mercoledì 9 novembre 2005

Digitale terrestre: troppo rumore

Non capisco come mai si stiano levando gli scudi contro il digitale terrestre in questo modo esagerato. Non so se ci sia l'esigenza del digitale terrestre, ma non sapevo se c'era quella della TV quando è nata o della radio, del telefonino o di internet. Solo per citare qualcosina.
Non conosco nessuno che si sia dotato di decoder che non sia soddisfatto della proposta televisiva!
Basta pensare ai gol di Controcampo senza sorbirsi le chiacchiere, il Maurizio Costanzo Show al posto di Matrix, i canali intererattivi. Inoltre, la qualità dei canali è notvevole. Quella visiva, perché il bouquet non è minimamente paragonabile a Sky, ma anche qui il rapporto qualità prezzo è infinite volte a vantaggio del DT.
Quel che manca, in realtà, è un'offerta di servizi al cittadino, tanto strombazzati.
Ma se andiamo ad analizzare bene tutto quanto, ci sono difficoltà oggettive. La prima è che i decoder sono pensati per l'uso con la rete telefonica. Qui, e Tele+ ha insegnato a tutti qualcosa, ci si accorge che la TV è lontana dalla presa telefonica e nessuno si mette in casa un filo lungo lungo per usarlo una volta ogni tanto per "qualche cosa da fare con la TV".
L'italiano usa già poco il telefono per dialogare con gli uffici pubblici, figuriamoco un televisore e un telecomando.
Il secondo problema è che nel decoder non è mai presente una scheda di rete, che avrebbe potuto consentire un collegamento ad internet e quindi fruire di servizi avanzati (non venitemi a parlare di Media Center, perché sfido chiunque a passare da un Media World e acquistare, prima, un Media Center, e poi, con il digitale terrestre).
Il terzo punto è che gli uffici pubblici non hanno investito sul digitale terrestre e non sono fioriti servizi. Parliamoci chiaro: il digitale terrestre esiste realmente da un annetto, prima erano chiacchiere. Secondo voi, esiste qualcuno che, statale o parastatale, riesca a produrre qualcosa di sensato, in termini di servizi, in questo lasso di tempo? Solo per avere le autorizzazioni ci vuole di più!
Quindi, tutto questo rumore è piuttosto strumentale: mi fa specie leggere che Soru è contro il digitale terrestre, è come se Bill Gates, nel 1995, fosse stato contro internet (lasciamo stare che era contro internet...). Se il legislatore fosse stato contro Internet per tutti, che fine faceva Tiscali? E proprio lui è contro le innovazioni tecnologiche?
Parlare di una tecnologia che diventa presto obsoleta mi pare sinceramente ridicolo: in assenza di standard, ogni tecnologia viene superata in pochi mesi, e la potenza raddoppia ogni diciotto!
E' come se la sua Tiscali, sempre per fare un esempio, non avesse voluto cogliere l'occasione dell'Adsl e fosse rimasta al doppino. Tiscali, di fatto, offre ancora oggi connessioni con il doppino, ma anche l'Adsl.
Mi viene un lecito dubbio: se Soru spinge affinchè il digitale terrestre si connetta all'Adsl, non è che per caso ci sia un interesse sotto? In nome dei cittadini, s'intende...
Adesso, pensiamo ad un altro fatto interessante, da aggiungere a questa diatriba. Circola da tempo la voce che vede Berlusconi vendere Mediaset per prendersi Telecom. Se passasse un concetto per cui la TV si connette ad internet, e all'adsl nella fattispecie, come si potrebbe considerare il Legislatore (attuale) che propone questa sterzata?
La politica è una cosa, la tecnologia è un'altra. La prima si deve occupare e regolamentare la seconda. Ma la seconda cammina, avanza e supera le barriere nonostante la prima.
Detto questo, Soru ha tutte le ragioni del mondo per tutelare i suoi cittadini. Devo anche dire che è impossibile che gente di Mediaset o della RAi spengano il segnale analogico se non c'è la copertura. In fondo, oltre al canone, c'è la pubblicità!
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