venerdì 30 aprile 2004

A che cosa sto giocando

Dopo qualche mese, riprendo questo appuntamento con i giochi che sto usando in questo periodo.
Ad essere onesti, non ci sono giochi in giro che mi stanno esaltando. Ho giochicchiato con Singles, ho giochicchiato con Pandora Tomorrow (il nuovo Splinter Cell), e devo dire che sono affascinato da Far Cry, con cui sto giocando assiduamente.
Mi piace l'atmosfera, la grafica, la giocabilità. Non ho ancora installato la versione a 64 bit del gioco (è il primo pronto per gli Athlon 64) ma lo farò appena avrò un po' di tempo da dedicarci.
Il gioco però che mi sta conquistando è Fifa 2004, ma per N-Gage. Mi scopro addirittura in bagno a giocarci... Non sarà una pietra miliare dell'industria videoludica e non segnerà la storia dei videogiochi, ma devo dire che mi piace, è divertente e si lascia giocare alla grande. In più, stando in tasca, posso giocarci ogni volta che ne ho la possibilità.

Anche la Spagna per la modifica di Ps2

Dopo la sentenza del tribunale di Bolzano, anche in Spagna c'è stata una sentenza che approva la possibilità di mettere in vendita, da parte di un negoziante o catena, una PS2 modificata. Con questa Ps2 si possono vedere i giochi pensati per altri sistemi (da noi c'è il PAL), ma anche utilizzare copie di giochi su dvd-r e -rw.
A questo punto direi che è una tendenza diffusa qualla di autorizzare la vendita di prodotti bloccati. Tendenza che giudico pericolosa per l'utente, che se ha la libertà di modificarla lo fa a suo uso e consumo e decide consapevolmente di rinunciare alla garanzia della casa, ma nel caso in cui venga venduta già modificata si perde la garanzia e il rapporto con il produttore. Questo non vale solo per le Ps2 o per le Xbox, ma anche per le videocamere, i telefonini e via di seguito.
Insomma, il consumatore non verrebbe, secondo me, tutelato a sufficienza soprattutto nel caso di frodi commerciali, come quelle che sempre più spesso accadono con i cellulari a basso costo, acquistati in stati in cui il prezzo è bassissimo e quindi modificati per immetterli nel nostro mercato. Quando si rompe, non solo non si ha assistenza, ma i produttori possono denunciare l'acquirente per incauto acquisto!

giovedì 29 aprile 2004

Il Tg di Cofferati

In questi giorni imperversa sulla rete una discussione su come e perchè l'idea di Sergio Cofferati di aggiungere ad un sito blog anche un TG in cui parlare e presentare le idee.
All'indirizzo qui è possibile vedere di che cosa si tratta.
L'idea non è certo originale, non sfrutta nemmeno tutta la banda, e non è stata accolta bene dalla rete.
L'idea è vecchia nel senso che i video si rivolgono allo stesso target di chi legge il sito, quindi, in certi casi, sono preferibili le parole. Inoltre, le parole sono ricercabili dai motori di ricerca, i video no. Ma è un altro paio di maniche.
Il mio parere sui video, visto che un po' me ne intendo ( ;-) ), è che devono essere funzionali, non in sostituzione della TV, perchè il web non è la TV e non ha la stessa platea e la stessa possibilità di fruizione.
Un conto è fare vedere qualcosa, un conto è leggerla un conto è portare un programma Tv su internet.
I primi esperimenti di Diario Tecnologico erano proprio volti a fare una trasmissione di tecnologia direttamente sul web. E' stato fallimentare, perchè non è la TV che deve arrivare sul web, ma, al limite, viceversa.
Mancava l'interattività tipica del web e questo veniva avvertito come qualcosa che mancava.
Ora a fianco di questo post c'è ancora Diario Tecnologico, ma con video che abbiano qualcosa da dire e non servizi forzati perchè bisognava riempire i cluster.
Cofferati usa la rete in modo un po' inusuale e non convenzionale: media i commenti, scrive a senso unico, non usa l'interazione, tipica del web. Ma la usa. Porbabilmente ha anche capito perchè il Decreto Urbani è ingiusto.
Caspita, ma tutte queste critiche sono valide anche per questo blog, il mio blog! Anzi, qui i commenti non ci sono del tutto!
In realtà i commenti un anno fa c'erano, ma hanno generato troppo casino e li ho tolti quasi subito. Ha senso che ci siano 50 commenti, ma anche 20, ad un post? Il problema dei commenti è che li legge solo chi li scrive e chi fa il blog. A quel punto, una sana mail può essere preferibile (è il mio parere, mica una verità!).
Come in questo blog non ci sono riferimenti ad altri blog, ai libri che leggo, alla musica che ascolto. E' una scelta. Ma di fatto questo blog è diverso dagli altri. Per scelta si parla solo di tecnologia. Se parlo di fatti miei o di cose che accadono è spesso incidentale.

