lunedì 12 settembre 2011

Un due tre... stella

Sembra che le strategie commerciali dell'elettronica di consumo siano diventate un gioco.
Io faccio causa a te, tu fai causa a me, io ti blocco la vendita, io ti piazzo un sottocosto, ...
Ma dove siamo finiti?
A parte la ridicola corsa ai brevetti per tutelarsi che, ripeto, non compete e non deve ricadere sul consumatore finale (oggi il prodotto è ritirato qui e qui, ma domani torna), non capisco questa battaglia sui costi.
Se l'utente finale ne beneficia e quindi ne trae vantaggio, diventa imbarazzante quando ti viene detto che un prodotto non ti può essere sostituito come da Legge se è stato venduto sottocosto.
Ma il sottocosto invalida le Leggi, la garanzia e l'assistenza? Vendi un prodotto in un Paese anche se era destinato per altri mercati e la colpa ricade su chi l'ha acquistato?
Ma come, si tratta di incauto acquisto?
Forse, meno "legge della giungla" tra i produttori e i distributori per ottenere un mezzo quarto di punto percentuale in termini di penetrazione dell'azienda sul mercato farebbe in modo da investire in formazione nei punti vendita, corretta informazione che non è una foto e quattro righe su un volantino e soprattutto l'assistenza tecnica sarebbe garantita.
Il fatto che ci vogliano sempre vendere l'estensione su un prodotto che, se va proprio bene, non raggiungerà i due anni, la dobbiamo chiamare tentata truffa?
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