Ho trovato una definizione di blog di Derrick De Kerckhove che è ritagliata precisamente sui miei panni.
I blog sono una forma espressiva del pensiero connettivo di rete e sono portati a sviluppare una critica dell’esistente. Il blogger è lo studente ipercritico che si siede in fondo all’aula, e passa il tempo a mettere a nudo gli errori del professore, criticarli, ma in quanto al modello di ciò che fa tende ad essere un columnist o un “agenda setter” per i media. Il blogger vive in “modo columnist”.
Mi piace l'idea di "critica esistente" da sviluppare, ma soprattutto il ritratto dello studente rompicoglioni.
Per quanto riguarda il rapporto con i media, mi sembra sempre un'esagerazione del ruolo dei blog.