mercoledì 28 aprile 2004

Le email ai politici sulla Urbani con proposte

Il mio post su come rispondere alla Urbani, partendo dal basso, sembra fare proseliti.
Ci sono politici che hanno la casella email piena di messaggi sul decreto Urbani e sulla sua approvazione alla Camera.
Ho ricevuto una miriade di messaggi sul tema, sia sulla casella nuova che su quella vecchia (su GMail e quindi senza limiti di spazio) che ovviamente non ho avuto ancora il tempo di leggere tutti, ma lo farò.
Di certo, non è solo l'opposizione a mugugnare sulla Urbani, ma anche una discreta parte della maggioranza. Il problema del fine di lucro è piuttosto relativo. Nel senso che non è sufficiente inserire la frase per fare in modo che l'uso personale sia garantito e sancito da altre leggi. Il problema è non lasciare dubbi di interpretazione, tanto cari a chi stende i disegni di legge. I motivi sono presto esposti.
L'Europa ci dice che l'uso personale, senza scopo di lucro, di file coperti dal diritto d'autore o comunque come opera di ingegno è possibile. Una legge voluta dalla Major e addirittura caldeggiata da una presidente di commissione moglie di un amministratore delegato di una Major.
Non vorrei entrare ancora nella polemica della sacrosanta battaglia per preservare il Diritto d'autore, ma vorrei solo dire che intorno alle università ci sono posti che fotocopiano i libri, che tutti noi abbiamo copiato le cassettine musicali, che molti di noi usano la rete per vedere se acquistare o no un prodoto e quindi cosa ci può essere di meglio che preascoltare un disco.
Il legislatore non mi può dire che per scaricare il brano di Zucchero in anteprima su Alice a poco più di un euro sia più dignitoso che ascoltarlo alla radio gratis. Il legislatore non mi può dire che avendo un masterizzatore allora sono un potenziale pirata e tu azienda che produci il masterizzatore devi farlo pagare di più perché serve a piratare.
Il processo alle intenzioni è qualcosa che non va bene, mai.
Parliamo di uno Stato in cui ci sono state delle sentenze a favore della modifica della Playstation2, dove si cambiano non dei parametri ma si manomette, dove la protezione dell'opera d'ingegno è protetta da brevetti.
E tutto per che cosa? Per i film che circolano in rete, di qualità vergognosa.
Vorrei dire un paio di cose anche su questo: i film che circolano maggiormente sulla rete, quelli più amati dal popolo di internet sono le saghe di Matrix e del Signore degli anelli. Quanto hanno incassato al botteghino?
Quanto hanno incassato in DVD e videocassetta?
Lo stesso discorso vale per la musica: quelli che circolano di più sono anche quelli più amati e più venduti.
C'è da dire una cosa sulla musica: i cantanti sono sempre più in rivolta contro le case discografiche, ma c'è un motivo: oltre ai dischi, guadagnano anche sui concerti. Gruppi come le Vibrazioni, con un successo travolgente cgrazie al passa parola (Elio e le storie tese ne sono un altro esempio in un'epoca senza internet ma con cassette che si duplicavano a scuola) dimostrano come la musica stia affrontando la pirateria in modo diverso. E senza una Legge dello Stato.
La mia proposta per il cinema italiano, scarso, non è quella di finanziare le riprese, ma impostare prezzi politici ai film (8 euro a testa per un film oggettivamente brutto, una famiglia non se li può permettere) e pretendere il passaggio in sala prolungato.
Questo farebbe bene al cinema, non certo vedere un film sparire dalle sale dopo tre giorni, quando ancora nessuno ne è venuto a conoscenza. Bisogna smetterla con quel meccanismo perverso del marketing che costringe a promuovere un film ad oltranza in tutte le trasmissioni possibili per tenerlo nelle sale. Bisogna trovare altri sistemi.
Ma io questi discorsi non li ho sentiti fare da nessuno.
Proviamo a dirlo nelle email ai politici, dai comuni alle camere, e vediamo cosa salta fuori.
In fondo, stanno approvando un decreto in campagna elettorale, se vedono che siamo in tanti cavalcheranno le nostre posizioni.
Almeno proviamoci.

martedì 27 aprile 2004

Yahoo messenger

Sto provando Yahoo Messenger nuovo. E' da ieri sera che tentavo di scaricarlo, senza successo a causa del traffico.
Tra le novità, mi sembra che si possano sottolineare solo le funzioni di connessione diretta ai servizi di Yahoo, come la radio, le ricerche e la rubrica.
In realtà, la novità più evidente è la creazione degli avatar, della forte personalizzazione.
Lo trovate qui. E' in beta.

lunedì 26 aprile 2004

Appunti in libertà

GMail funziona egregiamente, anche come antispamming. ho provato a mettere dentro negli oggetti dei messaggi, che invio e che mi invio da altri account, alcune parole chiave classiche.
Per ora la pubblicità non se ne è ancora accorta, nel senso delle Adword.
Vorrei spendere invece due paroline sulla numerazione scelta da Intel per i processori di prossima generazione. A partire dai Pentium-M in uscita a metà maggio, il nome non riguarderà più la frequenza di funzionamento ma una serie di parametri. Fiumi di parole sono già stati sprecati da riviste e siti web, ma è il caso fare qualche piccola riflessione, dal lato utente.
Oggi si va in un qualsiasi posto ad acquistare un PC e lo si misura grazie alla potenza del processore (lasciamo stare che di Pentium 4 a 2800 ce ne sono 8 versioni diverse). Domani sarà necessario andare a leggere i parametri, scritti sicuramente in piccolo da qualche parte, se vengono scritti, perchè il numero non è strattemente legato alla velocità e alla sua potenza, quanto alle caratteristiche. Ad esempio, ci potrebbe essere un Pentium con un numero superiore ad un altro per il semplice fatto che consuma meno energia, piuttosto perché è stata introdotta una tecnologia innovativa o via di seguito.
Ricordo che Intel aveva criticato Amd per la numerazione dei suoi processori, ma l'azienda aveva introdotto un parametro che permettesse di riconoscerne la potenza. Intel invece tenderà a nasconderla. Pensiamo ad una situazione normale: I Pentium 4 avranno la numerazione che inizia con il 7, i Celeron con il 3 (non prendetela per buona, sono degli esempi).
Oggi acquistando il pentium 727 potrei prendere un processore molto più potente di un Pentium 755, che ha più cache e nuove tecnologie al suo interno ma che ha una frequenza di funzionamento più bassa.
Insomma, Intel dice che l'ha fatto per noi. Io dico che hanno fatto una frittata.

