Ancora sul Corriere, pubblicità e giornalismo
Visto che sto parlando male da tempo dei giornalisti e del loro lavoro (categoria a cui faccio parte), segnalo la notizia apparsa sul sito del Presidente dell'ordine dei giornalisti della Lombardia.
Parlare di notizia non è corretto. Comunque è saltato fuori che una parte del Corriere Economia contiene pubblicità non citata come informazione pubblicitaria ma visibile come articoli normali.
E' ora di finirla con questi signori che scrivono sui giornali solo perchè c'è la pubblicità pagata. Non che fare marchette non si possa e non si debba, ma c'è marchetta e marchetta. In quanti giornali ho lavorato e quante volte mi è stato indicato cosa apporre in copertina, proprio perchè si trattava di un prodotto di un inserzionista e meritava un occhio di riguardo. Sta poi al direttore cercare di soddisfare la domanda dell'editore e dei commerciali con le esigenze dei lettori e la deontologia professionale. Garantire i lettori è fondamentale. Ma non solo per le marchette, anche per gli articoli in generale.
Il problema però è più complesso. Le marchette si stanno spostando dalle riviste settoriali ai quotidiani e ai settimanali. Con la differenza non tanto che non sanno fare il mestiere, quanto che non sanno di che cosa scrivono e finiscono per confezionare delle marchette che sono controproducenti. Conviene copiare i comunicati stampa e magari concordare una bella intervistina....
Inoltre mi state scrivendo di un mensile d'informatica che contiene 3 CD e quattro virus. Non l'ho comprato ma non per dire, come ha fatto Travaglio con Il Riformista, che gli raddoppio il venduto, quanto perchè non mi interessa vedere il riciclo del riciclo del materiale già pubblicato. Pare, poi, proprio che i DVD ROM servano per riciclare il materiale già pubblicato (pdf degli articoli, le raccolte più belle, ...). E ritornano in auge i videogames anche per chi vuole fare riviste professionali. Il problema è che, come ho già detto, questo sistema me lo sono inventato, per cui che cosa volete che mi metta a criticare... La prima raccolta con i pdf dei numeri dell'anno l'ho fatta nel 96. Sono passati otto anni e siamo ancora lì.
Complimenti ad Adobe, ma anche alla poca fantasia della categoria.