Itanium 2: quale futuro
Prima di tutto grazie per la partecipazione a questo blog, che se ne era rimasto fermo per un po' di tempo ma già da ieri è tornato al numero di visitatori e di messaggi della metà di dicembre, che è stata da record!
In secondo luogo, ho ricevuto molti messaggi sul futuro dei microprocessori, chiedendomi che cosa ne penso. In definitiva, Amd con i suoi 64 bit ha spiazzato Intel, che si è trovata chiusa in un angolo e che ora deve rimboccarsi le maniche. ha investito su di un processore perdente (anche Microsoft ha dichiarato di non sviluppare Xp per Itanium 2) e deve ora creare un nuovo Pentium a 64 bit. In fretta.
Ma secondo il mio modesto parere, avere un computer con un processore a 3 GHz per una famiglia che vuole anche prodursi i suoi DVD delle vacanze è già eccessivo, figuriamoci macchine più potenti. Intel vuole andare verso il server di casa, ma non ne vedo la necessità. Microsoft vuole il PC come add-on della TV, ma anche in questo caso ci sono prodotti specifici che fanno quel lavoro molto meglio. Di fatto, se registro su di un DVD i programmi TV, li posso trasportare facilmente, non ho bisogno di una rete e via di seguito.
In pratica, l'ICT si trova per la prima volta a dover davvero fare i conti con la generazione della domanda per far fronte all'offerta dei prodotti. E mi pare che si stia scoprendo impreparata.
Ma d'altro canto, questo blog sostiene da sempre la scarsa preparazione di molti manager del settore.
Un blog per parlare di cultura digitale, prodotti, servizi e molto, molto di più.