venerdì 28 settembre 2007

Simpaticoni

Mi piacerebbe sapere che cosa sarebbe successo se quello che ha combinato Apple lo avesse combinato una Microsoft qualsiasi.
L'azienda di Jobs ha bloccato tutti gli iPhone sbloccati. Fin qui niente di strano: uno firma un contratto e quindi deve sottostare alle regole. La risposta migliore è non firmarlo e sperare che lo cambino. Ma non importa, se è una questione di fede queste cose non contano.
Poi blocca software e accessori di terze parti.
Un fatto davvero simpaticissimo!

giovedì 27 settembre 2007

Java Conference

Oggi sono alla Java Conference.
Molta attenzione sul free, visto che la maggior parte delle persone non capisce che cosa ci sia dietro OpenOffice e perché esistono altre versioni, di vendor, dello stesso software.
Non a caso, il successo di Symphony di IBM vorrà dire qualcosa.
Ma siamo sicuri che questi programmi disturbino Microsoft?

mercoledì 26 settembre 2007

Halo e Franz

Questa del titolo (Halo e Franz) è stata la battuta più divertente della presentazione Microsoft.
Halo 3 è già un successo planetario, che vale molto più di High School Musical 2.
Purtroppo non c'è stata la possibilità di fare domande, ma mi sarebbe piaciuto sapere come mai proprio il prodotto Disney è presente per tutte le Console (sarà presente, correggo), tranne che per quella Microsoft.
A proposito di stranezze, Springsteen esce con un suo disco realizzato con la E-Street Band e nei negozi si trova già il vinile...

P.S. Microsoft e Facebook: una bella sfida per la raccolta pubblicitaria di Microsoft, o meglio, una grande occasione in salsa socialnetworking.

martedì 25 settembre 2007

Memoring

Ha fatto Disco Ring, oggi Cecchetto si butta sul web.
Oggi? Ma è dal 99 che propone il "registratore del web".
Adesso lo ha fatto, con un lancio in grande stile, ma poco in ottica web 2.0, wom e via di seguito.
Qui il link al sito. Non ho nessuna intenzione di provarlo nel brevissimo periodo.
Ma lo farò.

Lotus: riscossa 2.0

IBM ha deciso di fare le cose sul serio per il web 2.0 alle aziende. La collaborazione è la parola d'ordine, ma ciò che mi ha stupito è la strategia che sta dietro ai vari pezzettini del puzzle, le varie soluzioni, che tutte insieme, formano un qualcosa di innovativo.
Adesso il compito di Davide Pannuto, di Alessandro Chinnici e soprattutto di Monica Tassinari, è spiegare al mercato il modo di operare nuovo.
Che va oltre Symphony, Notes, Domino, Sametime, Quickr e Connections.
Qui una video intervista a Davide Pannuto (la qualità è quella che è).

lunedì 24 settembre 2007

Tutta la carità, nient'altro che la carità


Il PC per i bambini del terzo mondo era stato promesso a 100 dollari.
Bene, poi 175.
Poi 188.
L'iniziativa di Natale è "comprane uno per te e donane uno a un bimbo del terzo mondo" a 399 dollari.
Quindi 199,5.
Ok, io posso donare un PC. Ma che cosa me ne faccio di uno per me a 200 dollari quando con un po' più del doppio prendo un notebook vero, o meglio, con quei soldi e aggiungendo qualcosa compro un notebook? A quel punto non conveniva donare quello a una scuola?
Su questo argomento, ormai quasi due anni fa, avevo fatto una discreta polemica con l'ideatore, additandolo come "sognatore" per non dire di peggio, il tempo è passato, ma il PC per il terzo mondo ancora non si vede, non comunque a prezzi accettabili o sostenibili. Per non parlare dell'infrastruttura, del software e via di seguito.
Ma soprattutto, dopo due anni, costa il doppio di quanto promesso.
La carità non la si fa con la chiacchiera. Bisogna volare alto, questo sì. Ma non così alto da perdere di vista la terra.
Io, per altro, preferisco adottare un campione speciale.

