Il solito spamming
Secondo gli ultimi dati, lo spamming rappresenterebbe circa il 50% della posta elettronica globalmente veicolata su Internet: solo due anni fa questa rappresentava soltanto l'8%. Unica buona notizia è che negli Stati Uniti, paese dal quale pare provenire circa l'80% dello spamming internazionale, si inizia a fare sul serio. Nella Virginia hanno arrestato due persone che inviavano centinaia di messaggi pubblicitari indesiderati ogni giorno. In base alle recenti normative americane, rischiano sino a 20 anni di carcere. Una cosa positiva è che i due incriminati risiedono in uno stato diverso, ma sono stati perseguiti egualmente dalla severa Virginia perché usavano degli ISP di questo stato. Questo mi ispira una riflessione: a quando una politica un po' più severa (evitando di mettere quasi all'ergastolo uno "spammatore") e soprattutto efficiente a livello europeo?
Per dare a Cesare quel che è di Cesare, va detto che la tecnologia SmartScreen presentata al Comdex 2003 da Microsoft per evitare lo spamming su tutti i propri software di messaggistica, a partire da Outlook 2003, passando per MSN 8 ed Hotmail per arrivare (a breve) anche in Exchange 2003 (col nome Microsoft Exchange Intelligent Message Filter) pare stia riscuotendo un certo successo da parte della stampa internazionale grazie alla sua tecnologia brevettata, basata su filtri baynesiani, che apprendono col tempo a riconoscere da soli (o quasi) la posta indesiderata.