venerdì 23 aprile 2004

Grazie per la Urbani

Nel paradiso della disinformazione giornalistica totale, dello scempio della politica italiana, la Legge Urbani e come tutto il paese sia informato su di essa finisce con il dare ragione a quei politici tristi che si permettono di criticare il modo di fare informazione in Italia. Non entro nel merito di quello che è andato in aula ieri a Bruxelles, ma non capisco come si possa criticare l'informazione italiana quando almeno c'è una Legge che tutela le minoranze come la par condicio, mentre in altri stati il tacito accordo tra le parti finisce con l'estromettere chi si pensa possa arrecare danno! L'estrema destra e l'estrema sinistra in molti stati europei non ha diritto di parola su nessun media.
Tolto questo sassolino, mi rallegro per l'approvazione al Decreto Urbani alla Camera. Mi rallegro perchè è stato introdotto il carcere come sanzione.
Mi rallegro perchè è stata introdotto una tassa a Gb (0,36 Euro).
Mi rallegro perchè il 3% del costo di un software di masterizzazione sarà la tassa da pagare.
Mi rallegro per il fatto che questa tassa vada alla Siae, che vada a chi crea opere d'ingegno, che quindi raggiunga Microsoft, Apple, IBM e compagnia bella, e voglio vedere quanto costa agli autori singoli.
Mi rallegro perché il mio prossimo hard disk costerà più in tassa che per il costo dovuto al produttore.
Mi rallegro perchè il costo dell'hard disk influisce sul costo del computer, che pagherò volentieri di più.
Mi rallegro perchè qualche politicante è convinto di aver battuto la maggioranza con un emendamento che toglie la responsabilità ai provider, unici poteri forti citati nella Legge.
Mi rallegro con la maggioranza che ha pensato bene di uscire dall'aula casualmente quando andava in votazione l'emendamento che riguardava la responsabilità dei provider.
Mi rallegro perchè finalmente i computer hanno pari dignità con le auto: lì la benzina costa più in tasse che per il prezzo di produzione, qui i computer sono tassati più per il prezzo della produzione, solo che la benzina o il diesel inquinano, utilizzano una fonte esauribile e sono socialmente dannose, mentre il computer e internet stanno facendo circolare le idee, mettono a disposizione delle risorse e sono socialmente utili.
Mi rallegro che in Italia si abolisca la modica quantità per la droga e non vi sia la modica quantità per le idee. L'assenza di idee è però alla base del Decreto Urbani e quindi verrà sancito per Legge.
Mi rallegro per il fatto che cambiando la cassa al supermercato il gestore debba pagare più quattrini, quindi ci alzi i prezzi (ha un hard disk, o comunque una memoria di massa e quindi paga!).
Mi rallegro perchè in Italia il software, la musica e i film non erano liberamente copiabili prima e non lo sono ora.
Mi rallegro con il Ministro dell'innovazione che approva questa legge.
Mi rallegro che per ogni Gb di disco che acquisterò per salvarci sopra le foto dei miei figli per offrire dei ricordi in futuro acquisterò un granello di cemento per ingrandire Wonderland a Michael Jackson.
Mi rallegro perchè come sempre la rete ha avuto una risposta composta al decreto Urbani e non è ancora arrivato nessuno a raccogliere le firme per abbrogarla.
Mi rallegro perchè nessuno ha scritto a tutti i politici che conosce per spiegare che non si tratta di limitare la libertà a favore di una sacrosanta guerra contro la pirateria, ma che si tratta di una limitazione alla libertà a pensare e un processo alle intenzioni.
Mi rallegro con coloro che pensano che scaricare un file sia un reato, mentre il reato è fruire e trarre profitto in qualche modo, anche non pagandone il costo, ossia utilizzarlo in qualche modo.
Mi rallegro perchè d'ora in poi, ogni colta che scrivo qualcosa su questo blog, di fatto occupo spazio e quindi arricchisco qualcuno che ha creato un'opera d'ingegno, peccato che anche questo scritto sia, giuridicamente un'opera d'ingegno.
Mi rallegro perchè a me che scrivo non viene riconosciuto un miliardesimo di centesimo di niente e qualcuno ci fa del grano, senza sporcarsi nemmeno le mani con la pubblicità.
Mi rallegro con tutte le persone di buona volontà che hanno speso tempo e risorse, negandolo ad altro, ma questo è ovvio, per spiegare i mali della Legge Urbani e in che modo, con pochi aggiustamenti, si poteva renderla una Legge seria.
Mi rallegro con coloro che pensano ancora che l'Urbani possa cambiare al Senato. Se fosse vero, spero solo non sia in peggio.
Mi rallegro per il fatto che in Italia se uno crea un dialer, ossia un software che si sostituisce alla connessione internet per farti scaricare a 2 euro al minuto una suoneria del cellulare e che, se per errore l'utente non rimuove, fa navigare a tale spesa il navigatore, non rischia nulla (e perchè dovrebbe, si chiama solo truffa, anche aggravata ai danni del consumatore), mentre se scarichi un file musicale di un cd che non è nemmeno più in commercio rischi grosso.

giovedì 22 aprile 2004

Precisazione dell'Onorevole Magnolfi

Leggo questa precisazione giuntami dall'ufficio dell'Onorevole Beatrice Magnolfi:
[...]Con l'introduzione della frase per farne commercio, diventa:
All'articolo 174-ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi: «2-bis. Chiunque, in violazione dell'articolo 16, diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file fra utenti, un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, per farne commercio mediante reti e connessioni di qualsiasi genere, ovvero, con le medesime tecniche, fruisce di un'opera cinematografica o parte di essa, è punito, purché il fatto non concorra con i reati di cui al comma 1, con la sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 1500, nonché con la confisca degli strumenti e del materiale e con la pubblicazione del provvedimento su un giornale quotidiano a diffusione nazionale e su di un periodico specializzato nel settore dello spettacolo. 2-ter. Chiunque pone in essere iniziative dirette a promuovere o ad incentivare la diffusione delle condotte di cui al comma 2-bis è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 2000 e con le sanzioni accessorie previste al medesimo comma.
Questo è il punto sostanziale, atto a non punire chi scarica accidentalmente e comunque non abitualmente i programmi.[...]

Non mi addentro in particolari, ma lo scambio è equiparabile al baratto, quindi si tratta di commercio. Con questa segnalazione, comunque, si apre un capitolo nuovo ed interessante: ossia, se non dico a nessuno che scambio il file, ma è lì per essere utilizzato da altri, liberamente, come la mettiamo?
Insomma, è sempre e comunque un bel casino. Non è la fine del mondo, ma un bel casino di sicuro lo è.

mercoledì 21 aprile 2004

I riferimenti della Urbani

Molto richiesti, lascio i link al Decreto Urbani e agli emendamenti presentati in aula.
Decreto.
Emendamenti (alla Camera dei Deputati), con anche accessori non presenti nel Decreto sopracitato.
Anche la Bsa fa notare che è una legge poco sensata: che l'utente paga quattro volte la tassa per la copia privata che è un uso lecito riconosciuto internazionalmente e che per le opere d'ingegno c'è bisogno di altro.
Facciamo pressione su tutti i politici che conosciamo, dai consigli comunali in su, al fine che il problema sia davvero sentito da tutti. Qualcosa deve succedere.

