venerdì 29 ottobre 2010

Windows Phone 7 preso a calci

Non si può certo dire che il mercato delle telefonia non sia in grande fermento. Arrivano i Windows Phone 7 e arriva il nuovo Torch di Blackberry e la gente si interroga su cosa si possa fare davvero con uno smartphone.
Chiaramente Vodafone ha intenzione di sfruttare il proprio testimonial per i telefoni, ma vedere Totti prendere a calci un nuovo modello non è una gran pubblicità.
A parte la facile battuta, è chiaro che internet mobile sta cambiando le regole del gioco per gli operatori, meno soldi facili da SMS e più lavoro per tenerli agganciati attraverso internet.
Un'evoluzione della domanda o un'evoluzione dell'offerta è la domanda che mi sento ripetere più spesso.
La risposta è duplice: gli operatori spingono da una parte, ma gli utenti si sono evoluti moltissimo e Facebook e Twitter, ma anche Foursquare vanno in direzione mobile, le ricerche in tasca sono una comodità e le mappe nel cellulare connesso ad internet fanno risparmiare un gadget.
Insomma, si parlava di convergenza tanto tempo fa, oggi che se ne vedono i frutti ci si sta dimenticando dell'ABC.
Curioso.
Lascio il video di Totti che palleggia con un Windows Phone 7.
Poteva sembrare verosimile, se non componesse il numero...

martedì 26 ottobre 2010

Windows Phone, Apple e ...

All'uscita di Windows Phone 7 molti critici notavano l'assenza di una connessione ai Mac e la cosa, francamente, ha fatto rumore.
Ma l'unico cellulare con dentro Microsoft è in vendita nei negozi (ma trovarlo non è così semplice) solo dalla fine della scorsa settimana.
Nel frattempo Microsoft ha fatto uscire in beta il software per connettere i cellulari ai Mac.
Quindi, le chiacchiere starebbero a zero, se nonché c'è una differenza rispetto all'uscita dell'iPhone.
Infatti, Apple aveva bisogno della versione di iTunes per diffondere il "verbo" nel mondo degli utenti PC, mentre difficilmente Windows Phone 7 può sfondare nel mondo Apple.
Di certo i primi acquirenti Windows Phone verranno dal mondo PC, questo è poco ma è sicuro.
C'è un'altra differenza: Apple il cellulare lo costruiva, Microsoft non li fabbrica...
Sembra quasi che la richiesta di connessione ai Mac sia un'esigenza di chi crea i prodotti, non tanto di Microsoft.
L'iPhone 4, per altro, sta attraversando una fase travagliata e per il momento i prodotti che montano Android ne stanno aprofittando, mentre Microsoft si prepara per una gara di mezzofondo.
I prezzi dei terminali, diciamo la verità, stanno aiutanto Android, mentre il "market delle applicazioni" è tutto a favore di Apple.
Nel frattempo arriva anche un outsider nel segmento degli smartphone costosi e promettenti: BlackBerry Torch.
Non so perché, ma la sensazione è che tutti stiano cercando di accapparrarsi la fetta interessante degli smartphone aziendali. E la sicurezza, inutile dirlo, in quel segmento la fa da padrona.
Non mi pare un caso la scoperta di una falla nell'iPhone proprio questa settimana... ma magari mi sto sbagliando.

lunedì 25 ottobre 2010

Murdock si crede superman

C'è una serie di cose che nel mondo dell'editoria e del giornalismo mi lasciano molto perplesso in questo momento, e non sono in questo momento.
Siccome si crede che siamo di fronte a una rivoluzione, quando su 6 miliardi di esseri umani ci sono meno di 5 milioni dotati di iPad, le idee bizzarre sono talmente tante che è difficile persino tenerne il conto.
Ogni giornale che va su iPad si autodefinisce super innovativo e il migliore mai presentato, con tanto di coro al seguito.
Va bene, ci siamo abituati (e ormai sorridiamo!).
Ma la palma di cazzata della settimana va assegnata a quel genio di Murdock che voleva chiamare il proprio quotidiano online Daily Planet.
Vi dice niente questo nome?
Non vi ricorda Superman?
Allora lo chiamerà The Daily.
Quando si ha una visione e si ha l'originalità si può essere la guida dell'editoria, il faro illumunante.