venerdì 21 settembre 2007

Una frase che mi ronza in testa

Non sono riuscito a ritrovarla, perché l'avrei riportata. Sarà stata in un commento...
Trovo che il software libero sia più etico di quello proprietario (più o meno).
Non vorrei essere frainteso, ma se lo scopo è guadagnare/risparmiare dei soldi, l'etica dove ce la mettiamo?
Temo che questo sia il frutto di quelle ideologie che vanno tanto, troppo, di moda oggi, discorsi da bar, etichette da piazzare a destra e a manca.
Dov'è l'etica nell'usare Ubuntu al posto di Windows o di un Leopard?
Adesso mi arriveranno messaggi di ogni tipo, ma le persone non vogliono ideologie, vogliono qualcosa che soddisfi i loro "bisogni".
Che sia Open o proprietaria conta relativamente, conta il modo in cui risponde alle necessità. Poi, di fronte alla "quasi" parità di condizioni, si possono fare delle scelte "etiche".
Questa è la base dei mercati, un pilastro che ancora non vedo in alcun modo scalzato da qualsiasi altra teoria.
Sbaglio?
La premessa è che si possa giocare pulito, lo dicevo per la multa Microsoft. Questo vale sempre, non è un discorso solo sul software: dovrebbe essere uno stile di vita.
Di fatto, di fronte a uno scaffale all'Esselunga, o alla Coop, scegliamo tra vari prodotti simili: la discriminante è il prezzo, il brand, il marketing, l'etica...

Enciclopedico

Questo blog assumerà a breve una nuova connotazione: diverrà enciclopedico, ad uso e consumo del disegno di legge presentato da questi signori qui sotto sul diritto d'autore. Non si sa mai...
Folena, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Sasso, Bono, Garagnani, Goisis, Ghizzoni, Barbieri

Per le aziende

Non sono certissimo che questo sia un caso di successo conclamato, ma è certamente un qualche cosa su cui le nostre imprese dovrebbero riflettere.
E' di SuperQuark, potrebbe essere un marchettone... ma istruttivo.

giovedì 20 settembre 2007

MrReset Selecta n.10

Decima edizione di Selecta, dedicata a Intele e all'IDF.
I filmati sono particolarmente interessanti.
Buona visione.

Sul Sole di oggi

In prima pagina, e poi prosegue a pag.33, una lettera di Bernardo Caprotti, presidente di Esselunga, contro le Coop.
Domani su Panorama un dossier sulle Coop.
Guido Rossi (sì, quello lì) difende D'Alema su Unipol (dietro ci sono le Coop).
Caspita, che offensiva.
Sfuggita anche a Dagospia!

Sicurezza: per Symantec è ancora forte crescita

L'AD Riboli di Symantec ha sottolineato, durante la presentazione di ieri, due cose importanti.

L'Italia è una country su cui fare pilot, su cui anche gli americani investono, sia per competenze sia per clientela.
Le minaccie sono cambiate, lo scopo fraudolento è ormai evidente, diciamo pure criminale, e tutte le informazioni sono importanti.
Non è un caso che i soldi rubati con internet generano un giro d'affari superiore a quello degli stupefacenti.

Symantec avvierà una campagna di sensibilizzazione sui temi della sicurezza con la collaborazione di Silver e del suo Cattivik.

mercoledì 19 settembre 2007

Fastweb contro Apple

Ieri c'è stata la presentazione delle novità di Fastweb.
La più rilevante, oltre ai prezzi davvero accessibili, è che l'azienda ha capito che può andare a competere con un mercato importante, quello delle TV.
Il ricevitore TV, che costa 20€ al mese, mostra il digitale terrestre dall'antenna, i canali liberi satellitari e i canali on demand usando il web.
Inoltre, permette di registrare la Tv in digitale (e senza cassette, dvd, ...), di rivedere i programmi dei maggiori canali nazionali anche tre giorni dopo e anche di andare a visualizzare i filmati e le foto contenuti nei PC di casa.
E' ovvio che l'offerta del solo portale iTunes (con contenuti a pagamento) di 300€ è fuori mercato rispetto a Fastweb.
Ma non basta, aderendo a questa offerta TV, si ha una linea telefonica gratuita e una linea internet gratuita, con i costi a consumo nel caso di utilizzo.
Insomma, guerra a Apple, ma anche pesante attacco a Telecom Italia e alla sua Alice Home.
Fastweb, inoltre, è l'azienda che ha maggiore esperienza in questo campo e, fatto non trascurabile, ha già stretto parecchi accordi con i principali player.
Un esempio, noleggiare un film con fastweb costa meno di Blockbuster, è a casa e può essere in HD (l'alta definizione non l'avevo nemmeno menzionata come fattore differenziante).

