mercoledì 2 febbraio 2005

Telecom e la TV

L'intervista di Turani di lunedì a Ruggero (la potete leggere integralmente qui) sta lasciando il segno. Telecom vuole portare uno scatolotto, un pc mascherato, come è un pc mascherato un decoder digitale (terrestre o satellitare che sia) nella casa degli italiani, con la TV, anzi, che si mischi con la Tv e con l'Adsl.
A parte il fatto che il PC a me sta bene così, ne ho fatto prendere uno ad un amico a meno di 300 euro e lo connette alla TV. Ma mi chiedo se davvero i signori delle telecomunicazioni facciano sul serio o ci vogliono solo prendere in giro. Internet è nata per comunicare liberi, prima da parte dei militari e poi nelle università. Ora si parla solo di internet sotto controllo. Mi si parla di digital divide, di tante belle paroline, ma alla fine questi signori volgio solo guadagnare il più possibile con le connessioni, siano esse Adsl che Umts.
In questi giorni mi sono messo a fare una ricerca, per motivi di lavoro, sul commercio francese e mi sono reso conto di quanta etica ci sia nelle aziende francesi, sia produttrici che distributrici e retail. I prezzi, generalmente, presso i nostri cugini vengono tenuti bassi, perché è quello che la gente vuole. Chi fa il mestriere di vendere, come Leclerc, è percepito anche come difensore dei cittadini, perchè cerca di offrire prodotti buoni a prezzi decenti. Di sicuro il signore in questione cavalca la crisi, ma ha stretto un patto con i suoi clienti e l'intero sistema francese fa altrettanto. Perchè dico questo? perchè l'Adsl in Francia costa meno che da noi. Anche quella Telecom. E lo fa per adeguarsi ai concorrenti. Qui in Italia ci alza la banda, ma non quella garantita, per fare che cosa, portarci un surrogato della TV sul web. Mi hanno telefonato per sapere se mi interessasse avere le partita di calcio a quattro euro al mese!
Ma siamo sicuri che alla gente freghi qualcosa di avere uno scatolotto in più, sotto il televisore, per avere qualche servizio che altri prodotti possono realizzare molto meglio?
Quando parlo di T-Commerce, ossia del commercio con la TV, vengo guardato male. Ma è la frontiera attuale, non la prossima ventura. Mediaset (Premium) e Telecom (Alice e La7) lo fanno con le partite di calcio. E funziona. Più o meno.
Ma il web, l'Adsl è molto di più. E' comunicare, vivere, interessarsi, hobby, cultura, ma soprattutto circolazione di idee.
Quelli della generazione di Ruggero, nati sotto Piol, non hanno mai capito niente. Si limitino a fare, bene, il proprio lavoro. Cioè vendere connettività seria e vera.
I contenuti e cosa ce ne facciamo della connettività è un problema nostro, anche loro se cercassero delle partenrship. Non il controllo.
Mi spiace che nessun giornale abbia in alcun modo ripreso l'intervento di Ruggero ed estremizzato. Wind voleva lanciare questo tipo di servizio lo scorso settembre, poi si è arenato perchè è, obiettivamente, inutile.
Ma quelli della Telecom sono quelli che avevano preso i furgoni per portarti a casa internet e il PC, nell'epoca d'oro. E noi utenti probabilmente stiamo ancora pagando quell'investimento. Ve li ricordate: in città, tuta rossa, di solito in tre...
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