martedì 9 dicembre 2003

I processori al vaglio dell'offerta natalizia

Mai come in questo periodo, nei punti vendita c'è poca chiarezza per gli utenti. Tra 64 bit, tecnologia Ht, Celeron e Centrino non si capisce più niente e non si riesce a percepire il prezzo corretto dei prodotti. Se per i computer desktop la confusione è sempre regnata (il prezzo dipende non solo dal processore ma dal chipset, dalla scheda video e da una serie di accessori), per i notebook ci sono offerte con processori da desktop con batterie che durano 20 minuti, con processori apparentemente lenti e con Centrino e ogni sorta di offerta intermedia. L'utente entra nei negozi titubante e temo che ne esca senza sapere se l'acquisto che ha fatto è il migliore per le sue necessità (speriamo almeno che sia il milgliore per le sue tasche).
Amd chiede, in questi giorni, un credito per il futuro, nel senso che se si acquista un Athlon 64 (di qualsiasi tipo) non si dispone di software adeguato e quindi, di fatto, non si userà immediatamente la sua potenza. Per questo lo definosco un credito per il futuro. Inoltre, acquistando un Athlon 64 si dovrà poi spendere una bella sommetta per il sistema operativo a 64 bit di Microsoft (spero che in Amd ci stiano pensando e vengano incontro a questi pirmi entusiasti che hanno acquistato un processore di nuova generazione a scatola chiusa). L'idea di marketing è un po' bizzarra, nel senso che una delle regole principali è il time to market, ossia presentare un prodotto nel momento in cui il mercato è pronto. Mancando il sistema operativo, quindi il software, manca una condizione fondamentale per usare un PC. La categoria degli entusiasti dei PC è ormai così ben delineata da fare marketing, da fare tendenza. Potrebbe essere un boomerang per Amd l'aver dato in pasto a molti utenti un computer potentissimo da non sfruttare. E' come aver dato in mano ad una famigli abituata alla Fiat Palio una Ferrari e poi gli si è spiegato che ha un limitatore a 3000 giri e che, per ora, non si può viaggiare in quattro ma solo in due.
Ma Intel è indenne da questa battaglia natalizia? Ma neanche per sogno. Per ora ha messo in piedi un Pentium4 con 2Mb di cache per competere in prestazioni con Amd. Una risposta stizzita ad Amd che mi lascia perplesso. Ignorare il concorrente non è mai una bella cosa, soprattutto se i contendenti sul mercato sono due. Intel ha risposto ai 64 bit annunciati da anni, con un processore dal quale più di così non si può spremere, senza presentare una risposta concreta al mondo dei 64 bit che, a questo punto, ci pare un passo necessario (anche Apple lo ha compiuto).
E poi alla Intel si rendono conto che, se adesso Amd ci credesse, si aprirebbero le porte dei produttori di chipset e motherboard taiwanesi che non hanno mai visto di buon occhio Intel? Di fatto, da sempre Amd ha avuto un occhio di riguardo verso questi compratori, ma oggi, in un momento in cui il computer si sta evolvendo in oggetti diversi per ambiti diversi, è ancora più importante creare prodotti per le aspettative di questi mercati. Se Amd ci credesse, e credo che la causa scatenante possa essere quella economica, per Intel potrebbero essere gua grossi, per Amd la certezza di avere un futuro e per noi utenti significherebbe un grosso vantaggio.
In un post di qualche tempo fa cercavo di spiegare perchè diventavano necessari i 64 bit (con qualche entusiasmo di troppo: l'intento era solo spiegare perchè l'evoluzione portava ai 64 bit), in un altro dicevo che ora siamo di fronte ad una barriera tecnologica del 3200 MHz.
Sono mesi che non esce da Intel un processore più veloce, andando in contrasto con la teoria che vuole la velocità dei processori raddoppiare ogni diciotto mesi. E' vero che nell'ultimo periodo si era corso parecchio, ma ora mi pare che si sia tirato il freno a mano.
Anche perchè il costo dei processori dipende fortemente dal rappresentare una novità. Ogni mese, i costi all'utente e alle aziende che li implementano calano vistosamente. Questo significa due cose: un'azienda, ma anche un singolo utente o un costruttore, se non ha una necessità immediata di acquistare un PC, sa che aspettando un mesetto il prezzo dello stesso sarà inferiore (a parità di componentistica). Una dura legge che non fa tenere magazzino a nessuno (ci si perderebbe) e quindi ha creato un mercato in cui l'offerta non sempre è in grado di soddisfare la domanda.
Temo che il mercato dei 64 bit si possa concretamente aprire tra un anno, visto che ci sarà il sistema operativo e qualche applicativo serio. Amd può permettersi tutto questo tempo? Intel, che probabilmente grazie ad accordi decennali con Microsoft sta frenando la corsa ai 64 bit, sarà capace di controbattere con un processore adeguato? I portatili acquistati oggi che durata di vita hanno (lo so che due anni sono garantiti per legge, ma bisogna vedere che cosa si guasta e come, e che danno ha arrecato all'utente la rottura)? Delineare delle categorie di prodotti per comprenderne i prezzi anche a non addetti ai lavori è così difficile? Pensare di mettere il PC con internet al posto dello stereo di fianco alla TV è così paradossale? Sono risposte che, credetemi, non avremo mai, né dai costruttori né dalle riviste specializzate, troppo concentrate le prime a dire che il loro prodotto è il migliore al mondo e le seconde a dirti come è facile e alla portata di tutti l'ultima tecnologia. Ma chissenefrega.
Io vorrei il computer adeguato alle mie esigenze, e per avere quello giusto per me sono anche disposto a spendere. Ma oggi la maggior parte degli utenti che sta acquistando un PC per natale non si rende conto realmente di che cosa ha acquistato. Non si rende conto che la differenza tra un processore a 2GHz e 3Ghz è nulla usando Word o Encarta. Lo stesso vale per la rielaborazione di cinque foto in un mese. Per la posta elettronica e per quasi tutti i siti internet. Se trovate un negozio che vi dice questo, segnalatemo. Purtroppo vendere i computer non è cambiato da dieici anni a questa parte: si fanno solo promesse. Per le televisioni, i videoregistratori, i telefonini e potrei andare avanti con questa lista a lungo, non è così.
Questo significa che il mercato dei PC non è maturo. O è ancora il far west e chi vuole speculare trova tutto lo spazio che vuole. facendo un danno al mercato intero perchè se prendi un PC, che è un bel costo, e poi non te ne fai niente, non hai fatto del bene alla comunità. E poi basta con questa storia dei PC per giocare. Sono un target, ma costa moltissimo, troppo rispetto agli standard delle console (perchè per tre anni troverò ogni gioco per la console che ho acquistato che funzionarà senza limitazione di scheda video, processore, memoria). La scheda video di ultima generazione, che prevede un effetto realistico esasperato, costa come una console con dieci giochi! Ha senso questo?
Per scrivere questo post ho usato un palmare e ho pubblicato su internet. Servono 3.2GHz o 64 bit per fare questo?
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