martedì 4 maggio 2004

L'Europa si impiccia dei processori

Un fatto interessante è che la comunità europea sta sottolineando come alcuni pesi favoriscano l'impiego di computer con processore Intel rispetto a quelli con processori Amd. E' stata aperta un'inchiesta contro Germania e Italia per favoreggiamento di un'azienda piuttosto che un'altra. Anche la Francia sarebbe sotto osservazione. A tale scopo, i transalpini hanno adottato la direttiva europea che indica di evitare di accennare a marchi nelle gare di appalto della pubblica amministrazione. Mi sembra palese l'interesse maggiore di Intel rispetto a Amd nel relazionarsi con gli ambienti governativi, ma c'è anche da sottolineare che Intel è mspesso promotrice di iniziative nelle scuole e nella PA. C'è chi mi ha scritto ieri dicendo che si tratta di un modo come un altro per fare girare denaro negli enti pubblici e quindi avere un occhio di riguardo, ma io più semplicemente penso che in passato le esigenze di Intel, leader di mercato, fossero anche quelle di rivolgersi al mercato in modo propositivo e divulgativo. Oggi questo non è più necessario e bisogna segnalare che gli stati sono sempre più preoccupati delle posizioni dominanti delle aziende, soprattutto se tali aziende non sono europee.
Il fatto che le gare di appalto siano sempre un po' macchinose nei meccanismi non ci sono dubbi. Io, cinque anni fa, avevo proposto di effettuare, come unica scala di valutazione dei prodotti, una serie di benchmark alle macchine in gara, da comparare con il tipo di assistenza offerto e quindi sarebbe stato più facile paragonare i costi.
Stiamo parlando di macchine che servono per fare qualche calcolo, per interrogare dei server e per scrivere: le prestazioni sono quasi inutili da misurare (pensiamo ai PC delle poste, che senso ha avere 2 GHZ di processore e 80 GB di disco?).
Sarebbe stato sufficiente fare in modo che si istruissero dei centri indipendenti, fondati dalle aziende che partecipano alle gare e il gioco era fatto.
Invece, la certificazione dei prodotti è ancora una giungla (e lo dico perchè conosco il problema e non per sentito dire) e quindi la vittoria di una gara è condizionata da alcuni parametri tecnici poco significativi.
Inoltre, Intel adotterà il numero di processore e non sarà più facile fare paragoni e confronti. All'inizio, pensavo che lo facessero proprio per le gare, invece mi sembra che l'idea del numero di processore, insieme a quella di fare lo stesso processore con più o meno cache, bus e via di seguito sia solo un autogoal.
Ma come sempre, solo il tempo ci dirà la verità.
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