisazione su Xbox Live richiesta da molti lettori di questo blog: se non si ha a disposizione una linea Adsl (almeno), non protete giocare. Se non avete una scheda di rete (non bastail modem Adsl Usb) non potrete giocare. Se nella vostra zona non arriva tale linea, non potrete giocare. Per cui, se la vostra zona è coperta dalla rete Adsl dovrete farvela attivare, chiedere un modem router o usare una scheda di rete per la condivisione internet e finalmente giocherete. Alla faccia del plug and play.

Sorpreso, volentieri pubblico...

Sono diventato logorroico sull'argomento, ma quelli di Cnet.com hanno scoperto che anche Microsoft è stata vittima del virus Sql Slammer. Non avevano aggiornato alcuni server.
A questo punto, non ho altro da dire al riguardo. L'articolo lo trovate qui.

La polemica sugli utenti web dei siti

Ho appena letto la classifica dei primi siti per singoli utenti in Italia e vedo che, dopo le lamentele, alcuni siti hanno avuto un occhio di riguardo...
Non commento i dati nemmeno questa volta, ma faccio una constatazione: solo un milione e seicentomila utenti hanno fatto, nel corso del mese, l'aggiornamento a Windows. E poi ci si meraviglia del diffondersi dei virus...

Sempre su Microsoft

Una delle proposte per accontentare la Comunità Europea c'è la proposta di modificare radicalmente il sistema di Passport (leggere il messaggio precedente). Le modifiche sono pensate per accontentare tutti i quindici stati membri. Ma su come varrà modificato il servizio ancora nessuna notizia. Bill Gates, in visita ecumenica in Europa (domani è a Roma per broccolare i Senatori) non ha ancora risposto a questa domanda (postagli proprio a Bruxell).

Hotmail sui cellulari

E' da qualche tempo che segnalo l'assenza di servizi intelligenti per cellulari mms e umts. In Inghilterra è stato siglato un accordo tra Microsoft (in questo caso sotto il band Msn) e Vodafone per portare sui cellulari, in modo rapido e sicuro, la posta elettronica del famoso portale Hotmail.
A parte l'accordo commerciale, mi piace sottolineare che Hotmail utilizza il servizio Passport per la connessione sicura e l'autenticazione dell'utente (anche per i pagamenti on line).
In questo modo, si è compiuto il primo passo verso l'integrazione non solo di oggetti, ma di modi di identificarsi sulla rete.


mercoledì 29 gennaio 2003

899 bloccabili (come gli 144 e 166)

Una vittoria della civiltà: i numeri telefonici a pagamento (e che cifre!) 899 sono, da pochi giorni, disinseribili effettuando una semplice telefonata al 187 di Telecom. Basta inganni che alla fine pesavano sulle tasche delle famiglie italiane. Ma mi chiedo: non era sufficiente inserire un messaggio (gratuito) con la dichiarazione dei costi delle chiamate che si stavano per effettuare?
Ci si lava la coscienza? In qualsiasi caso, torneremo sul caso Telecom Italia, con una news su ... SIP.
Stay tuned.

Si possono comprare i PC nei centri commerciali (o no)

Una domanda che sta diventando ricorrente nei messaggi che mi scrivete è se vale la pena prendere il primo scatolone di PC nei centri commerciali piuttosto che andare ad acquistare il gioiello nel proprio computer shop di fiducia.
La risposta non è semplice, ma si può semplificare. Se avete sufficienti conoscenze informatiche per capire che razza di computer è nascosto nella scatola (fuori sono tutti uguali) e che caratteristiche ha, basta essere certi di chi si occupa dell'assistenza e alla fine il servizio offerto è del tutto simile ad un normale negozio.
Se invece è il primo computer o comunque non siete sufficientemente esperti, mai e poi mai acquistatelo in un centro commerciale, perchè non avrete una persona a cui andare a rompere le scatole in caso di bisogno (il driver della scheda X, l'installazione del software Y, ...).
A voi la scelta.

