lunedì 22 febbraio 2010

Non so se avevate già intercettato il cambiamento, vi lascio qualche dato relativo ai social network usati da "cellulari".
La pubblicità ormai mette sempre in evidenza un'icona di facebook, e ora capirete il motivo.
Secondo quanto riporta Ruder Finn, gli americani utilizzano i social network tre ore al giorno da cellulare.
Vi lascio i dati, il link al report è sopra.
- 91% of mobile phone users go online to socialize compared to only 79% of traditional desktop users.

- Mobile phone users are 1.6 times more likely to manage finances compared to traditional desktop users (62% versus 39%).
- Mobile phone users are 1.4 times more likely than traditional desktop users to rally support for a cause (67% versus 47%).

martedì 16 febbraio 2010

Sai dove va l'elettronica di consumo?

Ci sono cose in questo mondo dell'elettronica di consumo che fatico a digerire.
Farò un esempio, ma non per questo intendo prendere una posizione.
Microsoft ha presentato il nuovo sistema operativo per i cellulari. Bello e moderno, ma...
Oggi il mercato può attendere 10 mesi prima di averlo tra le mani?
L'estetica è l'essenza o ha senso la tecnologia che ci sta sotto?
L'interfaccia grafica è un fattore differenziante o si può clonare facilmente?
C'è differenza tra un iPhone e un clone cinese?
La ricerca del gadget più moderno ha ancora un mercato?
L'obloselescenza dei prodotti può proseguire a questo ritmo?
Urgono risposte.

lunedì 15 febbraio 2010

News catalane

Da Barcellona giungono ogni minuto notizie succose sugli smartphone.
E' inutile soffermarsi sui singoli annunci, piuttosto è bene capire che gli utenti vogliono prodotti potenti e versatili.
Una nota sola, per il momento: flash è fuori da iPhone e Windows Mobile 7 (forse), ma dentro e alla grande in android, anche come applicazioni Air.

venerdì 12 febbraio 2010

La reattività di Google

Google mi ha impressionato. Infatti, l'azienda ha immediatamente
risposto alle critiche degli utenti, preoccupati per la privacy dei
propri contatti.
L'azienda ha inserito una serie di elementi che permettono un maggiore
controllo dei dati che sono reperibili da Buzz, con modifiche
certamente efficaci.
Google ha dimostrato, quindi, grande attenzione al problema e non ha
commentato la cosa, ha agito.
Mi pareva doveroso segnalarlo. Da oggi potrò usare Buzz a mente
serena, sapendo di poter bloccare l'accesso ai miei dati (una voce nel
profilo, un bottone a fianco di ogni persona che "segue").

giovedì 11 febbraio 2010

Pensieri (brutti) su Google

Siccome Buzz è l'argomento del momento e siccome è uscito questo alert, forse è bene fare qualche considerazione più ampia.
Google non ha il benché minimo rispetto della privacy del propri utenti, perché se un servizio di default permette a tutti di vedere i tuoi contatti più frequenti non rispetta minimamente l'utente.
Può andare bene il fatto che se usiamo Analytics in un sito cediamo le informazioni a Google e quindi, se si accorge che abbiamo visitato un sito di auto confederato in Analytics ci proponga pubblicità mirata su GMail.
In fondo è quasi un servizio che ci offre, ma non ha la certezza di chi siamo.
Invece in Buzz permette di leggere i dati personali, soprattutto conoscere i nostri contatti più frequenti.
Così non va.
Se lo avesse fatto Microsoft o IBM crollava il mondo!

