giovedì 23 giugno 2005

Il comparto ICT in Italia

A parte il fatto che il post di ieri sulla brevettabilità del software ha aperto gli occhi a molti, mi pare interessante quanto è accaduto ieri.
prendo da AdnKnonos.
"Se raggiungessimo la media degli investimenti europei nel campo dell'Ict e dei sistemi informativi, in senso lato, gli occupati del settore, che attualmente sono circa un milione, aumenterebbero di 700-800 mila nuove unita'". Lo afferma Natale Forlani, amministratore delegato di Italia Lavoro, agenzia tecnica del ministero del Welfare per le politiche dell'occupazione, a margine del convegno organizzato a Roma su 'Innovazione tecnologica, sviluppo dell'occupazione e nuova competitivita". "Sono enormi le potenzialita' di sviluppo che l'Italia ha in questo settore -sottolinea Forlani con LABITALIA- e, soprattutto, questo sviluppo aumenterebbe la qualita' dei prodotti, dei processi e anche la produttivita' in generale. Insomma, migliorerebbe la competivita' del Paese, oltre a migliorare la qualita' dei cittadini in termini di servizi e di vita".
A fianco di queste dichiarazioni, ci sono quelle del Ministro Stanca.
"Il governo ha messo in campo 2,8 miliardi di euro per l'innovazione tecnologica, facendo uno sforzo straordinario nell'aggiungere risorse ai 400 milioni di euro realizzati con l'asta Umts, da cui siamo partiti inizialmente. Abbiamo avviato politiche per il settore e creato una strumentazione che non esisteva. Ora, si tratta di riempirla di contenuti. L'attenzione -ha avvertito Stanca, rivolto a una platea di imprenditori- deve ora concentrarsi sulla capacita' di spesa e di utilizzazione dei fondi, a partire dai progetti di e-government delle pubbliche amministrazioni che, in alcuni casi, non sono stati utilizzati e che, dunque, meriterebbero di essere riallocati".
Quindi non stiamo parlando di sciocchezze o stupidate, ma di un settore che potrebbe, potenzialmente, portare nuovi posti di lavoro. Un settore in cui vi sono interessi forti (il convegno, non nascondiamoci dietro ad un dito, era patrocinato da Microsoft) e in cui sono in atto sistemi di autodifesa molto spinti, di cui la brevettabilità del software è solo uno dei fattori.
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