Viva la posta

I miei più sinceri complimenti alle Poste Italiane per aver contratto il virus in 14.000 Postamat. Qualcuno andrà a leggere nel bilancio il costo di chi ha installato e doveva garantire il funzionamento degli apparecchi? Chi paga (oltre a chi ha fatto la coda oggi)?
Non diteci, per favore, che si tratta di un attacco sconsiderato: spegnere le macchine ed attivare la patch non è un grosso problema. Meno male che è un virus innoquo, di quelli che non cancellano i dati ma semplicemente saturano la memoria e la banda...
Se tutto ciò fosse accaduto sabato o domenica potevo accettarlo. Ma lunedì i server dovevano essere sistemati, o spenti...

martedì 28 gennaio 2003

Ancora sui virus

Visto che mi state scrivendo che ho ragione a dire di fare, almeno ogni tanto, Windows Update per evitare di avere bug e virus, pirati e quant'altro nel PC, vi segnalo che oggi si è registrata una seconda ondata di attacchi, sfruttando sempre lo stesso bug. Molti siti, quindi, sono stati oscurati o comunque inutilizzabili con la scritta di errore sql! Mi chiedo: ma gli amministratori di sistema li leggono i giornali (visto che internet non lo usano molto...)?

Vivendi: forse cede i games

Se ne parla da tempo dello scorporo del colosso Vivendi (Universal) della parte video giochi (Sierra, ...). Mi pare l'ennesimo caso ecclatante di malfunzionamento di un sistema: nel 2003 si preannuncia che il mercato dei videogiochi doppierà, in valore, il mercato del cinema. Quindi si tratta di un mercato florido ed in espansione. Eppure c'è crisi, una crisi latente che vede aziende storiche (insieme a Vivendi possiamo citare Eidos o Virgin per fare giusto un paio di nomi) impegnate a sopravvivere. Forse che sviluppare giochi costa troppo? forse che i giochi sono, troppo spesso, tutti uguali? Forse che non si è costruito un business model sostenibile? Non prendetevela, però, con la pirateria, perchè i dati a valore sono espressi in dollaroni (quelli verdi) e non in installazioni e copie pirata dei giochi.
E' curioso constatare che, alla fine, si stava meglio quando il mercato era di nicchia e non di massa e che i giochi erano dei passatempi e non dei business.

Xbox è live

Sono appena tornato dalla presentazione del servizio Xbox Live, ossia la possibilità di giocare on line con la console Microsoft. Le prime impressioni sono buone, anzi ottime, ma temo che ci siano delle barriere all'ingresso notevoli affinchè si possa diffondere.
In primo luogo bisogna avere una Xbox (è chiaro). In secondo luogo una connessione ad internet a banda larga (broadband, quindi Adsl o Fastweb). Poi bisogna avere un router o una scheda di rete su di un PC.
In pratica, per il momento l'offerta è dedicata semplicemente agli hard core gamers (i giocatori incalliti) che abitano nelle grandi città, perchè una famiglia italiana media avrà difficolta non solo ad installare il modulo Live, ma anche avere l'Adsl.
Speravo, sinceramente, di vedere che Microsoft avesse preso accordi con i principali provider per avere soluzioni chiavi in mano. Invece, con 59,99 Euro (negli Usa 49.99 dollari), un utente si porta a casa una scatola, due demo giocabili on line, un microfono e cuffia per parlare durante le partite e un anno di collegamento ai servizi e ai giochi on line. Zero connessioni prepagate, zero bundling.
Peccato.

lunedì 27 gennaio 2003

Dati e numeri di internet

Segnalo volentieri il link a Clarence, in cui Gianluca Neri espone il proprio pensiero sulla raccolta dati di internet messa a punto da Nielsen.
E' chiaro che chi effettua le rilevazioni (a campione) ha un occhio di riguardo verso chi le statistiche le ha commissionate e le acquista (questo è vero in generale e può non essere vero nel caso specifico che sto trattando), ma una riflessione sui dati è necessaria. Io, personalmente, non guardo mai i dati aggregati, ma vado a leggere le varie nicchie (in particolare il commercio elettronico). Non è possibile prendere per oro colato quanto viene scritto da Nielsen (cari pubblicitari mi sto riferendo a voi), ma è comunque una indicazione. Se tutto viene letto come classifica i dati non hanno alcun senso e alcun valore, se li si prende come tendenza, probabilmente, ma anche qui non ne sono del tutto certo, si potrebbero trarre delle conclusioni.
Il link all'articolo lo trovate qui.

