Avevo in mente di fare un post su un anno di Mclips.it, il blog di
Microsoft Italia, ma alla fine non l'ho fatto.
Scientemente.
Nel senso che volevo vedere che cosa si diceva in giro, che cosa
avevano notato in quest'anno gli altri, blogger e giornalisti.
Ho visto poco, ma probabilmente è una mia pecca: il tempo a
disposizione è quello che è.
Mclips, dal mio punto di vista, è una grande idea un po' incompiuta,
nel senso che forse manca una vera e propria missione nei post.
Certo, la libertà totale lasciata a chi ha voglia di mettersi in gioco
è un bellissimo aspetto di Mclips, forse è in questo senso un esempio
per chi fa social media in Italia per le imprese, ma mi sembra ancora
un luogo troppo "ingessato".
I post sono sempre lunghetti, sebbene mediamente interessanti, e
parlano principalmente di due cose: Microsoft e i propri eventi.
Credo che un'azienda sia fatta anche di altre cose, di stati d'animo,
di idee e di voglia di fare.
Microsoft non sarebbe nulla in Italia se non avesse i partner, ma
credo che i partner trovino Mclips un po' vuoto, poco stimolate.
Mclips non ha quasi mai lanciato un sasso nello stagno, ma ha quasi
sempre cercato di spiegare lo stagno com'è, visto anche da dentro
(oddio, uno stagno e Microsoft non è proprio un paragone azzeccato!).
Non è, a mio avviso, un punto d'incontro.
Ecco, questo è quanto possa augurare a un progetto come Mclips:
diventare un punto di incontro, uno scambio di idee, magari di
confronto.
Il buon lavoro l'ho già detto di persona a Carlo Rossanigo, non lo
devo ripetere, ma vorrei che da Mclips saltasse fuori un po' di sana
discussione per il panorama IT italiano.
Mi piacerebbe che qualche notizia arrivasse sui blog e sui siti, anche
sui giornali, partendo da lì.
Sarebbe un bel segnale per le aziende e, perché no, per il nostro
paese che, lo dico troppo spesso, non è messo malissimo come vogliamo,
tutti quanti, pensare e credere.