mercoledì 10 febbraio 2010

Prime impressioni su Buzz

Mi aspettavo da tempo qualche Google sul tema social.
Me l'aspettavo, però, in direzione di Wave, non in qualche cosa
all'interno di GMail.
Mi ha sorpreso un po', perché se è vero che GMail rappresenta un
ottimo hub di informazioni e di vita quotidiana per tantissime
persone, è anche vero che realizzare una sorta di FriendFeed sulla
casella di posta elettronica non sia una trovata geniale. Ma è tutto
da provare e credo che, come in questo momento, sia il mobile il vero
driver di Buzz.
Cosa mi piace: la semplicità.
Cosa non mi piace: per ora il fatto che mi chieda di localizzarmi.
Cosa vorrei capire? Prima di tutto non è una vera risposta a Twitter e
soprattutto a Facebook, piuttosto, come già detto, una proposta
alternativa ai servizi FriendFeed like.
Mi pare di capire che nella mia rete ci finiscano i miei amici con cui
scambio maggiormente email, per cui rischio che la rilevanza sia
dettata da una "frequentazione" piuttosto che dalla comunanza di
interesse e questo lo giudicherei un limite.
Mi pare scontato dire che l'integrazione con Android sia notevole,
tanto da poter inserire un proprio stato anche con la voce. Su iPhone
e iPod funziona già, su Windows Mobile con Opera come browser si
inceppa...
Sulle caselle GMail sta iniziando ad arrivare il bottone Buzz, a
qualcuno è arrivato, gli altri dovranno attendere qualche giorno.
http://buzz.google.com

martedì 9 febbraio 2010

I colori degli smartphone

Molti di noi utilizzano gli smartphone non solo per la posta, non solo
per i documenti, ma anche per ascoltare la musica e vedere foto e
film.
C'è qualche cosa che mi sta colpendo: la resa cromatica.
Tutti i produttori, e dico tutti, sono alla rincorsa della
brillantezza dei colori, del contrasto e della velocità di disegno
dell'immagine.
Risultati apparentemente ottimi e interessanti, ma c'è un ma.
Provate a guardare una foto in bianco e nero.
Lì si vede la qualità degli schermi.
E quasi tutti vengono "distrutti" dall'iPhone.
Curioso, no? Soprattutto perché sulla carta non è il migliore, ma il
grigio è un grigio, non un azzurro stinto.

lunedì 8 febbraio 2010

Windows, Android e i marketplace

Qualche tempo fa discutevo del fatto che Windows Mobile 6.5 fosse il
miglior sistema operativo per cellulari in circolazione.
Android ha fatto un buon lavoro e ha certamente colmato il gap.
Microsoft si sta muovendo molto lentamente, troppo per un mercato così
dinamico, tanto che sui sistemi operativi per cellulari si sta
scatenando una discreta battaglia, da una parte i tradizionali
Symbian, Windows e Rim, dall'altra Apple, Android, Linux e quelli
propietari dei vari costruttori.
Una battaglia nella battaglia, perché significa per gli utenti
continui cambiamenti, applicazioni non compatibili e così via.
In nome dei marketplace si sta forse sacrificando l'utente.
Ma non era quello che ci metteva i soldi, quelli veri?

venerdì 5 febbraio 2010

400 milioni di utenti Facebook

Ogni tanto è bene fermarsi e riflettere sui numeri.
Facebook ha appena dichiarato che ha raggiunto 400 milioni di iscritti.
In Italia sono oltre 14 milioni su poco più di 22 milioni di utenti
internet attivi.
Per la precisione, gli utenti italiani di Facebook sono 14.255.160
(che vivono in Italia, quindi realisticamente di più visto che molti
hanno come residenza il Texas).
Per internet, 31,5 milioni gli utenti italiani che hanno un accesso a
internet, 22,3 milioni gli utenti attivi nel mese, 10,4 milioni gli
utenti attivi nel giorno medio, per 1 ora e 37 minuti di tempo speso e
174 pagine viste per persona nel giorno medio.

mercoledì 3 febbraio 2010

La grande sfida

Tra qualche anno qualsiasi contenuto sarà scaricabile dalla rete in
pochi secondi.
Questa è la legge della banda larga.
Mi pare che qualcuno si stia attrezzando.