venerdì 20 maggio 2005

Smau Webbit e Futurshow

Sebbene "Super" Cazzola sia ancora un po' evasivo nelle risposte alle domande su come sarà Smau (bisogna attentere la presentazione alla Terrazza Martini del 14 giugno), si comincia a delineare una linea guida interessante: Smau si chiama sempre più B2B.
L'accordo con Webbit, di fatto, è l'esempio di come si voglia creare un evento che possa aiutare la PMI italiane (soprattutto), perché a Webbit ci ha abituato a tanti seminari.
Oddio, parlare di certificazione dopo aver assistito ad un seminario di mezza giornata mi pare esagerato, ma di certo è un evento che porta della cultura tecnologica nelle aziende e questo è certamente un bene.
Da qui a capire che cosa accadrà realmente a Smau ce ne vuole. Perché, nonostante l'acquisizione di Webbit, lo spazio espositivo non cambia (ma anche qui "Super" Cazzola non ha risposto con precisione, interpretando la domanda di Gigio nel senso della nuova sede di Rho).
Uscendo, poi, ci si chiedeva se il consumer facesse davvero così schifo come ce lo vogliono dipingere tutti quanti, visto che poi sui quotidiani e sulle TV Smau esce solo per il consumer. Ma pazienza.
Vorrei sottolineare alcune frasi di "Super" Cazzola. Non c'è ansia di vendere metri quadri, ma contenuti. Non sarà ansia, ma sempre più aziende si chiamano fuori da Smau e mi dicono che l'offerta commerciale è rivista al ribasso continuamente. Per i contenuti, parliamone. Nel senso che lo scopo di una Fiera, e ieri lo si è ribadito più volte, anche in polemica con altri poli fieristici, è un incorntro di un settore, un'esigenza di mercato. "Super"Cazzola ha anche dichiarato di voler trasformare Smau in un evento informatico del sud Europa (una volta andava di moda il concetto di Mediterraneo, ma i tempi cambiano), l'alternativa a Cebit. In questo ambito, incastonerei l'intervento dalla platea dell'Amministratore Delegato di Accenture, che "auspica" più attenzione a B2B e all'incontro tra aziende e operatori, oltre ad una netta apertura internazionale.
"Super" Cazzola risponde che ha aperto tavoli con Slovenia, Corazia, Serbia e altri paesi dell'est europeo. Che "paga" il 50% del rapporto Eito (con il resto al Cebit).
Non so se interpreto bene, ma se Accenture parla di incontro tra aziende e operatori, credo che si riferisse ad altri mercati. C'è anche da dire che per Accenture andare a vedere altri mercati per le aziende potrebbe significare scegliere qualcosina di meglio dei sistemi di consulenza di Accenture, ma è un altro paio di maniche.
"Super" Cazzola ha anche accennato, in chiusura della sessione domande e risposte, ad un possibile accordo con Sabatini e il Futurshow.
Dubito fortemente di questo, se non altro perché han fatto di tutto per escludere il consumer e poi lo fanno rientrare dalla porta principale.
L'idea in testa di "Super"Cazzola, molto probabilmente, è acquistare il marchio per farlo confluire nella nuova società che è nata ieri, con tutti i marchi che contano nelle fiere ICT.
Ma siamo nelle interpretazioni fantasiose, che però, oltre ad essere verosimili, hanno dei fondamenti di business precisi: creare valore intorno ad una newco che si pensa di vendere a Fiera Milano (che ricordiamo è quotata in Borsa e deve sempre dimostrare un pò di attività) fra quattro anni.
Quindi "Super"Cazzola potrebbe, in quel caso, passare alla cassa.
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