Prodi e internet: che polemica è?
Mi sono arrivati in questi giorni un sacco di messaggi sulle dichiarazioni di Prodi e internet.
Ha detto che bisogna puntare sulle industrie e non su internet. A parte l'evidente cazzata, ci sono due punti su cui vorrei dire la mia, indipendentemente da quanto è scritto su altri blog.
Il primo punto è questo: Prodi è esperto di industrie, soprattutto nella loro vendita. Quindi è normale che pensi alle industrie come chiave di volta del paese. Come Berlusconi pensa al terziario.
Il secondo punto è semplicissimo: di fronte ad una platea come quella dei DS, deve utilizzare il loro linguaggio (non a caso ha iniziato il discorso con care compagne, cari compagni...) e quindi internet non deve essere intesa come la rete, ma come quelle cose che sembrano offrire opportunità ma che alla fine si sono dimostrate una fregatura. In pratica, si riferiva alla bolla speculativa, non alla rete e alla sua diffusione, che si svolge a prescindere da qualsiasi direzione politica intrapresa dai paesi (a meno che siano illiberali).
Il terzo punto è, a mio avviso, più grave: puntare sull'industria e non sulla finanza e su internet come pone Telecom Italia? Di certo è un'industria. Di certo usa strumenti finanziari. Di certo è una parte fondamentale di internet nel nostro paese. Ma a questo punto, Tronchetti Provera, liquidato dagli amici di Confindustria, in che situazione si è cacciato?