sabato 8 gennaio 2005

Bill Gates, Apple e la Sony

Segnalo un ottimo pezzo scritto dall'ottimo Cianflone sul Sole di qualche giorno fa.
Microsoft potrebbe stringere un accordo con Sony per competere con Apple nel campo della musica. Lo ha affermato lo stesso Bill Gates, presidente del colosso del software in un'intervista pubblicata da «Wall Street Journal» che ha anticipato il discorso di inaugurazione dell’edizione 2005 del Consumer electronic show di Las Vegas, il più importante salone internazionale dell’elettronica di consumo che si è aperto dunque all’insegna della convergenza. Ma sotto i riflettori non c’è solo la “fusione” tra media e dispositivi digitali per l’audio, per il video e per le fotografie, vi è soprattutto una «convergenza» tra colossi dell’industria tecnologica che si trovano a competere al di là delle tradizionali, e ormai superate, barriere tra informatica ed elettronica di consumo all’interno di uno scenario dove leader storici dell’information technology come Hp o Dell si scontrano con i protagonisti della consumer electronics: da Philips a Panasonic, da Sony a Samsung, solo per citare i più noti. Già perché l’era dei suoni, delle immagini e dei film digitali, che parlano la lingua dei computer, ha spostato il baricentro della concorrenza e ha imposto alle multinazionali del settore un cambiamento di strategia e di modelli di business. Steve Jobs, il gran capo della Apple, lo ha capito da tempo e ha fatto del suo lettore iPod di brani audio in formato digitale compresso un successo senza precedenti. E ora nelle mani della casa di Cupertino, che vende più riproduttori che computer, vi è l’87% del mercato mondiale dei lettori musicali tascabili. Uno smacco per quella Sony che vent’anni fa inventò la rivoluzione del Walkman e che, non avendo recepito in tempo il vento di cambiamento dell’Mp3 si è trovata ad inseguire un treno passato da molto tempo, pur avendo in mano tutta la catena del valore della musica: dalla tecnologia ai contenuti. E solo da qualche mese offre lettori in grado di riprodurre brani codificati nel noto formato e non nel suo sistema proprietario Atrac.
Quello della musica, e più in generale dell’intrattenimento audio video digitale, è il settore ora dove sono rivolte le maggiori energie di Microsoft e un eventuale patto con Sony potrebbe creare i presupposti per modificare le dinamiche di mercato, in chiara funzione anti-Apple. Gates ha detto che le due società potrebbero trarre vantaggio da una partnership nel campo dell'intrattenimento musicale, ottenendo entrambe «moltissimi incentivi a lavorare insieme nelle "infrastrutture" di musica digitale, che comprenderebbero i servizi di musica online e di protezione contro la pirateria».
Con una simile alleanza Microsoft potrebbe spingere ancora più la sua corsa per la conquista dell’elettronica di consumo. Il colosso di Redmond, infatti, ha fatto dell’audio e del video un elemento chiave della sua strategia di sviluppo, anzi della sua campagna di conquista per la quale ha schierato un arsenale di prodotti e di tecnologie. Con i formati Wma (audio) e Wmv (video) sta cercando di mettere il suo «bollino blu» su lettori Dvd (anche quelli di futura generazione a laser blu), autoradio e player portatili, mentre con Windows media player, il software che le è costato la multa Ue da quasi mezzo miliardo di euro e con il suo sistema operativo telecomandabile (Windows media center) mira mettere il pc al centro del salotto, ma si trova ad affrontare la concorrenza di colossi come Philips, Sony e Panasonic, ma anche di piccoli come la danese Kiss, che al posto di un complicato Pc, (spesso poco affidabile e soggetto a virus e Worm) propongono i comodi videoregistratori su disco fisso, mentre altri puntano a dispositivi “ponte” che prelevano, grazie a una rete domestica musica, film e foto da un pc e li riproducono attraverso l’impianto audio e il televisore, anzi quel display piatto, al plasma o cristalli liquidi, che sta diventando il vero fulcro della convergenza tra i media, un vero portale domestiche per l’intrattenimento. Ed è questo il settore sul quale scommettono tutti e che trova Case come Hp o Dell, che certo non sono in possesso di un brand forte nel video, a puntare sui flat tv in palese concorrenza con Philips, Sony, Samsung, Pioneer, Panasonic ed Lg.
Microsoft, inoltre spinge su una versione da passaggio di Windows media center dedicata a dispositivi tascabili (portable media center), sorta di super Walkman multimediali con display a colori capaci di riprodurre musica, film e foto. E come se non bastasse mira ai telefonini cellulari con funzioni audiovisive e alla televisione su reti Ip.
Il possibile, ma non confermato approccio con Sony, si collega in una strategia di espansione che vede dunque nella musica il punto focale. Tant’è che in occasione del discorso inaugurale del Ces, Gates ha lanciato, insieme a 50 riproduttori di apparecchi il logo «Plays for sure» (suona di sicuro) quale garanzia di funzionamento dei brani scaricati, legalmente, da Internet.
E se la musica da passeggio ha un ruolo chiave, Microsoft non trascura la fotografia digitale e ha dimostrato le potenzialità di una macchina Nikon che scarica le foto su un pc in modo istantaneo e senza filo.
L’edizione 2005 Ces di Las Vegas, che resterà aperto fino al 9 gennaio, simboleggia dunque la sempre maggior attenzione di tutti i produttori di tecnologie informatiche verso l’intrattenimento domestico e personale, un settore che nei soli Stati Uniti vale 113,5 miliardi di dollari e cresce a due cifre anno su anno. Sulla consumer electronics pende però la scure di margini sempre più bassi. I produttori cinesi stanno invadendo il mercato con prodotti di bassissimo costo (per esempio lettori di Dvd e da meno di 40 euro e i masterizzatori offerti a prezzi da bancarella) e i grandi colossi si trovano dunque ad affrontare la sfida della profittabilità e per questo stanno giocando le loro carte su beni di alto valore quali i prossimi Dvd ad alta definizione, videoregistratori con hard disk, schermi piatti e sofisticati jukebox musicali da passeggio, ma anche qui i prezzi stanno crollando.
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