martedì 10 maggio 2005

OpenPC per le PA: da schiantarsi dal ridere

Ieri ho ricevuto questo comunicato stampa.
Perfettamente integrato su una solida Base HP (un minitower dx2000 con Pentium 4 a 2,8 GHz), *OPENPC di Compulab offre tutto il software che serve per la sostituzione plug and play di un desktop tradizionale: sistema operativo Linux (Suse 9.3 Professional in italiano), PIM e posta elettronica integrabili in ambienti standard (Kontact o Evolution 2.0), browser avanzato (Firefox 1.0), la suite libera per ufficio OpenOffice.org 2.0 (in italiano), oltre 200 tra le migliori applicazioni libere e open source disponibili (come GIMP 2.2 per la manipolazione di immagini, programmi per la telefonia IP, e un ricco corredo di SW firewall, antivirus e antispam) e 1000 pagine di documentazione e manuali. In particolare, OpenOffice.org 2.0, la suite libera per ufficio più diffusa sul mercato, ha caratteristiche uniche di particolare importanza per la PA, in quanto supporta in modo nativo il formato libero standard OpenDocument, definito dal consorzio OASIS e unico riconosciuto dalla Comunità Europea per i documenti da ufficio. Inoltre, permette di salvare i documenti nei formati PDF e Flash per un facile interscambio con qualsiasi piattaforma hardware, e nei principali formati delle suite da ufficio proprietarie.
"OPENPC è figlio di una visione e di un grande lavoro per trovare la configurazione ottimale", ha detto Salvatore Manzi, CTO di Compulab, presentando il prodotto. "Una configurazione che garantisce sia le funzionalità che l'integrazione in ambienti standard, senza interventi di specialisti. Questo è ciò che giustamente si attendono i settori più avanzati della PA, disposti ad avviare esperimenti di migrazione che non compromettano la produttività e l’efficienza della struttura".
Presentato in anteprima al Forum PA di Roma (presso lo stand HP, Pad. 24), *OPENPC di Compulab sarà commercializzato in modo assolutamente inedito per il mercato italiano:
1. I primi 500 *OPENPC saranno offerti dal 9/5/05 "a margine zero" (780 € + IVA) e potranno essere acquistate solo dalla PA centrale e periferica e dai soggetti qualificati della comunità italiana Open Source.
2. Le successive 2.500 macchine saranno offerte dal 1/6/05 senza limitazioni, a un prezzo inferiore a 1.000 € + IVA, che comprenderà sia l'assistenza che un aggiornamento trimestrale del software per 2 anni.

Non vorrei dire niente, nel senso che uno si prende un PC qualsiasi senza Sistema Operativo (Acer mi sembra altrettanto solido di HP, un Aspire t120e, processore AMD Sempron 2800 Mhz, Memoria: 256 Mb, Disco fisso: 120.0 Gb dvd+/-rw double layer, dvd, nvidia geforcefx 5200 128mb, altoparlanti, lettore memorie flash 6 in 1, windows xp home, prezzo 600 euro circa) monto Knoppix, e sono praticamente allo stesso livello. Risparmiando un bel 200 euro secchi. In più lo aggiorni scaricandoti bello bello il CD. Sul disco salvi solo i dati, usi la rete, ma non puoi compromettere il sistema operativo.
Per la PA sarebbe la risposta migliore: poca manutenzione, controllo totale sui programmi installati, certezza dei parametri di sicurezza e via di seguito.
Purtroppo invece sull'OpenSource c'è sempre qualcuno che deve lucrarci abbondantemente. 1000 euro (che diventano 1200 ivati) per un PC con software OpenSource è davvero una cifra sconcertante.
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