Le voci sull'acquisto imminente da parte di Lenovo del ramo di azienda di HP relativo ai personal computer è più di una voce.
A Wall Street ormai è un argomento di discussione da parecchio tempo.
Eppure va fatta un minimo di analisi.
Lenovo si era acquistata la parte notebook di IBM e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: in Europa ha sempre un po' arrancato.
Ha provato a buttarsi nella mischia del consumer, ma anche qui ha fatto molta fatica.
Un vantaggio: non ha mollato il colpo.
Che cosa abbiamo imparato da questi cinesi? Che sono coriacei, ma anche attenti alla tradizione del brand che acquistano, tanto che ancora oggi i ThinkPad non solo esistono, ma "danno la paga" ai concorrenti per molti aspetti.
Cosa potrebbe accadere se Lenovo si prendesse HP, il numero 1 del mercato?
HP ha fondato la propria forza, prima di tutto, nel servizio ai clenti. Ciò significa che Lenovo, fortissima nella produzione, assesta un colpo in questo segmento.
Inoltre, HP è molto forte nei mercati complementari a Lenovo, Nord America ed Europa, e questo permetterà di avere maggiori opportunità.
Poi HP, a differenza di IBM, è molto "pervasiva", nel senso che presidia tutti i segmenti e ha partnership consolidate anche nella grande distribuzione.
In un'epoca in cui i PC stanno cambiando pelle, sentire parlare di player interessati ad acquistare il leader di mercato, comunque, fa un certo effetto.
Se poi il compratore è cinese e le società in vendita sono storiche e americane, c'è da ragionarci.
Come c'è da ragionare sul fatto che l'iPad da 7 pollici venga prodotto in Brasile: un netto cambio di tendenza rispetto al passato.
Il mondo cambia, e tra qualche anno ci sarà probabilmente un produttore brasiliano che andrà a fare shopping in altri mercati.