Il mio pensiero sull'Open Source

Istigato da tanti messaggi (questo week-end mi sono messo in pari con la lettura), espongo, per l'ennesima volta, il mio pensiero sul software in generale.
I computer si sono diffusi grazie alla creazione di standard de facto, e la dimostrazione più evidente è che tutti quanti, più o meno, sappiamo mettere mano su di un computer, che sia PC che Mac o palmare non fa molta differenza. L'Open Source è un'iniziativa dal mio punto di vista lodevole perchè permette di risparmiare considerevolmente sui costi del software, a patto che si abbiano conoscenze molto avanzate e specifiche di programmazione. Permette anche a bravi programmatori di mettersi in mostra e quindi puntare a posti di lavoro interessanti nelle aziende software.
Questo, purtroppo, è il punto.
L'Open Source non sposta la bilancia verso il software gratuito (almeno non per tutti), ma va a erodere una fetta dei guadagni (esagerati) delle software house. Fintanto che il software gratuito rimane nei server internet, dove la comunità di utenti è decisamente attiva e vivace, non ci sono problemi. Se l'Open Source entra in altri ambiti, mi preoccupo molto, perchè adotto un programma che rischio che non venga più supportato tra qualche anno e quindi l'investimento, perchè è di questo che si tratta per un'azienda, in termini di conoscenza del programma per essere produttivi, non solo per acquistarlo ed aggiornarlo, è a rischio.
Ma dirò di più: ci sono autorevoli esempi di costi di implementazioni di soluzioni proprietarie e Open Source che dimostrano, conti economici alla mano, che non è vero che Open Source significa a basso costo: in un anno, quello che si è risparmiato sull'acquisto delle licenze si è speso in consulenze ed aggiornamenti (in alcuni casi si è addirittura speso il triplo!).
Non bisogna generalizzare, ci sono casi e casi.
Secondo me, esistono troppi consulenti, scritti con la c minuscola, che portano l'acqua al proprio multino per guadagnare di più, o comunque per garantirsi una copertura economica per lungo tempo che stanno drogando artificiosamente l'Open Source.
L'unico problema vero che vedo è che il costo delle licenze del software, a fronte di un allargamento del mercato (il PC è un prodotto di massa!), sono lievitate invece di scendere. Di solito, se produco un programma per un'azienda questa lo pagherà tantissimo, se lo faccio per dieci, se sono onesto, lo pagheranno poco più di un decimo (poi c'è l'assistenza e altri parametri che possono incidere ma non è il caso di entrare nei dettagli).
Combatto a favore dell'Open Source, in definitiva, perchè gli utenti possano aprire gli occhi e rendersi conto che c'è un mondo di opportunità da cogliere.
Ma se il software vuole continuare a progredire, come è accaduto in questi anni, i programmatori devono essere pagati e quindi il software deve, per forza, essere pagato.
E' un po' come sta accadendo su internet: prima era tutto free (gratis), ora si sta diffondendo (anche in questo caso in modo sconclusionato e un po' troppo artificioso) il fee (a pagamento).

sabato 25 gennaio 2003

La debolezza di Microsoft

A parte il fatto che il futuro di Microsoft non è roseo non è una mia congettura ma un dato di fatto rafforzato dal fatto che Microsoft ha deciso, in tempi di orso borsistico (ossia in fase di discesa dei prezzi delle azioni) di effettuare un'operazione di split delle azioni. Ma quello che preoccupa Bill Gates e la sua azienda non è tanto il fiorire di soluzioni Linux o dell'Open Source, ma il calo delle vendite del PC e la possibilità di navigare con i cellulari e le console di videogiochi. Non è un caso che l'azienda di Redmond si sia proprio interessata ai cellulari (progetto Smart Phone che ha avuto una violenta polemica con il partner Sendo) e alle console con Xbox. Ma questi investimenti costano miliardi di dollari, e più che altro hanno portato l'azienda ad occuparsi di settori in cui aveva esperienze marginali. Non è il caso di sottolineare gli errori commessi dall'azienda (basti pensare alla pubblicità televisiva di Xbox o il prezzo a marzo e il prezzo attuale), ma il problema che vorrei sottolineare è un'altro.
Se Microsoft va male, o meglio, non va bene come il solito, tutto il mercato IT (information technology) soffrirà ulteriormente. Se già oggi si vendono a fatica i PC, chissà cosa potrà accadere domani.