Tecnodiffusione in liquidazione

Un'altra azienda quotata in Borsa messa in liquidazione. Con i Bond sul collo di molti italiani.
E pensare che erano seduti sull'oro. Ricordo, tra le tante, le dichiarazioni di "Tecnodiffusione custruirà i PC Olivetti per il mondo" (era il 2002, mica dieci anni fa!).
Un altro esempio di come si possa buttare al vento una serie di occasioni, e di come essere dei distributori prima che produttori non sia un buon indice per andare in Borsa.
Tecnodiffusione, Opengate e Cto sono tutti e tre finiti male e tutti e tre con un fattore denominatore comune: fare qualcosa di più che il distributore di prodotti. A questi, nella categoria distributori, ci potremmo mettere anche qualcun'altro. Ma questo blog si limita alla tecnologia e continua a fare questo mestiere.

Ancora sulla Urbani

Visti i messaggi che arrivano, devo fare una precisazione: la legge punisce il download, quindi lo scaricamento di file.
Cosa significa tecnicamente? Banalizzo per spiegare meglio e fare in modo che tutti, ma proprio tutti capiscano.
In pratica se scarico un file Mp3 di alta qualità (320 kbsec) o di bassa qualità (64 kbsec) non c'è differenza. Ma questo è come dire che un ladro è punito allo stesso modo se ruba una Fiat Stilo vera e una Fiat Stilo in scala 1:25 della BBurago! Vengo punito se scarico un file per ascoltare una canzone e vedere sa vale la pena che paghi per il disco? Se scarico la canzione da un sito di commercio elettronico il preascolto di una canzone, metti caso Messaggerie Digitali, commetto reato, secondo questa legge. Parla di scaricamento, non di fruizione. Quindi scarichi il preascolto, il sito paga la Siae ma non marca il file, per cui si è in difetto. Si è in difetto anche se avesse il controllo sui diritti digitali(!).
Significa che se ho un file che si chiama volare.mp3 che ho scaricato da un sito, in cui c'è dentro il racconto della paura di volare di un mio amico, posso essere citato per aver scaricato volare.mp3, file contenente la canzone di Domenico Modugno.
Insomma, la legge non fa distinzione qualitativa in nessun senso, e quindi è ingiusta nella sostanza. Qualche avvocato mi ha già detto che risulterebbe incostotuzionale, come è di sicuro incostituzionale la pubblicazione dei nomi sui giornali, visto che non si trae profitto economico.
Mi stupisco degli apprezzamenti dell'opposizione, soprattutto dei Verdi che tanto si erano impegnati.

Sulla Urbani mi sento sconfitto su tutto il fronte

Nonostante il mio impegno, le telefonate, il tempo perso a spiegare le cose un po' a tutti, trovo con dispiacere che in Aula a Montecitorio andrà una proposta di legge (non il Decreto Urbani) in cui ci sono le sanzioni per chi scarica, in cui si trova l'odiosa clausola per la quale è prevista la confisca dei computer e la pubblicazione del nome sui giornali.
Ma quel che è peggio, è che esiste la sanzione amministrativa per il download di 154 euro, non soltanto per i film, ma anche per la musica e per qualsiasi opera d'ingegno. In pratica, hanno come sempre vinto le lobbies sul buon senso.
Fiato sprecato? Credo di no. Nel senso che in aula si possa discutere e cambiare la norma. In fondo, è stato tolto, dal testo originale, solo l'impegno dei provider a fare gli sceriffi della rete (forse perchè hanno potere e soldi).
Inoltre non è chiaro che cosa si possa distribuire con il P2P e cosa no: cosa vuol dire file di opere di ingegno legalmente distribuibili non lo sa ancora nessuno.
Ma il bello deve ancora venire (purtroppo). Non viene tolto il 3% di tassa sui masterizzatori, da ripartire tra autori di opera di ingegno e produttori. Come sempre, non si capisce a chi va questo 3%, se non nelle tasche dei soliti noti della Siae.
Alla fine, salta fuori il pasticciaccio all'italiana. Lo sciopero della rete è necessario, anzi fondamentale. Ma non per difendere la pirateria o la libertà, per difendere noi stessi. Trattandosi di una sanzione amministrativa, basta un pubblico ufficiale che denuncia e ti tolgono il PC, ti pubblicano il giornale e paghi quattro euro. Ma lo sanno questi signori quanto costa un modulo di pubblicità su di un giornale? E' vero, loro la pagano tanto e un tot in campagna elettorale (quando pagano). Per cui, la sanzione accessoria è molto più costosa della pena. E poi uno come si difende? dal giudice di pace?
Follia pura. In fondo, sulla rete ho già letto di chi ha trovato il sistema per mescolare le carte: connessioni p2p con chiave crittografata, anche pubblica: il fatto è che tra tutti ci si vedrebbe regolarmente, ma le tracce lasciate sul server del provider sarebbero non comprensibili. A quel punto come la mettiamo?

Gmail funziona

Sto testando Gmail. Ho mandato Italian Knoppix in formato Iso nella casella di posta (630 Mb). C'è, è arrivata ed è disponibile. Il Giga di posta a questo punto non lo metto in dubbio.
Sulla pubblicità, avendo la Googlebar installata e anche avendo il blog su Blogger (sempre di Google), è chiaro che possano andare a vedere cosa cerco di solito e quindi spararmi una serie di link mirati. Ma non mi sembra un problema.
Non metteranno popup fastidiosi. Questo è già qualcosa.
Con 1 Gb di spazio, lo spamming diventa un non problema.
Dimenticavo una cosa: la pagina arriva piuttosto velocemente e ho iniziato (e basta) a scaricare l'immagine del cd di Italian Knoppix: 600 Mb al secondo la velocità (con Fastweb), per cui molto superiore a quella che raggiunge l'Adsl in Italia.
Per il momento, quindi, il parere è assolutamente positivo. Ma come sempre, un conto è la fase di test, un conto è quando un servizio va on line.

