martedì 31 luglio 2012

Twitter, il mezzo miliardo di utenti: ma quanti veri?

Due dati: Twitter ha raggiunto mezzo milione di utenti.
Il secondo: 10 milioni di post su Twitter, oltre 119 su Sina Weibo
(fonte @vincos).
Sina Weibo è il twitter cinese, giusto per capirci.
A questo punto, forse è bene fare una considerazione.
I media spingono Twitter, poi si scopre che i follower sono, per i
VIP, sostanzialmente falsi o gente comunque non attiva.
Mezzo miliardo di utenti, quindi, non significa molto se la stragrande
maggioranza è inattiva, per non dire inesistente.
E' altrettanto vero che il fenomeno del microblogging è sempre più
importante, e la Cina lo dimostra, ma anche i blog, a vedere le
statistiche, non ultima quella di questo blog che continua a crescere
nel tempo (e pensare che quando avevo raggiunto i 1000 visitatori di
media al giorno credevo fosse un record insuperabile), continuano ad
avere successo e, soprattutto, pari dignità con i siti di news se si
svolge un corretto lavoro di posizionamento nei motori di ricerca.
Twitter, Facebook e i blog non sono fenomeni temporanei del web, sono
qui per restare, almeno fino a che qualcuno non si inventa una
diavoleria nuova.
Di certo intercettano il bisogno delle persone di entrare in contatto
con gli altri, in modo possibilmente disintermediato.
Le aziende, comunque, sono preoccupate solo di farsi pubblicità, poche
comunicano davvero qualcosa, quasi nessuna, poi, entra in dialogo.
Quando vado in un'azienda e racconto che rispondere su un social, per
esempio, di un problema tecnico bisognerebbe farlo utilizzando un link
ad una wiki che raccoglie le informazioni della customer care mi
guardano sempre in modo strano e diffidante.
Poi, quando vedono un esempio pratico di come costruisci una wiki
partendo dalle discussioni con i consumatori, tutti percepiscono il
valore e la facilità di poter rispondere agli altri clienti.
Questo è valore che vale anche nell'analogico, non solo nel digitale:
la conoscenza.
Il vantaggio oggi è poter condividere facilmente i nostri dati e
dialogare con le persone in modo quasi immediato.
Tutto qui.
Ma non è poco.

giovedì 26 luglio 2012

Ieri parlavo di Apps per Facebook...

... forse è meglio precisare, viste le polemiche generate.
Non seguendo i rivoli delle comunicazioni online perché in questo periodo sono in varie faccende affacendato che mi portandomi a stare offline piuttosto spesso, mi sono accorto che qualcuno ha travisato il discorso.
Io sostengo che ci sono 130 app su Facebook con un milione di utenti attivi al giorno, quindi è un business, piaccia o no.
Nulla ha a che fare con il fatto che Zynga sia in crisi (ammesso che lo sia), ma soprattutto perché il mercato ha visto l'ingresso di concorrenti molto agguerriti. 130 app con oltre un milione di utenti attivi al giorno sono un mercato, che piaccia oppure no.

Twitter Down

In questo momento, le 18 ore italiane del 26 luglio 2012, Twitter è down.
Da sottolineare l'errore che mostra, estremamente d'aiuto per gli utenti: Twitter is currently down for <%= reason %>

Ma è possibile che i social network siano così vulnerabili, ora che hanno milioni di utenti, veri o presunti (non innesco un'altra polemica sull'argomento già caldo in questi giorni)?