Silvio e Guglielmo

Sarà un incontro che avverrà a porte chiuse (purtroppo) tra Silvio Belrlusconi e Bill Gates la prossima settimana. Prima Bill (o dopo ancora non so) terrà un discorso al Senato sul vantaggio competitivo del software proprietario rispetto al software libero per la PA (pubblica amministrazione).
Il fatto più inquietante non è tanto che Bill Gates sia qui a perorare la propria causa, quanto che sia giunto in un momento in cui si stava aprendo la discussione sull'opportunità di offrire libero accesso al software Open Source per la PA.
E Il fatto che Berlusconi sia deciso a chiedere consiglio a Bill su come migliorare lo sviluppo delle nuove tecnologie mi lasci senza parole. Gates è probabilmente uno dei più grandi geni dell'epoca informatica, ma è di parte, come temo possa essere di parte Stanca (ex Ibm).
Ma studiare esempi concreti di varie nazioni (cito l'India perchè Open Source e software proprietario hanno trovato un loro modo di vivere civile ed economicamente vantaggioso per tutti) non sarebbe meglio?
Ma dimenticavo: il conflitto d'interessi in questo paese non esiste...

Internet mezza bloccata

Pare che, sfruttando un bug di Microsoft Sql, con un semplice virus informatico è stato possibile mandare in tilt internet nella giornata di oggi (e infatti si navigava a fatica).
Anche l'Fbi, attraverso il National Infrastructure Protection Center dell'Fbi si sta prodigando per comprendere quanto sta accadendo e anche siti istituzionali, come Symantec, registrano migliaia di disservizi. In Italia sono molti i siti che si sono scurati o che hanno prodotto errori.
Quando diciamo di aggiornare costantemente i programmi che state utilizzando per evitare che i bug si trasformino in perdite di tempo o in guai più seri, non lo diciamo tanto per dire che siamo bravi: in questi casi non conta la bravura, conta assicurare i servizi 24/7.

Pochi cellulari con fotocamera venduti

Sono state minori del previsto le vendite dei nuovi cellulari multimediali dotati di foto camera digitale almeno secondo Nokia.
Infatti, durante il periodo natalizio, si è assistito ad una crescita nelle vendite di cellulari di fascia bassa, mentre ci si aspettava il boom dei terminali MMS che non c'è stato, nonostante gli sforzi degli operatori e i contenuti multimediali messi a disposizione degli utenti.
Forse che vedere il TG5, il meteo o il TG1 sul cellulare (con costi significativi) non interessi a nessuno?

Guerra di console

Stiamo sviluppando una nuova console con l'intenzione di lanciarla quasi contemporaneamente a quelle concorrenti è stata la dichiarazione del presidente di Nintendo Satoru Iwata in una recente intervista.
Se avessimo lanciato il Cube contemporaneamente con la Playstation 2, oggi la situazione sarebbe molto diversa. Noi saremo pronti per una nuova battaglia già nel 2005 nonostante i nostri concorrenti abbiano annunciato che le loro console di prossima generazione non arriveranno prima del 2006 ha proseguito.
In pratica, non solo Nintendo non si arrende, ma alza i toni per la sfida della console prossima ventura. Sony e Microsoft sono avvertite.

Nuovo Internet Explorer

Microsoft sta lavorando ad una nuova edizione di Internet Explorer. Il nome in codice è IE Hard e offrirà passi in avanti concreti per la sicurezza dei dati e della navigazione sul web. Sembra che si stia pensando a certificare i siti per inibire la navigazione (su richiesta) su siti con contenuti dubbi. Inoltre, sarà per la prima volta aodttato un sistema innovativo per l'eliminazione delle finestre Pop Up pubblicitarie.
A quanto pare, non dovremo attendere molto, perchè l'uscita è attesa entro la metà di quest'anno.

venerdì 24 gennaio 2003

8 numeri di telefono nella stessa SIM

Pare che esista un Kit SIM8, una speciale scheda GSM, che una volta programmata riesce a gestire contemporaneamente fino a 8 numeri Gsm. Addirittura sembra che sia in grado di gestire differenti rubriche telefoniche. Ad un costo di 60 euro, Telcom Instrument offre quello che è più di un sogno per molti utenti italiani.
Il kit completo può: per leggere le informazioni, editare rubriche, messaggi etc... e scrivere. E' composto da un programmatore UNIPRO FP8, una scheda SIM, un disco e da un supporto FPR50.
Il prodotto è reperibile a questo link, ma consigliamo l'uso agli esperti di informatica ed elettronica.