Solo gli stupidi...

Una mia frase ricorrente è "solo gli stupidi non cambiano idea".
Io ne cambio poche, quindi mi classifico automaticamente.
La frase mi è tornata in mente dopo questo video di Grillo che gira su YouTube (da un mese, ma visite pochine).

Prendo poi un commento scritto nella pagina del filmato da fabiowaters.
«Da giovane ho fatto una pubblicità, ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità. Qualche anno dopo ho cominciato a prendermela coi politici perché le cose non andavano bene, ma poi ho capito alcune cose sulla politica, che è controllata dall'economia. Qualche anno fa ho cominciato uno spettacolo prendendo a mazzate un computer, ma ora ho capito alcune cose su internet, che è la nostra unica difesa.»
(Beppe Grillo, sul retro del suo libro "Tutto il Grillo che conta")

martedì 18 settembre 2007

Google e le presentazioni

Non ho fatto in tempo a scrivere di Google Apps e mi è saltata fuori la soluzione per le presentazioni.
Il fatto rilevante è condividere la presentazione via web passando semplicemente un link.
Inutile dire che con Google Talk si può dialogare in diretta sulla presentazione.
Interessante anche il fatto che legge le diapositive PowerPoint, ma salva solo in HTML.

Una cosa sulla multa a Microsoft

Vorrei dire solo una cosa che non ho detto ieri sulla vicenda Microsoft-Europa.
Premetto che non ho letto la sentenza e non ho letto granché di tutto il casino che ruota attorno.
Microsoft investe oggi in Europa una cifra ben superiore alla multa.
Adesso non ricordo con precisione (Google potrebbe aiutarmi ma non ho ne voglia e nemmeno il tempo di farlo, e il tempo era quello discrivere questa frase!), ma mi pare che all'epoca investisse qualche decina di milioni di dollari in Europa.
Allora, capiamoci al volo: o li spende per lobby, che ci potrebbe stare, o li spende perché è un mercato importante.
Le discussioni sulla versione di Windows N o sul media player, a questo punto, stanno a zero.
E, lo ripeto, il problema è all'interno del sistema. Oggi si parla di Microsoft, domani potrebbe esserci qualcun'altro.
Non mi piacerebbe un mondo in cui chi è bravo viene penalizzato. Al tempo stesso, non mi piacerebbe un mondo in cui qualcuno sfrutta la propria posizione per impedire la crescita di altri.
Se teniamo saldi questi piccoli principi, avremo un mondo migliore.

PS Microsoft è cambiata in questi anni, e moltissimo. Pensiamo che all'epoca di Monti il web era un problema e oggi è quasi al centro delle strategie (di uno dei quattro core business, quasi due)... E l'interoperabilità è diventata la loro parola d'ordine. Adesso potremmo discutere su cosa intendono per standard e interoperabilità, l'interesse credo che sia limitato a pochi, pochissimi. Ma è un segnale, forte e chiaro, su come la pensano.

La ripartenza di Google

Tra i tanti che attendevano la sentenza eurpoea su Microsoft c'era anche Google.
Il lancio di Notes e Domino era stato programmato da tempo da parte di IBM.
Google, dicevo, è pronta a rilanciare sulle applicazioni per le aziende, Google Apps.
In Italia sta siglando (o ha già siglato) un accordo importante e la piattaforma, a giorni, verrà ulteriormente arricchita.
Poteva esserci un momento più favorevole?

lunedì 17 settembre 2007

Pensiline dell'autobus

Seduti ad attendere un mezzo di trasporto, se il bluetooth è acceso, si rischia di beccarsi della pubblicità.
Disney lo fa a Milano (non ovunque, promuovendo High School Musical).
L'applicazione non è nemmeno niente di speciale, rimanda al sito.
Per altro, per un attimo, sono riuscito a navigare (aggratis). Era un progetto di qualche tempo fa, e lo vedo già partire...