Sky, le olimpiadi e i crack dei dispositivi

E' curiosa la notizia che Sky non garantirebbe ai propri abbonati l'uso dell'applicazione SkyGo nel caso in cui i dispositivi abbiano avuto un jailbreak o abbiano attivato la root.
Sono cose tecniche, a dire la verità, che sono entrate nel gergo di molti possessori che sbloccano i dispositivi.
Premesso che non capisco perché la stessa pratica non sia pensata per chi ha una copia pirata del sistema operativo del computer, mi pare evidente che la crociata non possa portare grande pubblicità a Sky.
Mi auguro che ritorni sui propri passi e, se vuole, si rafforzi nella lotta alla pirateria, ma non può penalizzare un'utente che ha scelto deliberatamente di sbloccare un dispositivo come è consentito anche se a discapito della garanzia dello stesso anche solo, e faccio l'esempio degli Android, per migliorare le prestazioni.
L'abbonato ha sempre ragione, si diceva.
Ma se è digitale ne ha un po' meno.
 

mercoledì 25 luglio 2012

Le applicazioni per Facebook

Molti sostengono che le applicazioni per Facebook non funzionino.
Ebbene, quanti sono al corrente del fatto che sono oltre 130 le applicazioni di facebook che hanno oltre un milione di utenti attivi ogni giorno?
Chiaramente si sta parlando di giochi, ma è evidente che un mercato c'è, che va ben oltre FarmVille e compagnia.

martedì 17 luglio 2012

Microsoft, UE, gli errori e il caldo

Alla Microsoft devono avere davvero molto caldo e devono essere disidratati e per questo hanno delle capacità cognitive ridotte, altrimenti non mi spiego come si possa scrivere un comunicato di questo tipo (sotto) dopo che la Commissione Europea li bacchetta ancora per il browser...

Microsoft "chiede scusa" per la "disfunzione tecnica" che ha impedito al gruppo americano del software di dare agli utilizzatori dei propri pacchetti Windows 7 la possibilita' di navigare su internet con browser diversi da Internet Explorer. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dopo l'annuncio della Commissione Ue di aprire una nuova inchiesta proprio su questo. "Abbiamo preso le misure immediate per rimediare a questo problema - dice la societa' Usa - siamo profondamente spiacenti di questo errore di cui ci scusiamo".

Un errore ci sta sempre, ma questo comunicato non dimostra grande lucidità, se non altro perché Windows 7 non è uscito ieri mattina...

Lenovo, dopo IBM anche HP?

Le voci sull'acquisto imminente da parte di Lenovo del ramo di azienda di HP relativo ai personal computer è più di una voce.
A Wall Street ormai è un argomento di discussione da parecchio tempo.
Eppure va fatta un minimo di analisi.
Lenovo si era acquistata la parte notebook di IBM e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: in Europa ha sempre un po' arrancato.
Ha provato a buttarsi nella mischia del consumer, ma anche qui ha fatto molta fatica.
Un vantaggio: non ha mollato il colpo.
Che cosa abbiamo imparato da questi cinesi? Che sono coriacei, ma anche attenti alla tradizione del brand che acquistano, tanto che ancora oggi i ThinkPad non solo esistono, ma "danno la paga" ai concorrenti per molti aspetti.
Cosa potrebbe accadere se Lenovo si prendesse HP, il numero 1 del mercato?
HP ha fondato la propria forza, prima di tutto, nel servizio ai clenti. Ciò significa che Lenovo, fortissima nella produzione, assesta un colpo in questo segmento.
Inoltre, HP è molto forte nei mercati complementari a Lenovo, Nord America ed Europa, e questo permetterà di avere maggiori opportunità.
Poi HP, a differenza di IBM, è molto "pervasiva", nel senso che presidia tutti i segmenti e ha partnership consolidate anche nella grande distribuzione.
In un'epoca in cui i PC stanno cambiando pelle, sentire parlare di player interessati ad acquistare il leader di mercato, comunque, fa un certo effetto.
Se poi il compratore è cinese e le società in vendita sono storiche e americane, c'è da ragionarci.
Come c'è da ragionare sul fatto che l'iPad da 7 pollici venga prodotto in Brasile: un netto cambio di tendenza rispetto al passato.
Il mondo cambia, e tra qualche anno ci sarà probabilmente un produttore brasiliano che andrà a fare shopping in altri mercati.
 
