lunedì 29 novembre 2004

Ancora sulla brevettabilità del software

E' interessante vedere i messaggi che mi arrivano catalogati per argomento. Infatti, mi sono fatto un piccolo foglio di calcolo per monitorare, a mano, i messaggi e così contare fisicamente gli argomenti toccati dai messaggi. Ed è stranissnomo notare che tra venerdì e sabato mi avete scritto a riguardo della brevettabilità del software, pur che io non abbia scritto una virgola, ma citando comunque i miei vecchi commenti.
Probabilmente in rete è arrivato qualche rimando, per cui non sto a preoccuparmi dei motivi, ma mi piaciono le teorie che stanno saltando fuori.
La brevettabilità del software, per tanti, è un falso problema: chi mette a disposizione il sorgente originale e con quali prove di tempo e di utilizzo? E chi decide? Per tutti quanti, in sistanza, si configura un problema tipico del "più grande si mangia il più piccolo", per cui si va in tribunale per sfinire il più piccolo che, non potendosi accollare le spese, cede.
Probabilmente nel nord america è così.
Poi c'è tutta una scuola di pensiero sull'uso di software libero nelle Pmi. Praticamente tutti i messaggi che ricevo a riguardo mi spiegano che il software libero aiuta ad abbattere i costi nelle Pmi, soprattutto nelle piccolissime, con parecchi esempi.
Ormai lo sanno tutti che sono così dentro al software libero che ho una distribuzione Linux che gira in parecchie scuole milanesi (gratuitamente). Ma sul fatto che per le piccolissime aziende il software libero sia una scelta azzeccata c'andrei cauto.
Nella media azienda, comunque quelle con almeno una quandici di addetti, è ipotizzabile la presenza di una persona preposta ai problemi hardware e software, quindi è possibile adottare software libero e sistemi operativi Linux, proprio perchè al sorgere di un problema c'è qualcuno in grado di risolverlo (forse).
Per le piccolissime aziende, queste competenze non è detto che ci siano, per cui l'imprenditore non deve avere la preoccupazione anche del software e del PC e gli standard sono assolutamente auspicabili. Può bastare OpenOffice.org per scrivere a far di conto, ma se si ha bisogno di un software per i codici a barre o per qualsiasi evenienza, è ovvio che utilizzare Windows facilita la ricerca, l'installazione, l'uso. Se si deve installare una stampante, un masterizzatore o uno scanner, dove trova le istruzioni per Linux, e i driver. Deve chiamare qualcuno, quindi pagare.
Sono qui per essere smentito, per avere casi diversi. Per avere soluzioni diverse.
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