mercoledì 28 settembre 2011

HP e i cambiamenti

In molti mi hanno chiesto cosa pensassi di HP e dell'avvicendamento del CEO.
Premesso che HP è un'azienda estremamente complessa, con molte anime che convivono, da quando Hurd è stato costretto a dimettersi per una vicenda a sfondo sessuale, per altro rivelatasi molto meno significativa di quanto sembrasse, l'azienda è entrata in una fase confusionale.
I PC pesano nella produzione ma non portano redditività, il software porta redditività ma cresce relativamente, le stampanti che sono un grande business, poi ci sono i server e i servizi, che seguono i trend di mercato con gli alti e bassi.
A mio modo di vedere, c'è un'evidente crisi di identità (HP Invent era un claim che parlava da solo), poca visione per il futuro e tanti liquidi in casa da destinare.
Sembra una sciocchezza, ma è chiaro che il colosso oggi soffre a causa della grande crescita ma sarebbe sbagliato pensare di spacchettarla perché è difficile comunque anche solo pensarlo.
I computer e gli smartphone non vanno più? Ma c'è qualcuno davvero interessato alle divisioni e soprattutto disposto a spendere veramente molto perché, ricordiamolo, stiamo parlando del n.1 del mercato.
In secondo luogo, la vicenda del licenziamento del Ceo ha lasciato gli azionisti molto confusi. Apotheker avrà anche commesso degli errori, ma erano comunque avallati dal consiglio d'amministrazione, e il nuovo CEO, Meg Whitman ne faceva parte.
Il concetto che chi esegue e chi controlla si trovino in forte conflitto non piace mai agli azionisti e quindi l'avvicendamento non deve essere visto come conseguenza della perdita di valore delle azioni HP perché, ripeto, la Whitman ne faceva parte.
Manca, quindi, una visione, un futuro da dare ad un'azienda che si è sviluppata moltissimo e che oggi deve trovare una prospettiva per il futuro.
Questo è quello che manca e, nonostante la Whitman abbia esperienza nel mondo web, difficilmente potrà portare nuova linfa.
E poi c'è il cloud computing che sta esplodendo, quindi un'altra linea di business da far decollare.
HP, quindi, si ritrova a rincorrere e a dettare legge: è un'azienda davvero troppo complicata.
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