giovedì 7 luglio 2005

Urmabi, Stanca e le leggi

Mi avete fatto notare che L'Europa si è comportata diversamente dll'Italia nel caso di approvazione di una legge ingiusta e sbagliata. Non l'ha approvata, nonostrante quasi tutte le associazioni di categoria europee lo chiedessero a gran voce (italiane comprese, come ho avuto modo di dire).
Mi prendo qualche riga, in questo caso, per analizzare quanto è accaduto, in poco più di un anno dall'approvazione della Urbani.
Nessuno in galera per pirateria "spicciola".
Non c'è notizia di processi in corso significativi di "ragazzini che scaricano".
Un mercato come quello dei CD e DVD registrabili messo letteralmente in ginocchio (si acquistano all'estero e non si paga la tassa).
Cosa si evince: minor gettito per lo stato, un settore in crisi, la malavita prospera con la pirateria sul fatto che se si scarica si lasciano tracce, dal marocchino si evitano i problemi.
Le leggi andrebbero riviste nel tempo. Se non funzionano si cambiano.
Ma soprattutto non si votano leggi che chi presenta in parlamento dichiara apertamente sbagliate (Urbani: "Vi chiedo di legiferare come tutti sappiamo che non si debba fare").
Interessante notare come sono andati i voti: 648 contrari, 14 favorevoli, 18 astenuti.
Tra gli astenuti troviamo 4 italiano: i radicali Marco Pannella e Emma Bonino, Luciana Sbarbati dei Liberali, Democratici e Riformatori e Patrizia Toia della Margherita.
Ma due di questi, in Italia, si dichiarerebbero di sinistra. E guarda caso, fanno parte di quei partiti che hanno votato a favore della Urbani.
Giusto perché è bene fornire la migliore informazione possibile.
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