Fastidio

Premesso che sono molto impreparato a commentare la notizia dell'appello Microsoft, mi infastidisce molto una cosa (prendo da Repubblica): La corporation, ha precisato il numero tre di Microsoft, Brad Smith, studierà "attentamente" la sentenza del tribunale di prima istanza e assicura che prenderà "misure supplementari" per rispettare le decisioni comunitarie del marzo 2004.
Non sono, poi, capace di dire se questa sentenza cambi le regole della proprietà intellettuale oppure no. Di fatto, cancellando il punto in cui una commissione aveva il diritto di vedere il codice, mi pare che non si entri nel merito. Ma non sono un legale e non ho informazioni più precise, e per il momento preferisco davvero non averle (credo per un lungo periodo).
Mi spiacerebbe solo una cosa: che la "bravura" si possa ritenere una colpa. Oggi tocca a Microsoft, ma domani potrebbe toccare ad altri.

Pianeta Amiga

Il prossimo week end si terrà l'evento di Empoli: Pianeta Amiga.
E' un evento che è unico nel suo genere, perché celebra l'alternatività come valore.
L'appuntamento di quest'anno rappresenta una vera e propria pietra miliare per l'informatica italiana in quanto vedrà il lancio ufficiale di un computer interamente progettato, sviluppato e realizzato in Italia; in grado di utilizzare la maggior parte dei sistemi operativi PPC come Crux Linux PPC (distribuzione Linux curata da un team italiano), FreeBSD PPC ed altri sistemi operativi alternativi PPC.

venerdì 14 settembre 2007

Open Source a Rovigo

Prendo dal comunicato.
Nell’area Cen Ser di Rovigo Fiere si svolgerà dal 26 al 28 Settembre la prima Fiera “Open Source” articolata con esposizione, conferenze e workshop. Il fenomeno Open Source, software libero che può essere modificato e rielaborato e sempre in evoluzione con la partecipazione di tutti, è una realtà ormai affermata sul mercato italiano.
Questa prima edizione è dedicata agli utilizzatori professionisti e dirigenti nelle imprese e nella pubblica amministrazione nonché al mondo della scuola e dell’università, ma anche a tutti coloro che desiderano informarsi ascoltando e interagendo con i maggiori esperti del settore a livello nazionale e internazionale, tra cui spiccano Stefano Marzorati (IBM), Zeev Suraski (Zend), e Clint Aron (Sugar); Richard Matthew Stallman (Movimento free software), Maurizio Paolini (Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia) e Walter Bergamaschi (Ministero della Salute).
Per maggiori informazioni e per accreditarsi telefonare al numero verde 800-798.155 o visitare www.opensourceexpo.it
.

Posta illimitata


AOL ha aperto da ieri il sito italiano.
Non commento la notizia, ma segnalo che offre spazio email illimitato.

15 anni

Era il 14 settembre 1992.
Usciva PC Game Parade.
Sembra un'altra epoca.
Mi stavo dimenticando di festeggiare quello che è stato il mio primo, fortunato, progetto editoriale.

giovedì 13 settembre 2007

Wind e Tim e iPhone

In Italia saranno Tim e Wind a vendere l'iPhone. Vodafone no, apparentemente, anche se è presente in un sacco di paesi, anche non europei.
Come mai?

Sarà davvero Sim Free?

