lunedì 20 febbraio 2006

Podcasting e radio

Sabato mattina. Sede di una radio importante. Si stanno parlando un dj affermato, un autore radiofonico e blogger, un autore e ora direttore tecnico, un direttore artistico. Aperta la pagina di Nova (inserto de Il Sole 24 ore) di giovedì scorso sulle radio e il podcasting.
L'avanzata di un certo network preoccupa. Si cercano nuove strade sfruttando il web, che ha portato risultati eccellenti in altre aree.
A che punto è il podcasting? Maturo.
Può il podcasting aiutare le radio? Sono due cose ben diverse. Si accendono i volti. E perché? E' come la diretta e la replica di una trasmissione. Funziona, ha la sua funzione, ma non è mai come sentire la trasmissione in diretta. Sembra la diretta. Ma non lo è.
Per spiegare meglio, bastava girare il coltello nella piaga: è come il CD che ti danno al semaforo della trasmissione radiofonica e la diretta. Il podcasting è valido, ma deve essere ben selezionato, quindi solo il meglio del meglio. Non ha molto senso replicare la trasmissione per scaricarla. Come hanno poco senso i podcasting lenti, in cui si lascia spazio alla musica, al titolo, alla sigla...
E' solo un parere, ovviamente. Come sempre.
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