Oggi ho trovato questo editoriale su di un nuovo giornale. Sono contento. Davvero.
Una sfida esaltante
Il primo editoriale del primo numero di un nuovo giornale è impresa assai faticosa. Perché si rischia di cadere nella retorica, innanzitutto. E allora perfino i ringraziamenti possono avere il sapore di una cerimonia dovuta e non, quello genuino, di un sentimento profondo.
[...] ha avuto una gestazione breve, brevissima. E il figlio naturale di [...], di un settimanale che guarda con ammirazione, senza mai scivolare nella celebrazione fine a se stessa, alle imprese. E che ha la pretesa di essere uno strumento utile a chi vuol fare impresa. Come? Raccontando quello che di buono sanno fare, sottolineando la loro straordinaria capacità di adeguarsi al mercato ma segnalando nello stesso tempo problemi e criticità. Ci siamo resi conto che il mondo dell’information technology e della sua concreta applicazione alle aziende aveva bisogno di uno strumento editoriale dedicato interamente al settore. Perché è da qui, e non è retorica, che passa il nostro futuro e quella capacità di competere a cui tutti aspirano.
Così, in appena due mesi, una redazione straordinaria ha messo in piedi [...]. Che dire... Grazie.
Anche da parte mia, un altro attestato di stima (qui il precedente) e... un concorrente.