venerdì 22 ottobre 2010

Confusi e felici

C'è tutta una pletora di espertoni tecnologici che vive in un mondo tutto loro. Di solito non mi soffermo a commentare questi fantastici guru perché non vale la pena, in genere, e perché mi rendo conto che una cantonata o una giornata storta può capitare a chiunque (a me capita).
Capisco anche che per tirare a campare devono inventarsi qualcosa, per cui non infierisco.
Non lo farò nemmeno questa volta, ma credo che ci sia bisogno di mettere qualche puntino sulle i.
La presentazione del nuovo MacBook Air (incredibile,non si chiama Mac Air, e qui si poteva fare un taglia e incolla senza introdurre errori) ha scatenato sul web una serie di considerazioni davvero divertenti, che meritano la mia attenzione per cercare di evitare che ci sia una disinformazione organizzata.
MacBook Air, nella versione più piccola, può aver tratto in inganno i meno attenti, di certo non i meno esperti. Infatti, assomiglia a un netbook nelle dimensioni, ma nnon ha nient'altro di un netbook.
Potenza di calcolo, sistema operativo certamente non in versione ridotta, memoria e via di seguito non lo rendono un netbook. Inoltre, se a tutto ciò non bastasse, ci sarebbe il prezzo a dire che non è un netbook!
MacBook Air, quindi, non è un netbook: chiaro?
Possiamo disquisire su cosa si possa fare con un MacBook Air o perché preferirlo a un MacBook tradizionale, ma non confrontiamolo con prodotti di un'altro genere, non solo per sistema operativo.
Ebbene, ieri sul web cosa avete letto del MacBook Air? vi lascio la pagina ufficiale del sito Apple, così da farvi un'idea da soli.
 

mercoledì 20 ottobre 2010

Microsoft e l'all-in

Ieri Microsoft ha presentato la sua offerta sulla nuvola. Al di là dei prezzi e dell'offerta, che è tutta da discutere per il semplice fatto che i prezzi annunciati si incastreranno in una scala sconti, che ci saranno offerte PMI comprendenti connettività da parte degli operatori (Telecom Italia è stata annunciata negli USA ma non era nelle slide italiane) e per altri motivi, mi preme sottolineare un punto fondamentale.
Microsoft con Office365 punta tutto sulla nuvola, nel senso che le aziende che oggi hanno le versioni di Exchange e Sharepoint nei propri server, oltre a Office installato nei computer, potranno optare per portarlo nella nuvola (ovvio), ma anche di pagare la stessa cifra per la situazione esattamente come quella attuale. Quindi, da una spesa per licenza a una spesa per utilizzo, con tanto di canone mensile.
Una rivoluzione per altro già in atto con BPOS, che altro non era che la versione attuale di Office365, ma che cambierà il rapporto con le applicazioni sui computer per sempre. Da un costo di possesso a un costo per utilizzo, con tutto ciò che riguarda anche dal punto di vista economico-finanziario un ammortamento o un noleggio di un servizio.
Microsoft crede così tanto in questo progetto che ha investito oltre due miliardi di dollari per i data center e ora deve convincere i propri partner che il modello di business deve cambiare.
Infatti, pagare la licenza è fastidioso, pagare per l'utilizzo può essere conveniente.
Non stento a credere che le grandi imprese ne possano beneficiare istantaneamente, ma credo che questo genere di offerta sia particolarmente gradita alle PMI, che possono crescere senza preoccuparsi troppo dell'IT se non dell'hardware.
Mettere in piedi, per esempio, una catena di negozi tutti connessi online prevede costi ridotti e certi, nel senso che se il negozio non funziona si chiude il contratto e fine della trasmissione.
Ovviamente questi servizi vanno testati (c'è una trial di 30 giorni all'indirizzo http://office365.com), ma il vantaggio per le imprese è evidente, basta in sostanza un browser o uno smartphone per avere tutto (posta, sito web, calendario, condivisione dei documenti, sistemi per crearli e modificarli, non ultima la unified communication) a portata di mano.
Le aziende sono pronte a questa sfida? 

