Da qualche tempo mi scrivete di Monclic, il sito di commercio elettronico di uno dei distributori di ICT italiano. La preoccupazione del canale è capire il motivo per cui un distributore di successo salta la filiera, su cui ovviamente ha vissuto, per camminare in qualche modo da solo.
Devo ammettere che c'è una sola ragione: fare qualcosa per rivitalizzare il titolo in Borsa. Ne aveva bisogno? probabilmente sì, visto che lo fanno.
Altrimenti si sono messi in ballo con un discreto ambaradan (che fa da contraltare a Linus, ma la cosa la capiranno due lettori di quato blog in tutto), si deve occupare delle spedizioni ai clienti finali e del customer care, due cose assolutamente lontane da Esprinet e che con il rallentamento dell'apertura dei cash & carry dimostrano la criticità.
Su 01net si trova un articolo interessante, con l'Amministratore Delegato, quello che propone contratti su di un blocco notes, scrive a matita e ti lascia una fotocopia illeggibile in mano, che spiega la strategia di creare valore a breve termine.
Quindi la disponibilità finanziaria come chiave per acquisizioni e per consolidare la posizione sul mercato. Puntare sulla GDO e DS per avere volumi e margini (un'altra chiave di lettura del raffreddamento della strategia dei cash & carry), diventare un hub per i "supermercati"...
Insomma, a fronte di crescite attese per il settore enormi, come mi hanno dichiarato l'altro giorno in Euronics, la risposta del distributore è davvero sensazionale. A fronte di concertazione e acquisto di prodotti delle grandi marche a livello europeo, Esprinet risponde così, gettando un po' di scompisglio e alzando il polverone.
Ma me ne sono accorto solo io e pochi altri? Esiste un'altra possibilità di lettura di questa fase di Esprinet?