Ancora su Centrino
Uno dei fatti più interessanti della vicenda Centrino è nella polemica che alcuni produttori non sono assolutamente soddisfatti delle scelte di Intel.
Specifico meglio: Intel mette a disposizione dei partner commerciali una cospiqua somma di denaro per sostenere le campagne di marketing, a patto che i notebook adottino le tre soluzioni Intel che caratterizzano Centrino: processore, chipset e soluzione wi-fi.
Se manca una sola di queste, non si può chiamare Centrino e quindi non arrivano i dindini.
Un problema enorme nel mercato dei PC: pensiamo ad una HP che non può attingere alle risorse Intel per sostenere i propri prodotti perchè semplicemente ha una soluzione Wi-fi fatta in casa (e di ottima qualità). L'azienda, di fatto, diventa meno competitiva rispetto alle concorrenti. Per questo, qualcuno ha ingoiato il boccone amaro, o per berlusconia, ha bevuto il calice amaro, e ha approntato prodotti Centrino, in modo da finanziare promozioni e comunicazioni varie.
Il bello, però, è che comunicare o effettuare qualche operazione di marketing con il logo Intel (non posso farvi sentire la musica del Pentium ma la potete immaginare), le aziende devono fare approvare tutto dalla Intel stessa. In pratica, Intel offre la collaborazione per fare branding (evidenziareil nome dell'azienda), a patto che Intel emerga in modo forte ed inequivocabile. In un momento di crisi come questo, molti sono dispositi a scendere a questo compromesso. A patto di avere nel portafoglio prodotto altri notebook con tecnologia concorrente (meno costosa e comunque performante). Che poi vengono messi in mostra a fianco dei Centrino vari nei punti di vendita.
E il consumatore ne è felice?