martedì 19 ottobre 2010

Qualche considerazione sui dati di Apple

Mi è stato chiesto più volte questa mattina di parlare di Apple, sia
come conoscitore del mercato in cui opera, sia come "esperto"
economico.
A tutti ho risposto più o meno la stessa cosa.
I dati sono interessanti, la trimestrale è stata eccezionale, effetto
iPhone 4 nonostante tutti i i problemi che ha avuto!
Se guardiamo il fatturato, parliamo di 20 miliardi di dollari contro
12 dello stesso trimestre di un anno fa.
Ma se l'iPhone vola, l'iPad arranca paurosamente, tanto da lasciar
scappare una frase sibillina di Steve Jobs sul modello a 7 pollici che
non ci sarà mai. Prima di fare come molti che hanno parlato di
insuccesso, è bene chiarire che l'iPad in questo trimestre ha
fatturato 4,2 miliardi di dollari, nello scorso 3,3.
Se questo è un insuccesso, ditemelo che auguro insuccessi simili a tutti!
Detto questo, il flop di iPad si chiama iBooks, prima di ogni altra
cosa, dopo di che il numero di abbonati ai giornali elettronici che
non ha mantenuto le aspettative.
Quindi, paradossalmente, ha margini di crescita nei servizi ancora enormi!
Qualcuno scrive in chiaroscuro, più che altro perché il dividendo
atteso per azione sarà inferiore ai 5 dollari, ma, lo ripeto, se
questo è un insuccesso cosa dovremmo dire guardando i risultati di
altre aziende ICT?

venerdì 15 ottobre 2010

Windows 7? no, 1!

Non so quanti se lo ricordino. All'epoca non era nato ancora PC Windows, mi occupavo principalmente di Amiga, ma l'informatica moderna e l'uso dei computer in modo pervasivo è partito davvero da qui.
Lo dico perché è quasi un anno che ufficialmente c'è Windows 7 e mi pareva carino, invece di tirare le somme sul sistema operativo che è stato capace di "uccidere" Windows XP, dare uno sguardo al passato.
Trovo che vi siano grandi analogie con gli smarphone di oggi, non trovate?


PS Ma perché Microsoft organizza serate in concomitanza di Real-Milan?, ma soprattutto, perché Real-Milan si gioca sempre sotto Smau? Mistero!!!

giovedì 14 ottobre 2010

I computer americani

Leggendo dell'annuncio del nuovo sistema operativo di Apple, mi sono incuriosito e sono andato a vedere i dati relativi ai computer venduti negli USA.
Ebbene, oltre al sorpasso di HP nei confronti di Dell, c'è da sottolineare il fatto che il terzo posto è ora occupato da Apple, che ha superato Acer.
Se i primi due si contendono il 50% del mercato, i terzi e quarti lottano per una quota di poco superiore al 10% ciascuno.
Apple in crescita con i Mac, quindi, ha intenzione di cavalcare l'onda proponendo un ulteriore "balzo da leone" nell'usabilità.
Ovviamente, Microsoft ottiene poco meno del 90% del mercato, ma è da sottolineare che non troppo tempo fa era quasi il 95%: Apple ha raddoppiato la quota di mercato con i Mac.
Nonostante Windows 7.
 
PS i computer venduti oggi con XP fanno tenerezza!

mercoledì 13 ottobre 2010

Telefonismi nordici

Mentre Microsoft presentava ufficialmente Windows Phone 7, sul quale mi pronuncerò solo dopo una accurata prova, Nokia pare essere in caduta libera nelle quote di mercato in India.
Lo dice IDC e lo riporta The Economic Times e francamente non stento a crederlo.
A meno che non si usi un 3110 e solo per telefonare e messaggiare, Nokia è fuori da qualsiasi mercato di cellulari di pregio.
Ha il vantaggio di avere un menu molto riconoscibile da parte degli utenti, ma ormai quando si prende in mano un cellulare Nokia si ha la sensazione di usare un telefono a gettoni.
Anche N8, per esempio, pur avendo design e qualche eccellenza, sembra troppo antico paragonato a smartphone di pari categoria, persino con i "Bada" di Samsung il confronto è avvincente.
N97, poi, è stato un flop, pur avendo tutte le carte in regola per competere, perché tecnologicamente dietro agli altri smartphone. Con N8 non hanno voluto correre il rischio, ma l'adeguamento di Symbian non è sufficiente a supportare le richieste degli utenti smartphone, oggi molto sofisticati.
Da quanto tempo Nokia non produce un entry level significativo?
Probabilmente C7, oltre a qualche modello E, potrebbe invertire la rotta, ma non è un caso se i produttori domestici indiani stanno prendendo il sopravvento su Nokia,perché nella fascia bassa l'appeal è ormai pari a zero!
E ho detto indiani, non coreani, americani o giapponesi. Prodotti che qui nemmeno vediamo!
Ad onore del vero, la market share mondiale di Nokia è aumentata nel corso del secondo trimestre del 2010, con una crescita in percentuale a due cifre, dell'11.6%.
Nel frattempo Apple è calata del 4% (13.9% sul totale). Per intenderci, Nokia ha venduto 24mio di unità, Apple 8.4mio nel secondo trimestre, RIM, il secondo player mondiale, 11.2 mio.
Nokia cede qualcosa, ma vende sempre per oltre un terzo del mercato mondiale e, come detto, cresce.