Virus pericoloso

Se ricevete un messaggio di questo tipo
Fw: Sit back and be surprised.
non apritelo, o meglio, consigliamo di inserire questa stringa nelle regole di posta elettronica ed eliminarlo dal server.
Di regola, lo ricordiamo, conviene cancellare immediatamente i messaggi di posta in inglese, anche se arrivano da persona fidata, se normalmente non vi scrive in inglese.
Il virus è tra i più pericolosi perchè aggira molte delle protezioni dell'antivirus (comunque ricordate di aggiornarlo).
L'allegato MathMagic.scr, una volta installato, manda in crash il computer e viene richiesto il riavvio. A quel punto il virus è operativo e si rigenera.

"Attenti, il computer può spiarvi anche se spento"

Un conduttore radiofonico sostiene di essere stato spiato attraverso il PC. Addirittura quando era spento!
Servizi sui quotidiani (il titolo è tratto dal messaggero) e incredibili dichiarazioni filmate (anche al seguitissimo TG5 delle 20) hanno posto un problema che davvero esiste (è possibile lasciare delle porte aperte ad hacker) ma anche tanto divertimento tra gli informatici (e basta sconoscere un minimo di elettronica ed avere un po' di buon senso, il cervello attivato non è necessario).
Procediamo per ordine: scaricando software (più o meno pirata non ha importanza, ciò che conta è che la provenienza non sia dubbia), è possibile che venga installato nel PC un programma che diventi una porta di accesso per malintenzionati. Una volta gli hacker procedevano nella ricerca di informazioni personali base (il numero della carta di credito), oggi è possibile addirittura impossessarsi della webcam e del microfono per origliare cosa accade intorno al computer.
Ma che il software (ebbene si tratta sempre di un programma) funzioni a computer spento non solo non è possibile! Se non passa la corrente elettrica, il disco fisso non parte, quindi non si attiva nemmeno la scheda video e la webcam, i cui controlli sono proprio nel disco fisso. é come se dicessimo che abbiamo visto il nostro orologio privo di batteria girare!
Insomma: il problema delle connessioni indesiderate esiste (è necessario un buon antivirus, un firewall e anche un software di controllo sulla pubblicità di alcuni programmi), ma non è la fine del mondo. Certamente che se milioni di italiani hanno scaricato software di connessione a pagamento (e a che cifre) per suonerie di cellulari, senza rendersi conto di ciò che accadeva, per gli hacker seminare quanche software maligno è un gioco da ragazzi.
Navigate gente, navigate. Ma fatelo sicuri (purtroppo non è pubblicità progresso).
La morale di questa vicenda è questa: si diffonde la connessione Adsl in Italia e ci si scopre vulnerabili. Essere always on (sempre connessi) ha un prezzo da pagare. La sicurezza è una cosa seria.

giovedì 23 gennaio 2003

Amd e il sondaggio rivoluzionario

“Breakout Perfomance Survey” è un sondaggio online che permette ai votanti di scegliere fra 64 avvenimenti rivoluzionari nelle categorie degli sport, dell’arte e intrattenimento, della scienza e della tecnologia. La partecipazione è gratuita e in palio ci sono 64 premi in palio (a sorteggio) e di un super premio: un sistema basato sul futuro processore AMD Athlon 64.
In pratica, è tutto improntato sul numero 64, che rappresenta anche il numero di bit del processore di prossima genarazione di Amd che vedrà la luce tra qualche mese.
Il vantaggio di questo processore è di essere compatibile al 100% con le applicazioni scritte a 32 bit (tutti i programmi e giochi che stiamo usando ora) e si avvantaggerà notevolmente negli applicativi scritti con codice a 64 bit. Non si tratta di un'emulazione delle applicazioni a 32 bit, ma della possibilità di eseguire in modo 32 bit applicazioni 32 bit e di eseguire a 64 bit le applicazioni a 64 bit senza perdere tempo in fastidiosi ricalcoli. Torneremo presto sul tema.
Per partecipare al sondaggio clicca qui.

