La Legge Urbani negli Usa
Una dozzina di messaggi ricevuti riguardo un tema interessante: l'equivalente della Urbani negli Stati Uniti. Tutti pronti a sparare a zero. Ricordo che la pirateria fa male al sistema, anche se chi produce hardware ne trae profitto indirettamente...
In realtà, la lotta alla pirateria negli USA è ben diversa dalla nostra, nella forma e nella sostanza. Non viene punito chi scarica ma chi rende disponibili i file, e la distinzione non è da poco. Un amico avvocato mi fa sempre l'esempio del portafogli trovato a terra: se uno non passasse di lì non avrebbe la possibilità di prenderlo, ma prendendolo in mano non si può dire che sia un ladro.
Comunque la differenza più evidente tra l'approccio italiano al problema e quello americano sta tutto nel comprendere che non è possibile colpire il comune cittadino come una organizzazione criminale. In pratica, si tende a riconoscere non con un occhio benevolo il ragazzino che scarica, come qualche nostro parlamentare o ministro vuole, bensì l'aspetto puramente ludico dello scaricamento dei file (io ne ho più di te, ho già il tal file e così via), vedendo che spesso, dietro lo scaricamento non necessariamente c'è la fruizione del contenuto.
C'è un'altra differenza tra l'Italia e gli USA: lì una legge che sostiene il diritto d'autore c'è, funziona e in molti casi è arrivata in tribunale. Bisogna dire che le aziende High Tech si sono mosse per salvaguardare i propri interessi. Da noi non si è mosso niente.
Anzi, lo ripeto sempre, la tassa introdotta dall'Urbani sui supporti non viene pagata da nessuno! Ma quel che è più grave è che nessuno controlla. Altrimenti, come può costare un masterizzatore DVD Dual Layer 59 euro nel punto vendita (visto con i miei occhi ieri sera).
La legge Urbani ha sollevato un problema e ha fatto capire a molti che scaricare file protetti da diritto d'autore è un reato. Questo è positivo. Ma se andate a vedere le statistiche di utenti P2P vi accorgerete che o la gente se ne frega oppure il problema non è stato colto. Fino a che non arriverà una retata vera!
Ora bisogna capire fino a che punto c'è libertà personale e dove invece finisce.
Quindi, che il diritto d'autore nell'epoca del digitale è qualcosa che riguarda la civiltà.
Per adesso questo non l'ha capito nessuno.