venerdì 27 novembre 2015

Quanto costa davvero una Strategia Social? (infografica)

Molti pensano che i social siano un modo di farsi pubblicità gratuitamente.
Ignorano il fatto che dietro c'è un pensiero, un lavoro e una strategia e, soprattutto tanto tempo.
Qui un'infografica che spiega in modo chiaro i costi per avvicinarsi al mondo dei social per un'azienda.

Siete sicuri di sapere quanto costa davvero una strategia social seria e credibile?
Posted by BusinessCommunity.it on Venerdì 27 novembre 2015

I 6 errori da non fare nel video-marketing

Ci sono cose che si possono fare e alcune che creano problemi.
Qui le 6 cose da non fare nel video marketing.


6 errori da non fare in una campagna di video marketing https://t.co/17U5ETY57c
Posted by BusinessCommunity.it on Venerdì 27 novembre 2015

martedì 24 novembre 2015

Digital Day e la ricerca della credibilità perduta

Il digitale è un problema? Il digitale è un'opportunità?
Il digitale non si fa a proclami, perché il digitale avanza inesorabilmente e chi non lo adotta resterà indietro, piaccia o no, pubblico o privato.
Il digitale è qui e resterà qui, sostituirà molti lavori dei colletti bianchi.
L'Italia aveva e ha bisogno di una scossa, cosa che in un anno il Digital Champion nominato dal governo e i digital champions nominati da un'associazione privata che fa capo al Digital Champion non hanno fatto.
Perché non c'è stata questa scossa? Perché si va avanti a proclami e convegni invece di fare qualcosa.
Si cerca la frase ad effetto piuttosto che cercare di fare in modo che l'effetto ci sia davvero. Ascoltate questo estratto di Renzi.


Partiamo da un elemento: Renzi è praticamente l'unico governante che ha compreso cosa significhi il digitale e che peso ha nell'economia e nella comunicazione.
Il problema è che si ferma lì, o peggio, va avanti a proclami.
Sarebbe ora di fare, non di chiacchierare.
Ma lo è da almeno 10-15 anni.
Non da sabato scorso o da un anno.
L'innovazione digitale in Italia è portata avanti da potentati economici facilmente riconoscibili e vale oggi come in passato quando Olivetti, e questi interessi pesano fortemente sull'innovazione, solo che a un player nazionale si aggiungono 10 stranieri che hanno finalità di colonizzazione. 
I digital champions, che avevano potenzialmente la possibilità di sensibilizzare, sono diventati strumenti spuntati o inefficaci per i legami con i potentati o per interessi personali. Per fortuna non tutti, per fortuna qualcosa si è mosso.
Ma è troppo poco, il motore non può essere sempre l'autopromozione di qualcuno o la ricerca di visibilità, cose che con le competenze non hanno assolutamente nulla a che fare.


martedì 17 novembre 2015

venerdì 13 novembre 2015

iPad Pro ucciderà i PC (o è l'oggetto più inutile della storia)?

Ci vuole equilibrio. C'è chi ha scritto che l'iPad Pro ucciderà i PC, c'è chi ha scritto che è un prodotto del tutto inutile, ma ovviamente non è vera nessuna delle due affermazioni. l'iPad Pro ha una serie di limitazioni, un esempio lampante è la difficoltà di passare allegati alle mail se non passando da iCloud che lo rende lavorativamente poco pratico, rispetto a un Mac, con cui Apple si confronta e che in questi anni non ha visto il proprio mercato crollare... Non ho la sfera di cristallo per capire se non sarà un successo o addirittura un fallimento, ma nasceranno applicazioni verticali che lo renderanno interessante per certi ambiti e quindi avrà un mercato e in qualsiasi caso Apple farà dei bei soldini. Viviamo una fase di mercato in cui i tablet sono andati in sofferenza dopo l'enorme espansione e con l'arrivo di dispositivi di nuova generazione. Apple prosegue nel solco dei sistemi operativi diversi tra computer, smartphone e tablet, Microsoft e Google invece vogliono unire. Ma se il browser web è il sistema operativo e il cloud la sua arma migliore, perché ci sarebbero tanti sviluppatori di App? Ci vuole equilibrio. PS: non ho alcuna intenzione di provare un iPad Pro, ma nemmeno un Surface 4...

mercoledì 4 novembre 2015

Lavorare in mobilità come a casa: lo Swiss Corner a Milano

Ci sono bar/caffetterie/ristoranti che sono nati per farti lavorare, altri per incontrare persone, altri per svagarsi.
Se vi capita di dover lavorare in movimento, spostarvi da un luogo all'altro, avrete perfettamente capito che avere dei rifugi "sicuri" è importante, luoghi dove sentirsi a casa.

Lo Swiss Corner in Piazza Cavour a Milano per me è questo e ha un vantaggio incredibile, si rinnova costantemente. La sensazione, infatti, cambia di volta in volta a seconda degli eventi e della comunicazione, perché le pareti e gli schermi si riconfigurano e ogni volta che ci vai c'è qualcosa di nuovo, fresco, inaspettato anche se sai perfettamente che è uno spazio commerciale.
La cosa che mi soddisfa di più di questa freschezza d'ambiente è la naturalità con cui tutto accade, è evidente ma non invasiva.
Capita che mi sieda al tavolino, che tiri fuori il tablet o computer se devo lavorare più intensamente, gustarmi la colazione in santa pace, sfruttando la connessione, e di alzare la testa ed essere avvolto da un ambiente caldo e da personale competente, discreto ma al tempo stesso amichevole.

In questi giorni, per esempio, lo spazio è dedicato alla compagnia aerea Swiss International Air Lines e il bistrò si è trasformato in un mix tra una lounge da aeroporto e l'apparecchio e la colazione viene servita con i tovaglioli e le bustine di zucchero come in aereo, ci sono i particolari e persino i cioccolatini tipici dei viaggi. Le aziende investono in questo tipo di comunicazione (in questo caso specifico si tratta del lancio del nuovo aereo di punta, un Boing 777-300er) perché hanno la possibilità di crearsi un temporary bar in modo rapido ed efficace.
Questo è solo un esempio di quando sei lì per lavorare, raramente sono passato per un aperitivo se non per qualche evento, ma al tempo stesso ti puoi concedere una coccola, viziarti un po', rilassarti. Perché lo Swiss Corner Buzzoolecambia pelle, al mattino per le colazioni, in mattinata e pomeriggio per chi vuole lavorare o distrarsi, a pranzo e cena, per l'aperitivo e per il dopo cena fino alle 2 di notte.


E fino al 12 Novembre, sarà possibile visitare il bistrò godendosi lo stile svizzero e il savoir fare di SWISS.