mercoledì 22 gennaio 2003

Lirva, o Avril Lavigne, un virus minaccioso


E' sicuramente il virus più diffuso attualmente. Arriva per posta elettronica spesso da una persona nota, inconsapevole della cosa, ed ha un soggetto e degli allegati variabili (in alcuni casi, cita la cantante Avril Lavigne). Se non abbiamo un sistema aggiornato con il servizio Windows Update di Microsoft, può entrare in azione senza nemmeno eseguire uno dei file allegati. Inoltre si diffonde nei sistemi di file sharing Kazaa, Icq e Irc, nonché nelle reti locali. Esiste in almeno tre varianti leggermente diverse e può disattivare antivirus e firewall presenti nel sistema. Inoltre, può inviare informazioni riservate, reperite nel disco fisso, agli autori del virus. Infine, invia una copia di se stesso a tutti gli indirizzi di posta elettronica trovati nella Rubrica di Windows e nei messaggi di posta elettronica che abbiamo su disco. Come sempre, per evitarlo è necessario tenere aggiornato Windows contro i problem idi protezione degli applicativi come Outlook e Outlook Express, evitare in ogni caso di aprire file allegati eseguibili o con macroistruzioni (ovvero, che terminano nel nome con .Exe, .Com, .Doc, .Tpl, .Dot, .Msi e simili) provenienti anche da persone note e usare soprattutto un buon antivirus regolarmente aggiornato via Internet che verifichi la posta in arrivo.

Verificate la sicurezza del vostro PC



Volete sapere se il vostro sistema è sicuro contro gli attacchi degli hacker mentre navigate in Internet? Potete provare un efficiente sistema di verifica online, del tutto gratuito, sul sito di Sygate. Se non usate un firewall, non spaventatevi di quanti possibili porte di entrata hanno gli hacker sul vostro sistema!

martedì 21 gennaio 2003

Un ripulitore per il registro di Windows

Un ottimo programma, jv16 PowerTools, è stato appena rilasciato in una nuova versione. Permette di poter analizzare il registry di Windows in modo molto approfondito. Si tratta del successore del famosissimo RegCleaner e consigliamo a tutti lo scaricamento da questo link.

Console di giochi trasformati in punti di divertimento a 360 gradi

Il presidente di Sony, Kunitake Ando, e Bill Gates nel loro discorso al CES, una delle più importanti fiere per l'intrattenimento al mondo, hanno incentrato i propri discorsisu come strasformare le console di videogiochi in stazioni multimediali. In pratica, trasformare delle semplici macchine da gioco in dispositivi di streaming per video, immagini e musica.
E' chiaro che entrambe le aziende ambiscono al controllo dei diritti d'autore (con una forte propensione da parte di Sony che controlla già cinema e musica), ma di fatto sia PS2 che Xbox svolgono già parte di questo compito perchè, più o meno direttamente, riproducono film Dvd.
Probabilmente, però, mancano ancora delle infrastrutture per svolgere appieno questo compito, sia sul lato server sia sul lato della velocità di connessione ad internet.

Sconti per i PC dei sedicenni

Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le tecnologie, ha deciso di avviare una campagna di sconto dai 100 ai 150 euro per l'acquisto di un pc a chi compie 16 anni nel 2003. Sono coinvolti, nell'iniziativa, oltre 500.000 ragazzi, ma purtroppo è necessaria l'approvazione del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Le modalità sambrano queste: verrà inviata una lettera dal Ministero dell'Interno con un codice personale che servirà come buono d'acquisto da mostrare al negoziante dopo la registrazione su internet o la chiamata ad un call center.
Finalmente si tratta di un'iniziativa lodevole e di spessore: non tutti i sedicenni potranno permettersi comunque un PC, ma con lo sconto per il computer e l'agevolazione per la banda larga finalmente il nostro stato si sta muovendo. Probabilmente non basta, ma è già qualcosa.

E che i provider internet paghino le major discografiche!