 

Benvenuti nell'era della contestualizzazione (contextual computing)

Stiamo entrando nell'era del contextual computing e non ce ne stiamo nemmeno accorgendo.
I nostri dispositivi mobili stanno diventando sempre più intelligenti e interagiscono con i servizi per offrirci informazioni sempre più rilevanti per noi.
Cose che sembrano naturali, ma che naturali non sono.
Questo video permette di capire cosa accadrà in futuro, dato il rilascio di un a nuova piattaforma di sviluppo.
La nuova release di Android, per esempio, permette di informare l'utente degli appuntamenti, ma lo fa, se abbiamo inserito l'indirizzo, dandoci delle indicazioni sui tempi di percorrenza per arrivare davvero in orario a quell'appuntamento.
Un esempio stupido, se vogliamo, che però è estremamente esemplificativo, perché si tratta di informazioni importanti per me e per la mia vita, il mio lavoro, le mie relazioni.
L'epoca del contextual computing, se vogliamo, potrebbe rappresentare il web 3.0, un passo in avanti. Pensiamo di avere un oggetto tra le mani che è in grado di capire dove sono, di riconoscere le immagini, di capire se c'è qualche informazione sul Milan che devo ricevere subito, e al tempo stesso ha una capacità di scegliere e capire cosa dirmi. L'ideale, poi, è che sia in grado di parlare con gli altri oggetti intorno a me, dotati di sistemi di condivisione delle informazioni (wi-fi o bluetooth).
Ieri Qualcomm ha finalmente rilasciato ufficialmente la propria piattaforma, Gimbal, per creare questo genere di applicazioni intelligenti e attente al contesto dell'utente.
Il video spiega molto più di 1000 parole, di certo le app che vedremo nei prossimi mesi saranno fortemente influenzate da questo tool di sviluppo, anche se questo SDK offre, per tipologia differente e per filosofia differente dei prodotti Android e iOS, esperienze d'uso differenti.
Sistemi come Project Glass sono alla portata di tutti, anche se Apple non vuole fare interagire i propri terminali con il resto del mondo e ne penalizza fortemente la competizione contro Android.
Benvenuti nell'era della contestualizzazione.

https://www.gimbal.com/

lunedì 16 luglio 2012

venerdì 6 luglio 2012

Apple vale 2 Microsoft e 3 Google, 25 Facebook

Ci sono cose che sono opinabili, altre no.
Guardando la valutazione alla Borsa di New York, Apple vale oltre 570 miliardi di dollari.
Vale due volte la Microsoft.
Vale tre volte Google.
Vale 25 volte Facebook.
Non sto parlando di quote di mercato, percezioni, prodotti.
Sto parlando di valore economico reale (ammesso che sia possibile fermare questa fotografie e avere i biglietti verdi immediatamente).
Facciamo una considerazione: Apple terrà, se cresce, cresce di poco nel breve. Microsoft potrebbe crescere. Google ha del margine di crescita, ma senza picchi.
E Facebook?
Facebook ha avuto un collocamento complicato, è calata tanto, ma da quando ha raggiunto il baratro dei 25 (cifra che consideravo giusta per il collocamento) è salita e oscilla tra 31 e 33.
Ha margini, ha tempo, ha in mano un miliardo di utenti (manca davvero poco al raggiungimento della cifra).
Il problema, a questo punto è: se Facebook aumenterà di capitalizzazione, quei capitali che entreranno da dove arrivano?
Tutti gli analisti sono concordi: da investitori nell'area hitech.
Questo cambierà gli scenari e le proporzioni tra i grandi marchi?
Questa è una sfida importante, che si gioca su base triennale.

mercoledì 4 luglio 2012

Fine dell'Acta!

Con una fortissima maggioranza di 478 voti contro 39 a favore e 165 astensioni, la plenaria del Parlamento europeo ha sonoramente e definitivamente bocciato, oggi a Strasburgo, il il Trattato anti contraffazione su Internet denominato Acta (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), che la Commissione europea, sotto le forti pressioni Usa, voleva applicare a tutta l'Ue.