lunedì 11 ottobre 2010

Appunti sparsi

Non avendo molto tempo a disposizione per questo blog, vorrei lasciare alcuni appunti su ciò che accade nel mondo della tecnologia.
Prima di tutto, oggi è il giorno di Windows Phone 7, che sta destando curiosità e interesse.
Google ha mostrato le prime auto che si guidano da sole in modo automatico, dichiarando che per un progetto vero serviranno ancora 7 anni ma che i prototipi funzionano già bene. Non solo ricerca e non solo informazioni dai cellulari sui clienti, ma una frossa diversificazione del business, verso la robotica che è un'industria sempre interessante e dal futuro ancora roseo.
Facebook, con i nuovi gruppi, ha capito che deve fare qualcosa per cercare di mettere dei paletti alle informazioni degli utenti sul web. Dimostra dinamicità ma soprattutto grande capacità di ascoltare i bisogni dei suoi amici.
L'editoria ha visto nascere il progetto di Paolo Madron in rete: sembra quasi che la montagna abbia partorito un topolino, visti gli investimenti dichiarati, ma auguriamo al progetto Lettera 43 ogni bene, anche se ricorda vagamente, ma forse troppo, il Post di Luca Sofri.
Ultimo appunto. Mi chiedono sempre più spesso di parlare di quanti pochi utenti abbia Twitter in Italia: come si fa a commentare una cosa del genere in modo serio se l'argomento della domanda è pretestuoso e difficilmente chi pone la domanda ha un'intuizione durante la risposta?

mercoledì 6 ottobre 2010

Windows Phone 7 è alle porte

L'argomento del periodo è Windows Phone 7, non c'è che dire.
Nelle mie rare apparizioni in giro, vengo sommerso da domande sul sistema operativo o da qualcuno che mi vuole mostrare l'applicazione che ha realizzato.
Premesso che Microsoft non mi ha ancora fatto provare il prodotto (!), tutto quello che dirò è frutto di piccoli test effettuati con i cellulari di partner vari, quindi lo strafalcione e soprattutto il cambiamento d'opinione è possibile.
Premesso anche che alcuni modelli di cellulari coreani non li ho mai ufficialmente visti e dei quali non si può fare menzione, l'hardware mi pare estremamente carrozzato.
La prima considerazione, quindi, riguarda il posizionamento di partenza: smartphone di fascia alta, quindi prezzo sopra i 500 euro.
La seconda considerazione riguarda la navigazione web: è come un computer, apre si siti anche complessi e li mostra a schermo intero. E' un vantaggio? Non ho testato a fondo flash e silverlight per cui non mi pronuncio.
La terza è la navigazione tra i menu e all'interno dell'applicazione. Aver pensato a interfacce che scorrono in senso orizzontale e verticale permette di non perdersi nei meandri delle informazioni ed è piacevole muoversi.
Il menu principale, poi, non ha nulla a che vedere con le versioni passate, veloce e molto intuitivo, un passo in avanti per l'intera industry. Va messo alla prova nel caso un utente si scarichi tante applicazioni.
Ultima considerazione: programmare apps. Credo che Microsoft abbia puntato su due aspetti: da una parte l'integrazione con il proprio passato e con i propri sviluppatori e partner, l'altra strizzando l'occhio ai delusi da Symbian, perché molti sono passati a Nokia QT e ne sono rimasti scottati e cercavano qualcosa di meglio. In fondo, sviluppare per Windows Phone non è più complicato che per Android o per iOS.
Chiudo qui, per il momento, in attesa di toccare con mano il prodotto (chi ha orecchie per intendere intenda).