La soluzione "più intelligente" contro la pirateria musicale su Internet pare essere quella di costringere i provider a pagare una tassa alle etichette discografiche. Quanto pagare? Semplicemente un tot per ogni collegamento a siti come Kazaa e Morpheus, da cui si può scaricare musica gratis.

Se questo è il modo in cui si possa ritenere, nel 2003, di affrontare un problema più grande e scottante come quello della pirateria e, in generale, del diritto d'autore, a questo punto non solo si rischia di cadere nel ridicolo ma di alimentare i modi per continuare nella frode.
Se è eticamente sostenibile il prezzo dei dischi, se è eticamente sostenibile la tassa sui supporti vergini (in pratica un balzello da pagare alle major per ogni cd o cassetta vergine), a questo punto è eticamente sostenibile una tassa sulla navigazione. Ma si tratta di spostare più in là una barriera, che come sempre può essere saltata o aggirata.

lunedì 20 gennaio 2003

Software contro la musica gratuita in Rete

"Contro la musica gratuita in Rete è in arrivo un nuovo software, che permette alle etichette discografiche di controllare le copie illegali dei cd. Al Midem, il convegno francese dell’industria musicale, Microsoft ha presentato il suo Windows Media data session toolkit, un nuovo programma, accolto con molta soddisfazione dalle principali multinazionali del disco, come Emi e Universal. Il software permette ai discografici di inserire le canzoni in un cd, su vari livelli; uno di essi permette di ascoltarle sullo stereo o sul computer. Il livello pc, invece, inserito in formato digitale sullo stesso disco, può essere modificato dal produttore, che in questo modo può impedire di copiare le canzoni su un altro supporto."

Sarà l'ennesimo tentativo di imbrigliare la musica e costringere anche i navigatori a pagarla. Siamo certi che, volenti o nolenti, gli hacker troveranno presto il modo di neutralizzare anche questo sistema.

sabato 18 gennaio 2003

Sempre più virus nelle email e sempre più "bufale".


Nel 2002 un'e-mail su 215 conteneva virus.
Nel 2001 una ogni 398.
Questi dati, insieme al crescere dello spamming (messaggi di posta pubblicitari o comunque indesiderati), mostrano inequivocabilmente che i computer sono usati di più e male (basta non aggiornare i dati di un programma antivirus, ma il 30% degli utenti non ne possiede nemmeno uno!).
Oltre a questo, che è un vero e proprio problema, si aggiungono le "bufale", storielle e piccoli scherzetti (hoax in inglese) su genitori alla ricerca di fondi per bambini malati, ricerche di midollo e via di seguito. Non metto in dubbio che si possa trattare di messaggi veri e di necessità reali: ma questi messaggi diventano su internet delle vere e proprie catene e si propagano per lungo tempo. Basterebbe fornire una data nel corpo del testo (ma è troppo intelligente).
E poi la pletora di messaggi sui virus finti: un'esagerazione che crea allarmismo (non è inutile perchè magari qualcuno si ricorda di scaricare l'aggiornamento dell'antivirus). Basta fare un salto su qualche sito per rendersi conto che si tratta di balle. www.google.com e digitare il nome del "fantomatico" virus, o un salto su www.symantec.it, www.mcafee.com e www.pandasoftware.it.

Si naviga di più, si naviga meglio e soprattutto si sfrutta il web per quello che è.


Un dato interessante è emerso dai dati Nielsen NetRatings, che monitorizza la navigazione internet in Italia.
In crescita i siti di commercio elettronico (Kelkoo +34% Giacomellisport.com +31%, Unieuro +26%, Mediaworld + 25% ed Ebay +24%, segno che internet è entrata nelle "tasche" degli italiani.
In crescita le sessioni di navigazione mensili (una ogni due giorni) e la quantità di domini visitati è cresciuta da 45 a 48.
Oltre a questo, dobbiamo segnalare che il numero di navogatori è stato inferiore, per la prima volta, dei mesi precedenti. Ma c'è sempre da fare la distinzione tra utenti e login di accesso (ogni utente potrebbe, ad esempio, avere login separate tra casa e ufficio o più connessioni a casa).
Il tempo di navigazione e il numero di pagine complessive visitate hanno avuto la medesimo performance: +8% (più di otto ore e più di 600 pagine).