Linux, la posta elettronica e Roma
Veltroni, pomposo, dice che è una scelta politica. Linux verrà usata dal Comune di Roma per la posta elettronica. E basta (per il momento).
Due cosucce da dire ce l'ho. La prima è che se si passa a Linux si deve formare il personale, almeno un minimo. Questa formazione è un po' più lunga di quella di Windows, per cui ha un costo che troppo spesso viene taciuto o gonfiato a seconda dei bisogni di chi vende.
La seconda cosa è questa: se si passa a Linux, basterebbe poi improntare i servizi comunali su portali intranet e il browser Linux potrebbe portare i suoi benefici. In fondo, i servizi erogati dai comuni sono di tipo stampa qualcosa tipo "interroga database". Quindi, se si trattasse di una scelta politica sul serio, la migrazione verso un sistema operativo più democratico coinvolgerebbe tutte le attività del comune. Francoforte e Monaco hanno fatto una scelta di questo tipo. Mica hanno tenuto un piede in due scarpe. O si ha coraggio o si fa marketing.