martedì 20 aprile 2004

Le occasioni perse dall'Adsl a banda larga

Devo ammettere che ho fatto un grave errore di valutazione. Anzi due. Uno è di qualche tempo fa, ed è quello di aver sottovalutato alcuni aspetti di internet e di come si sviluppava in Italia. Mi riferisco a servizi per gli utenti PC.
Il secondo errore è stato quello di non cogliere da subito le opportunità offerte dalla banda larga. Infatti, pensavo che gli operatori offrissero servizi di qualità ai propri abbonati. Ma così non è. Anzi, vedi gratis quello che domani dovresti pagare e devo dire che non so chi sarà disposto a sborsare quattro soldi per quei servizi.
I videogiochi pensavo sinceramente rifiorissero: rappresentano la multimedialità per eccellenza e hanno sempre sofferto della quantità di banda. Ma così non è stato (per ora). Nessuno ha offerto servizi su questo lato, se non scaricati il gioco a X euro.
Insomma, con internet si è buttata al vento l'ennesima opportunità e chi non dispone di mezzi ha ancora un'occasioneda cogliere: servizi a banda larga. C'è un mercato, C'è un mondo.
Se mi dico questo, dall'altra parte devo notare come sia altalenante la situazione. Diario Tecnologico, che trovate a fianco se leggete il blog tradizionale, ha un aumento continuo di utenti che vedono interamente i filmati. Dall'altro lato, GiEngine sta letteralmente esplodendo nel Regno Unito, pur trattandosi di una beta (la versione 0.99 dovrebbe uscire a fine mese), con tantissimi utenti che chattano con la voce, si cambiano i vestiti e guardano i video direttamente da questo piccolo mondo 3D. Una curiosità è che moltissimi guardano le tv presenti sul web in un mondo 3D, ed è un aspetto che fa pensare. Qualcuno sta iniziando a creare mall elettronici con GiEngine.
Dall'altra parte, Italian Knoppix sta crescendo con forza, soprattutto tra gli insegnati e le scuole. E qui, grazie al fatto che, con la banda larga, scaricarsi un cd intero è diventato più facile e più veloce.
Ma per il resto, la banda larga credo che stia favorendo la pirateria, che è una molla che ha spinto molti utenti a cercare una banda più veloce in passato. Questo mi rattrista un po': sia per le polemiche di questi mesi che alla prova dei fatti sta dando ragione agli Urbani di turno, sia nel vedere il web come un'estensione di qualcosa, e non come una entità a se stante, come, secondo me, dovrebbe essere.

lunedì 19 aprile 2004

Gpl e decreto Urbani (ancora!)

In Germania il Gpl, ossia il sistema di licenza di software libero che prevede la pubblicazione dei codici sorgenti, ha vinto una causa contro un'azienda che aveva utilizzato software Gpl ma non ne voleva condividere il sorgente. Ok, rifaccio.
C'è un'azienda, tale Netfilter, che ha creato un software firewall totalmente di pubblico dominio, senza fee di licenza d'uso e liberamente utilizzabile e modificabile sotto l'egida della licenza GPL(General Public License). C'è un'azienda, tale Sitecom, che si è scoperto che ha inserito nella propria soluzione router il firewall di Netfilter.
Il tribunale tedesco ha asserito che tale violazione c'è stata (ma è ancora da dimostrare) e che quindi la forma di licenza Gpl ha un valore legale, al contrario di quanto asserito da Microsoft e da Sco. Sfruttare commercialmente software libero è possibile, eccome, ma è sempre necessario inserire il codice sorgente o comunque renderlo reperibile.
Insomma, il software libero ottiene una bella vittoria in campo europeo, dove invece si sta discutendo sui brevetti software che potrebbero mettere davvero in ginocchio il settore ICT.
Ora ci si chiede perchè ho tirato in ballo ancora Urbani. Ebbene, l'ultimo messaggio a riguardo del decreto diceva che mi trovavo sbigottito rispetto alle ultime dichiarazioni del ministro (finisce quasi che avesse ragione Sgarbi...).
Il problema del P2P e del diritto d'autore sono problemi seri, ma vanno affrontati seriamente. Non è con leggi liberticide che si risolvono i problemi, ma nemmeno con idee totalmente liberali. Ci deve essere una via di mezzo. Un punto d'incontro equilibrato. Un sistema per mettere d'accordo tutti. La mia proposta è stata ben accolta da alcune associazioni e da qualche politico. Massacrata dal popolo della rete.

domenica 18 aprile 2004

Intel e il Serial Ata II

Intel ha rilasciato una specifica chiamata Advanced Host Controller Interface (AHCI 1.0) che definisce tecnicamente la nuova interfaccia Serial Ata II per controllare periferiche di memoria di massa dal chipset delle future schede madri. Attualmente il Serial Ata è presente in quasi tutte le schede madri di nuova generazione utilizzanti i chipset più recenti di Intel, Amd, Via e altri produttori e sono disponibili vari modelli di hard disk utilizzanti questo tipo di interfaccia. Nelle intenzioni del produttore, il miglioramento di prestazioni (trasferimenti dati sino a 3 Gbps) e l'integrazione nativa di questo dispositivo dovrebbe rendere progressivamente obsoleto il tradizionale Eide, almeno nei sistemi di più recente progettazione, e consentire il collegamento interno anche di unità come lettori e masterizzatori Dvd e Cd-Rw in sistemi server, desktop e portatili, tuttora costruiti con interfaccia Eide.
Tra le nuove funzioni del protocollo Serial Ata II, il Command Queuing che accetta più richieste di dati dal controller, le mette in coda e li esegue in modo riordinato per massimizzare le prestazioni, e la possibilità di eseguire tali richieste senza alcuna assistenza da parte di Cpu o chipset della scheda madre, come nei sistemi SCSI.

Il DVD di carta

Sony ha presentato una nuova tecnologia di memoria di massa basato sulla cara vecchia carta. Sviluppato da un consorzio che raccoglie vari produttori, tra i quali anche Matsushita e Philips, il Blu-Ray, questo è il nome del nuovo formato, è destinato a soppiantare nelle intenzioni di tali società entro cinque anni gli attuali Dvd-Rom grazie alla capacità di 25 GByte (oltre 5 volte più capienti, quindi) e al fatto che i supporti sono costituiti al 51% da carta, quindi risultano più economici da produrre e meno inquinanti (perché più facili da smaltire) degli attuali supporti Cd/Dvd, almeno in teoria.

venerdì 16 aprile 2004

Sony ha problemi con Psx

Non so quanti lo sappiano, ma Psx è la Ps2 con la possibilità di diventare un videoregistratore digitale, con tanto di masterizzatore DVD. Nei mesi scorsi l'azienda è stata costretta a mettere in circolazione una patch, poi un'altra e oggi ha deciso di sospendere la produzione fino a che il mercato non assorbe le macchine già presenti nei magazzini.
Un colpo duro a Sony e all'intrattenimento a 360 gradi. Di certo il prezzo di Psx non ha aiutato.

