Il PremioWWW: premiazioni
Ieri sera si è celebrata la settima edizione del premioWWW del Sole 24 ore. Come tutti ben sapete, questo blog era in finale nella categoria broadband. Non ha vinto.
Ha vinto Google, premiato da Libero che ha fatto un po' torcere il naso a tutti per il fatto che è partner di Libero (io avevo predetto e questo è un punto d'onore in più). Ma ciò non conta.
La cosa che ha fatto davvero un po' ridere tutti è che ha vinto, come sito più votato Oroscopofree. Onore al merito, tengo a precisare che fino al 10 novembre non era tra i primi venti nella categoria broadband (le altre non le ho seguite con una statistica affidabile, sorry) e il giorno 11 era tra i primi cinque. Un bello "spamming", che segnalavano anche altri siti presenti alla serata.
La serata. Divertente, non so se lo è stata anche per quella disgraziata relegata sopra il palco che doveva fare, nell'idea originale, la "guastafeste" e che invece non è mai stata tirata in ballo, nemmeno per i saluti finali! Ho trovato un sacco di gente e ho finalmente incontrato, dopo parecchi anni, Karim De Martino, che di strada ne ha fatta tanta e che si è portato a casa un altro premiowww (ma quanti e ha?).
A parte tutto, mi ha fatto piacere ricevere un sacco di complimenti, vedere come moltissimi siti e aziende mi leggano e mi conoscano e non si siano meravigliati di vedere questo blog in classifica. Soprattutto gli sponsor del premio mi hanno accolto favorevolmente, tutti indistintamente, e questo è un bel vanto per chi ha un blog per dire la propria opinione senza peli sulla lingua.
Oggi ho ricevuto un po' di email sul premio, sulla delusione di qualcuno, sul rallegrarsi di qualche d'un altro. Era un gioco, ed è stato un bellissimo gioco. Mi sarebbe piaciuto avere la targa in mano, perché sono competitivo e mi piace la gara, ma va bene così. Se a giugno mi avessero detto che sarei stato in classifica, non nei finalisti, sarei stato già felicissimo. Per me e per i blog. Anche se molti blogger duri e puri non mi possono vedere.
Pazienza.
Una nota: la cattiveria per cui io non avrei vinto mai un premio con in giuria tre o quattro personaggi che mi sono divertito a sbertucciare credo che non sia vera. A me no che questi tizi, ieri sera, salutandomi, non siano stati capaci di fare uno più uno tra la mia vita reale e quella del blog, oppure mi abbiano salutato cordiali e scambiato quattro chiacchere tanto per fare buon viso a cattivo gioco. Ma non credo.