martedì 5 ottobre 2010


Se Surface è stato un buon progetto ma per pochi, c'è da riconoscere che ha dimostrato che l'interattività con gli schermi può spingersi molto in là senza sfondare verso un'interazione alla Minority Report.
I laboratorindinricerca Microsoft si sono spinti ancora più in là utilizzando la proiezione al posto di uno schermo touch. In questa maniera l'interazione risulta essere più completa e coinvolge le tre dimensioni.
Per ora si sono dedicati alla didattica, ma il futuro appartiene a questa tecnologia, non c'è che dire.

lunedì 4 ottobre 2010

Windows Live: applicazioni tutte nuove

In molti mi avete scritto per avere un parere sulle nuove applicazioni
Windows Live, a partire da Messenger e Hotmail.
Le ho scaricate giovedì sera e le ho testate.
Parto da Messenger. Il fatto che sia diventato di fatto un connettore
unico per parlare con gli amici, sia su Messenger sia, per esempio,
nella chat di Facebook mi pare una buona idea.
E' possibile tenere traccia di quello che accade nei social network e
al tempo stesso continuare a restare in contatto con i propri amici.
Mi piace molto l'idea che Messenger resti un sistema di comunicazione
personale, ma che sia integrato con tutti gli altri, perché di solito
su Messenger si chatta con un gruppo ristretto di amici, mentre magari
su FB il numero è più allargato. Ottima la possibilità di parlarsi in
alta definizione video, pare funzionare.
Hotmail, dal canto suo, ha subito l'ennesima sterzata violenta,
diventando anch'esso un servizio hub per i social network.
Veloce e perfettamente integrato con la suite Office "sulla nuvola",
Hotmail continua la sua corsa per essere il servizio di posta più
completo, per ora è certamente il più utilizzato al mondo.
L'impegno da parte della divisione online di Microsoft mi pare
premiato dal risultato di aver creato prodotti puliti e semplici. A
questi aggiungerei Xbox Live, che è un successo indiscusso in termini
di servizi per i giocatori.
Non è un caso che questi siano i pilastri per il rilancio di Windows
Phone 7 (a proposito, una settimana al lancio ufficiale), ma non sono
convinto possano essere sufficienti per trovare il successo.
Aziende come Samsung, per esempio, hanno abbandonato Symbian, perchè
obsoleto. Oggi i costruttori di oggetti tecnologici non guardano in
faccia a nessuno e Microsoft è avvertita.

venerdì 1 ottobre 2010

Luoghi e impressioni

La moda del momento è dire ai propri amici dove ci si trova.
Premesso che l'interesse restringe enormente il campo dell'amicizia,
altrimenti si entra in quello della professione, l'interesse personale
per questo genere di cose è pari allo zero.
Il che non significa che non vi sia valore o non possa essere generato
valore dal conoscere la posizione di un amico. Mi pare evidente che ci
sia una forte contrapposizione tra lavoro e vita privata e non sono
così certo che siamo tutti così disposti a dire dove siamo (che è un
po' dire cosa facciamo): voglio dire al mio capo che oggi sono ad un
concerto a Verona e domattina ho la riunione con l'AD alle 9? OK,
togli il capo dagli amici (!), come se non ci fosse nessuna serpe in
ufficio che glielo va a riferire! Coperta corta con i social network!
Faccio un paio di considerazioni superficiali sui servizi.
L'approccio 4square mi piace, sebbene un po' invasivo, perchè mosso
dalla voglia, ma anche dal gioco, di conoscere meglio un luogo, che
sia un ufficio o un'attività commerciale.
L'approccio di Facebook Luoghi mi pare, per il momento, senza vantaggi
per l'utente. L'unico che vedo è ricevere pubblicità mirata e locale,
ma non so se sia un vantaggio vero per l'utente, di certo enorme per
l'inserzionista.
Per ora 4square sta vincendo 4 a zero. La partita sarà lunga, ma il
gap da colmare è ampio.
Ma io continuo a non usarli, nemmeno per vezzo per dire sono stato qui
e tu no: se lo devo fare, pubblico uno stato o una foto. E' lo stesso,
ma non spremono centesimi dall'informazione.