Colpa di "Zucchetti"

Il post su Zucchetti è particolarmente piaciuto, tanto che mi sono arrivati messaggi di ogni genere, che meritano un ulteriore approfondimento.
Carla mi segnala, per esempio, che il messaggio subliminale della campagna stampa è la dipartita del Cavalier Mino (“Immaginate cosa potranno fare per il vostro successo quando non saranno più condizionate dai miei limiti...”). Non credo proprio, e comunque l'azienda è brillantemente diretta dai figli.
Marcello, Gabriele e Luca invece mi segnalano la pubblicità radiofonica, con chiare allusioni sessuali in stile film di Boldi e De Sica.
Lui: “Chiedi a tutte le aziende che mi stanno usando…E se hai qualche amica nella Pubblica Amministrazione ho una cosa eccezionale anche per lei”. Voce fuori campo: “Zucchetti... tutto ad altissime prestazioni”.
I riferimenti li ho trovati qui, con commenti e sottolineature che vanno ben oltre i miei limiti. In
Ma il link vincente, quello che probabilmente gli antidolorifici che prendo mi hanno impedito di fare, è con un'altra Zucchetti, quella dei rubinetti (quella specie di idraulico che correva a mettere i rubinetti sul muro di una stanza bianca che sparava acqua. La segnalazione di Stefania mi ha fatto sorridere molto.
E sì, probabilmente fare pubblicità del cavolo è una prerogativa del "nome".
Comunque, diciamo anche un'altra verità: la pubblicità dell'IT non brilla certo né per inventiva né per originalità.

PS Zucchetti ha frequentato questo blog.

martedì 11 settembre 2007

Puzza di bruciato

Siccome la storia del formato standard per le applicazioni d'ufficio non mi piaceva, ho scoperto perché c'era un certo retrogusto sgradevole.
IBM entra in OpenOffice.
Per chi non ha seguito la vicenda, la cosa è di nessuna importanza.
Per gli altri è l'evidenza di interessi di qualcuno, non degli utenti, quindi non c'è solo la "cattiva Microsoft" in mezzo, ma anche altri che vogliono usare uno standard a fini di marketing.
Microsoft lo standard, di fatto, ce l'ha già, anzi è dimostrato dalla scarsissima, per dirla in termini generosi, adozione del nuovo standard di memorizzazione introdotto da Office 2007.
Ricordo che uno standard è tale se viene riconosciuto da tutti, è funzionale e utilizzato.
La storia ci ha insegnato anche che alcuni standard ottimi, non hanno avuto il successo del mercato.
Quindi, di fatto, la discussione diventa automaticamente sterile.
Lo vediamo, senza andare indietro nel tempo, nel nuovi formati DVD...

Imbarazzante

Nell'epoca moderna, è diventato normale fare in modo che un imprenditore diventi il protagonista della pubblicità della propria azienda. I casi italiani vanno dalla Rana a Mediolanum, e potremmo andare avanti (qualcuno dice Scotti, anche lui oggi infatti ha delle partecipazioni nell'azienda).
Devo ammettere che c'è però una pubblicità che riguarda il settore IT che mi ha dato parecchio fastidio per tutta l'estate.
E' questa qui sotto, di un signore che si vanta di non saper leggere le email, di non sapere le lingue e di non sapere usare il computer. Eppure i suoi prodotti sono usati da migliaia di imprese. Che cosa fa? Soluzioni informatiche.

Software per passione, ma che passione avrà mai questo signore per il software se non ha nemmeno idea di quello che può fare?
Da un lato si vanta, e lo capisco, perché ha piazzato le soluzioni a tantissimi pur non capendoci niente. Dall'altra, posso dargliene atto, è riuscito a interpretare i bisogni delle imprese e ad assecondarle.
Ma la domanda che mi ha posto un amico è questa: compreresti un'auto da uno che non ha la patente? Non so.
Se hai un problema medico, ti rivolgi a un professionista o vai dal tuo medico curante o da un mago?
Claudio mi faceva notare anche un'altra cosa: questa presunzione risulta quasi insultante per i propri clienti. Infatti, questi usano (speriamo con successo) le soluzioni che portano il nome di questo signore e lui non ha nemmeno idea di quello che fanno.
Una sola parola: GRANDE Zucchetti, massima stima per una persona che ha avuto successo in un campo per lui, ancora, ignoto. Un vero "cummenda" di una volta
Credo, però, che quell'epoca IT sia finita.
E non spazzata dalle multinazionali, ma dalle competenze anche delle piccole software house e vari partner italiani.