Urbani non ha le idee chiare

Devo riconoscere che la commissione della Camera sta facendo un gran lavoro sul Decreto Urbani. Devo anche ammettere che il Ministro si sta rendendo conto di avere calcato eccessivamente la mano contro gli utenti internet. Ma credo che, obiettivamente, ora stia passando il limite dall'altra parte. Non si può prima dire che è punibile chiunque scambi qualsiasi cosa coperta dal Diritto d'autore e che verrà schedato (la legge vieta già lo scambio di opere, per cui è solo un inasprimento delle sanzioni) e ora sostenere che lo scambio è per i giovani e si dichiara favorevole.
Come sempre, ci sono delle vie di mezzo. La modica quantità secondo me sarebbe un sistema sostenibile, che non danneggerebbe eccessivamente gli autori (dell'industria e degli editori mi importa relativamente) e permetterebbe la libera circolazione delle idee. La proposta che ho fatto è di 50 file o di 5 giga byte totali è stata accolta favorevolmente da molti esponenti della Commissione, ma quasi certamente non verrà introdotto questo concetto nella Legge che andrà in discussione alle Camere.
In pratica, non si risolve un problema, ma lo si procrastina. Così torneranno a terrorizzare gli utenti e a fare una proposta che risponde alle lobbies e non alle reali esigenze di crescita del mercato.

Sciopero del web contro i brevetti

Otto mesi dopo la prima edizione, torna la singolare manifestazione sul web, promossa dal Linux User Group di Bolzano, per protestare contro la proposta di legge europea che prevede l'introduzione di brevetti sul software nell'Unione europea. Gli aderenti al gruppo di utenti del sistema operativo aperto Linux nasconderanno per tutta la giornata la homepage dei propri siti sotto una pagina di errore.
Se volete chiarirvi le idee, fate clic qui: si aprirà una pagina molto esemplificativa sul problema e come si può bloccare lo sviluppo della rete.

giovedì 15 aprile 2004

Il motore di ricerca di Amazon

Sulla rete sembra non si parli d'altro (dal punto di vista tecnologico) che di A9.com. Il motore di ricerca di Amazon lo stavo testando dal 31 marzo in alfa, ora è in beta e quindi accessibile a tutti.
Le ricerche web sono garantite da Google, le ricerche nei libri sono perfezionabili ma eccezionali. Per gli americani, le ricerche scolastiche non saranno più un problema. Notevole il fatto che per fare una ricerca basta digitare http://a9.com/parole da ricercare. Più immediato di così. (http://a9.com/MrReset mi mette al secondo posto).
Sulla A9 bar mi astengo da qualsiasi commento. Poter prendere appunti su ogni pagina visitate può essere utile. Ma non so fino a che punto.

La patente per i minorenni on line

Segnalo qui il link al corso per la patente del motorino, on line dal sito della Polizia di Stato.

N-gage si rifà il trucco

Avevo parlato entusiasticamente di N-gage, il cellulare console di videogiochi di Nokia. Poi, prendendolo in mano ne avevo trovato una infinità di difetti, pur rimanendo un eccellente prodotto.
Ora Nokia ha presentato N-gage QD, che tra le tante migliorie offre: comandi di gioco più efficaci, un display più luminoso e l'abilitazione della nuova applicazione dedicata N-Gage Arena che permette di connettersi sulle reti mobili o partecipare a partite multiplayer grazie al Bluetooth, una batteria al litio con maggiore autonomia, ma soprattutto la possibilità di cambiare i giochi senza spegnere e aprire il cellulare, che era il mio maggior cruccio. Sparisce il lettore Mp3, ma viene introdotta la possibilità di usare programmi e applicazioni della serie Nokia 60.
Ma il fatto più rilevante è il prezzo, che calerà vistosamente, e c'è addirittura chi sostiene che potrebbe essere di 99 dollari/euro.
Insomma, una volta tanto in Nokia hanno fatto le cose per fare.

Un po' frastornato

Saranno le notizie, sarà il rientro dalle vacanze, ma mi sento frastornato.
Mi sto rimettendo in pari tra notizie e informazioni varie, ma soprattutto so cercando di leggere con attenzione i dati dei visitatori a questo blog del mese di marzo.
Considerando che tra il sito e i feed era già un discreto casino riuscire a venirne a capo, ci si sono messi anche i siti dove si legge questo blog come ospite.
Nonostante i punti di accesso aumentino, il numero di visite al questo blog, nel senso di pagina, sono aumentate.
E non ho tenuto conto degli accessi dopo le provocazioni sul decreto Urbani. Delle email non parlo, nel senso che ormai il 99% dei messaggi contiene virus o spamming e si stanno raggiungendo i 400 messaggi al giorno totalmente inutili o potenzialmente dannosi.
Si tratta di un fenomeno strano, nel senso che nonostante MrReset sia ripreso solamente da siti consumer (TecnoAttack in testa), i messaggi che ricevo sono quasi tutti da parte di operatori del settore ICT, oltre a quelle di numerosi blogger. Che hanno voglia di leggere qualcosa in controtendenza rispetto all'informazione tradizionale.
Ma mica si può dire sempre qualcosa in controtendenza. Comunque vi terrò aggiornati.

mercoledì 7 aprile 2004

Amd 64 a 200 dollari

D'accordo, non ci sono ancora sistema operativo e programmi, bisogna cambiare scheda madre e magari anche la ram, ma il prezzo per 1000 unità del processore Amd 64 2800+ è sceso a 200 dollari. La battaglia inizia a farsi interessante, non tanto per Amd e Intel, quanto per noi utenti.

