mercoledì 28 marzo 2007

City 2.0

OK, la free press è un bel business.
Conosco persone che stanno letteralmente impazzendo per vendere spazi pubblicitari a prezzi decenti, lottando non sulle migliaia, non sulle centinaia, ma sulle decine di euro!
Il problema non è marginale, perché la pubblicità, oltre al finanziamento dei grandi gruppi editoriali, è la fonte di reddito di questi giornali.
Giornali che hanno una stretta parentela con l'informazione di Internet, sono legati a doppio filo con il web.
Adesso qualche marketing manager ha pensato di cavalcare l'onda del web 2.0 anche sulla free press, cercando di creare comunità e informazione che arriva dal basso.
Devo ammettere che mi ha lasciato perplesso l'operazione Panorama, dove i commenti restano pochi, figuriamoci questa iniziativa di City.
Ma ci starò attento.
Mil lascia molto perplesso, poi, la home page, che non è assolutemente in stile web 2.0, e soprattutto i link cliccabili in alto a sinistra: Home, Oroscopo, TV, Traffico e Meteo. Di buono è che c'è subito dopo "cerca"!

Update! Rapidissimamente, mi avete scritto che Pandemia ha già fatto un post su City. Tre considerazioni interessanti e condivisibili.
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