lunedì 10 settembre 2007

L'Italia, le imprese e la PA

Sul Sole di oggi c'è una lettera di un imprenditore toscano che è un caso lampante di come la nostra Pubblica Amministrazione viva in un'altra dimensione e che invece di avvantaggiarsi delle nuove tecnologie le sfrutta per complicare le cose.
Caro direttore, sono un imprenditore agricolo e conduco tre aziende in tre diverse province della Toscana. Assumere un nuovo dipendente non è mai stata una cosa semplice. Ma penso di non esagerare dicendo che, anni fa, si trattava di una “passeggiata” rispetto ai livelli di complicazione raggiunti ora. Si deve, giustamente, combattere il sommerso, questo lo capisco. Capisco un po’ meno perché a pagare il conto debbano essere la mia e le altre aziende, in tutti i settori. Le peripezie alla quali siamo costretti hanno davvero dell’incredibile. Leggere per credere e per capire quanto la burocrazia si sia fatta più assillante. Comunicazione al Centro per l’impiego; denuncia all’Inail denuncia all’Inps. E poi libri, registri, numeri di matricola. Non bastano più due raccomandate al collocamento e all’Inps e un fax all’Inail. Al collocamento la raccomandata va fatta il giorno prima dell’assunzione, all’Inps il giorno dell’assunzione. Al’Inail inviata una e-mail al momento dell’inizio del lavoro. E se il dipendente quel giorno non si presenta (succede anche questo tra gli studenti che si presentano vogliosi di fare la vendemmia, ma magari poi all’ultimo momento ci ripensano). E allora si comincia da capo, con raccomandate di cancellazione. Già questo mi sembrava assurdo, ma non ho parole per descrivere la svolta epocale alla quale abbiamo assistito negli ultimi mesi. L’Inps con la nuova finanziaria non ha più stampato i modelli del registro per fare le assunzioni “Adesso ve li potete anche scaricare da internet”, dicono. Basta avere un Pin di autenticazione. E allora proviamo a chiedere il Pin sul sito dell’Inps. Lunga trafila di registrazione: adesso ci daranno un Pin. Sorpresa il sito fornisce solo “mezzo Pin” (è per la sicurezza, dicono). L’altro mezzo ve lo manderemo in seguito per posta. Poi la sorpresa: il “mezzo Pin” che avevo scaricato dal sito non serviva assolutamente a niente se non a vedere la posizione fiscale della mia azienda. Per quello “operativo’ - mi hanno detto - bisogna andare di persona alla sede dell’Istituto.

venerdì 7 settembre 2007

Internet è come 5 anni fa

Marc Cuban in un suo post sostiene che internet quello di cinque anni fa: morto e noioso.
Dice che il web 2.0 è la dimostrazione del tentativo di una piattaforma di evolversi.
Tutto sommato ha ragione: il web 2.0 è una questione di applicazioni basate su di una piattaforma!
Vedo una differenza però rispetto a 5 anni fa: lì le aziende che si basavano sul web morivano e morivano. Oggi prosperano e prosperano.
Quindi il web come insieme è cresciuto moltissimo, è maturato, anche se la piattaforma è la stessa. Ma Ajax, Voip, Messenger, RSS e Mail sono diventate tecnologie pervasive, nel senso che stanno invadendo ogni spazio.
Certo i commenti, le pagine, i video e quant'altro sono sempre la stessa zuppa, ma a differenza di 5 anni fa, l'utente, anzi, il consumatore, è al centro.
Forse dire al centro non è corretto: è il protagonista.

giovedì 6 settembre 2007

Sistema operativo maturo dopo due anni e mezzo

Ho letto con attenzione la tesi per cui un sistema operativo si può considerare maturo.
Il tempo necessario è, secondo questi, di due anni e mezzo.
Considerando che la legge di Moore dice che la potenza di calcolo di un computer raddoppia ogni anno e mezzo, significherebbe che il sistema operativo da usare è stato concepito per macchine con un terzo della potenza di quelle utilizzate al momento dell'adozione del sistema operativo.
Strano.
Ma non è l'unica stranezza.
Considerando che la cadenza con cui viene rilasciato un service pack, per esempio da Microsoft, è di circa un anno o un anno e mezzo, da dove si deve iniziare a contare? E sì, perché ogni volta che esce un service pack è come se uscisse un nuovo sistema operativo, con i suoi bug e le sue patch delle patch delle patch.
Allora, due anni e mezzo non sono troppi?
Io direi che un anno è più che accettabile per chiunque.
Io uso i sistemi operativi spesso in beta (non solo Windows) e la cosa non mi preoccupa.
Ultima annotazione: se si seguisse questo ragionamento per la maturità di un sistema operativo, nessuno dovrebbe mai utilizzare Linux, visto che le release sono pressochè continue.

