venerdì 20 febbraio 2004

La guerra dei processori (x-esima parte)

Non basta più fare processori buoni, non basta più fare prodotti affidabili. Ora conta il marketing anche per i processori. Amd e Intel, che sul piano della potenza di calcolo competono, devono sviluppare accordi commerciali con i costruttori di PC per vendere i processori. E così Intel, che è da più tempo sul mercato ed è più facilmente riconoscibile dagli utenti, ha giocato una carta importante: accordi con Dell e Hp, in modo che queste aziende producano PC solo con processori Pentium.
Amd aveva raccolto molto qualche anno fa con una fortissima campagna di branding (fare conoscere il proprio nome), ora lasciata solo a qualche sponsorizzazione sportiva.
Il mondo della tecnologia ho paura che si sia sempre più dividendo in due mondi separati: Microsoft, HP e Intel da una parte, Ibm, Linux e forse Amd dall'altra. Lo vedo nell'hardware, lo vedo nelle soluzioni software. Le partnership tra aziende diventeranno sempre più importanti negli anni, non solo per vendere, ma per indirizzare il pubblico nelle scelte. La casa digitale di Bill Gates è un buon esempio. Ma il TabletPC è un cattivo esempio.
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