lunedì 27 aprile 2009

Appunti liberi di fine aprile

In questo periodo sono parecchio indaffarato in una serie di attività molto diverse tra loro, fatto che mi occupa molto tempo e sacrifico, ovviamente, il blog.
Ma è bene tenere traccia di una serie di cose che stanno succedendo e mettere qualche puntino sulle i.
Il primo riguarda Yahoo e la chiusura di Geocities.
Si tratta di un servizio storico, pagato 10 anni fa ben 4 miliardi di dollari da Yahoo e uno dei primi tasselli su cui l'azienda di Jerry Yang ha costruito il proprio impero.
Da qualche anno il servizio era diventato obsoleto, inadeguato alla crescente offerta dei concorrenti ed era evidente che non vi era alcun interessa ad investire sui servizi offerti.
Poco male, dirà qualcuno, ma vorrei fare una considerazione: le mode sulla rete cambiano e anche molto in fretta. Operazioni "alla Geocities" ce ne sono tante e tante ne vedremo. Ma il prezzo pagato da chi acquista può continuare a essere così alto? Io credo di sì, e il motivo è semplice: di start up ce ne sono tantissime (troppo poche in Italia), ma quelle che hanno poi successo sono poche, per cui l'acquisto di un "prodotto" già consolidato è, per motivi di mercato, molto alto.
Poi possiamo decidere quanto alto può essere.
Seconda puntualizzazione riguarda Windows 7. Uscirà probabilmente già il 30 aprile per gli sviluppatori nella versione RC, quindi quella candidata ad essere definitiva (ma non lo sarà).
La novità più interessante è una virtualizzazione di un ambiente Windows XP a livello nativo, per far girare le vecchie applicazioni senza problemi.
Questo agevolerà la migrazione verso seven, soprattutto in ambito business.
Terza puntualizzazione riguarda Pirate Bay.
Ieri sera è andata in onda la puntata di Netcafé in cui si discuteva con Enzo Mazza sul quanto è avvenuto in Svezia. Lascio qui il link al filmato su Youtube .
Sebbene se ne sia parlato molto anche sui giornali, dai messaggi che ho ricevuto mi pare di capire che la "casalinga di Voghera" non ha ben chiara la situazione e che il problema sembra essere relegato a quattro "piratoni". Credo che chi si occupa di comunicazione debba fare maggiore attenzione al tema e trattarlo in modo migliore, nel senso che è necessario intervenire a livello culturale, non tecnico.
Negli USA Palm sta lanciando il Pre. Per vari motivi, lo confrontano sempre con l'iPhone e ne esce con le ossa rotte, sulla carta.
Credo che ormai, se guardiamo l'offerta di cellulari fatta dagli operatori, si punti sugli smartphone e poco sulle funzionalità.
Sulla carta è chiaro che sono molto simili, ma poi dipende da cosa si può fare, quanto sono aperti, come navigano e via di seguito.
Possiamo permetterci, come utenti, una guerra la massacro di questo tipo?

  
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