mercoledì 8 giugno 2005

Apple: massacrato da messaggi

Se ne avevo ricevuti tanti prima del mio post, dopo il messaggio scritto ieri ne sono arrivati una valanga.
La maggior parte di essi riguarda il mio sasso lanciato nello stagno di Ibm.
Massimo scrive "[...] se Ibm ha deciso di smarcarsi dai processori lenti per i portatili, causa dell'attrito con Apple, punta a processori per prodotti specifici, che garantiscono volumi e redditività certa, si tratta di una strategia di breve termine [...]". Concordo con questa visione, ossia che Ibm, avendo ormai oltre il 60% del fatturato di servizi, tenda a concentrarsi sul core business, lasciando il core business storico. Che sia una strategia a breve termine o di medio periodo non lo so, di certo non è di lungo periodo, visto che tende a capitalizzare immediatamente gli stabilimenti e la capacità produttiva, abbassando i costi della ricerca e sviluppo.
Maria ha un altro punto di vista "[...] Ma siamo sicuri che per Ibm il contratto con Apple fosse davvero vantaggioso? In fin dei conti deve produrre processori, preoccuparsi di svilupparli, ma senza grandi prospettive di apertura del mercato (il 5% è fisso per Apple, anzi può diminuire)[...]". Anche qui mi trovo parzialmente d'accordo. Non ha molto senso, per Ibm, trovarsi di fronte un partner, detto tra virgolette, che monta i suoi processori, ha grandi richieste ed aspettative e alla fine non ha un volume esagerato. I processori per Console, alla fine, potrebbero essere molto ma molto più remunerativi.
Ma non pensiamo solo alle console. Media Center di Microsoft ha provato a portare il PC sotto la TV. Risultato deludente, probabilmente la causa è il prezzo e le prestazioni. Ma ci sono sempre più prodotti che stanno convergendo rete-TV, e questo è certamente il futuro. Produrre processori per quel mercato potrebbe essere più interessante che produrli per computer, quindi la strategia di Ibm che si sta delineando è a lungo termine.
Insomma, Apple fa i suoi interessi, magari facendo storcere il naso ai puristi, ma credo che Ibm sappia il fatto suo.
Noi, come spesso accade, non lo capiamo. Ma delineando degli scenari possibili, è facile fare delle ipotesi. Anche perché ce ne sarebbero molte altre da fare...
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