giovedì 4 novembre 2004

Videogiochi: importanti per crescere

C'è uno studio inglese dell'Università londinese che dice, finalmente, che i videogiochi sono un qualcosa di sano, se usato correttamente (ma come sempre questo è il problema). Lo studio lo trovate qui e potete approfondire qui.
Si arriva al punto di consigliare dei giochi per fasi di età, dimostrando che si apprende meglio e si è maggiormente motivati al lavoro in futuro, com particolare attenzione ai mercati finanziari.
Riprendo dall'Evening Standard alcune frasi del curatore (traduzione personale, quasi un adattamento): i genitori e gli insegnanti possono essere rassicurati perchè i videogiochi sono una forma di cultura, che merita di essere trattata nelle scuole come avviene per i film, la televisione e la letteratura ... è importante che per l'apprendimento delle materie, i bambini possano crearsi i loro giochi e i loro percorsi.
Segnalo i giochi citati:
Dai 4 ai 6 anni: Wallace And Gromit (non presente in Italia) - Sonic Heroes - Barbie Disegnatrice di Moda
Dai 7 ai 10 anni: Shrek 2 - Alla Ricerca di Nemo
Dai 10 ai 12 anni: Age of Empires -The Sims - Harry Potter - Championship Manager - Il Signore degli Anelli - Civilization
Mi collego un attimo al post per segnalare, come ogni tanto faccio, a che cosa sto giocando.
Fino a giovedì scorso a Spiderman 2 (anche su PC con mio figlio di cinque anni e mezzo, ma l'edizione PlayStation è un'altra cosa). Poi con Fable. Ora, il poco tempo lo dedico al capolavoro GTA San Andreas.
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