mercoledì 5 settembre 2007

Inadeguatezza

Riprendo a scrivere dopo una lunga pausa (più o meno forzata), parlando di inadeguatezza.
La prima è quella di essermi giudicato inadeguato per dedicare un post a Franco Carlini: cosa potevo esprimere?
La seconda è l'inadeguatezza di un Ministro dell'Istruzione che chiede maggiore spazio a tabelline e grammatica al posto dell'informatica e dell'inglese.
Premesso che ho un figlio che si accinge a frequentare la terza elementare in una scuola statale milanese: il bagaglio della lingua inglese consiste in un vocabolario di circa 400 parole e che i computer, in due anni, li hanno accesi, sì e no, una decina di volte. Il ragazzo, lo devo chiamare così(!), però "smanetta" con familiarità le console di gioco (qualcuno direbbe che da mio figlio non ci si poteva aspettare altro) e naviga su internet e su Encarta con una buona disinvoltura.
L'Italia ha un gap di competenze tecnologiche da colmare rispetto ad altri paesi e devo dire che ammetto che ci sia del buono nell'idea di Fioroni di preferire le tabelline e la grammatica nei primi anni scolastici.
Mi aspettavo, però, un recupero di competenze alle superiori. Una nipote diciasettenne che frequenta lo scientifico mi dimostra tutte le volte gli scarsi insegnamenti sull'uso del PC! E fa lo scientifico!
Leggevo nel blog di Mauro Lupi la frase [..] daltronde è la prima volta nella storia dell'uomo, che un ragazzo di 12 anni ha spesso maggior dimestichezza dei suoi genitori nell'uso delle tecnologie [..] e mi sono posto alcune domande.
Premesso che il post parlava di blog, videogiochi e giornalismo, è stato naturale ripensare a quando ho iniziato a fare una rivista di giochi per PC.
L'intento era quello di proporre una rivista che guardasse al divertimento in modo un po' più intelligente, lasciando spazio anche alla multimedialità.
E' possibile che in 15 anni sia cambiato così poco? Eppure quella generazione di giocatori è cresciuta ed è oggi padre (e madre) di famiglia.
Il mio piccolino, che adesso ha tutte le titubanze dell'ingresso alla scuola elementare, ha frequentato una scuola materna comunale che gli ha permesso di imparare qualche parola d'inglese. L'informatica ancora no.
Non imparerà subito le tabelline (arrivano dalla seconda), ma appena saprà leggere decentemente andrà anche lui a leggersi Gazzetta.it o il sito del Milan per avere informazioni.
Questa generazione ha sete di informazioni, consuma notizie e passa con disinvoltura da un aggeggio tecnlogico all'altro. Senza inibizioni.
Perché frenarli?
E' una generazione che dovrà, per forza di cose, passare da una lingua all'altra con altrettanta disinvoltura. Perché negare l'evidenza?
Non è che il motivo per cui li freniamo sono le nostre paure, la nostra inadeguatezza?
Da genitori freniamo i figli all'uso del Nintendo DS perché non studiano le tabelline a sufficienza, ma soprattutto perché non riusciamo a capire quello che fanno.
Forse, da insegnanti, freniamo l'uso di internet e dell'inglese perché mettono a nudo la nostra impreparazione.
Quindi è un problema di inadeguatezza. Di genitori.
Però non è ammissibile che questo stato si ripercuota su di un ministro e soprattutto sull'istruzione.
Qui stiamo parlando del futuro del nostro paese, della prossima classe dirigente 8perché prima o poi toccherà a loro), non delle nostre paure!