mercoledì 16 febbraio 2005

CDC, punta ai portatili

CDC è quotata in borsa, per cui ogni dichiarazione deve essere controllata e certificata. Ieri, ad una presentazione alla stampa, i manager hanno dichiarato che puntano ad avere, per il 2006, il 10% del mercato dei notebook. Oggi ce l'hanno per laproduzione di desktop.
Ieri era l'occasione per lanciare il brand di PC denominato appunto CDC. Però, se un dealer ha preso un PC dai cash and carry negli ultimi due anni se lo trovava marcato CDC.
Alla fine, mi pare di dire che tutto sommato hanno messo in piedi un business per sostenere la fabbrica (produzione di 2000 PC al giorno a regime, ognuno potenzialmente diverso dall'altro) e offrire la garanzia di tre anni, con tempi di evasione delle riparazioni di 6 giorni.
I notebook lo comprano, come tutti, perchè al mondo (in Cina sarebbe meglio specificare) ci sono solo 5 fabbriche di notebook, che li fanno per i grandi nomi sul mercato. Quindi, che vantaggio competitivo possono avere rispetto ai grossi nomi che già presidiano il mercato dei notebook?
I dati finanziari del 2004 non sono stati splendidi, per cui, probabilmente, punteranno a vincere qualche gara per la PA anche con i notebook, visti i tempi grami dei desktop.
I prodotti, comunque, sono molto belli a vedersi e adottano tecnologie consolidate o innovative, soprattutto i notebook. La sfida al mercato è aperta. Perchè si tratta di una sfida doppia: da una parte come produttore, ma dall'altra come distributore, anche di prodotti concorrenti.
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