martedì 31 maggio 2005

Il Ministro ha stancato

Io lo dico da tempi non sospetti, attirandomi le ire di molti che credevano che il Ministro Stanca potesse fare qualcosa di buono. Un ministro senza portafoglio, quindi senza potere economico, non può far molto per diefinizione. In realtà, il Ministro Stanca non ha fatta praticamente nulla, se non parlare, parlare, parlare, parlare, ...
Anche Beppe Caravita si è stancato di Stanca. Lui che lo ha sempre osannato, coccolato, gli ha dato tutte le chance possibili ed immaginabili, non ne può più. Lui ne fa anche un discorso politico. Io non mi spingo fin lì.
Prendo alcuni stralci del post di Beppe.
Aveva a disposizione una legislatura, cinque begli anni filati di governo. Poteva essere la legislatura dell'inizio di snellimento e di efficacia della Pubblica Amministrazione, invece i suoi progetti di e-government sono quasi tutti o fermi o con ritardi evidenti. Poteva essere la legislatura di rilancio dell'industria del software e dell'Ict italiana, nel numero di imprese e negli addetti sul paradigma open source. Invece, al di là di generiche circolari di valutazione del software aperto nella Pubblica Amministrazione, non ha fatto nulla di concreto. Poteva essere la legislatura che prendeva al volo il trend alla larga banda per fare di internet un laboratorio sociale innovativo. E invece la si è voluta criminalizzare, impaurire, e sotto sotto anche rimonopolizzarla, riducendone di fatto il suo grado di pluralismo. Mi chiedo come sia possibile che un uomo d'azienda, di grande esperienza, che conosce i meccanismi dell ICT, si sia invischiato in situazioni insostenibili e non abbia fatto altro che da megafono di idee di altri? Ha promesso un cambiamento alla Urbani, ha dichiarato di tutto, e come sempre è evaporato?
... non dice una parola, nonostante che l'80% dei progetti venga di fatto abbandonato (perchè un pubblico amministratore soltanto sano di mente non stanzia soldi su un progetto futuro e incerto mentre la sua casa brucia...). E a livello centrale i danari per i progetti sono quasi del tutto inesistenti. Dalla fine del 2002 apparve chiaro, in una famosa conferenza stampa in cui Stanca fu pubblicamente zittito da suoi autorevoli colleghi di governo. E' qui che è crollato il suo castello fatto di promesse e di un'Italia che può cambiare, sui progetti che crollano. Invece di puntare sui progetti che funzionano nella PA (e quanti ce ne sono), sui ha preferito sempre rilanciare, puntare più avanti.
Stanca sembrava una speranza per una politica della rete di buon senso.Prendiamo il diritto d'autore. Niente, per lui esiste solo il Drm, il lucchetto a pagamento su ogni canzone o filmato in rete. C'è e c'è stata una sola verità e una sola soluzione per la commissione Stanca e Vigevano, ancora prima che iniziasse i suoi (finti) lavori di indagine.
Questa è stata, secondo me, la sua più grave pecca: non si rende conto, probabilmente, di mettersi al servizio delle lobby, perché lo fa in buona fede (provo a difenderlo), ma ha perso di vista il problema. Oltre al Drm, ci potrebbero essere sistemi più intelligenti e semplici, anche molto pmeno costosi da implementare per le industrie. Ma non ha mai preso seriamente in considerazione la cosa.
Grave.
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