Una battaglia contro i pop-up banner
Era stata una mia provocazione nella giornata contro lo spamming di Yahoo!, ma sta diventando realtà. Gli utenti non ne possono più di banner che spuntano fuori dai siti e disturbano la navigazione cercando di reclamizzare questo o quel prodotto. Finchè si tratta di qualcosa di sopportabile può andare bene, in fondo, la pubblicità è meglio che pagare per consultare una pagina, ma a tutto ci deve essere un limite. Il diffondersi alla velocità della luce di programmi che bloccano i pop-up testimonia quanto sia crescente il malcontento da parte degli utenti, ma ora ci sono delle organizzazioni che si stanno organizzando.
Da una parte ci sono le aziende che fanno pubblicità che dicono che il blocco dei pop-up è illegale, mentre dall'altra gli utenti che sono sempre più insofferenti.
Ho paura che non si tratti di leggende della rete. Temo che molti produttori di software che bloccano i pop-up, poi, si nascondano dietro a siti civetta che bombardano di pop-up, un po' come quello che si diceva cge chi faceva gli antivirus era uno dei principali diffusori degli stessi: si crea la domanda, si propone l'offerta.
Capisco che il sogno di internet gratis sia meraviglioso, ma non è che per sorbirci la pubblicità dobbiamo impazzire. In fondo basta ingegnarsi un po'.