Ieri ho assistito ad una presentazione piuttosto inaspettata. Microsoft Italia si organizza e si struttura in un modo del tutto nuovo, con incarichi chiari ma facendo, di fatto, sparire le divisioni di business della corporate, infilandole sotto il cappello del marketing e comunicazione. Una scelta sacrosanta, che per altro in parte condivido.
A parte il "gotha" del giornalismo italiano presente, impegnato più a non spegnere il trillare del cellulare e a cercare cosa di Ibm c'è in Microsoft (Comastri, l'amministratore delegato, arriva da Ibm), mi è parso di vedere un'aziende in salute, che vuole crescere e che vuole soprattutto sfruttare le occasioni che si presentano (a partire dalla sanità, ma non solo).
Meglio di me, ha fatto Luigi Ferro su 01net, spiegando quello che avverrà, per cui riporto integralmente quanto pubblicato. Raccomando alle ultime righe.
Microsoft rimescola le carte. Marco Comastri, amministratore delegato della filiale italiana, inaugura il fiscal year 2006 con nuove nomine nella prima fila dei manager. Nessuna giubilazione, i predecessori sono stati promossi ad altri incarichi, ma forze fresche per, come si dice sempre in questi casi, “fare fronte alle sfide del mercato ed essere più vicini alle esigenze dei clienti”.
Così Anna Di Silverio è il nuovo direttore della divisione Servizi, Pierpaolo Talento guida la Business marketing organization l'Enterprise & partner group è andato a Mario Derba, mentre il 33enne Andrea Dossena si occuperà dei conti della filiale italiana come responsabile di Finance & administration. Il cambio porta con sé alcune novità come la creazione di una nuova divisione dedicata alla Sanità.
L'Area, che rientra nel Public sector gudiato da Giovanni Stifano, si occuperà di un settore che “offre trend crescenti di crescita”. A livello organizzativo, archiviata la soddisfazione di vedere promosso a livello mondiale l'iniziativa dei Punto Microsoft, la società guidata da Comastri cercherà di aumentare la copertura del territorio con piani di sviluppo regionali per Pa e Pmi oltre a qualche nuovo ufficio aperto in alcune aree e una maggiore presenza di personale Microsoft anche nei centri minori.
“Si tratta di una richiesta che ci è arrivata dai nostri partner - osserva Comastri - che cercheremo di soddisfare sfruttando la tecnologia, utilizzando i nostri partner e lavorando in modo delocalizzato”. Una copertura utile anche per lavorare anche con le Regioni dove “esistono differenti potenzialità, idee e risorse”. Proseguimento dell'impegno verso le Pmi, attenzione alla mobility “che diventa un mainstream”, forte pressione sull'area server e le soluzioni verticali per partner che integrano le Business solution che non hanno dato i risultati sperati, sono gli altri punti fondamentali dell'azione di Microsoft per il fiscal year 2006 nel quale si pensa di aumentare il numero dei dipendenti del 10%.
Questo 10% arriva dal basso, quindi dalle Università.
Ma Microsoft resta sempre più, per la filiale italiana, una sede di consulenza e marketing, non di programmazione, parte lasciata ai partner.
Una curiosità: siccome molti lettori di questo blog mi hanno segnalato che 01net e Vnunet si copiano le notizie, ad ora non c'è la news dell'organizzazione di Microsoft su Vnunet. Potrebbe essere un problema di connettività, come ho avuto io stamattina...