Parlerò di Xna

Non tutti sanno cos'è Xna. Presentato recentemente ad un evento del settore videoludico, Xna è il tools di Microsoft per la creazione, appunto, di videogiochi. In pratica, è un'estensione di Visual Studio. Ha una particolarità: permette di creare un codice sorgente che può essere utilizzato per giochi PC, Xbox e su Windows Mobile.
Sebbene nutra qualche dubbio in proposito (soprattutto sul Mobile), Xna è la risposta a Sony più forte da quando Microsoft è entrata nel mondo dei videogiochi massicciamente. Accolto tiepidamente dalla critica (non è che i giornalisti di videogames brillino, qui e altrove), qualche segnale di approvazione è giunto da qualche software house.
In realtà, Microsoft ha dato scacco a PlayStation, storicamente difficile da programmare e con tools di sviluppo instabili e librerie da crearsi da soli. Con Xna, una volta appresi i rudimenti, li si avrà per sempre nel proprio bagaglio tecnico, e come sempre, se vengono aggiunte delle Api, basterà chiamare le funzioni per sfruttarne le potenzialità.
Xna non solo gestisce ogni aspetto delle macchine su cui girerà il gioco (grafica, audio, controllo, memoria, ...) ma anche aspetti tecnici rilevanti, come il gioco multiplayer, soprattutto per Xbox Live, gestendo autonomamente le connessioni.
sembra quasi che questo tools sia stato creato appositamente per convincere gli scettici, come Electronic Arts, a produrre per Xbox Live, visto che ora mettere il gioco on line costa solo qualche linea di codice (per le connesisoni, per l'intelligenza di gioco nulla cambia).
Casualmente, alcuni assetti di Microsoft Games sono cambiati, soprattutto quelli nati per ostacolare EA. C'è da dire poi che stranamente la risposta di Sony si sta facendo attendere. Succede così di rado che Playstation non controbatta immediatamente qualcosa creato da Microsoft che mi ha lasciato ancora più perplesso e mi ha fatto capire che Xna ha vermante messo una marcia in più a Bill Gates. Il prezzo, in continuo ribasso, è solo l'esempio più ecclatante.
Per il mercato dei giochi, quelli che troviamo a scaffale, poco cambierà, ma c'è da dire che fra qualche mese i giochi Xbox e PC usciranno contemporaneamente e sfrutteranno il massimo delle potenzialità delle piattaforme. Una iniezione di fiducia ai giochi per PC, in lento declino. Secondo me più per le idee che mancano che per il mercato. Ormai la grafica la f da padrona. La giocabilità e il divertimento passano in secondo piano. Non a caso i giochi che continuano a vendere sono quelli di ruolo, quasi migrati dai giochi di carte o dai giochi in scatola, in cui la grafica, ottima e in continuo miglioramento, non è poi così fondamentale ma è un accessorio.

martedì 6 aprile 2004

Microsoft e tre novità

In questi giorni l'azienda di Redmond è particolarmente attiva. La prima notizia è di ieri, quindi vecchia. Microsoft ha trovato un accordo con Sun per evitare contenziosi su Java. La direzione potrebbe essere quella di allearsi control Linux, ma non ne sono sicuro e quindi mi astengo dal commentare per qualche giorno. Di certo, per noi utenti è una gran bella notizia. Non avremo più applicativi Java di una parrocchia o di un'altra, ma una sola piattaforma comune, indipendente da sistema operativo.
Oltre a noi, questo accordo giova più a Sun (al di là del rimborso miliardario, in dollari).
La seconda notizia su Microsoft è di oggi, nel senso che non ha ancora 24 ore. Microsoft ha rilasciato il primo programma su SourceForge, sotto la licenza OpenSource CPL (Common Public License).
E' decisamente una notizia bomba!
Si tratta di un tool di sviluppo di installazioni chiamato WiX (Windows Installer XML). Microsoft sostiene che un software di sviluppo deve poter essere scelto liberamente ed usato altrettanto liberamente; la licenza CPL soddisfa entrambi i requisiti.
Cos'è? WiX è un tool che attraverso l'uso di un file XML permette di creare database di installazione usati dal Microsoft Installer. In particolare WiX può essere usato per generare direttamente i file MSI o MSM per Windows Me, 2000 e XP.
La terza notizia è di domani. Microsoft rilascerà, attraverso Msn, una toolbar. Questa, oltre a bloccare i PopUp, ha un evidenziatore, la connessione diretta a Hotmail e Messenger e fare ricerche su internet. Assomiglia a qualcosa?
Il link per scaricarla, se vi interessa, è qui (c'è ovviamente anche in italiano).

lunedì 5 aprile 2004

Botta e risposta con Network Games

Scrivo qui, e non capita quasi mai, di un botta e risposta con un altro blogger. Credo che faccia capire un po' di cose a tutti e quindi mi sembra il caso di riportarlo (integralmente, errori e link connessi).

Da Network Games
Leggo questo commento su Mr. Reset: Urbani non sanziona più l'uso personale!
"A questo punto non si capisce che cosa introduca di nuovo questo decreto per il P2P, ma questo è un altro problema."
Si, hai ragione è proprio ...un altro problema. Anche senza le sanzioni, il decreto consentirà indagini a tappeto e schedature degli utenti internet....basta leggere i suoi quattro articoli.
Ecco a cosa servirà....


Risposta di MrReset
Forse non lo sai, ma siamo già schedati, nel senso che i nostri provider mettono a disposizione i nostri log da tempo alla polizia postale. Che poi abbiano o no valenza in un'aula di tribunale non lo so, ma è rilevante in giurisprudenza il fatto che il tale indirizzo sia stato connesso al tal altro indirizzo per il totale di x minuti, scambiandosi x byte. E' come quando accendiamo il cellulare o usiamo il bancomat: lasciamo delle tracce. Stabilire che cosa si faccia richiede tempo e quindi denaro. Se lo moltiplichiamo per milioni di utenti, non so fino a che punto il gioco possa valere la candela. Inoltre, nel caso della Urbani, l'onere del controllo passava ai provider, che proprio in buona parte e per loro natura, hanno creato dei business plain basati sull'uso della banda larga per piratare e scambiare i dati più velocemente. Che scambiare prodotti tutelati dal diritto d'autore era reato prima e lo è oggi. Nulla cambia. Ogni utente internet era schedato prima e lo è oggi. Questo deve essere chiaro. Quello che vorrei dire è che tra gli utenti internet c'è chi si nasconde dietro ad un dito: molti utenti, se poi siano troppi non lo so, fanno pirateria. Sarebbe bello sedersi intorno ad un tavolo e parlarne, non fare delle proposte di legge terroristiche. Con qualche politico in questi giorni ho parlato (via email e per telefono) e mi pare che finalmente ci si stia rendendo conto di che cosa significa mettere le briglie ad internet. Ma d'altronde, se andiamo in edicola troviamo (oggi, e non chissà quando) una testata che propone in copertina la possibilità ad imparare a fare i virus informatici e un'altra che invita a programmare alcune schede elettroniche per la televisione satellitare. Ma siamo seri. Si tratta di diritto di cronaca, di informazione o istigazione? Come nei mesi scorsi non c'è stata una testata che non ha parlato in lungo e in largo del formato DivX. Poi, e qui concludo, c'è invece qualche grande operatore del settore che alle presentazioni alla stampa se la prende con i titoli (veritieri anche se un po' provocatori) di un inserto del quotidiano di confindustria. Di fronte ai problemi seri, bisogna essere seri.

La risposta di Beppe è stata:
leggiti questo post su Stanca. (lacio il link qui).

Qui proseguo io...
Ho parlato di Emmanuelli e di titoli. Credi che lui abbia letto l'articolo? Figurati. Credo che questo sia stato l'articolo più interessante di Alfa degli ultimi tre anni, non so quanti ti faranno i complimenti, oltre a Fabrizio, ma in questo caso sono davvero meritati. Il mercato dell'ITC è un problema. Anzi è il problema. Io ho criticato Stanca, che ricordavo manager attivo e propositore, ma parlando con un po' di politici credo che stia facendo un gran lavoro. Gli altri non hanno capito niente, non solo della rete e delle opportunità, ma di come si possa tradurre in occasioni per il paese (l'unica cosa di cui dovrebbero occuparsi, per alrro...). Fermi ai regali delle aziende, non hanno una visione completa dei problemi. Si citano i soliti quattro esempi alla noia, come se fosse una lezione imparata a memoria. Il mondo cambia e loro non l'hanno capito. Da nessuan parte dello schieramento.

Non credo che si finirà qui. Ogni tanto, passate su Network Games (non è uno spot). Tra pace e ideali, ci sono tante belle idee. Che vanno coltivate, lette e anche criticate, odiate.

venerdì 2 aprile 2004

Video sul cellulare?

Parlavo ieri con un mio amico che si occupa presso una ASL di radiazioni ed il suo lavoro è sovrintendere all'installazione dei ponti radio per i cellulari. Sa tutto di che cosa stanno installando i vari gestori, perché le richieste di autorizzazione di una grossa provincia lombarda passano sulla sua scrivania. Mi spiegava che quel famoso gestore che vende servizi di videofonia, quello che sta usando davvero per primo la licenza UMTS, ha per ora coperto le maggiori città ma in periferia non hanno nulla. Ovvero: belle le pubblicità che costano miliardi per mostrare in tv che mentre si viaggia si vedono le partite di calcio e domani magari anche i film, ma a meno che si viaggi sempre e soltanto in un grosso centro, fuori il videofonino è del tutto inutile: non c'è il segnale.
Mi domando: se è vero, come è vero perché lo subiamo tutti spesso, che persino con l'ormai vecchio e caro GSM ci sono ancora tanti paesi e cittadine in Italia che hanno un segnale insufficiente o assente per alcuni gestori, quando sarà davvero possibile vedere una partita di tennis sul cellulare mentre si è fuori casa o in viaggio? E quanto è davvero utile usare questi servizi mentre si è in città, dove tutti abitano o lavorano e quindi hanno economiche, o gratuite, connessioni Internet a larga banda? O meglio ancora, una tv da 22 pollici dove il pallone di calcio e perfino la pallina di tennis, si vedono davvero?
Eppure, se c'è chi ci spende miliardi in pubblicità, qualche speranza che quel giorno è vicino, anche se non proprio qui ancora, ci deve essere. O no?

Urbani non sanziona più l'uso personale!

Prendo da Punto Informatico, che riporta la notizia che non sono riuscito a verificare in alcun modo, a parte una piccola citazione sul Corriere della Sera.
Il ministro Giuliano Urbani ha invitato i deputati che stanno esaminando il suo decreto alla Camera a cancellare dallo stesso le sanzioni previste a carico degli utenti o, più precisamente, a non sanzionare il download di file ad uso personale.
In questi giorni sono stato in contatto con molti settori politici sul problema, e l'uso personale del P2P è stato definito non sanzionabile in sede europea, per cui ogni causa intentata (si trattava non di sanzioni civili ma penali), negli anni sarebbe decaduta perché, come sempre, l'Italia deve adottare le norme europee. A questo punto non si capisce che cosa introduca di nuovo questo decreto per il P2P, ma questo è un altro problema. Il popolo della rete, sebbene disordinatamente, ha reagito e ha ottenuto qualcosa. In fondo, sotto elezioni scocciare 21 milioni di italiani non è molto intelligente.

Un giga di posta da Google

Gmail è la posta di Google. E' in beta. Ma si sà che è gratis e offre un giga di spazio. Se pensiamo ai 2 MB di HotMail gratuito, o i 4 di Yahoo!, o i 5 di Libero... Insomma, questi hanno spazio da vendere. Chissà se indicizzano anche i messaggi! Qui il link al servizio (non ci si può registrare).
Non so, ma potrebbe essere un pesce d'aprile. In fondo, due anni fa Google aveva svelato, proprio il primo aprile, l'algoritmo del motore di ricerca. Era basato sui piccioni viaggiatori.

giovedì 1 aprile 2004

Torvald in Microsoft?

Hanno visto in questi giorni il signor Torvald a Seattle, nel campus di Microsoft. Non si tratta di una persona a caso, magari in visita all'azienda, ma dell'inventore di Linux. Si dice che si sia recato a parlare con qualcuno per il problema dei copyright di Linux. Ma altri sostengono che l'azienda lo starebbe ingaggiando per la creazione del suo motore di ricerca. Staremo a vedere.

Urbani e la retata sul P2P

Non ho parlato, in questi ultimi giorni, del Decreto Urbani. Non ho parlato nemmeno della retata contro i siti P2P. A parte il fatto che mi sembra che le cose siano slegate, è inutile qualsiasi discussione nel primo caso, si tratta di delinquenti nel secondo. Cioè, sulla Urbani ci sono già così tanti problemi politici che per il momento conviene lasciare decantare la situazione, mentre chi metteva in circolazione migliaia di canzoni (la Urbani quindi non c'entra nulla) e contenuti riguardanti la pedofilia non ha nulla da sparite con chi vive il problema del P2P come libertà di circolazione delle idee e di espressione.
Se tutti quanti non ci rendiamo conto che quello del P2P è una piaga, ma anche una grossa opportunità, non andremo mai da nessuna parte. E' necessario porre delle regole, la modica quantità della droga era un buon esempio, ma non si può bloccare un sistema che viene usato per scaricare le ultime versioni (complete) di alcuni Linux, senza gravare i costi ai programmatori e alle aziende. E non si può criminalizzare chi lo usa.